sabato 28 aprile 2007

Piccoli gesti quotidiani


Dall'acqua fatta scorrere più del necessario alle luci lasciate accese quando in stanza non c'è nessuno, ci sono tanti piccoli gesti ai quali prestare attenzione per evitare gli sprechi di risorse e di energia.
Vediamo quali.

· Illuminazione e lampadine – Per illuminare la casa usiamo mediamente il il 13% del consumo totale di energia elettrica nel settore domestico. Non è poco, per cui vale la pena di riflettere sull'impianto di illuminazione e prendere in considerazione l'acquisto delle lampade fluorescenti compatte che consentono di ridurre il consumo dell'energia del 70%: una lampada fluorescente da 25 watt fornisce infatti la stessa quantità di luce di una lampadina ad incandescenza da 100 watt. Un freno all'uso è stato finora il prezzo, ma ormai sono in vendita anche presso i discount, e considerando che hanno una vita media di 8.000 ore rispetto alle 1.000 ore delle lampadine comuni e che possono sostituirle senza problemi perché hanno lo stesso attacco, il risparmio arriva fin dalla prima bolletta. Ricordarsi di spegnerle quando si esce dalla stanza, poi, è un'abitudine da prendere senz'altro.
Se poi il problema è l'illuminazione del giardino, la soluzione ideale ed ecologica è quella delle lampade solari. Sono lampioncini dotati di batterie ricaricabili alimentati da un mini pannello solare in grado di resistere a tutte le condizioni atmosferiche, e capace di accumulare energia anche senza insolazione diretta, ossia nelle giornate nuvolose. Le lampade si “piantano” semplicemente nel terreno e non richiedono né fili né altri sistemi di installazione, e si accendono da sole quando fa buio, assicurando luce per 8/12 ore. Sul mercato design e prezzi per tutti i gusti, dai semplici segnapassi ai faretti ai veri e propri lampioni.

· Le spie dello stand by –Non ci facciamo caso, ma anche le lucine che segnalano un apparecchio acceso non sono affatto inoffensive come sembrano per quel che riguarda il consumo di energia. Rimanendo accese, infatti, ci possono far spendere fino al 10% del totale della bolletta. Per cui se non esiste il bottone on/off, bisogna sempre staccare la spina. Attenzione anche a non lasciare in ricarica più tempo del necessario telefonini, iPOd e altri dispositivi: in questi casi è necessario fare attenzione a non lasciare attaccato il trasformatore, dato che se rimane inserito in una presa continua a consumare energia anche se non è collegato al suo apparecchio.

· Elettrodomestici risparmiosi – A proposito di elettrodomestici è da qualche tempo che tutti sono venduti corredati da tabelle tecniche che indicano i consumi e i costi di esercizio con classi che vanno dalla "A" alla "G". Per "A" si intende un apparecchio con i migliori standard di efficienza, gli elettrodomestici di classe “B” sono appena un poco sotto, mentre man mano che si va avanti con le lettere i consumi energetici crescono. Il consiglio è dunque di evitare prodotti con lettera "C" e "D", perchè il risparmio iniziale nell'acquisto è destinato ad annullarsi rapidamente per il peso della bolletta.

· Frigoriferi e congelatori – Per questo tipo di elettrodomestici i risparmi consentiti dalla classe "A" arrivano fino al 65% rispetto ai vecchi modelli. Per garantire la massima efficienza in ogni caso non si deve collocare il frigorifero vicino a un forno o ai fornelli e bisogna lasciare uno spazio di almeno 10 cm prima della parete per garantire una buona ventilazione. E' bene poi verificare lo stato delle guarnizioni degli sportelli e tenere pulito il condensatore ( la serpentina), perché la polvere fa aumentare i consumi in quanto non permette un buon raffreddamento.
Per un uso efficiente bisogna fare attenzione a mettere in frigo gli alimenti secondo le loro esigenze di conservazione (ai piani più bassi quelli maggiormente deperibili e poi via via a salire fino a frutta e verdura), evitare di riempirlo in maniera eccessiva e non mettere mai cibi caldi. Magari si risparmia tempo ma il calore contribuisce alla formazione della brina, e questa fa aumentare il consumo: oltre i 3 mm anche il 30% in più. Sbrinare spesso, dunque, non solo il frigo ma anche il congelatore. E come buona abitudine evitare di aprire e chiudere gli sportelli troppo frequentemente e di lasciarli aperti a lungo.

· Forni, fornelli e microonde – Dal freddo al caldo, valgono le stesse regole: innanzitutto scegliere elettrodomestici con classe di risparmio elevata, poi usarli con attenzione. Nel forno, ad esempio, effettuare il preriscaldamento solo quando è realmente necessario e utilizzare il grill il più possibile a mezza potenza, che normalmente è più che sufficiente. Evitare di aprire spesso lo sportello – tra l'altro in alcuni casi i cibi si rovinano pure... - e spegnere poco prima della fine della cottura per sfruttare il calore residuo. Un accorgimento, questo, che vale anche per il microonde. Per risparmiare il gas, invece, abituarsi ad usare il più possibile la pentola a pressione e tenere i cibi coperti (quando la ricetta lo permette) per accelerare la cottura. E' importante anche scegliere un fornello che abbia una dimensione coerente con quella della pentola.

· Lavapiatti – E ora pensiamo a lavare i piatti....Il risparmio assicurato dalla classe “A” in questo caso è di circa il 40%: i nuovi modelli consumano, per il ciclo più lungo, tra 1,4 e 1,8 kWh rispetto ai 2,5 kWh delle lavastoviglie tradizionali. I consumi risultano ridotti drasticamente quando si utilizzano i cicli "rapidi" (circa 0,7 kWh). Per un risultato ottimale bisogna inserire correttamente le stoviglie nella macchina, dopo aver tolto i residui per non intasare il filtro, scegliere il ciclo intensivo solo quando è necessario, e comunque usare il più possibile a pieno carico. Per le stoviglie poco sporche preferire sempre il programma economico o il ciclo veloce. In tutti i casi eliminare l'asciugatura con l'aria, aprendo invece lo sportello a fine lavaggio. Per la manutenzione pulire spesso il filtro e usare il sale per prevenire la formazione di calcaree.

· Lavatrice – Un bucato è sempre un bucato, sia che si tratti di piatti che di panni. Ecco dunque che per la lavatrice valgono le stesse regole: riempire sempre al massimo o utilizzare il tasto di 1/2 lavaggio per risparmiare energia, preferire i programmi di lavaggio a temperature non elevate (un lavaggio a 90°C invece a che a 40°C aumenta il consumo del 150%) e comunque scegliere sempre i programmi in base ai tessuti. Pulire frequentemente il filtro.

· Scaldabagno – Quello elettrico è' il re del consumo, ovviamente in senso negativo... Per cui in tutti i casi in cui è ancora usato ricordarsi di accenderlo solo prima del suo utilizzo, e spegnerlo sempre quando ci si allontana di casa. Oppure decidersi una volta per tutte e cambiare il vecchio scaldabagno con un bel boiler a gas che fornisce acqua calda immediatamente, senza limiti e con un costo energetico di gran lunga inferiore.

· Riscaldamento autonomo – Passare dal riscaldamento centralizzato all'autonomo può essere un po' complesso per chi vive in un condomino, ma in tutti i casi in cui è possibile è una scelta che non si rimpiangerà mai, non fosse altro perché così di può dire addio al vecchio “caro” scaldabagno, dato che l'impianto produce anche acqua calda. In questo settore il sistema più efficiente è quello delle caldaie a condensazione che sono in grado di recuperare il calore contenuto nei gas di scarico, con un conseguente di gas. Per quel che riguarda una buona gestione del riscaldamento è comunque importante evitare di superare i 20 gradi (un solo grado in più fa aumentare i consumi anche del 10%) e spegnere il riscaldamento quando non c'è nessuno in casa, utilizzando il timer per l'accensione programmata. Bisogna anche evitare di coprire i termosifoni, e chiudere le finestre quando è acceso il riscaldamento, arredando la casa in un momento diverso. Infine bisogna e ricordarsi di abbassare le tapparelle quando fa buio, per evitare la dispersione del calore attraverso i vetri.

Risparmio energetico, un obiettivo da raggiungere

Promuovere l’efficienza energetica, a prescindere dall’andamento dei prezzi del petrolio: la Commissione dell’Unione europea ha adottato, soprattutto negli ultimi tempi, questo indirizzo, ritenendo di poter risparmiare, rispetto all’attuale consumo di energia, circa il 20%.
Nel 2004, stando ai dati raccolti dall’Ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente (Enea), il consumo mondiale di energia primaria è cresciuto del 3,7%, con una netta differenza tra i Paesi industrializzati, nei quali l’aumento dei consumi è stato più contenuto a causa della minore espansione dell’economia e per l’aumento dei prezzi dell’energia, e i Paesi in via di sviluppo, nei quali i consumi hanno superato quelli dei Paesi dell’Ocse.
Il petrolio, nel 2004, ha coperto il 35,3% dei consumi complessivi di energia, il carbone il 24,6% e il gas naturale il 20,7%. Il 19,4% è costituito da energia elettrica primaria e da biomassa. Nonostante il costo elevato dell’energia, il sistema italiano ha la tendenza a un aumento costante dei consumi energetici, circa l’1% ogni anno fino al 2020, e delle emissioni.
Perché si possa raggiungere l’obiettivo del risparmio energetico auspicato dall’Unione europea, c’è bisogno di investire in maniera sostanziosa in nuove tecnologie e nuovi dispositivi, già in parte utilizzati in Europa, ma solo a livello locale.
La direttiva europea 2006/32/CE sull’efficienza dell’uso finale dell’energia elettrica e dei servizi energetici fissa come obiettivo per gli Stati che ne fanno parte l’adozione di misure tali da ottenere un risparmio energetico pari al 9% per il nono anno di applicazione, a iniziare dal 2008.
Inoltre, il risparmio energetico è anche il mezzo più rapido ed efficiente per ridurre le emissioni dei gas responsabili dell’effetto serra, in rispetto degli obblighi stabiliti dal protocollo di Kyoto.
Non va, poi, sottovalutato il problema degli approvvigionamenti energetici. Stando ai dati dell’Enea, sulla base delle tendenze attuali, entro il 2030 l’Unione europea sarà dipendente dalle importazioni per il 90% del proprio fabbisogno di petrolio e per l’80% per il gas, per cui puntare sull’efficienza energetica sarebbe un passo significativo per garantire una maggiore sicurezza di approvvigionamenti.
Ma cos’è che impedisce la crescita dell’efficienza energetica? Secondo gli esperti dell’Enea, gran parte della responsabilità deve essere attribuita alla scarsa informazione sulla disponibilità di nuove tecnologie e sui costi dei consumi, ma anche alla formazione carente dei tecnici che devono provvedere alla manutenzione degli impianti: nel primo caso può essere efficace informare i cittadini sulla riduzione dei consumi, incoraggiando comportamenti virtuosi anche nell’acquisto degli elettrodomestici - per i quali già è stata inserita l’etichettatura che indica il consumo energetico e si sta pensando di inserire modalità di stand-by più efficaci-. Per quanto riguarda la formazione, questa dovrebbe essere indirizzata sia verso gli esperti pubblici e privati che si occupano di efficienza energetica sia verso coloro che progettano edifici e ambienti e che, sfruttando determinate tecnologie, possono ottenere un notevole risparmio energetico.
Non in ultimo, seconde l’Enea, particolare attenzione va posta nella promozione della generazione distribuita di energia, prodotta in genere nelle vicinanze dei punti di utilizzo e che, quindi, consente di risparmiare quella parte di energia, legata al calore, che nella produzione tradizionale si disperde, come pure vanno sfruttate al meglio le potenzialità legate alla diffusione sempre maggiore dei sistemi di cogenerazione.
E perché l’efficienza energetica sia davvero un obbiettivo comune, nel luglio 2004 in Italia è stato introdotto un decreto ministeriale che prevede, attraverso il sistema di ‘certificati bianchi’ che i distributori di energia elettrica e gas raggiungano annualmente determinati obbiettivi di risparmio di energia primaria mettendo in pratica misure di efficienza per conto degli utenti.

Legno, prima fonte rinnovabile d’Europa

Usare il legno come combustibile è una pratica antichissima e ancora oggi molto diffusa. La dimostrazione è che il mercato della legna, stando ad alcuni dati raccolti da Enea nel 2005, si attesta sui 620 milioni di euro, con circa 4,5 milioni di famiglie che si servono di legname a scopi energetici.
Il legno utilizzato per trarre energia, in Italia, rappresenta il 20,4% dell’energia rinnovabile, dopo l’idroelettrica, che si attesta al 57,12% e molto distante dalle altre (fotovoltaica, eolica, solare termica) che in totale raccoglie il 2,62%.
A dare una spinta ulteriore all’uso del legno sono sicuramente le nuove tecnologie, che garantiscono maggiore efficienza, sicurezza e affidabilità all’interno degli impianti per la produzione di energia termica.
“Da alcuni anni sono commercializzati impianti per la produzione di calore che sono in grado di soddisfare le esigenze di riscaldamento degli ambienti e di produzione dell’acqua calda sanitaria in modo facile ed efficace – spiegano gli esperti dell’Aiel -. Le nuove tecniche di combustione riescono a raggiungere un rendimento che va dall’80 al 90% al pari delle caldaie a metano o a gasolio”.
A seconda dell’uso che si deve fare, cambia anche il tipo di legno utilizzato come combustibile. Per l’uso domestico, ad esempio, è conveniente usare cilindri di legno densificato, mentre per le piccole e medie reti di teleriscaldamento è più adatto il legno ridotto a schegge di piccole dimensioni, la cui combustione avviene in impianti alimentati in modo automatico. Infine, per piccole stufe, ma anche per impianti di grandi dimensioni, si utilizzano impianti per la combustione di cilindri di segatura pressata e trafilata.
Ma le potenzialità del legno non vengono sfruttate appieno. Il legno è una fonte energetica che produce anidride carbonica naturale, vale a dire che la parte di anidride emessa dalla combustione è la stessa fissata dagli alberi dalla fotosintesi e per questo rientra nell’atmosfera senza alterare il ciclo del carbonio, al contrario di quanto avviene per i combustibili fossili.
Se utilizzate nel modo corretto, il tesoro forestale può garantire una buona dose di energia, con notevoli vantaggi economici e ambientali.

Energia limpida come l’acqua



L’energia idroelettrica è l’energia rinnovabile attualmente più sfruttata nel nostro Paese, grazie alla conformazione del territorio, all’ampia disponibilità di acqua e al fattore economico.
Come funzione
Contrariamente a quanto si ritiene, per essere prodotta questa forma di energia non ha bisogno di ingenti masse d’acqua: accanto alle centrali che utilizzano cascate più o meno alte, possono esserci infatti impianti ‘ad acqua fluente’, che sfruttano la portata dell'acqua, invece che la potenza originata dalla caduta.
Esistono, dunque, due tipi di impianti: quelli ‘ad acqua fluente’ appunto e quelli ‘a deflusso regolato’.
Di questi, il meno invasivo per l’ambiente è quello ad acqua fluente, perché devia il corso per un tratto limitato e non modifica la funzionalità fluviale, anche se comunque l’impatto sul paesaggio dipende dalla grandezza del sito e dalla presenza di cabine di trasformazione, condotte, strade ed edifici.

La villetta ecologica

La villetta ecologica si ripaga da se!!!

Si costruisce in meno di un mese, consuma pochissimo, produce da sola l´acqua calda e non ha bisogno dell´intervento né di un idraulico né di un imbianchino. E´ la casa del futuro, la Smarthouse, nome inglese ma costruttore italianissimo, anzi toscanissimo, il Gruppo Mabo di Bibbiena, guidato da Roberto Falsini, che ha stabilimenti anche a Frosinone, Torino, Novellara e Corsalone. La Smart è l´ultima nata in un´azienda che da quasi quarant´anni lavora nel settore dell´edilizia prefabbricata commerciale, industriale e civile occupandosi di ricerca e sperimentazione di nuovi materiali a risparmio energetico. Ieri per la prima volta la Smarthouse è stata mostrata in pubblico, anche se solo sulla carta, nel polo universitario di viale Morgagni in un convegno organizzato dall´ateneo di Firenze a cui partecipava anche il presidente della Regione Claudio Martini. Il modello della casa a basso consumo parte da una ricerca avviata nel nord Europa, in Olanda e Danimarca soprattutto dove il problema del risparmio energetico è molto più sentito che in Italia.

Il Gruppo Mabo ha "adattato" il modello alle esigenze nostrane, al punto da arrivare a produrre a livello industriale un guscio unico pronto per l´uso che all´esterno possa essere modificato, abbellito, ornato e infiocchettato secondo il gusto personale del padrone di casa. Le caratteristiche però sono identiche per ogni Smarthouse: ingresso con guardaroba, grande zona giorno con finestra scorrevole orientata a sud, cucina-pranzo illuminata da camini di luce proiettata dall´alto, due camere di 15 metri quadri, due bagni e uno studio. Sul fronte nord molte aperture da cui far entrare la luce con vetri tripli per non disperdere calore. C´è la possibilità di aggiungere un piano interrato, collegato con una scala al resto della casa. L´impianto è questo, uguale per tutte le Smart, sia le case singole che le villette a schiera, uniche due possibilità di realizzazione finora previste. Antisismiche e termicamente isolate dall´esterno, le casette smart sono in grado di mantenersi da sole. L´acqua calda è prodotta da pannelli solari che alimentano un boiler e nel tetto è inserita una copertura fotovoltaica quasi invisibile dall´esterno e quindi a basso impatto ambientale. A Firenze ieri è stata mostrata la cosiddetta "passive-haus, ossia la costruzione a massimo risparmio energetico consigliata per i climi non freddi come quello toscano e capace di consumare meno di 15 kilowattore per metro quadro all´anno. «In ogni caso», spiegano alla Mabo, «le nostre case sono tutte in classe A, contro una media attuale di edifici in classe G».

L´involucro termico, la copertura di legno che rimane visibile sul tetto delle camere da letto, i vetri isolanti, l´impianto che produce sia il caldo che il freddo, il ricambio dell´aria affidato a un sistema di ventilazione meccanica per evitare perdite di calore, i collettori solari e i pannelli fotovoltaici sono gli strumenti per risparmiare energia e, se possibile, produrne in eccesso rispetto ai consumi per venderla sul mercato. Un vantaggio doppio, insomma.

Sembra che la Smart sia anche facile da montare. Un mese in tutto, tra mura e finiture, col vantaggio di non dover chiamare idraulici ed elettricisti a completare gli impianti, che sono integrati nei pannelli che vengono realizzati a livello industriale. In pratica come in un gioco di costruzioni è tutto già predisposto, i tubi e i cavi sono dentro ai muri ed ogni casetta è predisposta per la domotica (le informazioni sono sul sito www.maboprefabbricati.com). «Stiamo lavorando da diciotto mesi insieme all´università di Firenze sul tema del risparmio energetico», racconta l´architetto Roberto Falsini, presidente del Gruppo Mabo. «Ora che la legislazione va sempre più in questa direzione possiamo dire che noi siamo pronti. Smarthouse è un proposta assolutamente innovativa ma tra le altre novità vorrei citare anche i nostri edifici che producono energia grazie alla nuova copertura Zenit Sole. Prodotti che mi rendono orgoglioso come imprenditore e come uomo che vive in una società dove il problema dell´energia è oggi centrale».

Euro, record storico sul dollaro a 1,3682

ROMA - L'euro raggiunge il suo nuovo record sul dollaro toccando quota 1,3682. In precedenza, il 30 dicembre 2004, la moneta europea aveva raggiunto 1,3666. Il picco dell'euro rispetto al biglietto verde americano è provocato dal deludente incremento del Pil statunitense che nel primo trimestre è stato pari a solo l'1,3 per cento.
Il rallentamento della crescita del prodotto interno lordo statunitense era atteso, ma la frenata è risultata superiore alle stime degli analisti che si attestavano intorno all'1,8 per cento. Quello di questo trimestre è il più basso incremento da quattro anni a questa parte. Nel quarto trimestre del 2006 il Pil era cresciuto del 2,6 per cento. Ieri l'euro aveva sfiorato il record arrivando poco sotto la quota di dicembre 2004.

Napolitano: "Solo un grande movimento di popolo può sconfiggere la mafia"

Messaggio del presidente dlela Repubblica al convegno organizzato
nel 25esimo anniversario dell'omicidio di La Torre e Di Salvo


Il ministro Amato: "Occorre tagliare le ricchezze dei boss. La mafia è un'impresa
con risorse illimitate e molto scorretta. I partiti facciano pulizia applicando il codice etico"

ROMA - "Oggi come ieri solo un grande movimento di popolo, di opinione e di cultura, può sconfiggere la mafia, facendo prevalere i principi della pacifica convivenza civile e difendendo la libertà e le istituzioni democratiche". Questo il messaggio che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato al presidente del Centro Studi ed Iniziative Culturali Pio La Torre Onlus, Vito Lo Monaco, in occasione del convegno "Dalla mafia delle armi alla mafia dei capitali", che si svolge nel 25/o anniversario dell'assassinio di Pio La Torre e Rosario Di Salvo.
La mattina del 30 aprile del 1982 Pio La Torre, deputato del Pci e "papà" della legge che ha introdotto il reato di associazione mafiosa e la confisca dei beni dei boss, era a Palermo e stava andando alla sede del partito in macchina, una Fiat 132. Con lui c'era l'amico e collega Rosario Di Salvo. A un semaforo la macchina fu accostata da due grosse moto che fecero fuoco e uccisero i due politici. Quegli uomini, hanno accertato poi i processi, erano stati mandati da Totò Riina.
Napolitano è molto soddisfatto per la scelta di ricordare due figure come quelle di La Torre e Di Salvo e di farlo in continuità con la loro battaglia contro la mafia anche adeguando e aggiornando gli strumenti di analisi e di intervento. "Non va dimenticato - scrive il capo dello Stato - il forte originale contributo che Pio La Torre seppe dare al fine di introdurre innovazioni fondamentali nella legislazione antimafia, puntando a colpire la potenza economica e finanziaria della criminalità organizzata. Lo straordinario esempio di moralità, combattività e impegno nelle istituzioni, in continuo rapporto con i cittadini che ci ha dato La Torre e il ricordo del sacrificio suo, di Di Salvo e di quanti hanno perso la vita nella lotta alla criminalità organizzata, sono da additare specie alle giovani generazioni".
Si fa sentire il segretario dei Ds Piero Fassino che, nonostante la differenza di età, ben ricorda Pio la Torre. "L'impegno, l'intelligenza, la generosità con cui La Torre visse ogni giorno la sua straordinaria esperienza politica - ricorda Fassino - ne fanno una delle personalità più importanti della storia del Pci e sono per tutti noi, soprattutto per i più giovani che non hanno avuto la fortuna di conoscerlo, un esempio di virtù politica e di coraggio civile".
Ospite d'onore del convegno di Palermo è il ministro dell'Interno Giuliano Amato. "La priorità nella lotta alla mafia è portarle via i soldi, solo così possiamo decapitare i clan del disonore", sintetizza il ministro dell'Interno. Il suo è l'intervento più atteso del convegno. "La mafia - spiega - è diventata essa stessa economia, opera come impresa, ha come capitale le grandi risorse accumulate ma ha due vantaggi tanto irregolari quanto competitivi: non ha limiti nelle risorse e sotto il tavolo c'è il ricatto della violenza che opera nei confronti degli amministratori che hanno sempre la pistola contro la schiena. Tutto ciò un'offesa al senso di onore che ha la Sicilia". Infine un messaggio alla politica: "I partiti possono e devono fare pulizia al loro interno applicando un codice etico. Dove non può arrivare la giustizia che non può colpire i sospetti, deve poter arrivare la politica".
Tagliare le risorse economiche è la priorità anche per il presidente della Commissione antimafia Riccardo Forgione non ha dubbi: il vero modo per mantenere in vita La Torre è proseguire sulla strada che lui ha indicato, cioè "aggredire i patrimoni dei mafiosi". "La mafia - insiste Forgione - mette in conto il carcere, ma non tollera che le si confischino i patrimoni, e noi non possiamo più tollerare che ci vogliano 5 anni dal momento del sequestro di un bene alla sua destinazione sociale".

Scienze di oggi

Aumenta la sopravvivenza ai tumori
Ma al Sud e' inferiore del 10% rispetto al Nord
- ROMA - Aumenta la sopravvivenza ai tumori, anche se nelle regioni del Sud Italia e' inferiore del 10% rispetto al Nord. E' quanto rivela uno studio curato da Stefano Rosso del Centro di prevenzione oncologica di Torino. In Italia, a 5 anni dalla diagnosi, la sopravvivenza e' del 45,7% negli uomini e del 57,5% nelle donne. I tumori piu' mortali sono i mesoteliomi (8,2%), i tumori dell'esofago (11,5%) e del fegato (10,5% per gli uomini e 11,6% per le donne).

Staminali: molecola per stimolarle
Scoperta esperte Universita' Firenze edita su Stem Cells
- FIRENZE - E' stata individuata una nuova molecola capace di far proliferare cellule staminali e di stimolarne la sopravvivenza. La scoperta di questo lipide (sfingosina 1-fosfato),fisiologicamente prodotto da molti tipi di cellule,e' stata pubblicata sulla rivista Stem Cells in uno studio di Paola Bruni - ordinario di Biochimica nella facolta' di Scienze matematiche e naturali dell'Universita' di Firenze- con Chiara Donati, ricercatrice di Biologia applicata nello stesso ateneo.

Science, in evidenza gli italiani
Rivista pubblica cinque lavori, un grande risultato
- ROMA - La piu' prestigiosa rivista scientifica mondiale, Science, pubblica questa settimana 5 lavori che vedono tra gli autori scienziati italiani. Si tratta di uno studio sul cancro al polmone, la scoperta di un nuovo ingranaggio genetico dell'orologio naturale del nostro corpo, della scoperta della proteina 'camallo', dell'individuazione delle molecole microRna e di uno studio sul 'centriolo'. Per il genetista Giuseppe Novelli si tratta di un grande risultato nonostante la carenza di fondi.

Torna il salasso contro il diabete
Per vincere l'insulino- resistenza
- MILANO - Nel 2007 i medici tornano al 'salasso', pratica diffusa fino alla fine dell' 800 quando si riteneva potesse curare molte malattie. Dopo oltre un secolo,una ricerca realizzata all'Ospedale Maggiore Policlinico di Milano dimostra che il salasso potrebbe rivelarsi vincente contro il diabete, o meglio contro l'insulino resistenza che ne e' alla base. La ricerca,pubblicata sull'American Journal of Gastroenterology, e' stata coordinata da Silvia Fargion della Fondazione Ospedale Maggiore.

La flora alpina fugge piu' in alto

Wwf, se fa troppo caldo anche le piante emigrano
- ROMA - Se fa troppo caldo anche le piante delle nostre montagne emigrano, spingendosi quasi 500 metri piu' in alto rispetto alla quota abituale. E' successo sulle Alpi valtellinesi: secondo il Wwf, sono ben 56 le specie interessate, di cui 25 specie "nuove" trovate dai ricercatori e 15 quelle di cui si sospetta la scomparsa, a fronte di un aumento medio della temperatura nella zona di 1,2 gradi centigradi.

Concerti di grandi gruppi musicali

Deep Purple: a Genova il 5 maggio
Del 2005 l'ultimo album in studio, 'Rapture of the deep'
(ANSA) - GENOVA, 27 APR - I Deep Purple, storica rock-band inglese, si esibiranno al palasport di Genova il 5 maggio, preceduti dalla band locale White Mosquito. Il concerto chiudera' la manifestazione musicale 'Live in Genova 2007'. I rocker britannici, capitanati dal cantante Ian Gillan, si presenteranno con Roger Glover al basso, Ian Paice alla batteria, Don Airey alle tastiere e Steve Morse alla chitarra. Il loro ultimo lavoro in studio, del 2005, e' 'Rapture of the deep'.

Peter Gabriel: a Roma il 3 luglio
10 giorni prima del concerto degli ex colleghi Genesis
(ANSA) - ROMA, 27 APR - Peter Gabriel sara' in concerto a Roma il 3 luglio, all'Ippodromo Capannelle per il Roma Rock Festival. La notizia fa scalpore perche' l'ex Genesis arrivera' solo 10 giorni prima dello sbarco nella Capitale della sua ex band, riunitasi di recente e impegnata in un tour mondiale che la portera' il 14 luglio al Circo Massimo per il Telecomcerto 2007. Quella di Roma sara' la prima delle due tappe italiane di Gabriel: la seconda e' al Play Art Festival di Arezzo.

AUTOSTIMA E AMORE, ECCO LE REGOLE PER VIVER BENE

ROMA - Vi sentite oppressi da un diffuso senso di malessere, generato dalla percezione di incapacità e di inadeguatezza rispetto alle sfide che la vita di oggi impone? Niente paura, le parole d'ordine sono autostima, creatività, posatezza nelle decisioni, aprirsi agli altri. Sono alcuni dei consigli di Maria Menditto, Presidente della Fondazione Italiana Gestalt, che ha elaborato il 'Decalogo dell'arte del buon vivere'.
Dal magistrato all'avvocato, dal politico all'insegnante, dal medico alla casalinga, nessuno oggi é al riparo da sensazioni negative e disfattiste nei confronti delle proprie capacità, spiega Menditto, nonché da senso di inadeguatezza nella gestione delle relazioni personali e professionali. La Gestalt Psicosociale-Psicoterapia del quotidiano, spiega, vuole fornire la 'cassetta degli attrezzi' per superare questi momenti di smarrimento.
Queste le regole nel decalogo: mai sottostimarsi, bisogna riconoscere il valore di sé e fidarsi delle proprie capacità; dare spazio alle cose che ci piacciono e nutrire la propria creatività; saper scegliere ma riflettere prima di agire. E poi, continua Menditto, bisogna curare il rapporto con gli altri: accogliere il diverso senza paura, saper amare e immedesimarsi negli altri, ma anche cercare il dialogo e sprigionare la propria forza di seduzione. Regole semplici, conclude Menditto, che ci aprono la strada al vivere bene con sé e con gli altri.

GALAPAGOS: BILLIE VINCE LA 'REGATA' DELLE TARTARUGHE

SAN JOSE (COSTA RICA) - Una tartaruga marina chiamata Billie ha vinto la prima Great Turtle Race dal Costa Rica alle isole Galapagos, nuotando alla velocità media di 5-6 chilometri orari. Lo hanno annunciato gli organizzatori dell'insolita gara.
Le 11 tartarughe in gara, della specie Dermochelide Coriacea, meglio note come tartarughe liuto, avevano un trasmettitore ed erano seguite nel percorso per loro usuale da un satellite. Billie, fin dall'inizio si è staccata dal gruppo e ha tagliato per prima la linea del traguardo. Due di loro non hanno raggiunto la zona dell'arrivo, preferendo altri lidi, mentre una si è dispersa. Circa 600 mila persone hanno seguito la gara di questi rettili, presenti sulla terra dall'epoca dei dinosauri, attraverso il sito web www.greatturtle.com.
La competizione, è stata organizzata per richiamare l'attenzione su questa specie minacciata dalle catture accidentali da parte dei pescatori, dall'inquinamento e dall'occupazione delle coste da parte dell'uomo. Quest'anno a Playa Grande, in Costa Rica dove la gara ha avuto inizio, solo una cinquantina di tartarughe liuto sono andate a deporre le uova - dice Lisa Bailey, portavoce di Conservation International - rispetto alle circa 1500 del 1989.

ROMA: AGGRESSIONE IN METRO, SI CERCANO DUE DONNE

ROMA - E' una morte senza un perché, una morte e una tragedia 'assurda', come l'ha definita il sindaco di Roma Walter Veltroni, la fine di Vanessa Russo, la giovane di 23 anni morta in ospedale dopo l'aggressione subita ieri mentre viaggiava a bordo della metropolitana della linea B.Vanessa era stata aggredita da due donne che l'hanno colpita all'occhio sinistro con la punta di un ombrello all'apertura delle porte del convoglio alla fermata nella stazione Termini.
Il colpo all'occhio e' stato come un proiettile: inutile l'intervento di drenaggio effettuato in ospedale. L'emorragia, secondo quanto si e' appreso, e' stata provocata dalla rottura di due ossa nella zona retro-oculare a causa del corpo contundente molto affilato.
Forse era stata strattonata perché aveva reagito ad un tentativo di borseggio, forse aveva solo commentato ad alta voce la maleducazione delle due donne che poco prima l'avevano urtata. Adesso le due probabilmente due straniere, dell'est, anche se la polizia non esclude nessuna ipotesi, sono ricercate in tutta città. Gli investigatori, al lavoro con 'elementi probatori' importanti hanno tracciato gli identikit delle due ragazze attraverso i filmati delle telecamere del metro romano e di numerose testimonianze raccolte tra i passeggeri che hanno assistito al ferimento.
Vanessa dopo l'aggressione è stata immediatamente soccorsa ed è stata portata al policlinico Umberto I con un codice rosso e già in serata i medici le avevano procurato un coma farmacologico per alleviare le sue sofferenze. Dopo un delicato intervento la giovane si è aggravata ed è morta. La procura di Roma ha subito avviato un'inchiesta, omicidio volontario il reato iscritto nel fascicolo processuale del pm Sergio Colaiocco.
Vanessa Russo, sono i pochi frammentari racconti fatti dai parenti e gli amici che per tutto il giorno hanno sperato in un miracolo, studiava per diventare infermiera, e da pochi giorni aveva cominciato a lavorare in una gelateria del centro di Roma, in via dei Serpenti. Una famiglia sconvolta dal dolore: sono chiusi nella loro disperazione i genitori, il fratello e gli amici di Vanessa che hanno aspettato al Policlinico Umberto I una buona notizia. Ma poco dopo le 17 la loro ansia si è tramutata in disperazione quando la giovane è deceduta.
L'ultima persona ad averla salutata è stato il fratello Simone con il quale si era incontrata alla stazione Tiburtina dove il ragazzo lavora. Come tutti i giorni. Poi di Vanessa, una ragazza come tante, rimangono solo le immagini riprese dalle telecamere del metrò della capitale.

ESTONIA: SCONTRI A TALLINN, 74 FERITI

TALLINN - Settantaquattro persone sono rimaste ferite e quasi 600 manifestanti sono stati fermati durante la notte nel corso di nuovi scontri tra la polizia e gruppi di giovani che si oppongono alla rimozione di un monumento dedicato all'Armata Rossa, a Tallin, capitale dell'Estonia. Il nuovo bilancio dei feriti e dei fermati è stato reso noto dalla polizia. Oltre che a Tallin, altri scontri con la polizia sono avvenuti nella città di Johvi, a 165 chilometri dalla capitale estone.
La rimozione del monumento dal centro della città di Tallin in periferia ha provocato la collera di Mosca che lo considera un memoriale dedicato a soldati sovietici caduti caduti nella lotta per la liberazione dal nazismo. Per molti estoni, invece, il monumento è un ricordo doloroso di quasi 50 anni di occupazione sovietica. Il presidente del Consiglio russo delal federazione (Senato), Serguei Mironov, ha chiesto la rottura delle relazioni diplomatiche con l'Estonia.

venerdì 27 aprile 2007

VELA: LUNA ROSSA BATTE NEW ZEALAND

VALENCIA - Solo Luna Rossa, e in parte Mascalzone Latino-Capitalia Team, riescono a tenere alti i colori della vela italiana, nel golfo di Valencia. Lo scafo targato Telecom-Prada è riuscito a mettere sul traguardo la prua davanti a quella di Emirates Team New Zealand, uno dei principali favoriti per la conquista della 32/a Americàs Cup e, dopo avere osservato il proprio turno di riposo, ha riguadagnato un posto nella classifica del primo Round Robin, sistemandosi sul terzo gradino. Quella di ieri è la prima, vera, pesante vittoria di Luna Rossa Challenge che finora aveva balbettato, fra dubbi e incertezze. Questa vittoria, invece, cancella con un colpo di spugna le perplessità dei giorni scorsi; domani la Luna di Telecom-Prada dovrà cercare (e possibilmente trovare) altre conferme.
Nel mare di Valencia, infatti, è in programma il derby di vertice tutto italiano contro Mascalzone Latino-Capitalia Team, ieri bravo e sfortunato. Anzi, più che altro intimidito dall'atteggiamento di Bmw Oracle Racing durante la regata. Gli uomini di Vincenzo Onorato hanno aperto la giornata con una vittoria importantissima su Shosholoza e l'hanno chiusa con il sangue agli occhi, delusi, arrabbiati, oltreché amareggiati dall'atteggiamento dell'equipaggio statunitense che, nel corso del nono Flight, dopo essersi visto superare (ottima la prima bolina dei 'mascalzoni') e avere temuto di uscire clamorosamente sconfitto dall'uno contro uno, ha cominciato ad assumere un atteggiamento piuttosto minaccioso e aggressivo, sicuramente poco sportivo, tanto da far pensare che potessero esserci gli estremi per una protesta da parte degli italiani. Discutibile l'atteggiamento di Gavin Brady, ex Luna Rossa e ieri nel pozzetto americano, che ha cominciato a urlare a squarciagola e a inveire contro gli avversari, accusandoli di chissà quale azzardata manovra. Bmw Oracle, che poco meno di un anno addietro entrò in rotta di collisione con Luna Rossa, creando non pochi danni all'imbarcazione di Francesco de Angelis, non è nuovo a questo tipo di 'attacchi'. Forse un po' più di sportività, visto che comunque si parla di vela, da parte di Larry Ellison e dei suoi uomini, non guasterebbe.
Anzi, contribuirebbe a lanciare un segnale distensivo in questa Louis Vuitton Cup. Oggi si chiude il primo Round Robin, una specie di girone d'andata: le ultime sfide si prevedono pirotecniche e ricche di colpi a sorpresa. La prima della giornata mette in palio il quarto posto: da una parte Luna Rossa Challenge, dall'altra Mascalzone Latino-Capitalia Team. Sarà un derby italiano fra due team che puntano quantomeno alle semifinali e che dovranno fare i conti con un terzo incomodo, Desafio Espanol. Conti alla mano, in virtù di quanto visto finora nel mare di Valencia (dove tra polemiche, rinvii, calendari rifatti e quant'altro rende la vela uno sport assolutamente imprevedibile), due dei quattro posti validi per le semifinali sembrano saldamente nelle mani di statunitensi e neozelandesi. In tre, invece, lotteranno fino alla fine per gli altri due posti: tra questi, due equipaggi italiani e uno di casa, ma alla prima esperienza in un'Americàs Cup. E' ormai fuori dai giochi, invece, +39 che oggi contro i cinesi (in pausa almeno fino a domenica, per via di una serie di problemi alla barca) conquisteranno il loro primo successo. Troppo poco anche per chi è all'esordio.

SUD: ARRIVANO ZONE FRANCHE E INCENTIVI OCCUPAZIONE

ROMA - Arrivano le zone franche urbane, nelle quali contributi e tasse saranno più basse, e gli incentivi per il Sud punteranno a favorire di più l'occupazione. E' il piano del governo presentato alle parti sociali al tavolo della concertazione, dove sono stati anche indicati gli obiettivi per la dotazione infrastrutturale del Mezzogiorno. Il programma è stato messo a punto dal viceministro per lo Sviluppo, Sergio D'Antoni, che ha chiesto alle Regioni di concordare con i comuni e le parti sociali le aree in cui avviare la sperimentazione sulle zone franche entro il 15 maggio, in modo da poter presentare a Bruxelles una proposta in tempo utile per far partire il progetto a metà anno. Ma l'appuntamento per il passaggio al nuovo sistema di agevolazioni per il Mezzogiorno sarà comunque la prossima Finanziaria 2008 che avvierà nuovi meccanismi per incrementare gli investimenti e far crescere l'occupazione, visto, ha detto D'Antoni, che il vecchio sistema ha mostrato negli anni "crescenti criticità".
ZONE FRANCHE URBANE. L'interevento riguarderà non più di 15 aree, almeno una per ciascuna delle 8 regioni interessate. Queste avranno agevolazioni di tipo contributivo e fiscale, con un credito d'imposta fisso sulla nuova occupazione e un esonero dalle imposte sul reddito d'impresa, sui fabbricati e forse un abbattimento dell'Ici. Le regioni dovranno impegnarsi a cofinanziare per almeno il 50% la sperimentazione delle Zone franche, le cui aree dovranno essere scelte sia in base al grado di disagio sia alle potenzialità di sviluppo. Saranno aree nelle quali sperimentare attività nel campo nella nuova economia, dei porti, ed anche culturali con teatri, cinema e anche progetti di recupero di ex aree industriali.
INCENTIVI. Dopo le misure sul cuneo e sul credito di imposta previsti dalla scorsa Finanziaria, nel 2008 arriveranno nuovi interventi: obiettivo favorire la crescita dell'occupazione regolare e stabile. Ci sarà nel 2008 un credito di imposta per ogni nuovo occupato aggiuntivo a tempo indeterminato nel Mezzogiorno e stage di formazione per i giovani del Sud. Per questi due strumenti D'Antoni ha pensato a paletti "evita-furbi". Sul credito per l'occupazione l'agevolazione potrebbe riguardare i nuovi occupati con retribuzione inferiore ai 35 mila euro. Per gli stage di formazione - che dovrebbero interessare circa 50 mila giovani favorendo l'accesso al mercato del lavoro - D'Antoni pensa ad una sorta di "polizza assicurativa": dovrebbe stipularla il datore di lavoro e, in caso di mancata assunzione, rimborserebbe lo Stato dei contributi versati all'azienda.
INFRASTRUTTURE. Al tavolo con le parti era presente anche il ministro Di Pietro che ha fatto il punto sulle opere da completare. Anche in questo caso le opere che verranno privilegiate saranno quelle "coerenti" con le scelte fatte sui Corridoi I e VIII e quelle connesse allo sviluppo di porti e interporti. Di Pietro ha spiegato alle parti che al suo insediamento ha trovato "221 buchi neri" tra strade, gallerie e ponti, incompiuti e che quindi verranno privilegiati interventi di completamento di opere in fase di costruzione.
SINDACATI. Tiepida la reazione delle organizzazioni del lavoro che apprezzano sia l'impostazione per le zone franche, sia l'ok al credito di imposta sull'occupazione. "Per le infrastrutture ci sono gli impegni del ministro ma non si vedono chiarimenti nel mare magnum degli interventi promessi" ha osservato per la Cisl Giorgio Santini che chiede "opere strategiche che diano al Sud la possibilità di superare il suo gap infrastrutturale". "E' scomparso qualsiasi riferimento a forme di fiscalità di vantaggio che sono invece indispensabili. Proprio per questo abbiamo chiesto al Governo di affidare, ad un ente terzo, uno studio sui maggiori costi per le imprese che operano nel Sud, da presentare all'Ue" ha detto Guglielmo Loy (Uil). "C'é ancora molta confusione" sintetizza Franco Garufi (Cgil), mentre Salvatore Ronghi (Ugl), conclude: " se non si può parlare di fiscalità di vantaggio chiamiamoli pure strumenti di attrazione di investimenti purché su questo tema si apra un tavolo ad hoc".

CROLLATO PALAZZO AD ISTANBUL, PERSONE SOTTO MACERIE

ANKARA - Diverse persone sotto le macerie di un palazzo crollato nel pomeriggio a Istanbul nel quartiere di Shirinevler. L'edificio contava otto piani. Lo riferiscono le agenzie e le televisioni turche. Sul posto sono giunte diverse ambulanze provenienti da tutti gli ospedali della città.
ERA GIA' STATO EVACUATO
"Il palazzo crollato oggi ad Istanbul era stato già evacuato perché pericolante". Lo ha affermato il sindaco (muhtar) del rione di Shrinievler intervistato dalla Ntv aggiungendo che, però, si teme la presenza sotto le macerie di "senza tetto e tossicodipendenti" che potrebbero avervi trovato rifugio. Secondo alcuni abitanti della zona, citati dalla stessa Ntv, però, nel palazzo crollato potrebbero anche esserci alcuni residenti che si erano rifiutati di abbandonarlo. Le Tv turche hanno infatti mostrato immagini di persone piangenti, che probabilmente si disperavano per persone care che supponevano sotto le macerie. Il servizio di pronto soccorso ha riferito che finora non sono stati trovati né feriti né morti. Il palazzo, secondo fonti giornalistiche, potrebbe essere crollato in conseguenza dei lavori di scavo compiuti in un'area adiacente per la costruzione di un altro edificio. Il palazzo crollato aveva 25 anni e constava di 7 piani e 14 appartamenti. Il governatore di Istanbul Muammer Guler ha precisato che il palazzo era stato evacuato, perché aveva dato segni di imminente collasso, solo "mezz'ora prima del crollo" e che finora "é stata individuata solo una persona ancora viva sotto le macerie, che si sta cercando di salvare".
UN SUPERSTITE SOTTO LE MACERIE
Una persona è stata trovata viva ed estratta dai soccorritori da sotto le macerie del palazzo crollato oggi ad Istanbul. Lo ha reso noto la rete televisiva turca Ntv, aggiungendo che le operazioni di soccorso continuano perché si ritiene che altre persone possano trovarsi sotto i detriti. Il palazzo si trovava nel rione di Shirinevler nella parte europea di Istanbul e constava di sette piani con 14 appartamenti. L'edificio era stato evacuato meno di un'ora prima del crollo perché in seguito all'abbattimento dell'edificio adiacente ed ai successivi lavori di scavo delle fondamenta di un nuovo edificio, aveva dato chiari segni di instabilità. Per precauzione le autorità hanno evacuato altri edifici circostanti.

DA MIKE A CHRISTINE, CRONISTA SPORTIVO DIVENTA DONNA

NEW YORK - Un veterano delle pagine sportive al Los Angeles Times ha firmato per l'ultima volta come Mike Penner. Tornerà al lavoro dopo qualche settimana di ferie: una vacanza durante la quale cambierà sesso. "Rientrerò come Christine Daniels", ha annunciato Mike rivelando ai lettori del quotidiano che per 23 anni ne hanno seguito le cronache dagli spogliatoi degli Angels di baseball, del tennis, delle Olimpiadi, della National Football League di essere "un cronista di sport transessuale". E' stato un annuncio coraggioso, potenzialmente rovina-carriera: ne sa qualcosa Steve Stanton, funzionario comunale di Largo in Florida licenziato dall'amministrazione locale dopo aver annunciato l'intenzione di diventare donna. Penner ha spiegato che gli ci sono voluti "40 anni, un milione di lacrime e centinaia di ore di terapia per avere il coraggio di scrivere queste parole". Nell'articolo in cui finalmente fa il suo 'outing' Mike/Christine conferma che continuerà a scrivere per il giornale e manda a dire ai suoi lettori che "sentendosi una persona più felice e integrata, l'angoscia della pagina bianca che a volte lo prendeva nei momenti più impensati è scomparsa: "Una buona notizia per i miei capi".
L'annuncio ha mandato in fibrillazione i blog. Molte le critiche scandalizzate, mentre il sito web del giornalista freelance californiano Donnell Alexander mette in guardia il collega da un pericolo di cui, come veterano del giornalismo sportivo, è certamente consapevole: "Nella roccaforte macho degli spogliatoi le sue fonti si esauriranno", e non solo, ma anche, perché si presenterà come donna. Per Penner tuttavia, questo è il minore dei mali dopo anni passati a combattere con le costrizioni imposte dall'essere rimasto intrappolato fin dalla nascita in un corpo sbagliato. "Essere trans è uno stato complesso e incompreso. "E' un fatto naturale, anni di terapia hanno confermato che il mio cervello è programmato da donna. E un amico trans mi ha dato la spiegazione più semplice: nasciamo così, combattiamo finché si può, alla fine la 'cosa' vince". Le mutazioni trans, per inconsuete che siano, sono più comuni di quanto si pensi. Mike Penner "non è l'unico cronista sportivo transessuale in America", ha commentato Michael Smith sul sito dei fan della National Football League ricordando il caso di Christina Kahrl, giornalista di baseball che aveva cominciato 12 anni fa firmandosi Chris. "Vivendo a pieno le loro vite Kahrl e Penner stanno aiutando a costruire una società più giusta", scrive Smith. Ma per chi fa questa scelta e decide di annunciarla il 'passaggio' è sofferto e tormentato. Neanche a farlo apposta, proprio domani sulla Abc la popolare intervistatrice Barbara Walters racconterà in prima serata la storia di Riley Grant, una ragazzina di dieci anni che biologicamente è un maschio.
"Ha un difetto congenito, e lo chiamiamo così, ma è il peggiore che una donna possa avere, quella di essere nata con un pene", ha detto Stephanie, la mamma, secondo quanto ha anticipato la rete sul suo sito web. Mike Penner ha raccontato sul Los Angeles Times un tormento analogo: "Arrivi a un punto in cui il tuo sesso ti fa male al cuore, ti provoca uno sconforto insopportabile". Penner ha cominciato a confidare ad amici e superiori la sua trasformazione imminente: "Il mio capo Randy Harvey ha commentato: 'Non si dira' che al Los Angeles Times non abbiamo una redazione diversificata". Mentre il barbiere Robert, stupefatto perché Mike aveva cominciato a farsi crescere i capelli, si è dovuto sedere: "Ma allora non le piacerà più il calcio?".

Enna, confessa l'omicida: "Ero geloso di mia cognata"

Palermo - Si chiama Angelo Longo, l'operaio di 38 anni, incensurato, reo confesso dell'omicidio, avvenuto martedì pomeriggio, di Carmelo Gargano, il direttore delle poste di Nissoria, un paese in provincia di Enna.
L'uomo, arrestato ieri, ha confessato il delitto ai Carabinieri del comando provinciale di Enna. Alla base dell'omicidio, avvenuto nell'automobile di Gargano, un movente passionale. Il direttore delle Poste infatti, secondo quanto raccontato da Longo, sarebbe stato la causa della fine della sua relazione con la cognata. Così martedì pomeriggio l'operaio avrebbe raggiunto Gargano fuori dall'ufficio postale per parlargli e i due si sarebbero allontanati insieme, come confermano anche alcuni testimoni, a bordo dell'auto del direttore. La conversazione fra i due però sarebbe degenerata in una lite e da lì nell'omicidio. Longo ha raccontato ai Carabinieri di aver estratto una pistola calibro 22, regolarmente detenuta, e di aver sparato contro Gargano tre colpi, due alla testa e uno al torace. Impaurito avrebbe poi nascosto il cadavere in una discarica in un bosco nei pressi di Nissoria e sarebbe tornato a casa. L'arma è stata ritrovata dai Carabinieri nell'abitazione dell'assassino. Oggi intanto, al cimitero di Leonforte, in provincia di Enna, verrà eseguita l'autopsia sul cadavere di Carmelo Gargano

Scoperto un pianeta simile alla Terra

Alla distanza di 20,4 anni luce (193 mila miliardi di km)È il più piccolo mai scoperto al di fuori del sistema solare. È roccioso e si potrebbe anche trovare acqua allo stato liquido
ROMA - Un pianeta al di fuori del sistema solare con caratteristiche simili a quella della Terra è stato scoperto grazie a un telescopio piazzato a La Silla nelle Ande cilene dagli astronomi dell'Eso (European Southern Observatory). Si trova però a 20,4 anni luce, cioè a 193 mila miliardi di chilometri da noi, ed è individuabile nella costellazione della Bilancia. Si tratta in ogni caso del pianeta più simile alla Terra tra i 229 individuati all'esterno del nostro sistema solare.
FORSE C'È ACQUA - Secondo il gruppo di ricerca dell'Osservatorio di Ginevra e di Lisbona e dell'Università di Grenoble e dell'Istituto di astrofisica di Parigi che l'ha rintracciato, si tratta di pianeta roccioso, sul quale si potrebbe anche rinvenire acqua allo stato liquido. Il nuovo pianeta ha un raggio di circa il 50% più grande di quello della Terra (quindi più o meno 10 mila km) ed è il più piccolo mai scoperto al di fuori del sistema solare. La massa è di cinque volte superiore a quella terrestre. La distanza dalla sua stella, Gliese 581, è invece 14 volte inferiore alla distanza Terra-Sole, e la durata di un'orbita è di quasi 13 giorni.
GLIESE 581 - La ricerca, descritta sulla rivista Astronomy and Astrophysics, fornisce prove anche di un terzo pianeta con una massa otto volte quella della Terra, che orbita sempre intorno a Gliese 581, già nota per ospitare un pianeta simile a Nettuno individuato dallo stesso gruppo di ricerca. Gliese 581, hanno osservato i ricercatori, è fra le cento stelle più vicine a noi. Grazie alla sua vicinanza, ha detto Xavier Delfosse, dell'università francese di Grenoble, il nuovo pianeta sarà un «obiettivo molto importante per le future missioni dedicate alla ricerca per la vita extraterrestre».
TEMPERATURA - Gliese 581 appartiene alla categoria delle nane rosse: ha una massa pari a un terzo di quella del Sole, una luminosità 50 volte inferiore ed è molto meno calda: queste caratteristiche fanno sì che il pianeta si trovi nella cosiddetta «zona abitabile», quella cioè in cui la temperatura permette la presenza di acqua allo stato liquido. «Secondo le nostre stime la temperatura media di questo pianeta è fra 0 e 40 gradi centigradi, e quindi l'acqua si troverebbe allo stato liquido. In base ai nostri modelli dovrebbe essere o un pianeta roccioso come la Terra, oppure interamente ricoperto da oceani», ha detto Stephane Udry, dell'Osservatorio di Ginevra, che ha guidato la ricerca.

Alba e Barrymore le più sexy al mondo

La protagonista della serie Tv«Dark Angel» e la «Charlie's Angel» si aggiudicano il titolo, ma su due diverse riviste.
MILANO - Hanno entrambe un corpo mozzafiato e sono tra le più famose attrici di Hollywood. Adesso Jessica Alba e Drew Barrymore hanno un altro fattore che le accomuna: le due attrici americane sono state votate le donne più sexy e belle del mondo in due diverse, ma prestigiose classifiche. La prima è stata stilata dal magazine inglese FHM, la seconda invece è stata redatta dalla rivista americana People
CLASSIFICA FHM - FHM ogni anno propone un sondaggio tra i suoi lettori per eleggere la donna più sexy del mondo. Jessica Alba è risultata vincitrice superando la modella inglese Keeley Hazell e la «casalinga disperata» Eva Longoria. Nella top ten troviamo in successione la modella brasiliana Adriana Lima, le splendide attrici Scarlett Johansson e Hayden Panettiere e la cantante Cheryl Tweedy. Chiudono la top ten la compagna di Brad Pitt Angelina Jolie, la modella australiana Emily Scott e l'attrice Elisha Cuthbert. Solo dodicesima Keira Knightley, vincitrice della classifica della passata edizione
CLASSIFICA PEOPLE - Nel suo numero annuale dedicato ai campioni della bellezza femminile e maschile, People ha eletto la trentaduenne attrice americana Drew Barrymore la donna più bella del pianeta, mentre conferma l'attore Patrick Dempsey come l'uomo più bello del mondo. Dempsey si posiziona primo davanti all'attore Matthew McConaughey che aveva vinto questa classifica nel 2005 e a Eric Bana, interprete del film «Munich» di Steven Spielberg. La rivista non ha fatto sapere i criteri che hanno ispirato le sue scelte, ma nella top ten troviamo nomi di personaggi molto noti come Scarlett Johansson, Jennifer Aniston, Halle Berry e la sessantunenne Helen Mirren, l'attrice che ha intepretato la regina Elisabetta nel film inglese «The Queen»
ESCLUSI - Naturalmente non mancano le esclusioni eccellenti: nelle due classifiche non compaiono i nomi di Kate Moss, Paris Hilton e Britney Spears, mentre altre famose attrici come Sienna Miller si posizionano ai margini della classifica.
PERCHÉ JESSICA- Ecco come Chris Bell, editore di FHM ha commentato la vittoria di Jessica Alba nella classifica redatta dalla sua rivista: «E' un'attrice piena di talento e bellissima che riesce a trasmettere ovunque il suo sex appeal. Jessica proprio questa settimana festeggerà il suo compleanno come la donna più sexy del mondo. Nessuno può immaginare un miglior regalo per un'attrice»

Appignano: convalidato arresto Rom per omicidio


Il gip ha convalidato l'arresto di Marco Ahmetovic, il 22enne Rom accusato di omicidio colposo plurimo, resistenza a pubblico ufficiale e guida in stato di ebbrezza, per aver investito ed ucciso con un furgone quattro giovani.

APPIGNANO DEL TRONTO - Il gip ha convalidato l'arresto per Marco Ahmetovic.
Il 22enne di origine Rom è accusato di omicidio colposo plurimo, insieme al reato di resistenza a pubblico ufficiale e di guida in stato di ebbrezza, per aver investito ed ucciso con un furgone quattro giovani fra i 15 e i 19 anni ad Appignano del Tronto (Ascoli Piceno) lunedì notte.

Questa mattina è stata convocata dalla Provincia di Ascoli Piceno una conferenza stampa alla quale hanno partecipato l’assessore regionale ai Servizi Sociali e Immigrazione, Marco Amagliani, il Presidente Massimo Rossi, il sindaco di Appignano del Tronto, Maria Nazarena Agostini e l’assessore provinciale, Licia Canicola.
“Le istituzioni non sono state assenti rispetto al problema della comunità Rom di Appignano del Tronto: nè Regione, né Provincia, né tantomeno il Comune. Anzi, ci siamo impegnati tutti a trovare una soluzione condivisa per una dignitosa sistemazione della comunità Rom e l’avevamo trovata insieme. Mancavano solo le ultime incombenze. Ma questo non significa che ciò che è accaduto, una tragica fatalità, potesse essere evitato solo con il trasferimento dei Rom in altra località.” ha dichiarato Amagliani “Chi ha provocato questa tragedia è un delinquente e come tale va condannato fermamente, ma non perché sia un Rom. E’ un atto distinto, deprecabile al pari di tanti altri incidenti causati da ragazzi incoscienti che provocano le stragi del sabato sera. Un reato senza attenuanti, ma nessuno ha il diritto di compiere gesti inconsulti che possono essere assimilabili quanto a irresponsabilità.“
Sulla questione del trasferimento della comunità Rom in altra località, Amagliani ha ricordato l’attività tecnica svolta dalla Regione e ha testimoniato quanto Nazarena Agostini si sia impegnata fin dal giorno delle sue elezioni, sia come sindaco che in prima persona, per risolvere questo annoso problema.
“Alle famiglie dei quattro ragazzi, alla loro compostezza nel dolore e al sindaco la mia più piena solidarietà, perché conosco la sensibilità con cui ha affrontato questo problema e sta affrontando questa difficile fase.“
Come ha poi spiegato l’assessore regionale, la Regione Marche, insieme alla Provincia di Ascoli, ha verificato che la proposta del Comune di Appignano e dell’Unione dei Comuni, l’unica proposta formulata, di sistemare la comunità nell’area di Campolungo, di proprietà del demanio regionale, fosse percorribile. L’iter era stato definito dopo vari incontri, l’ultimo alla fine di marzo, anche con la collaborazione della Prefettura di Ascoli.
“Ci siamo impegnati per ridare una dignità a queste persone e avevamo individuato una soluzione fattibile.”
“Ho visitato infatti – ha riferito Amagliani- in occasione della riunione di giunta regionale con i Comuni della Vallata del Tronto, il 6 novembre scorso, il campo nomadi di Appignano e ho potuto constatare le condizioni gravi in cui vivevano soprattutto 20 bambini che erano, infatti, a rischio di allontanamento dalle famiglie. Adesso tutti - cittadini, organi politici e giudiziari- abbiamo il dovere di riflettere su come stanno e dove sono finiti questi bambini innocenti.”

giovedì 26 aprile 2007

ITALIANI FANNO IL PIENO DI STUDI SU 'SCIENCE'

ROMA - E' super la ricerca italiana: questa settimana ben 5 lavori pubblicati sulle pagine della più prestigiosa rivista scientifica mondiale, l'americana Science, vedono tra gli autori scienziati italiani. "Segno della qualità della nostra ricerca, nonostante tutti i suoi problemi di finanziamenti, strutturali e organizzativi e il basso numero di ricercatori - dichiara il genetista Giuseppe Novelli della seconda Università di Roma Tor Vergata - visto che pubblicare su Science non è affatto facile e che su 100 articoli presentati alla rivista solo 5-6 sono in media accettati per la pubblicazione". Non è rara la firma italiana su lavori che escono su riviste di prestigio come Science, spesso purtroppo si tratta anche di nomi italiani emigrati in paesi dove fare ricerca è più facile, come gli Usa. Ma stavolta il Bel Paese ha fatto proprio il pieno con ben 5 lavori sullo stesso numero. Si tratta dello studio sul cancro al polmone: ricercatori leader nel mondo come gli americani dei mastodontici e ricchissimi centri di ricerca di Boston si sono infatti avvalsi della preziosissima collaborazione di Federico Cappuzzo dell'Istituto Clinico Humanitas di Rozzano per scoprire i meccanismi della farmaco-resistenza del cancro.
C'é poi la scoperta, grazie Luca Basino e Alessio Maiolica dell'Istituto Europeo di Oncologia di Milano diretti da Michele Pagano della Università di New York, di un nuovo ingranaggio genetico dell'orologio naturale del nostro corpo. E ancora un'importante risultato della ricerca di base sul funzionamento dei neuroni, la scoperta della proteina 'camallo', messo a segno da Chiara Collesi e Ottavio Cremona della Fondazione IFOM Istituto Firc diOncologia Molecolare e Università Vita Salute San Raffaele diMilano, diretti da Pietro De Camilli dell'Istituto Howard Hughes Medical presso New Haven. E non è finita: due studi internazionali che vedono tra gli autori Stefano Casola della Fondazione IFOM di Milano ed Elena Vigorito a Cambridge hanno individuato nuove molecole cruciali nel 'management' del sistema immunitario, i microRna, mai noti finora in questo ruolo; e il paper firmato anche da Maria Riparbelli e Giuliano Callaini dell'Università di Siena su un'importante struttura della cellula, il 'centriolo'. "E' un grande risultato - sostiene Novelli - tanti lavori tutti su un unico numero di Science, la loro presenza su questa rivista altamente selettiva dice che sono articoli di valore". E questo ci fa onore perché l'Italia è un paese con pochi ricercatori, solo 3000 gli strutturati e tanti, troppi, precari. "L'Italia - prosegue Novelli - come numero di pubblicazioni é al terzo posto mondiale, essere così presenti su Science significa non solo quantità ma anche qualità". "Nonostante tutto - conclude Novelli - ovvero malgrado si cambiano ogni 2-3 anni lo statuto dei ricercatori e i metodi di selezione, nonostante la carenza di finanziamenti. Se cambiassero queste condizioni saremmo i primi".

A TORINO IMPIANTATO UN PACEMAKER ANTIDEPRESSIONE

TORINO - E' un "pacemaker antisuicidio" l'ultima frontiera nella cura degli stati depressivi più gravi. Si tratta di un innovativo intervento chirurgico di stimolazione del nervo vago (Vns) contro la depressione maggiore resistente alle cure farmacologiche, eseguito all'ospedale Molinette di Torino, per la prima volta, come hanno riferito, per questo tipo di patologia.
La depressione maggiore, quella che causa una seria alterazione della vita lavorativa e sociale dell'individuo fino a portarlo a manifestare manie suicide, in otto pazienti su dieci risponde in modo soddisfacente alle terapie convenzionali, farmacologiche e psicoterapeutiche. Per i pazienti più difficili da curare, e la cui condizione é di particolare gravità, è stata recentemente individuata una nuova possibilità terapeutica: un intervento chirurgico per la stimolazione del nervo vago. L'intervento consiste nell'impianto, a livello del collo, di un elettrodo intorno al nervo vago, connesso con uno stimolatore di ridotte dimensioni (tipo pacemaker) posizionato nel petto.
Questa cura ha l'autorizzazione dell'Unione Europea ed è stata approvata negli Stati Uniti dalla Food and Drug Administration nel luglio 2005. All'azienda ospedaliera San Giovanni Battista-Molinette di Torino, gli psichiatri Filippo Bogetto e Giuseppe Maina e i neurochirurghi Alessandro Ducati e Michele Lanotte hanno avviato un progetto congiunto di trattamento della depressione maggiore grave con la terapia chirurgica Vns. La prima operazione è stata effettuata a marzo e i risultati dai medici vengono giudicati soddisfacenti.
La selezione, per accedere a questo tipo di chirurgia, è severissima. Vengono scelti unicamente soggetti affetti da depressione grave e refrattaria ad altre terapie. Solo in un terzo dei casi, stando alla letteratura scientifica, si annulla davvero il rischio che il paziente agisca in modo autolesionista. L'intervento è generalmente ben tollerato. Gli effetti collaterali post-operatori più diffusi sono lieve raucedine e tosse, ma si tratta di disturbi transitori. Il paziente non corre il rischio di overdose da superstimolazione. Il trattamento, inoltre, è reversibile e modulabile.Si calcola che nel 10 per cento degli italiani si sia verificato, almeno una volta nella vita, un episodio di depressione maggiore.

IL FALSO MADE IN ITALY ALIMENTARE CONTAGIA LE RICETTE

ROMA - Mentre i mercati internazionali sono sempre più invasi da falso parmigiano reggiano o grana padano, da altrettanto falsi prosciutti di Parma o di San Daniele, in un mercato che va dalle mozzarelle australiane ai Chianti Californiani o Cileni, sale alla ribalta una nuova forma di 'tradimento' del Made in Italy alimentare: la contraffazione della ricetta originale.
A metterlo in luce è una ricerca realizzata dall'Accademia Italiana della Cucina (Aic) attraverso un questionario al quale hanno risposto le 73 delegazioni dell' Accademia che operano di 40 Paesi stranieri, da cinquant'anni impegnate in prima linea nella lotta al falso alimentare che colpisce prodotti e ricette, molto spesso ben diverse rispetto alle originali italiane.
La ricerca lascia poco spazio al dubbio: nel 60% dei casi la cucina italiana all'estero è realizzata in modo non molto corretto o addirittura maldestro e soltanto nel 40% dei casi risulta "ben interpretata". Questo accade anche perché quasi la metà (47%) dei cuochi che operano nei ristoranti italiani all'estero non sono italiani (sono in maggioranza australiani e messicani) e solo una piccola parte (9%) di questi ha seguito scuole, stage o tirocini in Italia.
L'immagine della cucina italiana è in ogni caso in crescita, nonostante le imitazioni: è considerata 'ottima' nel 57% dei Paesi dove esiste una delegazione Aic e 'buona' nel 43% dei casi. Ma la manomissione delle ricette tradizionali è diffuso ovunque. Oltre a Usa, Canada e Australia, baluardi della gastronomia italiana, particolarmente toccate dal fenomeno della contaminazione sono Irlanda, Portogallo e Finlandia. Ma il discorso vale anche per la Germania, dove alla stima e alla considerazione per la cucina italiana fanno da contraltare aggiunte formali e cromatiche, abuso di certi ingredienti (aglio, peperoni, rucola, aceto balsamico) e soprattutto la diffusione di abitudini alimentari davvero non italiane, come quella di accompagnare un primo e un secondo con il cappuccino.
In molti casi - spiega la ricerca - il gap rispetto alla tradizione culinaria nostrana è dovuto anche alla mancanza di chef italiani, con una vera e propria cultura gastronomica del nostro Paese. Su questo argomento la delegazione dell'Aic di New York è categorica: "bisogna formare una nuova generazione di chef italiani che ripristino le tradizioni della vera cucina italiana, disposti a viaggiare per diventare ambasciatori della nostra arte culinaria". Accade poi sempre più spesso che il "tradimento della ricetta originale" è una scelta mirata: a Parigi la 'francesizzazione' della ricetta italiana viene compiuta anche a fini protezionistici, per non perdere la clientela locale.
Ma qual è il piatto della tradizione italiana maggiormente tradito nei ristoranti italiani all'estero? Al primo posto c'é la pizza e a seguire tiramisù, lasagne, scaloppine di vitello e pasta al ragù. Tra le ricette più 'abusate' spiccano poi numerosi piatti tipici regionali, a cominciare da spaghetti alla bolognese, ravioli, spaghetti alle vongole, ossobuco e saltimbocca alla romana. La fusione tra i gusti della tradizione e i sapori locali dà spesso luogo a una forma di cucina ibrida e alla creazione di piatti che, paradossalmente, hanno successo anche se ben lontani dalla tradizione Italiana. Ne è una dimostrazione la cucina "all'italiana" olandese: a L'Aia, nei ristoranti italiani, si possono trovare nei menu le 'insalate di pasta' o i 'pesci al forno col pesto'.

LV CUP: LUNA ROSSA ALLA PROVA NEW ZEALAND

VALENCIA (SPAGNA) - E' partito il primo match race odierno valido per il Flight 8 del primo Round Robin della Louis Vuitton Cup di vela. In acqua si sfidano Desafio Espanol 2007 e United Internet Team Germany. Oggi a Valencia, anche per effetto dell'abbassamento della temperatura, non ci sono problemi di vento.
La situazione si fa piu' complicata per il team Prada. Il programma di sfide vede prima un turno di riposo per Luna Rossa, poi il match race che vale il secondo posto, contro Team New Zealand. Anche Mascalzone dovra' soffire, contro Shosholoza.

La razza più aggressiva: i padroni o i cani?

Una bimba di 8 mesi uccisa da un rottweiler
A sole 24 ore dalla tragica morte di Alessia, la bimba di 8 mesi uccisa da due rottweiler nel Torinese, si deve registrare un'aggressione analoga. Una donna di 55 anni è stata dilaniata da due cani semi-abbandonati che girovagavano da giorni e che poi sono scappati. L'episodio è accaduto sempre in Piemonte, nel piccolo centro di Borgaro Torinese.

I due casi: A Rivara nonna Caterina teneva in braccio Alessia, la nipotina di pochi mesi, al rientro da una passeggiata, e uno dei tre cani di guardia, il rottweiler Diablo, forse innervosito per la presenza di un giardiniere che aveva consegnato alcune cassette con delle piantine, ha aggredito, alle spalle la neonata e l'anziana, ora ricoverata al Cto di Torino con un braccio straziato dai morsi. Ha lottato disperatamente per difendere la piccola. Gli altri due animali, Argo (anche lui un rottweiler) e una lupa dall'aria mansueta, erano invece rimasti immobili. Una sequenza durata pochi istanti: Alessia, quando era già a terra, è stata sovrastata dall'animale inferocito, di nove anni di età e cresciuto sin da cucciolo in casa, che l'ha azzannata al collo e all'addome. La bimba è morta all'ospedale di Cuorgnè. Diablo, subito dopo l'accaduto, è stato a sua volta assalito dagli altri due, in una apparente forma di punizione.

Angela Tomas invece è un'impiegata di 55 anni, che come ogni giorno si recava al lavoro vicino Torino. In una strada vicino casa è stata aggredita da due grossi cani lasciati senza guinzaglio dal loro custode. I due molossi si sono scagliati contro la donna e hanno chiuso le fauci intorno alle braccia e agli arti inferiori. Il sangue è schizzato sull'asfalto insieme a dei brandelli di carne. "Ho sentito un dolore fortissimo, talmente acuto che mi sono sentita mancare e poi ho iniziato ad urlare con tutta la forza che avevo dentro. Ho pensato: mi sbranano, è finita", ricorda la Tomas. Davide Dioguardi, il ragazzo che accudisce i due cani, ha cercato invano di fermarli, e per fortuna da una ditta che si affaccia sulla strada sono accorsi quattro impiegati con dei bastoni. I cani hanno mollato la presa e sono fuggiti. Si è scoperto solo dopo che il ragazzo fermato non è il proprietario degli animali, che in realtà è un pregiudicato attualmente in carcere.

Già mesi fa parlammo del delicato rapporto con quelli che dovrebbero essere i "migliori amici dell'uomo", in occasione dell'ordinanza del Ministro Livia Turco sulla "Tutela dell'incolumita' pubblica dall'aggressione da cani". In quel caso ci chiedemmo se sono i "cani cattivi o cattivi i padroni" e purtroppo nel commentare questi due nuovi episodi di violenza, non possiamo che riproporvi il quesito.

Sull'argomento sono intervenuti due nomi molto noti, l'etologo Giorgio Celli e lo showman (ambientalista) Adriano Celentano. Il primo non crede nei raptus da parte delle bestie e propone l'abolizione dei cani da guardia, perchè "educare gli animali all'aggressività può essere una strada senza ritorno", proprio come addestrarli alla "difesa personale".

Celli è anche dubbioso sull'utilità di tenere ben due rottwailer insieme: "due animali così sono troppi: formano un mini-branco in cui gli istinti predatori possono essere enfatizzati. E' come per le bande di teppisti: il gruppo, nel suo complesso, si rivela peggiore dei singoli componenti". L'etologo non crede alla pericolosità innata di alcune specie: "l'aggressività delle razze, e la loro distinzione sulla base della presunta pericolosità, la considero una sciocchezza. Non esistono razze aggressive ma esemplari aggressivi all'interno delle varie razze: esemplari che andrebbero individuati per tempo dagli allevatori. Si pensi ai cani usati nei combattimenti clandestini, appartengono a razze che la selezione dell'uomo ha trasformato in macchine da guerra. In pochi hanno idea delle carognate che fanno a quelle bestie per spingerle a lottare fra di loro".

Adriano Celentano invece ha scritto una lettera a Livia Turco, nel suo stile lapidario e diretto: "il ministro ha dimenticato la razza più aggressiva, che non sono i cani ma i loro proprietari. Orgogliosi di essere difesi da una bestia feroce che al minimo accenno è pronta a sbranare chiunque".

L'ordinanza del ministero della Salute è da riscrivere come chiede Celentano o basterebbe applicare le norme? Chi è il vero animale? L'uomo o il cane?

martedì 24 aprile 2007

Beppe Grillo

Beppe Grillo

Le emozioni del feto

I progressi scientifici nella diagnostica strumentale hanno finalmente svelato i misteri della vita prenatale, superando pregiudizi e superstizioni. Di Julieta Quayle
Lo studio della psicologia fetale è una scienza relativamente recente. Per quanto il feto venisse considerato a tutti gli effetti un essere vivente fin dall'antichità, gli studi sulla sua psicologia sono sempre stati condizionati da pregiudizi e preconcetti. Per molto tempo ha dominato la convinzione che l'utero della madre fosse per il feto una sorta di paradiso, l'equivalente di un Eden perduto: tutto ciò che avveniva in questo periodo era associato a esperienze gradevoli, di calore, protezione, piacere. Ai movimenti fetali percepibili venivano attribuite intenzioni particolari che, collegate a specifici sintomi materni, plasmavano le future caratteristiche comportamentali del nascituro. La superstizione dava anche adito a convinzioni sul modo in cui l'ambiente esterno poteva influenzare lo sviluppo fetale: erano considerati pericolosi, per esempio, il malocchio, l'invidia, il rifiuto materno.
Queste convinzioni hanno resistito per secoli, influenzando diatribe di tipo morale, religioso e legale sullo status del feto, fra cui l'antica discussione sulla presenza o meno di un'«anima» prima della nascita. Analizzando il fenomeno da un punto di vista storico, possiamo osservare che, in certi casi, la soluzione veniva presentata attraverso un approccio sincretico alla questione: gli antichi Egizi, per esempio, sapevano che il feto si muoveva prima della nascita, ma erano convinti che la magia avesse un ruolo importante nel plasmare il suo futuro comportamento. Il medico indù Susruta (VI secolo a.C.) sosteneva che il feto di 12 settimane fosse in grado di percepire l'ambiente in cui si trovava, e che a sei mesi fosse già dotato di «intelletto».
Nell'antichità classica, invece, l'interesse era focalizzato soprattutto sull'embriologia e la gestazione: Empedocle si domandava se la vita dell'embrione potesse essere simile a quella di un individuo indipendente; Ippocrate sosteneva che i movimenti fetali avessero inizio tra i 70 e i 90 giorni successivi al concepimento e faceva riferimento alla possibilità di influenze prenatali sul bambino; Platone riconosceva il feto come un essere vivente che si muoveva e si alimentava nel corpo della madre, e Aristotele scrisse un trattato di embriologia che ebbe una forte influenza sulle prime leggi riguardanti l'aborto. Successivamente, Leonardo Da Vinci ebbe modo di studiare le influenze materne sul feto, arrivando ad affermare che «la stessa anima governa i due corpi»: era convinto, dunque, che le emozioni della madre fossero condivise dal nascituro.
Ma tutte queste affermazioni hanno un fondo scientifico o si tratta di superstizioni?

Psicoterapia sotto esame

Psicoanalisi classica o debriefing psicologico? Terapia comportamentale o trattamento energetico? Tra gli oltre 500 tipi di psicoterapia conosciuti, ecco quali hanno superato la prova della scienza. E quali no. Di Hal Arkowitz e Scott O. Lilienfeld
Negli ultimi cinquant'anni la ricerca sulla psicoterapia ha conosciuto un enorme sviluppo, dimostrando con migliaia di studi l'efficacia dei trattamenti psicoterapeutici per un ampio ventaglio di problemi clinici. Per decenni, tuttavia, fra ricercatori e terapeuti c'è stata una profonda spaccatura, ulteriormente allargata dalla recente controversia riguardo all'applicabilità pratica dei risultati teorici.
Il dibattito riguarda soprattutto le cosiddette «terapie convalidate empiricamente» (in inglese EST, Empirically Supported Therapies), che sono studiate specificamente per certi problemi - come depressione o bulimia - e rispondono a standard minimi di efficacia: per esempio un certo numero di studi con un buon disegno sperimentale che ne dimostrino gli effetti positivi sui pazienti. I sostenitori apprezzano la chiarezza delle linee guida delle EST, che indicano quali trattamenti sono efficaci per il paziente, e la facilità d'uso dei manuali, che spiegano come somministrare il trattamento. Le critiche, invece, riguardano le ricerche a sostegno di queste terapie, che secondo molti non sono sufficienti; anche l'approccio poco flessibile, che non prevede alcun adattamento al singolo caso, genera qualche perplessità; infine, non è ancora stato stabilito se questi trattamenti debbano essere utilizzati solo per alleviare i sintomi o anche per produrre cambiamenti radicali nella condizione psichica del paziente.
L'esito del dibattito avrà grandi ripercussioni sui trattamenti che saranno disponibili ai pazienti. Secondo un sondaggio condotto nel 2005 su quasi 10.000 adulti americani, ogni anno una persona su quattro soffre di un disturbo psichico, anche se non diagnosticato, e quasi un adulto su due ne soffrirà durante la propria vita.

Il richiamo dell'hot dog

Che cosa ci spinge a rimpinzarci senza ritegno anche se sappiamo che ci fa male alla salute? La risposta è nel nostro cervello: che a volte tratta il cibo come una droga. Di Oliver Grimm
La giornata è stata lunga, e sono ancora in ufficio, ma il cervello è monopolizzato da un'unica idea: dove posso trovare qualcosa da mangiare? Esco di fretta e mi precipito nel fast food dietro l'angolo. Ma poi, mentre addento un grosso hot dog grondante senape e ketchup, si ridesta improvvisamente la coscienza: «Che cosa sto facendo?». Persino i critici più convinti del fast food diventano meno intransigenti quando il brontolio dello stomaco li costringe a cedere al richiamo del cibo: spesso la fame è più forte di tutti i buoni propositi. È vero che il cervello - il luogo delle decisioni coscienti - può sempre dire una parola definitiva nella scelta del cibo. Quando però allunghiamo una mano verso lo scaffale del supermercato, o rovistiamo nel frigorifero, troppo spesso ci lasciamo guidare dall'istinto.

L'organismo più grande? Un fungo

La classificazione tassonomica di Prototaxites, un organismo vegetale estintosi 350 milioni di anni fa, è rimasta in dubbio per più di un secolo e mezzo
L'organismo più grande mai vissuto sulla Terra era un fungo. Lo afferma una nuova ricerca di un gruppo di studiosi dell'Università di Chicago e del National Museum of Natural History di Washington, in un articolo pubblicato sull'ultimo numero della rivista Geology.
Resti parziali di questo organismo, estintosi circa 350 milioni di anni fa e descritto per la prima volta 150 anni fa dal paleobotanico americano J.W. Dawson, sono stati trovati in varie parti del mondo, dal Nord America all'Arabia Saudita, ma la sua classificazione è sempre stata incerta. Il frammento studiato da Dawson - lungo 2,13 metri e con un diametro di 91 centimetri - aveva fatto ritenere allo studioso che si trattasse di una pianta arborea imparentata con le attuali conifere e in particolare con il tasso, e proprio per questo l'aveva battezzato con il nome di Prototaxites.
Tuttavia, nonostante i continui studi, nessuno era riuscito a portare prove definitive per questa attribuzione tassonomica, basata unicamente sull'aspetto di quella che sembrava la corteccia di un albero d'alto fusto, tant'è che gli studi sull'organismo continuarono, senza però mai dissolvere i numerosi dubbi sollevati dalla comunità dei botanici.
Nel 1919, Francis Hueber del National Museum of Natural History avanzò l'idea che in realtà Prototaxites fosse un fungo, ma la sua ipotesi fu scartata nell'incredulità generale. "Francis Hueber ha contribuito più di ogni altro alla comprensione di Prototaxites" dice oggi Carol Hotton, che ha diretto la ricerca. "Basandosi sulla struttura interna di quel ‘bestione', egli costruì una valida ipotesi che si trattasse di un fungo gigantesco, ma finì per soccombere per il fatto di non aver mai trovato la ‘pistola fumante' per la sua ipotesi, rappresentata dalle strutture riproduttive del fungo, prova che avrebbe convinto il mondo." Cosa che ora è riuscita a Hotton e colleghi.

Trentino, paradiso dei dinosauri

Centinaia di orme di dinosauro lungo piste di eccezionale lunghezza sono state individuate in un affioramento prossimo al fiume Sarca, in Trentino
Centinaia di orme di dinosauro lungo piste di eccezionale lunghezza sono state individuate in un affioramento prossimo al fiume Sarca, nel comune di Dro, in Trentino.
La scoperta di una delle più significative piste di dinosauri esistenti al mondo è avvenuta pochissimi giorni fa grazie a due alpinisti di Bolzano, che hanno immediatamente avvertito il Museo Tridentino di Scienze Naturali.
Il dato più significativo di questo sito, situato in località Coste Anglone, è costituito dall'età delle tracce scoperte che si fanno risalire all'epoca geologica del Giurassico inferiore, più precisamente al periodo compreso tra il Sinemuriano e il Pliensbachiano, ovvero circa 190 milioni di anni fa. In questo senso le orme trovate a Coste di Anglone (comune di Dro) sono più giovani di dieci milioni di anni di quelle dei Lavini di Marco e consentono di tracciare la storia evolutiva che ha segnato la vita dei dinosauri.
Anche se è prematuro tentare attribuzioni a specie di dinosauri, dai primi rilievi effettuati risulta che, tra i carnivori, erano presenti alcuni grossi predatori lunghi circa cinque metri simili probabilmente a Sarcosaurus o a Saltriosaurus, pesanti più di 200 chilogrammi. Più numerose sono invece le tracce di dinosauri predatori con orme piccole e poco profonde e quelle di probabili erbivori bipedi di piccole dimensioni.
Pochissimi sono i luoghi al mondo dove - come in questo caso - si conservano tracce risalenti a questa epoca geologica così riconoscibili e così ampiamente estese: si tratta dell'unica successione di orme continue e di notevole lunghezza. Questo ritrovamento consente di precisare ulteriormente la palogeografia del margine settentrionale della Placca africana. Con l'aggiunta di questo importante nuovo tassello il Trentino diventa così un'area chiave per comprendere i primi passi dell'evoluzione dei dinosauri.

CINEMA: ACROBATI E BUS LONDINESE PER LA SERATA DI SPIDER-MAN

ROMA - Stasera Roma sarà nel segno della spidermania. Dopo la gremita e supercontrollata anteprima stampa di ieri di Spider-Man 3 (le misure antipirateria erano eccezionali con tanto di sequestro di cellulari), stasera è la volta della premiere al Warner Village con il cast quasi al completo: Tobey Maguire (ovvero lo Spider-Man/Peter Parker), Kirsten Dunst (la Marie Antoinette di Sofia Coppola e compagna dell'eroe), James Franco, Thomas Haden Church (che interpreta Flint Marko, l'Uomo Sabbia) e lo stesso regista Sam Raimi.
Dopo le anteprime di Tokyo e Londra, il film costato oltre 250 milioni dollari che uscirà in Italia martedì 1 maggio in 900 copie distribuite dalla Sony, approda a Roma con due acrobati, palloni e t-shirt e ovviamente red carpet. Proprio intorno al tappeto rosso in una Piazza Esedra addobbata ad hoc, ci saranno due pedane, con circa quattrocento posti a sedere, dove il pubblico potrà assistere al passaggio delle star solo se sarà riuscito a guadagnarsi la t-shirt distribuita da un autobus a due piani londinese con tanto di rivestimento da spider-costume. Sulla piazza volteggeranno su palloni due acrobati vestiti rispettivamente con il costume rosso-blu tradizionale dell'uomo ragno e con quello 'all black' che compare per la prima volta in questo terzo episodio della saga. La serata sarà seguita da Coming Soon Television in una diretta lunga 90 minuti che riprenderà gli attori mentre incontrano il pubblico, firmano autografi e rilasciano interviste volanti davanti alle telecamere.

FILMATO PER LA PRIMA VOLTA RARISSIMO RINOCERONTE


KUALA LUMPUR - Uno dei rinoceronti più rari al mondo è stato filmato per la prima volta nell'isola malaysiana del Borneo: lo hanno annunciato esponenti dell'organizzazione ambientalista WWF secondo i quali l'animale é stato ripreso mentre mangiava, gironzolava e annusava l'obiettivo della telecamera.
Secondo Mike Chong, capo del team che cura il progetto di conservazione dei rinoceronti in Malaysia, il video dura due minuti ed è stato realizzato con una telecamera nascosta nella giungla all'inizio dell'anno; è l'unico che fornisca immagini del 'timido' e inavvicinabile rinoceronte dai due corni nel suo ambiente. Nell'impenetrabile giungla di Sabah nel Borneo, secondo gli esperti del WWF vi sono ancora tra i 25 e i 50 esemplari di questo pachiderma di cui esiste una sola fotografia al mondo scattata lo scorso anno. Il video mostra l'enorme animale che mangia e respira pesantemente mentre si avvicina alla telecamera nascosta in modo da poterne scorgere gli occhi e il suo lungo corno frontale, i peli del mento e le rugosità del dorso.

SCOPERTA PIETRA CON STESSA COMPOSIZIONE DELLA CRIPTONITE

LONDRA - La criptonite, la pietra che inibisce i poteri di Superman, non è soltanto un'invenzione dei creatori di fumetti o film ma una sostanza realmente esistente. Un'equipe di geologi britannici ha scoperto in Serbia un minerale, battezzato jadarite, che ha praticamente la stessa composizione della criptonite - così come viene descritta nei fumetti - utilizzata dal perfido Lex Luthor e da altri nemici del supereroe venuto da Krypton che salva sempre i terrestri. Accurati test condotti dal Museo di storia naturale di Londra e dal Consiglio nazionale di ricerca del Canada hanno confermato che la sostanza è un nuovo minerale.
"Dobbiamo stare attenti. Non vogliamo privare la Terra del suo supereroe più famoso", ha scherzato il dottor Chris Stanley, un geologo del Museo di storia naturale di Londra. Stanley ha dichiarato di aver scoperto che la pietra ha la stessa composizione chimica della criptonite (idrossido silicato di sodio litio e boro) dopo aver cercato sui siti internet degli appassionati dei film di fantascienza. Al contrario della nemesi di Superman, la vera 'criptonite' non è verde ma bianca e si trova sotto forma di polvere. La jadarite verrà esposta al Museo di storia naturale di Londra domani ed il 13 maggio prossimo.

COMMERCIO: BOTTEGHE ALLA RISCOSSA, BATTONO IPERMERCATI

ROMA - Gli italiani sembrano riscoprire il piacere di fare la spesa nelle botteghe sotto casa: per il secondo mese consecutivo, a febbraio, le vendite al dettaglio delle imprese operanti su piccole superfici si prendono la rivincita e registrano un andamento sensibilmente più favorevole della grande distribuzione, tirata dagli hard discount. In flessione, invece, gli iper ed i supermercati.

La conferma viene dall'analisi dei dati Istat, che segnala per febbraio un aumento complessivo delle vendite al dettaglio dello 0,2% su gennaio e dello 0,4% sullo stesso mese dell'anno precedente. Le vendite al dettaglio nella grande distribuzione sono salite a febbraio, su base annua, dello 0,1% (-0,1% alimentari, +0,9% non alimentari), incremento inferiore al +0,5% registrato dalle imprese operanti su piccole superfici (+0,7% alimentari, +0,5% non alimentari). "E' un caso raro", affermano i tecnici dell'Istat, constatando come il fenomeno del sorpasso delle botteghe sulla grande distribuzione si sta evidenziando nei primi due mesi dell'anno. In gennaio, infatti, la situazione registrata era pressoché la stessa: le vendite della grande distribuzione erano calate dello 0,7%, a fronte del +0,6% del commercio tradizionale.

Complessivamente, nei primi due mesi dell'anno le vendite della grande distribuzione sono calate dello 0,3%, mentre quelle delle imprese operanti su piccole superfici hanno segnato un incremento dello 0,5%. Per quanto riguarda le diverse forme di vendita della grande distribuzione, l'Istat segnala in febbraio una flessione tendenziale delle vendite per gli ipermercati (-0,5%) e per i supermercati (-0,4%), mentre tirano gli altri specializzati (+3,1%) e gli hard discount (+2,3%). Con riferimento, infine, alla dimensione delle imprese, a febbraio il valore delle vendite ha registrato aumenti tendenziali dello 0,1% nelle piccole imprese, dello 0,7% nelle medie imprese e dello 0,3% nelle grandi imprese. Nel periodo gennaio-febbraio, il valore delle vendite ha segnato, rispetto allo stesso periodo del 2006, variazioni positive dello 0,7% nelle medie imprese, dello 0,1% nelle grandi imprese e una diminuzione dello 0,1% nelle piccole imprese.

PEDOFILIA: NARCOTIZZAVANO BIMBI MATERNA PER ABUSI, 6 ARRESTI

ROMA - Li narcotizzavano, e spesso anche drogavano, per costringerli poi a partecipare a giochi erotici. Vittime di alcuni insegnanti e collaboratori di una scuola materna ed elementare di Rignano Flaminio, vicino Roma, erano alcuni bambini tra i 5 e i 10 anni. Sei le persone arrestate questa mattina dai carabinieri di Bracciano su disposizione della Procura di Tivoli.

Le accuse ipotizzate per le sei persone arrestate, tutte residenti tra Morlupo e Rignano Flaminio, due paesi alle porte della capitale, sono quelle di associazione a delinquere finalizzata alla sottrazione di minore, sequestro di persona, violenza sessuale di gruppo, violenze sessuali su minore di anni 10 e atti osceni in luogo pubblico. L'indagine dei carabinieri di Bracciano era partita lo scorso anno a luglio dopo una denuncia di alcuni genitori. Secondo quanto e' emerso dalle indagini degli investigatori dell'Arma, alcuni docenti e collaboratori della scuola comunale materna conducevano le giovani vittime al di fuori del complesso scolastico e le costringevano a giochi erotici narcotizzando e drogando spesso i bambini.

SCATTANO LE MANETTE PER 3 MAESTRE, UNA BIDELLA E 2 UOMINI
Sono tre maestre, una bidella della scuola materna di Rignano Flaminio e due uomini, uno dei quali marito di una delle insegnanti, le sei persone arrestate questa mattina dai carabinieri della compagnia di Bracciano, su disposizione della procura di Tivoli, per una serie di presunti episodi di pedofilia avvenuti nella stessa scuola. Il sesto arrestato, e' un cittadino cingalese, di giovane eta', che avrebbe svolto il ruolo ''di attore'' nei giochi erotici cui venivano costretti i bambini.

Secondo quanto e' emerso dalle indagini, le tre maestre e la bidella, conducevano i bambini, circa quindici, in un appartamento attiguo alla scuola di proprieta' di una delle insegnanti, il cui marito, operatore televisivo ex Rai e attualmente impiegato in una tv locale, riprendeva le scene di pedofilia che avevano per protagonista il giovane cingalese. I carabinieri della compagnia di Bracciano, comandati dal capitano Emanuele De Ciuceis, stanno indagando per accertare se i filmati pedofili siano stati messi in commercio attraverso internet o venduti direttamente come cassette.

ALCUNI MESI FA LO SCANDALO IN SCUOLA MATERNA
Se l'inchiesta dei carabinieri su un presunto giro di pedofilia a Rignano Flaminio risale al luglio scorso, lo scandalo nel paese e' scoppiato la mattina del 13 ottobre 2006 quando i carabinieri della compagnia di Bracciano eseguirono un blitz nella locale scuola materna. Su disposizione della Procura di Tivoli due maestre e una bidella furono portate in caserma dove furono interrogate a lungo. Nel registro degli indagati furono iscritte sei persone.

Comprensibile lo sconvolgimento nel piccolo comune tra Roma e Viterbo dove vivono settemila abitanti. Le indagini sarebbero cominciate in seguito a quattro denunce presentate da famiglie di alunni che avevano notato - e fatto attestare da tanto di certificati medici - strani arrossamenti o piccole escoriazioni nelle zone dei genitali dei bambini. I piccoli coinvolti si disse che erano una quindicina. La vicenda spacco' il paese tra accusatori e difensori. In mezzo, il sindaco, Ottavio Coletta, il quale convoco' una riunione pubblica in Comune esortando la magistratura a chiarire al piu' presto la situazione. Gia' da allora circolo' la voce in base alla quale i carabinieri avevano accertato che in orario scolastico i bambini venivano portati con un pulmino in un locale privato, dove venivano fatti spogliare e ripresi mentre subivano abusi sessuali. Alcuni, per essere tenuti calmi, sarebbero stati addirittura drogati.

IMMIGRAZIONE: CDM APPROVA MODIFICA BOSSI-FINI

ROMA - ''La modifica della Bossi-Fini si e' resa necessaria perche' i meccanismi adottati dalla stessa legge per l'immigrazione hanno favorito uno sproporzionato ingresso di immigrazione clandestina nei confronti dell'immigrazione legale''. Lo ha detto il ministro dell'Interno Giuliano Amato presentando a Palazzo Chigi il ddl sull'immigrazione predisposto con il ministro della Solidarieta' Sociale Paolo Ferrero. Riforma che il titolare del Viminale ha definito ''necessaria''.
Mai piu' ''numeri al lotto'' per i permessi di immigrati ma previsioni ''piu' realistiche'', ha sottolineato Amato. Il decreto flussi avra' margini di ''flessibilita''' in particolare per le badanti, ha precisato. ''Sara' migliorata la qualita' dei numeri - ha affermato Amato - saranno previsioni piu' realistiche. La definizione dei numeri coinvolgera' associazioni e patronati, oltre che rappresentanti territoriali. Non avremo pero' piu' numeri al lotto ma cifre realistiche''. Per le badanti, in particolare, ''entro un limite prefissato ci potranno essere delle modifiche. Perche' se per le imprese il numero di lavoratori stranieri e' prevedibile non lo e' invece per le badanti. Ci sara' quindi un margine di elasticita''.

L'immigrato ''non e' un mafioso'': dunque ''non ha senso che esista un diritto criminale speciale per l'immigrato'', dice il ministro dell'Interno, sottolineando che se un immigrato ''fa un falso documentale, il suo falso vale quanto quello fatto da un cittadino italiano da sette generazioni''. Introducendo la parte del ddl in cui sono inserite le norme penali, Amato ripete che ''non sono stati cancellati i reati ma ricondotti al codice penale'' e ribadisce le critiche alla Bossi-Fini. ''La disciplina della Bossi-Fini - dice - aveva qualcosa che riflette forse delle ideologie, cioe' vedere nell'immigrato un potenziale nemico della legge con caratteristiche specifiche proprie''. Cambiamenti anche per quanto riguarda la figura del giudice chiamato a giudicare gli immigrati che commettono reati. ''Sara' il giudice ordinario e non il giudice di pace ad occuparsene'', spiega il titolare del Viminale, ''perche' riguarda i diritti della persona, che ce l'hanno gli immigrati come gli italiani di settima generazione''.

GIA' DA ORA ENTRERA' STAMPA NEI CPT
Senza attendere l'approvazione della legge, due imminenti direttive del ministro dell'interno permetteranno l'entrata della stampa nei cpt e la chiusura di alcuni di questi che sono ''di troppo''. Lo ha annunciato il ministro dell' interno, Giuliano Amato, sottolineando che le due direttive accolgono le proposte della Commissione De Mistura. Il ministro ha confermato che ''i cpt rimangono ma esclusivamente per coloro che si sono sottratti all' identificazione e che sono in transito tra la fase dell' espulsione deliberata e non attuata''. Amato ha anche sottolineato che rispetto all'identificazione, questa avverra' prima di mettere in moto i cpt''. Visto che i 3/4 di coloro che entrano nei cpt sono ex detenuti e quindi ''l'identificazione deve avvenire in carcere. Gia' la Bossi-Fini prevede identificazione in carcere ma poi in concreto questa norma non e' stata applicata''. I centri di accoglienza ci saranno ma non avra' una caratteristica repressiva. Rispetto all'entrata dei giornalisti nei cpt, il ministro ha detto sara' condizionata a richieste ai prefetti e dovra' essere organizzata. Per la chiusura dei cpt ''di troppo'' e' in programma una verifica.

GIRO DI VITE SULL'AMBIENTE
Multe fino a 250 mila euro e carcere fino a un massimo di dieci anni, piu' le aggravanti: via libera al giro di vite contro i criminali dell'ambiente nel ddl approvato dal Consiglio dei Ministri su proposta dei ministeri dell' Ambiente e della Giustizia. In tutto 5 articoli. Alla base del provvedimento l'offensivita' del reato e la strutturazione dei reati a seconda del crescente grado di offesa al bene giuridico tutelato: dal pericolo concreto, al danno, fino al disastro ambientale. E' lotta anche alle Ecomafie: introdotti i reati di associazione a delinquere finalizzata al crimine ambientale.

In particolare il ddl prevede l' introduzione nel Libro II del Codice Penale del Titolo VI-bis, rubricato ''Dei delitti contro l'ambiente''. Inquinamento ambientale; danno ambientale; disastro; alterazione del patrimonio naturale, della flora e della fauna; traffico illecito di rifiuti; traffico di materiale radioattivo o nucleare e l'abbandono di esso; delitti ambientali in forma organizzata, le cosiddette Ecomafie; frode in materia ambientale; delitti colposi contro l'ambiente; impedimento al controllo; bonifica e ripristino dello stato dei luoghi sono alcune delle nuove fattispecie criminose introdotte dal ddl. Il provvedimento prevede anche il ''ravvedimento operoso'' con pene diminuite dalla meta' a due terzi per gli eco-collaboratori. Introdotta anche la ''causa di non punibilita''' per chi ripara al proprio danno prima dell'azione penale. Tra le novita' anche la sanzione per ''danno economico'' che prevede la reclusione da uno a quattro anni e multe da ventimila a cinquantamila euro per chi offende le risorse ambientali in modo tale da pregiudicarne l'utilizzo da parte della collettivita', gli enti pubblici o imprese di rilevante interesse. La legge entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Entro 18 mesi dall'entrata in vigore della legge, il Governo adotta uno o piu' decreti legislativi.

MASSIME PENE A DISASTRI E SCORIE NUCLEARI
Da oggi punizioni esemplari per il disastro ambientale e il traffico di materiale radioattivo o nucleare o abbandono di esso. Per i disastri ambientali prevista la reclusione da tre a dieci anni con multa da trentamila a duecentocinquantamila euro. Il 452-quater (art.1 lettera b del ddl) prevede queste pene per chiunque illegittimamente immette nell'ambiente sostanze o energie cagionando o contribuendo a cagionare un disastro ambientale. A contraddistinguere il reato di disastro non e' la sola imponenza del fenomeno, quanto gli effetti di tale imponenza sulla pubblica incolumita'.

Misure severe anche per i traffici di materiale radioattivo o nucleare e l'abbandono di esso (452-octies, lettera b). La reclusione va da due a sei anni e la multa da 50.000 a 250.000 euro per chiunque illegittimamente cede, acquista, trasferisce, importa o esporta sorgenti radioattive o materiale nucleare. Stessa pena per detentore che si disfa illegittimamente di una sorgente radioattiva. La pena e' aumentata di un terzo se dal fatto deriva il pericolo concreto di una compromissione durevole o rilevante di sottosuolo, acque, aria, flora o fauna selvatica. Se poi dal fatto deriva il pericolo concreto per la vita o l'incolumita' delle persone, si applica la pena della reclusione da tre a dieci anni e della multa da quindicimila a centomila euro.

SICCITA': PROVVEDIMENTO IN CDM IL 4 MAGGIO
Il provvedimento sulla siccita' sara' esaminato dal Consiglio dei ministri il prossimo 4 maggio. E' quanto si apprende in ambienti ministeriali.

America's Cup

America's Cup
Mascalzone Latino

MISS ITALIA NEL MONDO: VINCE LA SVIZZERA

MISS ITALIA NEL MONDO: VINCE LA SVIZZERA

Miss Nicaragua - 2° classificata

Miss Nicaragua - 2° classificata

19-21 APRILE - VERONA: GREENBUILDING E SOLAREXPO

- Verona: per tre giorni la citta' veneta diventera' la capitale delle energie rinnovabili e del risparmio energetico con due appuntamenti, Greenbuilding e Solarexpo (Fiera di Verona)

Uffizi: restaurata Adorazione Lippi

- FIRENZE - Dopo 8 mesi di restauro torna nuovamente visibile L'Adorazione del Bambino di Filippo Lippi, databile 1463. L'intervento sull'opera degli Uffizi, nota come Pala di Camaldoli, e' costato circa 34 mila euro, stanziati dalla neonata Friends of Uffizi Gallery Inc. La filiazione statunitense degli Amici degli Uffizi potrebbe finanziare anche i lavori sulla 'Pala di Annalena' del Lippi, che sembra essere la prossima opera su cui si concentreranno i restauratori.

ANCHE CATE BLANCHETT IN 'INDIANA JONES 4'

ROMA - Cate Blanchett sarà nel cast di 'Indiana Jones IV' insieme ad Harrison Ford nel film prodotto dalla Lucasfilm e diretto da Steven Spielberg. Non è ancora stabilito quale sarà il ruolo dell'attrice premio Oscar per 'The Aviator'. Il film - si legge nel sito di Hollywood Reporter - si inizierà a girare a Los Angeles e in altre location ancora segrete intorno al mondo. La Paramount Pictures farà uscire nelle sale 'Indiana Jones 4' nel maggio 2008. Per quanto riguarda la Blanchett, sta attualmente girando 'The Curious Case of Benjamin Button' di David Fincher e poi presterà la sua voce in 'The Fantastic Mr. Fox' di Wes Anderson.

KYOTO: FIORONI, IMPIANTI FOTOVOLTAICI IN TUTTE LE SCUOLE

ROMA - Produttrici e venditrici di energia: le scuole potranno diventarlo se andra' in porto il progetto del ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, di installare impianti fotovoltaici in tutti i 42mila edifici scolastici della penisola, approfittando dell'obbligo dei lavori di messa a norma e in sicurezza. La proposta e' stata illustrata oggi da Fioroni in un'audizione davanti alle Commissioni riunite Cultura e Ambiente della Camera. ''Dobbiamo far diventare le scuole produttrici dell' energia che consumano - ha spiegato il ministro - dando loro anche la possibilita' di venderla cosi' come consente il decreto del ministero delle Attivita' Produttive del luglio 2005. Se in cinque anni - ha proseguito Fioroni - solo su un quarto degli edifici scolastici venisse realizzato un impianto di produzione di energia elettrica con un sistema fotovoltaico di piccole dimensioni, 50 kwh, la totalita' degli impianti produrrebbe l'energia di una grande centrale elettrica a gas o a carbone (500 mw circa) impedendo l'emissione di tre milioni di tonnellate di CO2 nell'atmosfera. E tutto cio' inciderebbe sul costo della bolletta elettrica di appena lo 0,8%''.

Con questo sistema, secondo Fioroni in una scuola del sud, dove l'insolazione e' maggiore, ogni scuola potrebbe avere un ricavo annuo di 41.250 euro mentre al nord si avrebbe comunque un consistente ricavo di 30.250 euro. Quanto alla fattibilita' del progetto, la struttura di molti edifici scolastici sembra essere ideale per l'installazione di pannelli fotovoltaici destinando a questo scopo ad esempio le terrazze che sovrastano gli edifici o i cortili. Poiche' gli edifici non sono di proprieta' delle scuole si puo' prevedere che con opportune collaborazioni con istituti di credito interessati, regioni, enti locali e anche attraverso sinergie con capitali privati, la scuola partecipera' solo al costo di ordinaria e straordinaria manutenzione dell'impianto utilizzando il corrispettivo dei ricavi dell'energia prodotta. I vantaggi sarebbero percio' indubbi: una parte dell'energia prodotta potrebbe essere utilizzata per i consumi stessi azzerando il costo della bolletta elettrica, la parte rimanente potra' essere ceduta al distributore locale (Enel, Acea, ecc.) che e' obbligato ad acquistarla al prezzo stabilito dall' Autorita' per l'energia elettrica e il gas (0,090 euro kwh prodotta).
Un altro risultato positivo secondo il ministro sarebbe quello di educare i ragazzi attraverso l'esperienza concreta: ''Modificando l'ambiente scolastico si apprende - ha detto - e si impara dalla realta'''. Per la realizzazione di questo progetto ci si sta muovendo in tre direzioni: un accordo quadro tra il ministro della Pubblica Istruzione e quello dell'Economia; un protocollo d'intesa tra il dicastero di viale Trastevere e l'Enea che ha offerto la propria disponibilita' a seguire la compatibilita' tecnico-scientifica dei progetti; la programmazione di corsi di formazione sull'efficienza energetica per il personale scolastico, prima in via sperimentale e poi su larga scala. ''Le istituzioni scolastiche - ha concluso Fioroni - si trasformeranno cosi' in veri e propri laboratori di risparmio ed efficienza energetica all'interno dei quali la comunita' scolastica sara' l'attore protagonista del progetto''.

SMOG: 15 CITTA' GIA' FUORILEGGE PER PM10; VERONA PRIMA

Peggiora inesorabilmente l'aria delle citta' italiane. A neanche due mesi dall'inizio del 2007, sono gia' 15 le citta' che hanno oltrepassato i 35 giorni all'anno di superamento del limite giornaliero di PM10 (50 microgrammi/m3) consentiti per legge e la situazione non e' migliore per altre 3 citta' (Como, Pavia e Sondrio) che sono gia' a 35 giorni di superamento e 12 che hanno superato il valore per 30 giorni o piu'. Con 47 giorni di superamento la capolista del Pm10 e' sempre Verona, seguita da Vicenza (46), Padova (45), Frosinone (42), Venezia (42), Torino (41), Mantova (40), Reggio Emilia (40), Milano (38), Bologna (38), Cesena (37) e Ferrara (37), Massa Carrara (36), Modena (36) e Treviso (36). Questo l'ultimo aggiornamento della mappa dello smog realizzata da Legambiente per il monitoraggio ''PM10 ti tengo d'occhio'', a tre giorni dal blocco delle auto di domenica in Pianura Padana. La mappa e' stata presentata oggi in occasione della partenza del Treno Verde 2007, la campagna sull' inquinamento urbano e di sensibilizzazione ambientale realizzata insieme alle Ferrovie dello Stato. ''La grande adesione dei comuni al blocco promosso dalle regioni del Nord Italia - ha detto Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente - dimostra che il problema dell' inquinamento atmosferico desta serie preoccupazioni e gli amministratori concordano sul fatto che l'imputato numero uno sia proprio il traffico privato. Sarebbe auspicabile pero' che a questa lodevole iniziativa aderissero anche altre regioni o perlomeno altre citta' come Roma o Palermo che non possono certo dirsi estranee al problema delle polveri sottili''. Sull'effettiva utilita' di un blocco del traffico straordinario per estensione, non mancano le perplessita' soprattutto per le innumerevoli deroghe concesse da molti comuni ai veicoli euro 4, con l'unica eccezione del Piemonte. Un diesel euro 4 per esempio ha le stesse emissioni di PM10 di un veicolo euro 0 a benzina, anche se minori emissioni di ossidi di azoto. Quindi la chiusura delle citta' alle automobili, come l' utilizzo delle targhe alterne, secondo Legambiente, sono provvedimenti utili per affrontare l'emergenza ma certamente non risolutivi. Per migliorare, non solo l'aria ma anche la qualita' della vita nei centri urbani e la salute dei cittadini, la vera sfida rimane sempre quella di ridurre il numero di veicoli in circolazione: l'Italia e' al primo posto tra i paesi dell'Europa occidentale per numero di auto pro-capite con 58 vetture ogni 100 abitanti. ''E' tempo di avviare soluzioni strutturali che riescano a risolvere il problema nel lungo periodo - aggiunge Della Seta - con un impegno piu' deciso del governo e delle amministrazioni locali nell'invertire i termini dell'attuale sistema di mobilita'''. Dieci le mosse anti-smog indicate da Legambiente per i sindaci coraggiosi: si va dall'obiettivo di trasformare in corsia preferenziale il 50% delle rete di trasporto pubblico cittadino alla diversificazione delle tariffe dei parcheggi a pagamento, aumentando i ticket nelle zone meglio servite dai mezzi pubblici. Legambiente consiglia pedaggi per l'ingresso nei centri storici (road pricing); incentivo dell'uso di taxi collettivi, car-sharing, bus a chiamata, car-pooling; promuovere la mobilita' ciclabile non solo per lo svago; istituire zone a traffico limitato che abbraccino integralmente i centri storici funzionale integrazione tra tutte le modalita' di trasporto.

IL PIU' CALDO DI SEMPRE NEW YORK

GENNAIO 2007 - Le temperature registrate nel mondo nel mese di gennaio sono state le più alte mai rilevate per questo periodo dell'anno. Lo hanno annunciato gli scienziati del centro di controllo americano degli oceani e dell'atmosfera.
"Le temperature nel mondo sia sulla terra ferma sia sui mari sono state le più elevate registrate per il mese di gennaio", si legge in un comunicato del centro. In media (sul mare e sulla terra) le temperature sono state di 0,85 gradi al di sopra della media del 20/o secolo per gennaio.
Il record precedente era del 2002, quando la media era stata sorpassata di 0,71 gradi. In particolare le temperature terrestri sono state d 1,89 gradi sopra la media mentre quelle oceaniche hanno superato sia pure di poco anche il record stabilito nel 1998, quando era al suo massimo il fenomeno del Nino, che peraltro si sta ora ripresentando.
"La presenza del Nino così come la generale tendenza al riscaldamento del pianeta", hanno contribuito a stabilire questi dati, si afferma nel comunicato. Le alte temperature hanno anche fatto sì che nel continente euroasiatico ci siano state bassissime precipitazioni nevose. Nel corso del 20/o secolo le temperature sono aumentate di circa 0,06 gradi ogni dieci anni ma dal 1976 l'aumento è triplicato passando a 0,18 gradi. Gli aumenti maggiori di temperatura si sono avuti vicino al polo nord.

Al via Treno verde: controlla smog


Saranno monitorate 7 citta', tra cui Milano, Roma e Napoli

ROMA - Al via il treno verde di Legambiente e Ferrovie, che attraversera' l'Italia per controllare livelli di smog e decibel. Saranno sette le citta' ad essere poste sotto la lente d'ingrandimento: Firenze, Bologna, Milano, Genova, Napoli, Bari e Roma. Secondo una media ponderata di viaggiatori che hanno scelto il treno piuttosto che l'auto privata, in poco piu' di un decennio un minor rilascio nell'atmosfera di 164 mila tonnellate di Co2.

Giulia Santerini intervista Carla Bruni, in Capital Tribune

Top model tra le più pagate al mondo, donna amata ed invidiata, sposa e mamma felice, da cinque anni anche cantautrice di successo.

Carla Bruni in Capital Tribune

Una risposta a tanti perché...Perché cominciare a fare musica dopo quasi 20 anni in passerella, perché mettersi con un filosofo trentenne dopo essere stata con Mick Jagger ed Eric Clapton...

Torinese di nascita, Carla Bruni si trasferisce a cinque anni a Parigi, dove cresce. Il padre è compositore e diventa direttore artistico del Teatro Regio di Torino. Alla fine degli anni Ottanta diventa una delle modelle più pagate al mondo, poi sposa il filosofo Raphael Enthoven da cui ha un figlio, Aurélien, nato nel 2001.

Nel 2002 pubblica il suo primo album da solista nel 2002, 'Quelqu'un m'a dit'. Il 15 gennaio 2007 esce il suo secondo lavoro No Promises, cantato in inglese.

E i perché proseguono...perché la poesia inglese è la più moderna, perché aveva ragione Einstein, tutto è relativo.

Domande e risposte di Carla Bruni da martedì 20 a sabato 24 febbraio alle 8.45 in Capital Tribune.

Uccide figlio a coltellate: autopsia, due i colpi mortali

Il marito le impediva di portare bimbo in Romania, si vendica
VERONA - Il piccolo Fabio e' morto per 2 colpi mortali. E' il risultato dell'autopsia sul corpo del bimbo ucciso martedi' a coltellate dalla madre. La donna, una rumena di 30 anni, avrebbe sferrato sul figlio di 13 mesi, 4 colpi, 2 dei quali letali, per vendicarsi del marito, che aveva ottenuto dal Tribunale dei Minori il divieto di espatrio per piccolo, impedendole di portarlo con se' in Romania. La donna, che dopo il terribile gesto ha tentato il suicidio, e' ora ricoverata in ospedale.

IN CROAZIA HITLER SU BUSTINE ZUCCHERO

Zagabria - Bustine di zucchero con l'immagine di Adolf Hitler e barzellette sull'Olocausto sono state trovate in alcuni bar della Croazia, provocando dure critiche da parte del Centro antinazismo Simon Wiesenthal, così come l'apertura di un'inchiesta. Lo ha annunciato l'ufficio della procura statale, precisando che è già stata aperta un'indagine sull'accaduto. Gli impiegati della fabbrica di zucchero della compagnia Pinki, di Pozega - scrive d'altra parte il quotidiano croato Novi List - hanno confermato che le bustine di zucchero sono state effettivamente fabbricate nel loro stabilimento. L'incidente ha messo in imbarazzo il governo, che è impegnato nell'intento di minimizzare gli antichi legami del paese con il nazismo. Durante la seconda guerra mondiale, il regime croata degli ustascia si è schierata con la Germania nazista, applicando le leggi razziali, per le quali migliaia di serbi, ebrei, gitani e antifascisti croati sono stati uccisi nei campi di concentramento del paese tra il 1941 ed il 1945. Il direttore del Centro Wisenthal, Efraim Zuroff, ha espresso la sua "repulsione e disgusto" per il fatto che tali articoli possano essere prodotti e distribuiti nei nostri giorni in un paese "in cui non solo ha avuto luogo l'Olocausto ma è stato commesso per la maggior parte da collaboratori locali del nazismo". "Se non altro, questa è una disgustosa espressione della nostalgia per il terzo Reich e per un periodo dove gli ebrei, i serbi ed i gitani sono stati uccisi in massa in Croazia", ha aggiunto. Zuroff ha esortato la Croazia ad ordinare il sequestro immediato delle bustine di zucchero, in base alla legge contro le discriminazioni razziali, etniche o religiose. Nel paese infatti non esiste una legge che punisce coloro che negano l'Olocausto. I simboli ustasci sono stati tollerati durante il mandato del presidente Franjo Tudjman, che ha governato il paese dall'indipendenza nel 1991 al 1999, inasprendo i rapporti con Israele. I parlamentari croati del governo successivo, che hanno avviato il paese ai negoziati per l'entrata nell'Unione Europea, hanno chiesto scusa per i crimini del regime ustascia

ECO-ENERGIA:PECORARO,CI SONO I SOLDI PER SVOLTA FOTOVOLTAICO

FOTOVOLTAICO - A Perugia Pecoraro Scanio ha annunciato il via libera a ''500 nuovi posti di lavoro con il solare''. Nel capoluogo umbro il ministro ha presentato un corso per installatori di pannelli solari, progetto che copre tutta Italia. ''Il corso - ha detto Pecoraro - coinvolge 19 Regioni e consentira' a 500 persone di essere assunte nel campo del solare. Il 30% dei 500 nuovi posti di lavoro e' inoltre dedicata alle categorie disagiate''. ''E' nel solare e nell'innovazione - ha concluso Pecoraro Scanio - che c'e' il futuro''.

Alfonso Pecoraro Scanio: le vecchie norme sulla vivisezione vanno superate

La vivisezione non è affidabile, perché la fisiologia degli animali è diversa da quella degli esseri umani

''La vivisezione, come ormai gran parte della comunita' scientifica afferma, non e' affidabile, perche' la fisiologia degli animali e' diversa da quella degli esseri umani. Queste vecchie norme vanno superate''. Cosi' il ministro dell'Ambiente e leader dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, ha commentato l'istituzione del premio Pietro Croce, consegnato oggi alla moglie dello scienziato, considerato il promotore della lotta contro la vivisezione. L'occasione e' stato il convegno organizzato a Roma da Equivita, Animalisti italiani e Movimento ecologico nazionale Una. ''Il premio - ha detto Pecoraro Scanio - e' sostenuto dai Verdi e riguardera' un'attenzione alle scelte scientifiche per una sperimentazione 'vera'. Nel programma di governo c'e' anche il superamento della vivisezione come metodo di valutazione scientifica, con l'obiettivo di andare verso sistemi alternativi validi, come quelli sulle colture cellulari. Credo si debba procedere in questa direzione - ha concluso il leader dei Verdi - e tutti gli atti del governo debbono essere coerenti ad andare in questo senso, e' un fatto di civilta'. Si tratta anche di sradicare interessi, oltre che vecchie convinzioni''. ''Croce e' stato il primo a dire 'no' alla sperimentazione sugli animali - spiega Ilaria Ferri, direttore dell'associazione animalisti italiani - un metodo che conosceva bene perche' l'ha praticato. Oggi esistono tecniche alternative come la tossicogenomica, che studia l'effetto delle sostanze nocive mettendole a contatto con cellule umane testate in vitro, in modo efficace e meno costoso''. Il presidente di Equivita, Gianni Tamino, ha poi sottolineato come il programma di governo, a favore di metodi alternativi, sottintenda in questo senso anche ''un impegno per la modifica della normativa comunitaria''.

Altilia: una moneta antica che vale un tesoro

ad Altilia una moneta egizia di Tolomeo V Epifane

Il rinnovato interesse per i tesori archeologici delle Serre di Altilia, dopo le ultime scoperte realizzate con l’ausilio delle immagini satellitari, consente in questi giorni di acquisire notizia e resoconti di ritrovamenti casuali avvenuti in passato e dei quali finora non era stato possibile occuparsi.

E’ il caso di una moneta (fig. 1) balzata fuori da un terreno agricolo nel lontano 1976 in località Porcile-Piano dei passeri, a poca distanza dall’attuale abitato di Altilia ed ai piedi della collina che ospita l’archeozona della Vigna Barracco (fig. 2).

un terreno agricolo nel lontano 1976 in località Porcile-Piano dei passeri, a poca distanza dall’attuale abitato di Altilia di Santa Severina - collina che ospita l’archeozona della Vigna Barracco

Descrizione della moneta

Un esame accurato del reperto, condotto in collaborazione con Vincenzo Clarà e Raffaele Iaquinta, spinge a ritenere come esso sia, con un buon margine di sicurezza, un esemplare di moneta ellenistica tolemaica.

Il dritto, anepigrafe, raffigura l’immagine della testa diademata della regina Cleopatra I, prospicente a destra, nelle vesti di Iside, divinità egizia venerata ad Alessandria ed in gran parte del Mediterraneo.

La dea-regina è rappresentata con la corona e lunghe trecce.

Il rovescio reca al centro un’aquila, collocata a 3/4 con le ali spiegate stante su fulmine. A sinistra è visibile la scritta in greco P…EMAIOY con le lettere TOL abrase, mentre a destra si legge, anche se a fatica, BASILEOS (in traduzione “di Tolomeo Re”). Parzialmente chiari sono i monogrammi interni, tranne L (lambda) a sinistra. La moneta, del peso di gr. 5.82 e diametro di 25 mm, osservata al microscopio risulta, per struttura molecolare, costituita da una lega di argento placato rame. La patina, ripulita dell’ossido, si distingue per l’elegante e raffinato color cioccolato.

Per quanto concerne la misura, tenendo conto del peso si tratta di una didrachma, anche se la legenda IIII visibile in verticale a destra sul rovescio indicherebbe un valore monetale pari ad un tetrachmon.

Un esemplare ben documentato

La moneta ritrovata ad Altilia dal punto di vista numismatico e figurale è ben documentata in repertori e cataloghi.

La tipologia più prossima al dritto (Cleopatra I come Iside) la possiamo osservare in un esemplare dell’American Numismatic Society, studiato da Paolo Visonà, A new Ptolemaic head of Isis, University of Michigan, Museum of Art and Archaeology, Bullettin vol. 8, 1986-88, pp. 4-14, e corrispondente al n. 1235 dell’opera di J. N. Svoronos, Ta nomismata tou kratous ton Ptolemaion, Atene 1904.

Entrambi i riferimenti sono cronologicamente inquadrati tra il 205 ed il 180 a. C. Per quanto concerne il rovescio (aquila su fulmine) notevoli analogie – anche per la patina color cioccolato – sono individuabili con l’esemplare della Edgar L. Owen Premier Gallery of Antiquities di cui al n. 7880 del catalogo di D. R. Sear, Greek coins and their values, voll. 2, Seaby, Avon 1979-1995.

L’anno di coniazione

Ulteriori precisazioni cronologiche risultano evidenti considerando le fonti storico-letterarie e papiracee dell’Egitto tolemaico. Cleopatra I, nata attorno al 219-10 a. C., era figlia di Antioco III re di Siria e della sua prima moglie Laodice.

Dopo tre anni di fidanzamento, nel 194-3 sposa a Raphia il sovrano d’Egitto Tolomeo V Epifane. Con il matrimonio Cleopatra I viene assunta nel novero delle divinità oggetto di culto, secondo la tradizione dinastica dell’epoca.

Il titolo di theía a giudizio di P. W. Pestman, Chronologie égyptienne d'après les textes démotiques, Leiden 1967, appare per la prima volta in un papiro relativo alle liste dei sacerdoti eponimi dell’anno dodicesimo, ovverosia proprio del 194-93.

Di contro W. Clarysse e G. Van der Veken, The Eponymous Priests of Ptolemaic Egypt, Leiden 1983, spostano la data al 1 aprile 192.

In tal senso, il terminus ante quem risulta sensato far risalire la raffigurazione della regina Cleopatra come Iside è costituito dagli anni 194-2. Il regno di Cleopatra I si protrae anche dopo la scomparsa del marito nel 187, come reggente per il figlioletto Tolomeo VI, fino alla morte, avvenuta tra il 10 settembre 178 ed il 14 ottobre 177.

Sulla base di codesta cronologia appare ragionevole ricondurre l’emissione della moneta ritrovata ad Altilia al periodo compreso tra il 194-2 ed il 178-7.

A tal riguardo, il monogramma L (lambda = 11) visibile sul rovescio nel settore di sinistra indicherebbe l’anno preciso di coniazione, l’undicesimo del regno – iniziato nel 205/4 – di Tolomeo V Epifane, ovverosia il 194-3, proprio l’anno in cui il sovrano egizio sposa Cleopatra.

La moneta, ordunque, sarebbe stata coniata in occasione delle nozze e dell’assunzione di Cleopatra I a dea-regina. D’altra parte, il volto raffigurato è giovanile e la dea Iside era la divinità egizia per eccellenza della fertilità e della maternità.

Il contesto storico

Sul piano storico-evenemenziale sono gli anni della Seconda guerra siriaca, condotta da Roma contro Antioco III il Grande (c. 242–187 a. C.), padre di Cleopatra I, e della compiuta affermazione romana nell’Egeo. I

ll sovrano seleucida, valendosi del consiglio di Annibale riparato in Asia Minore dopo la sconfitta subita a Zama nel 202, aveva intrapreso una politica di espansione dei territori del regno.

Così, dopo aver nel 202-198 conquistato la Siria e la Palestina tolemaiche, nel 196 Antioco invade l’Europa per recuperare la Tracia.

Il pericolo di un ulteriore ampliamento del potere dei Seleucidi – i quali col matrimonio di Cleopatra, data in sposa nel 194-3 a Tolomeo V Epifane, si erano tra l’altro assicurati l’appoggio egiziano – spinge il Senato di Roma ad intervenire.

Seguono lunghi scambi diplomatici tra il 196 ed il 193, con un insieme di equivoci, fin tanto che Antioco, persa la pazienza, nel 191 occupa con 10.000 uomini la Grecia.

La reazione romana è immediata e si concretizza in due vittorie memorabili, alle Termopili ed a Magnesia del Sipilo.

Quest’ultima in particolare, nota anche come vittoria di Corupedio, si svolge tra il 20 dicembre 190 ed il 10 gennaio 189: Antioco, obbligato alla fuga, è costretto a lasciare i magazzini degli accampamenti ai nemici.

Segue, l’anno successivo, la pace di Apamea (188). I generali romani Lucio Cornelio Scipione l’Africano ed il fratello Lucio Publio impongono ad Antioco condizioni durissime: una indennità di guerra di 15.000 talenti, la consegna di tutti gli elefanti, di quasi tutte le navi e di moltissimi prigionieri.

Il tesoro di Antioco passa nelle mani dei Romani. Gli Scipioni, al loro rientro in patria, nel 187-4 verranno processati per appropriazione indebita di denaro e peculato.

Sono gli anni dell’ellenizzazione della società romana e della reazione del partito conservatore, con in testa Catone il Censore.

Una scoperta eccezionale

Di fronte alla ricostruzione storica degli eventi sopra descritti appare scontato domandarsi come sia finita ad Altilia una moneta egizia di Tolomeo V Epifane.

Molte le ipotesi che a riguardo in generale si potrebbero formulare.

Al momento, tuttavia, di là dalla possibilità che in località Porcile-Piano dei passeri esistesse una stazione o un accampamento per l’esercito romano di ritorno dall’Oriente con le ricchezze di Antioco III dopo la pace di Apamea del 188 a. C. (una statio o un castrum su un terrazzo naturale a ridosso del fiume Neto tra il legname e la pece della Sila, utilizzati per le navi, e i porti della costa, in primis Crotone), non rimane che sottolineare – sul presupposto della frequentazione ellenistica delle Serre di Altilia, documentata dagli studi sin dal 1977 di Pasquale Attianese – come la moneta di Cleopatra I attesti irrefutabilmente l’esistenza di scambi commerciali ed economici tra l’Egitto e la Magna Grecia crotoniate, in linea col modello di quanto si registra, sempre entro i limiti del III-II sec. a. C., per la città di Siracusa in Sicilia.

Ad ogni modo, un dato emerge limpido e palese: la “Cleopatra di Altilia” costituisce una scoperta di eccezionale rilievo numismatico, una testimonianza per Crotone e la sua chora destinata ad entrare nei libri di storia.

[Francesco Lopez]

In salvo due milioni di uccelli

L'Unione Europea ha confermato in via definitiva lo stop all'importazione di uccelli selvatici in tutti gli stati membri, che da ora dovranno vietarne il commercio. Il divieto è divenuto permanente, dopo che solo pochi mesi fa era scaduto il blocco temporaneo introdotto nel 2005 per i casi di influenza aviaria.

Il provvedimento, ratificato a Bruxelles dal comitato europeo che riunisce i capi veterinari della Ue, dovrebbe salvare due milioni di volatili che, ogni anno, vengono catturati in natura e rivenduti come "animali da compagnia".

Grande soddisfazione soprattutto per la Lipu-BirdLife Italia che, insieme all'Inglese Rspb (Royal Society for the Protection of Birds), aveva chiesto con vigore il bando al commercio di uccelli, causa del declino di numerose specie, tra le quali il pappagallo cenerino africano, l'amazzone corona gialla e l'amazzone fronte bianca, oltre alla morte di oltre il 60 per cento degli uccelli catturati, che decedono ancor prima di arrivare a destinazione.

Si stima che più di 3mila delle circa 9.600 specie di uccelli selvatici siano state oggetto di commercio legale o illegale negli ultimi anni, e che numerose specie siano state portate sull'orlo dell'estinzione in natura. Circa 360mila pappagalli cenerini africani sarebbero stati legalmente venduti tra il 1994 e il 2003.La decisione, inoltre, ha molto valore alla luce del fatto che l'87 per cento del commercio mondiale degli uccelli selvatici è concentrato proprio nell'Unione Europea, da quando nel 1992 fu vietato negli Stati Uniti.

Oscar: Eastwood sorprende Morricone


L'attore e il musicista non si vedevano da oltre 40 anni
- Clint Eastwood ospite a sorpresa di una festa all'Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles per celebrare l'Oscar alla carriera a Morricone. Dopo un commosso abbraccio con l'attore protagonista di 'Per un pugno di dollari' di Sergio Leone, Morricone ha detto in italiano: abbiamo cominciato assieme le nostre carriere; non ci vedevamo da oltre 40 anni. L'attore ha allora simulato il gesto di un sigarillo portato alla bocca, gesto tipico del taciturno cavaliere protagonista dei film di Leone.

Oscar: Morricone ringrazia commosso


'Dedico questo premio a mia moglie Maria'
Dedico questo Oscar a mia moglie Maria che mi ama tanto e che io amo'. Queste le parole di un Morricone commosso per l'Oscar alla carriera. Dopo un filmato a lui dedicato e dopo aver ricevuto la prima standing ovation della serata, Morricone si e' inchinato alla platea e ringraziando l'Academy ha detto: 'devo ringraziare tutti quelli che hanno consentito di concedermelo e anche i registi che mi hanno dato la loro fiducia'.

ERUZIONE A STROMBOLI, SCATTA L'ALLARME MA SENZA PAURA

MESSINA - La sirena suona per le piccole vie disegnate sulla pietra nera di Stromboli: all'inizio i pochi abitanti presenti sull'isola pensano a una riedizione dell'esercitazione del 2005, della quale non erano stati informati. Ma questa volta l'allarme è reale. Pochi momenti di sorpresa e poi, con calma, la gente si sposta sulla collina, oltre le linee di "sicurezza" tracciate dalla Protezione civile, mentre nel cielo sono visibili le colonne di fumo dell'eruzione e quella di vapore sprigionata dal contatto tra la lava incandescente, che fuoriesce da una frattura a 600 metri, e l'acqua del mare.
A Stromboli c'è l'eruzione, ma la situazione resta "sotto controllo" anche se un po' di preoccupazione c'è. "Non è escluso che si stacchi una frana imponente, che potrebbe generare piccoli effetti tsunami - ammette il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso - ma si tratterebbe comunque di un fenomeno inferiore a quello del 2002". In quell'occasione, il giorno prima di capodanno, si staccarono 25 milioni di metri cubi di lava e roccia, questa volta al massimo potrebbero essere 10 milioni. Dunque, aggiunge, "non c'è alcun motivo di immaginare un'evacuazione dell'isola".
E d'altronde gli abitanti sono abituati a convivere con il vulcano, dalle 'bizze' particolari, e scrutano attenti il mare: il pericolo potrebbe appunto arrivare da un'onda anomala, come quella che la notte del 30 dicembre del 2002, generata dal crollo di un edificio lavico grande quanto un palazzo di trenta piani, flagellò la piccola isola. Ma l'acqua è mossa e nient'altro. Vista così Stromboli sembra vivere una giornata di 'letargo' in cui cade abitualmente in inverno, con meno di 500 persone che restano sull'isola. Che ci sia qualcosa di diverso si capisce dal movimento che all'improvviso si crea sull'isola, con l'atterraggio di diversi elicotteri e anche dal traghetto della Siremar che resta al largo, per precauzione.
"Siamo sereni" dice Gianluca Giuffré, uno degli abitanti della piccola frazione di Ginostra. Che spiega: "Nel 2002 eravamo impreparati, adesso ci sentiamo protetti dal sistema di monitoraggio realizzato dalla Protezione civile". "La sensazione di allarme c'è - aggiunge - è inutile negarlo, ma non di paura. Viviamo con una certa serenità quello che sta accadendo, sapendo di non correre pericoli personali". Opinione condivisa dal sindaco di Lipari, Mariano Bruno, Comune del quale Stromboli è una frazione. 'L' aumento dell' attività esplosiva del vulcano - spiega il sindaco - ha fatto scattare a Stromboli il piano di emergenza ed è per questo che la popolazione dell'isola è stata invitata ad allontanarsi dalla linea di costa, ma non c'è nulla di allarmante. Il piano di emergenza - sottolinea Bruno - ha funzionato bene e tutto sta avvenendo secondo le regole. Non c'è alcuna paura e le operazioni di emergenza si sono svolte con grande serenità" .
Intanto gli abitanti che hanno la casa in riva al mare si attrezzano a passare la notte ospiti di amici o parenti le cui abitazioni sono nella zona di 'sicurezza', sopra i dieci metri dalla costa. A Lipari la situazione si segue con maggiore 'distacco' vista la lontananza da Stromboli, mentre Panarea è stata 'invasa' da cenere lavica ma soprattutto il cielo è stato oscurato dalla nube di fumo emessa dal vulcano e di vapore acqueo. L'allarme, a scopo precauzionale, ha interessato anche la costa nord della Sicilia, con due petroliere che sono state fatte allontanare dal porto di Milazzo.
Sul posto arrivano anche le squadre dei vigili del fuoco con un elicottero da Catania: sono quelli della sezione speleo alpino fluviale che con gli esperti trascorreranno la notte sulla cima del vulcano per seguire lo Stromboli il più da vicino possibile. Domani sull'isola arriveranno il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, il direttore dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia Enzo Boschi e il presidente vicario della Commissione grandi rischi Franco Barberi per un sopralluogo e per capire quali decisioni operative prendere se l'attività dovesse proseguire nei prossimi giorni.

Cacao aiuta funzioni del cervello

-Grazie ai flavanoli migliora l'afflusso di sangue Studi recenti suggeriscono che un nuovo tipo di cacao potrebbe migliorare le funzioni cerebrali e ritardare l'invecchiamento. Alcuni scienziati, alla riunione dell'Associazione americana avanzamento scienza, hanno presentato i risultati di ricerche che esaminano gli effetti sul cervello dei flavanoli, ingredienti presenti in alcuni tipi di cacao. Gli studi fanno ipotizzare che i flavanoli aumentino l'afflusso di sangue al cervello e possano giovare in alcuni disturbi vascolari.

Allattare fa bene al cuore materno


Secondo studio aiuta a smaltire la massa grassa accumulata
L'allattamento al seno fa bene non solo al bebe' ma anche alla mamma, riducendo il suo rischio di attacchi cardiaci. E' quanto emerge dallo studio della Harvard Medical School. La coordinatrice della ricerca Alison Steube ritiene che gli effetti benefici dell'allattamento sul cuore della mamma sia dovuto al fatto che allattare aiuta la donna a consumare la massa grassa accumulata nel corso della gravidanza. Lo studio ha preso in esame 96.648 donne dal 1986 al 2002.

SANREMO, LO SPECIALE SUL 57/O FESTIVAL

Grande attesa per il debutto del Festival della canzone italiana: dal 27 febbraio al 3 marzo sul palco dell'Ariston saliranno 20 campioni e 14 giovani. Tanti gli ospiti internazionali: da Norah Jones ai Take That. Pippo Baudo, alla sua dodicesima edizione, e' accompagnato dalla brillante Michelle Hunziker. E per i nottambuli c'e' il Dopofestival di "Pierino" Chiambretti. Ecco i 20 big che parteciperanno al 57/mo Festival di Sanremo, annunciati da Pippo Baudo nel suo programma di 'Domenica in', 'Ieri, oggi e domani'. Al Bano 'Nel perdono' (di Yaris Carrisi e Zero) Leda Battisti 'Senza me ti pentirai' Gianni e Marcella Bella 'Forever' Fabio Concato 'Oltre il giardino' Simone Cristicchi 'Ti regalero' una rosa' Johnny Dorelli 'Meglio cosi' Francesco e Roby Facchinetti 'Vivere normale' Amalia Gre' 'Amami per sempre' Mango 'Chissa' se nevica' Piero Mazzocchetti 'Schiavo d'amore' Paolo Meneguzzi 'Musica' Milva 'The show must go on' (tit.provv.) (di Giorgio Faletti) Nada 'Luna in piena' Paolo Rossi 'In Italia si sta male' (testo inedito di Rino Gaetano) Antonella Ruggiero 'Canzone fra le guerre' Daniele Silvestri 'La paranza' Stadio 'Guardami' Tosca 'Il terzo fuochista' Velvet 'Tutto da rifare' Zero Assoluto 'Appena prima di partire' Le canzoni sono state scelte da una commissione formata dal musicista Paolo Bonvino, dal critico Dario Salvatori e dalla giornalista Patrizia Ricci.

CINA E SIRIA NUOVE FRONTIERE PER RIFIUTI PERICOLOSI

- VENEZIA - L'operazione ''Mesopotamia'' del Comando Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente ha consentito di portare alla luce un traffico transnazionale di rifiuti che ha visto come protagonisti principali cittadini di nazionalita' siriana e cinese e come sito finale di smaltimento il territorio dei loro Paesi d'origine. L'indagine del Noe di Udine, iniziata nell'ottobre 2005, ha permesso altresi' di constatare l'esistenza di un traffico illecito di rifiuti di plastica e carta da macero, provenienti da ditte friulane e da altre ditte di Liguria, Piemonte, Veneto e Lombardia che camuffati da ''materia prima seconda'', mediante il sistema della triangolazione e/o del girobolla, venivano fatti confluire in ingenti quantitativi (centinaia di tonnellate), presso un sito di stoccaggio non autorizzato, a Aiello del Friuli (Udine). Successivamente, senza aver subito alcun trattamento di recupero, i rifiuti venivano portati, tramite la ''Centro recupero carta Spa'' in Siria ed in Cina. Nell'operazione, il Noe ha sequestrato nei porti di Trieste e Marghera (Venezia) 18 container, contenenti rifiuti in plastica e carta. Ad Aiello, in Friuli, e' stata invece sequestrata un' area di 12 mila mq usata come sito di stoccaggio, con 5.000 tonnellate di rifiuti speciali (plastica, carta da macero, scarto di 'pulper'); poi 78 container carichi di 2.500 ton. di rifiuti speciali pericolosi (plastica, elettrodomestici di varia natura, terriccio proveniente da lavorazioni industriali). Il gip di Udine, pur concordando con le risultanze dell' attivita' investigativa (in cui risultano coinvolte altre 14 persone) condotta dai militari, ma tenuto conto degli effetti prodotti, nei confronti di alcuni degli indagati, dalla Legge sull'indulto, ha potuto emettere una sola misura di custodia cautelare nei confronti di Giorgio Manzardo, 63 anni, di Udine (arresti domiciliari) titolare della Centro recupero carta. Il volume d'affari, in un solo anno, e' stato di 1.500.000 euro.

ENERGIA: PECORARO, 60 MLN PER 12 BANDI SU SOLARE

Via libera al pacchetto sull'energia solare. Si tratta di 60 milioni di euro per 12 bandi. Lo ha annunciato il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, al termine del Consiglio dei Ministri e partecipando all' iniziativa dei Verdi per la distribuzione delle lampadine a basso impatto davanti a Montecitorio. ''Il nostro obiettivo e' arrivare a 3.000 MW di solare'', ha detto Pecoraro Scanio.

STASERA L'ECLISSE TOTALE DI LUNA

ROMA - Mancano poche ore ormai all'eclisse totale di luna, che inizierà in tarda serata, poco dopo le 21,00, per concludersi nelle prime ore di domenica mattina. Un'occasione così non si verificava dal 28 ottobre 2004, e anche allora le nubi lo avevano minacciato. Se il cielo sarà limpido, sarà possibile osservare il fenomeno della 'luna rossa': nel momento di picco del fenomeno il nostro satellite assumerà infatti questo colore. Nella fase culminante dell'eclissi, infatti, la Luna si colora letteralmente di rosso a causa dei raggi deviati dall'atmosfera terrestre all'interno del cono d'ombra della Terra. Illuminata dal Sole, la Terra proietta dietro di sé un cono d'ombra entro il quale passa la Luna. Un processo, questo, particolarmente evidente per i raggi di luce rossa, che vanno a colorare la Luna durante l'eclisse in modo più o meno intenso e spettacolare a seconda delle condizioni atmosferiche. Gli osservatori aperti per seguire l'eclisse saranno più di 50. Il sito dell'Unione Astrofili italiani (www.uai.it), oltre a darne l'elenco completo, metterà a disposizione di chi non vorrà a staccarsi dal divano la possibilità di godersi lo spettacolo dell'eclisse comodamente su internet. Per quanto riguarda gli orari del fenomeno, la luna comincerà a perdere luminosità alle 21 e 18, e sarà completamente oscurata alle 23 e 43, raggiungendo il massimo a mezzanotte e mezza. L'eclisse, che sarà visibile su tutto il territorio nazionale, finirà alle 2 e 11 del mattino di domenica. Oltre alle iniziative degli astrofili, saranno aperti alcuni osservatori dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), che mette a disposizione anche un sito, www.guardacheluna.com, con anche i consigli per fotografare la luna oscurata. Gli astronomi nel nostro Paese sono sempre stati particolarmente attenti allo studio della luna: parla italiano la misura precisa dell'età del nostro satellite, circa 4,6 miliardi di anni, e le prove più convincenti che la Luna si sia generata dalla Terra a seguito di un impatto sul nostro pianeta di un corpo celeste delle dimensioni di Marte.

Le eclissi di Luna dal 2007 al 2030.

Nell'annunciare l'eclisse totale di Luna che si verifica nella notte tra il 3 e 4 marzo del 2007, molti giornali e TV hanno presentato il fenomeno in maniera eclatante definendolo il migliore da qui al 2026 alcuni e 2029 altri. Molti astrofili, ritenendo l'informazione piuttosto strana, hanno scritto alla nostra redazione.

In questo articolo precisiamo alcuni aspetti del fenomeno per cercare di dare la corretta interpretazione di quelle informazioni.

L'eclisse di Luna avviene quando il nostro satellite entra nei coni di penombra e d'ombra che la Terra, illuminata dal Sole, proietta dietro di sé. Se vi entra parzialmente l'eclisse sarà parziale, se vi entra completamente l'eclisse sarà totale.
I tempi di un'eclisse totale di Luna sono definiti dai rispettivi contatti:

Entrata della Luna nella penombra (diminuzione di luminosità poco sensibile)
Entrata della Luna nell'ombra (o inizio della fase parziale)
Inizio della fase totale (Luna completamente nel cono d'ombra)
Massimo dell'eclisse (centralità dell'eclisse)
Fine della fase totale
Uscita dall'ombra
Uscita dalla penombra

La durata delle varie fasi non è costante per tutte le eclissi ma varia e dipende da più fattori. Mediamente un'eclisse ha una durata di cinque-sei ore (da entrata a uscita dalla penombra), di tre-quattro ore (da entrata a uscita dal cono d'ombra), mentre la fase totale dura da qualche minuto fino ad un massimo di 1 ora e 45 minuti.
L'Eclisse di Luna è un fenomeno che può essere osservato solo dagli abitanti della Terra che hanno, durante il fenomeno, la Luna sopra il loro orizzonte. Quindi le varie fasi possono essere osservate per intero, oppure parzialmente, secondo i tempi di levata o tramonto della Luna di ogni singolo sito osservativo.

L'eclisse del 3-4 marzo 2007 è osservabile, in Italia (ma anche da tutta l'Europa), in ognuna delle sue fasi dall'inizio alla fine (entrata in penombra, uscita dalla penombra). Ma lo sarà anche quella del 21.02.2008 (anche se non in tutta Italia, per il tramonto della Luna poco prima dell'uscita dalla penombra). Dopo di essa, la successiva eclisse ad avere queste caratteristiche sarà quella del 14 dicembre del 2029. Questa considerazione non può però portare alla conclusione giornalistica di cui alla premessa. Infatti le valutazioni per l'osservazione di un'eclisse sono anche altre. In particolare è importante poter osservare per intero (o anche solo in parte) la fase di totalità. Includendo l'eclisse odierna ed arrivando fino al 2030 sono ben undici le eclissi che avranno questa caratteristica, e in nove casi la fase totale sarà visibile dall'inizio alla fine.

Nella tabella, tratta dal Dizionario di Astronomia di Philippe de La Cotardière, nella nuova edizione curata da Giuseppe De Donà e Giancarlo Favero (Gremese Editore in collaborazione con l'Unione Astrofili Italiani), sono raggruppate tutte le eclissi totali di Luna che si verificheranno tra il 2007 ed il 2030, con indicata magnitudine, ora della centralità in Tempo Universale, e visibilità in Italia.

Visto che da varie parti e per vari motivi sono state segnalate le eclissi del 2026 (invisibile in Italia) e del 2029, si segnala quella del 31.12.2028 visibile subito dopo il tramonto. Non avrà niente di particolare, ma sarà un modo davvero originale per aspettare il capodanno.

Usa: 84enne condannata per stupro

Vittima un minorenne orfano che le era stato affidato
WASHINGTON - Una donna di 84 anni, che ha ammesso di aver avuto rapporti sessuali con un ragazzino di undici, verra' incarcerata sino al 2009. Georgie Audean Buoy, che vive a Portland (Oregon), ha ammesso di aver avuto piu' volte rapporti con il minorenne, un orfano che le era stato affidato. La donna, che in passato ha fatto attivita' di volontariato nelle carceri, rischiava fino a otto anni di prigione. Dopo avere scontato la sentenza, la donna dovra' iscriversi nella lista dei maniaci sessuali.

ECLISSE, LO SHOW DELLA LUNA ROSSA

ROMA - La luna rossa ha mantenuto le promesse e ha illuminato il cielo notturno, splendendo accanto a Saturno. E' stato uno spettacolo unico in Italia, perfettamente visibile da nord a sud. Soltanto sulle regioni centrali all'inizio della serata le nubi avevano fatto temere una delusione, ma poi per fortuna il cielo si è aperto. "E' uno spettacolo unico quello che avviene quanto la luna si tuffa nel cono d'ombra della terra", ha detto l'astrofisico Gianluca Masi, del Planetario di Roma. "E' un'eclisse di luminosità media - ha aggiunto - perché la luna non si trova esattamente al centro del cono d'ombra della terra". Tanto che nel disco colorato di rosso, sfumato fino al bianco nella zona superiore, era ancora ben visibile un bordo chiarissimo e brillante. Tanti gli appuntamenti con la luna rossa organizzati in tutta Italia da gruppi di astrofili e astronomi. E tantissime sono state le persone che hanno voluto godere lo spettacolo dal vivo, uscendo per strada o andando agli appuntamenti organizzati da planetari e osservatori. "Il prossimo appuntamento con la luna rossa è fra circa un anno", ha detto il presidente dell'Unione astrofili italiani (Uai), Emilio Sassone Corsi. Il 21 febbraio 2008 ci sarà infatti un'altra eclisse totale di luna ben visibile dall' Italia. Ma l'orario sarà meno comodo. Lo spettacolo, infatti, comincerà solo intorno alle quattro del mattino.

Premiato e accompagnato

Premiato e accompagnato

CELLULARI: COSTI DI RICARICA ADDIO

ROMA - Costi per le ricariche via da lunedi': scatta infatti la nuova norma del pacchetto liberalizzazioni di Bersani che consentirà di eliminare il balzello che grava sui prezzi delle ricariche dei telefonini che, secondo i calcoli delle associazioni dei consumatori, frutterebbe alle compagnie telefoniche circa 1,8 miliardi di euro l'anno. Ma proprio le organizzazione di difesa dei consumatori sono in allerta: temono che qualche gestore sia tentato di eludere od aggirare le prescrizioni della norma intervento su cavilli o piani tariffari. Il Codacons punta il dito soprattutto su Wind, che potrebbe in alcuni casi continuare a far pagare i costi di ricarica. "Da lunedi' qualsiasi costo di ricarica applicato agli utenti della telefonia mobile sarà considerato illegale e, come tale, denunciato dinanzi le competenti autorità"avverte il Codacons rivolto alle compagnie telefoniche che "in base alle prime indiscrezioni, vorrebbero continuare a far pagare ai vecchi clienti il balzello cancellato dal Ministro Bersani" e cita appunto Wind. Il Codacons, spiega il presidente Carlo Rienzi, chiede all'Autorità per le comunicazioni "di verificare i nuovi piani tariffari degli operatori telefonici per accertare se al loro interno si celino aumenti a discapito degli utenti. Le compagnie che decideranno di fare le 'furbe', scaricando sui consumatori i minori introiti derivanti dal taglio ai costi di ricarica, o quelle che continueranno a imporre tale balzello, dovranno essere pesantemente sanzionate". Ma da Wind replicano che le ricariche da 50 euro in su erano già gratuite e continueranno ad esserlo, mentre chi vuole ricaricare per importi minori deve passare ai nuovi piani tariffari che rispettano le indicazioni del decreto Bersani. '3' ha giocato d'anticipo e ha abolito i costi di ricarica già da ieri. Oggi è stata la volta di Vodafone, mentre Tim li eliminerà lunedi'. Le associazioni dei consumatori hanno da subito messo in guardia rispetto alla possibilità che tutte le compagnie telefoniche possano rifarsi dei mancati introiti da ricarica rialzando le tariffe attraverso i nuovi piani tariffari meno convenienti. Adusbef e Federconsumatori hanno insistito sul tema della trasparenza tariffaria ricordano che l'Agcom, l'Autorità di Garanzia per le comunicazioni, ha predisposto una delibera, con cui "obbliga gli operatori a mettere a disposizione dei clienti informazioni sul costo reale delle telefonate, dopo un minuto, 3 minuti e 15 minuti, in base all'offerta commerciale sottoscritta". L'utente, quindi, deve essere informato sul costo finale comprensivo di Iva, canone, scatto alla risposta, e anche relativo ai servizi di messaggistica (sms e mms), alla telefonia fissa e a internet.

ANIMALI: STOP PESCA PER SALVARE IL DELFINO DEL MEKONG

Da quando le reti che decimavano i cetacei del fiume Mekong sono state bandite, i rarissimi delfini d'acqua dolce della Cambogia, o ''Irawaddy'' - inseriti tra le specie minacciate in modo critico dall'IUCN - stanno lentamente ricolonizzando il fiume. Da quando le autorita' locali hanno bandito le reti nell'alto Mekong, la popolazione e' passata da 90 a 160 individui. Liberare le aree del fiume dalla minaccia delle reti ha permesso ai delfini di spostarsi verso la parte alta del fiume. ''Potremmo avere circa 20 nuovi nati ogni anno, se questo trend continuera''', dice Seang Tana della commissione per la Conservazione del delfino del Mekong. ''Ma entro 5 anni non ci sara' abbastanza pesce per i delfini, viste le esigenze umane''. La pesca e' stata messa al bando lo scorso anno, e le popolazioni locali sono state incoraggiate a riconvertire le attivita' di pesca verso il turismo. Gli esperti stimano una popolazione totale di circa 1.000 delfini tra India, Myanmar e Thailandia. Il Mekong e' il piu' grande fiume del Sud Est asiatico (circa 4.600 km.), nel suo bacino vivono dalle 1.200 alle 1.700 specie di pesci, la piu' ricca biodiversita' ittica dopo quella del Rio delle Amazzoni e del bacino del Congo. 62 specie sono endemiche tra cui il pesce gatto gigante del Mekong, il pesce d'acqua dolce piu' grande conosciuto. Prima era presente nell'intero corso del fiume, dal Vietnam al Sud della Cina. Negli ultimi vent'anni la popolazione di questo gigante e' diminuita del 90%. La causa principale della sua rarefazione e di quella di molte altre specie ormai minacciate e' la pesca eccessiva e illegale, praticata anche con la corrente elettrica. Il bacino del fiume Mekong e' infatti fondamentale per la sussistenza delle popolazioni. Dal pesce deriva l'80% delle proteine animali necessarie ad una popolazione di circa 55 milioni di abitanti. Secondo il Wwf, che lancera' il 20 marzo il dossier ''World's top 10 rivers at risk'', sui 10 fiumi piu' minacciati del Pianeta, le minacce per la ricchissima biodiversita' del fiume - comprese 160 specie di anfibi - sono anche le grandi infrastrutture: 58 dighe sono presenti lungo il corso del fiume e ben 149 sono in progetto.

UNA TEORIA ITALIANA METTE IN CRISI LA COSMOLOGIA

ROMA - La cosmologia classica è in pericolo, e a metterla in crisi è un gruppo di scienziati italiani. La prima mappatura della materia oscura, il 'riempimento' dell'universo, pubblicata da Nature, sembra infatti dare ragione a Luciano Pietronero, dell'Istituto di Sistemi Complessi dell'università La Sapienza di Roma, che ipotizza che la distribuzione della materia nelle galassie non sia continua ma segua la geometria frattale. Le teorie classiche della cosmologia, che discendono direttamente dalle equazioni di Einstein, sostengono che l'universo sia 'liscio', cioé che la distribuzione della materia sia uniforme. Per giustificare il fatto che le galassie si presentano sotto forma di aggregati discontinui gli astronomi hanno ipotizzato la presenza della 'materia oscura', una sostanza che riempirebbe il 95% dello spazio. "La materia oscura però è più che altro un rattoppo che giustifica le teorie - sostiene Pietronero - noi ci siamo limitati ad applicare le leggi della statistica, di cui siamo esperti, ai dati disponibili sulla distribuzione della materia nell'universo lontano. Non vogliamo rifare la cosmogonia, ma semplicemente sosteniamo che la geometria frattale spiega molto meglio questi fenomeni". Tra i principali 'avversari' di questa teoria c'é il gruppo di astronomi dell'Università di New York guidato da David Hogg. Secondo Hogg la teoria dei frattali "Crea più problemi di quanti non ne risolva", a cominciare dal fatto che andrebbero ripensate tutte le leggi fondamentali della cosmologia. "Io non sono d'accordo con questa impostazione - ribatte Pietronero, protagonista con Hogg di un lungo articolo su questo dibattito apparso sull'ultimo numero della rivista New Scientist - non si può dire che finché non proponiamo un modello alternativo le nostre teorie non sono valide. Noi proseguiamo con i nostri studi man mano che arrivano nuovi dati, e se c'é qualche legge che deve cadere che cada". Fra i nuovi dati a cui si riferisce il fisico italiano c'é anche la prima mappatura della materia oscura in una parte dell'universo, operata da Richard Massey del California Institute of Technology e pubblicata da Nature. Il risultato di Massey è stato che anche questa 'sostanza misteriosa' sembra essere distribuita con le stesse discontinuità di quella conosciuta. "Questo risultato sembrerebbe darmi ragione - sostiene Pietronero - ma io aspetterei prima di dare sentenze definitive. La mia posizione è semplicemente questa: l'analisi statistica dei dati è quella, e non è possibile confutarla, tant'é vero che anche chi ci avversa comincia a darci ragione. Sulle teorie poi si possono fare tutte le elucubrazioni che vogliamo". Altre prove in un senso o nell'altro verranno nei prossimi mesi, quando nuovi dati delle misurazioni di Massey verranno resi noti.

LA CELIACHIA AUMENTA LITIGI NELLA COPPIA

TORINO - Il 40 per cento dei partner di celiaci ammette che è difficile adattarsi ai vincoli alimentari imposti dalla dieta senza glutine e ne riconosce gli influssi negativi sul rapporto di coppia, con un aumento significativo dei litigi. E' uno dei dati che emergono dalla ricerca "Vivere la celiachia", condotta dalla sezione piemontese dell'Associazione italiana celiachia (Aic), che la presenta oggi a Torino nel corso del suo congresso regionale. Il progetto, che ha preso il via a ottobre 2005 e si è concluso un anno dopo, si è avvalso dell'opera di quattro psicologi e della collaborazione del Comune di Torino. Ha coinvolto oltre 2.500 nuclei familiari di malati del Piemonte (dove si contano 5.100 celiaci con un incremento del 35% negli ultimi due anni) e ha risposto il 52% del campione prescelto."Si tratta della prima ricerca di questo genere in Italia", afferma la coordinatrice del gruppo di lavoro, la psicologa clinica Irene Giulia Cimma. La celiachia viene vissuta da un malato su tre come un grande problema che condiziona la vita. Le famiglie con ragazzini celiaci si sentono diverse dalle altre, le mamme sviluppano sensi di colpa più dei padri e gli adolescenti con meno di 19 anni sono i più propensi a trasgredire la dieta. Il 20% dei malati denuncia difficoltà emotive verso il cibo, riconosce di avere un disagio a mangiare (non solo al ristorante, ma anche a casa),il 13% di avere comportamenti al limite della bulimia, il 32% di non accettare con serenità i possibili cambiamenti fisici (in genere aumenta la massa corporea), mentre quasi il 40% dichiara di avere la sensazione di una scarsa energia fisica. Infine l'uomo celiaco è più pragmatico, ma tende a nascondere la malattia, la donna accentua la sua sensazione di essere un peso per gli altri, ma è anche più disponibile ad accettare supporti psicologici.

ENERGIA: BERSANI, NEL PIANO EUROPEO TRACCIA LAVORO ITALIANO

- BOLOGNA - Il piano energetico europeo e' ''un grande risultato. Credo che in quel risultato si vede anche la traccia del lavoro italiano''. Il ministro per lo sviluppo economico Pierluigi Bersani ha commentato cosi' l'approvazione dell'accordo sull'energia. ''Noi - ha aggiunto Bersani - possiamo dire, in particolare, di essere partiti con un certo tempismo, perche' un mese fa abbiamo presentato un piano sull'efficienza energetica che riguarda la vita dei cittadini in molti aspetti e riguarda anche la spinta alle energie rinnovabili. Ci stiamo mettendo in sintonia con l'operazione europea, abbiamo dei ritardi da rimontare perche' abbiamo perso del tempo in questi anni. Ma - ha concluso Bersani - ci stiamo dando dentro''.

IL PRIMO CONCERTO DI MORRICONE DOPO L'OSCAR

Le parole di Giovanni Paolo II diventano musica cantata dal Nuovo coro lirico sinfonico romano diretto dal Maestro Ennio Morricone. Si e' svolto, ieri sera, all'Auditorium della Conciliazione di Roma il primo concerto del Maestro appena insignito dall'Oscar alla carriera. Di ritorno da Hollywood, dove domenica 25 febbraio Morricone ha ricevuto il riconoscimento, il Maestro ha scelto la Capitale per offrire al pubblico italiano le note che lo hanno reso famoso non solo tra gli appassionati di musica ma anche di cinema. Ospite d'onore della serata il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che, accompagnato dalla moglie Clio ha salutato Morricone nel suo camerino prima dell'inizio del concerto. Dopo un saluto e una stretta di mano il presidente della Repubblica ha chiesto al Maestro Morricone che tipo di emozione sia ricevere un Oscar alla carriera, lui stesso, ha spiegato, si e' emozionato guardando la cerimonia in tv. Napolitano ha ringraziato il presidente della Repubblica Gasbarra per la meravigliosa serata e per ''per aver dato a Roma e al Paese la possibilita' di ringraziare il grande Maestro''. Dopo l'inno di Mameli l'orchestra Roma Sinfonietta ha eseguito il ''Canto del Dio nascosto'' aggiungendo la musica a parole e poesie composte da Giovanni Paolo II. Nella seconda parte del concerto il Maestro Morricone ha riproposto alcune delle sue opere che lo hanno reso famoso non solo tra gli amanti della musica ma anche tra gli estimatori del grande cinema. Le colonne sonore di film come 'Mission', 'C'era una volta in America' e 'Gli Intoccabili' hanno emozionato il pubblico dell'Auditorium che non ha risparmiato al Maestro applausi e una standing ovation conclusiva. Nel parterre dell'Auditorium della Conciliazione personalita' del mondo della politica e personaggi dello spettacolo. In prima fila il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con la moglie Clio, il cardinale Tarcisio Bertone, il ministro dei Beni Culturali Francesco Rutelli, delle Comunicazioni Paolo Gentiloni il sindaco di Roma Walter Veltroni, i presidenti della Regione Lazio Piero Marrazzo e della Provincia di Roma Enrico Gasbarra e l'ex Sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri Gianni Letta. Molti i vip presenti in sala tra cui Carla Fracci, Amedeo Minghi, Angela Melillo, il principe Carlo Giovannelli, Tiziana Rocca, Max Tortora, Anna e Carla Fendi e Remo Girone.

A VERONA LO SCOOTER A IDROGENO

Non solo auto ma anche scooter. Stiamo parlando dell'idrogeno, il nuovo carburante pulito che sostituirà i derivati del petrolio nel corso di questo secolo. Da almeno dieci anni abbiamo assistito meravigliati ai prototipi su quattro ruote, motori discussi, ammirati ma sempre progressivamente migliorati. Pochi ormai negano l’evidenza dei motori idrogeno nel nostro prossimo futuro e le discussioni si sono spostate definitivamente su quando entreranno effettivamente in commercio. E le due ruote? A breve la tecnologia H sarà applicata anche sugli scooter, un prototipo realizzato dal Cnr sarà già presentato a Verona in occasione del prossimo convegno sulle fonti rinnovabili. Due o quattro ruote, l'era dell'idrogeno può dirsi giunta ai nastri di partenza e inizia a scaldare i motori... a idrogeno, ovviamente.

Rugby: Lo Cicero attacca i politici

"Non ci si puo' accorgere di noi solo per sfruttare l'onda"
- "Non ci si puo' accorgere di noi soltanto adesso". Andrea Lo Cicero attacca il mondo politico, accusato di aver trascurato il rugby. Secondo uno dei simboli della nazionale italiana, vittoriosa ieri a Edimburgo contro la Scozia, l'improvvisa attenzione per l'Italrugby sa un po' di beffa."Mi fa piacere che Prodi abbia speso delle parole sul rugby - afferma il catanese - pero' noi della nazionale esistiamo da tanto tempo, e non ci si puo' accorgere di noi solo adesso per sfruttare l'onda".

L'INTERVISTA: "ALL'OSCAR? NON CI PENSAVO PIU' "

ROMA - "Io non mi sono mai proposto nella vita: non ho mai chiamato un regista per lavorare con lui e non ho mai chiesto a qualcuno di farmi esibire in questo o in quel posto, tantomeno in America. La notizia dell'Oscar è stata una bella sorpresa. Non ci pensavo più...". Ennio Morricone è raggiante e orgoglioso per l'assegnazione del riconoscimento tanto sognato e già sfiorato cinque volte con altrettante candidature. Raggiunto telefonicamente nella sua casa romana, il celebre compositore, si divide tra complimenti e interviste e racconta che la notizia dell'Oscar gli è arrivata a casa ieri sera: "Quando ho risposto al telefono e mi sono sentito dire 'Buongiorno' con accento inglese, mentre stavo andando a dormire, ho subito capito", racconta. A comunicargli dell'Oscar alla Carriera è stato Sid Ganis, presidente della Academy. Adesso Morricone è frastornato, solo in mattinata "ho ricevuto più di cinquanta telefonate", dice. "Sono attonito ma felice perché l'Oscar arriva mentre sono in piena attività professionale". "Ma è solo un caso", spiega, che l'ambita statuetta gli sia stata assegnata proprio nel momento in cui si prepara a debuttare negli Stati Uniti con due concerti-evento, in programma proprio a febbraio 2007, circa tre settimane prima della Notte degli Oscar che si terrà a Los Angeles il 25 febbraio. Per Morricone c'é grande attesa in America, il Paese che lo ha tanto corteggiato ma in cui il Maestro curiosamente non ha mai fatto concerti. Come mai? "Perché non me lo hanno chiesto", risponde con semplicità, anche se si fa fatica a credere che nessuno ci abbia mai pensato. Un produttore si favoleggia gli offrì persino una villa sulle colline di Beverly Hills per invitarlo a trasferirsi in America, ma lui rifiutò. "Quella villa - dice oggi non l'ho mai vista. Ma io ho sempre preferito tornare a Roma". E oggi più che mai a farsi rapire dall'America non ci pensa proprio. "Sto bene nella mia città", dice. Morricone è stato invitato dall'Onu a tenere nella sede dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 2 febbraio un concerto di beneficenza per dare il benvenuto al nuovo segretario generale Ban Ki-Moon, in carica dal 1 gennaio 2007. Per l'occasione eseguirà, insieme al repertorio delle sue principali composizioni di musica da film, anche il pezzo sinfonico corale 'Voci dal silenzio' da lui scritto dopo l'attentato alle Torri Gemelle dell'11 settembre 2001 e definito tempo fa "la partitura non cinematografica più importante che abbia mai ideato". Oggi quella partitura assume un significato ancora più ampio spiega -"contro tutte le stragi del mondo". Per il concerto all'Onu il Maestro sarà accompagnato dall'Orchestra 'Roma Sinfonietta' e del Coro Polifonico 'Canticorum Virtuosi' di New York. "Sarà un concerto molto importante moralmente per me", aggiunge. Il giorno dopo, il 3 febbraio, Morricone terrà un altro concerto al Radio City Music Hall di New York. Qui dirigerà un'orchestra ed un coro composti da 200 elementi ed eseguirà i brani più significativi del suo repertorio tra cui alcune delle più note colonne sonore di film. "Mi sento onorato e fortunato di sostenere un evento così significativo in cui la grande musica di un Maestro come Ennio Morricone diventa linguaggio universale per un concerto di pace e solidarietà fra tutti i popoli della terra" spiega Gallotta ideatore ed organizzatore degli eventi in collaborazione con la Fondazione 'Give Them A Hand' di New York, la Missione Italiana alle Nazioni Unite, la Niaf (National Italian American Fondation) e l'Istituto Italiano di Cultura di New York, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Anche il Moma, Museum of Modern Art di New York, renderà omaggio a Morricone con una retrospettiva (in programma dal 1 al 5 febbraio) di alcuni tra i film più importanti per i quali il Maestro ha firmato le colonne sonore, tra cui 'C'era una volta in Americà, 'The Untouchables', 'La Battaglia di Algeri', 'C'era una volta il West', 'The Mission', 'Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto'. A febbraio uscirà anche un cd pubblicato in tutto il mondo dalla SonyBmg Italia, nel quale alcuni tra i più importanti artisti internazionali hanno reinterpretato le composizioni del Maestro, tra questi Bruce Springsteen, Metallica, Quincy Jones, Celine Dion, Yo-Yo Ma, Andrea Bocelli e Roger Waters.

ITALIA AL 7/O POSTO NELL'EOLICO MONDIALE

- Italia al settimo posto per la produzione eolica nella classifica mondiale (dati WWEA) con 2.123 MW e un incremento nel 2006 del 23%. La graduatoria vede nettamente al primo posto la Germania con 20.622 MW e un incremento dell'11,9%, seguita dalla Spagna con 11.615 MW e un incremento del 15,8%, dagli Stati Uniti con 11.603 MW e un incremento del 26,8%, dall'India con 6.270 MW e un incremento del 41,5%, dalla Danimarca con 3.136 MW e un incremento del 0,3% e dalla Cina con 2.405 MW e un incremento eccezionale del 90,9%. Settima quindi l'Italia, poi il Regno Unito con 1.963 MW e un incremento del 45,1%, il Portogallo con 1.650 MW e un incremento del 61,4% e la Francia con 1.567 MW e un incremento ancora piu' sorprendente del 106,9%. Nella classifica fino al 19/o posto troviamo tutti i maggiori Paesi industrializzati per arrivare al 20/o posto dove si affaccia prepotentemente il Brasile con 237 MW totali al 2006 ma con un incremento del 729,6% a dimostrazione dei forti investimenti che sta affrontando in questo settore.

CONTRACCETTIVI PER SCOIATTOLI A SANTA MONICA

NEW YORK - Gli scoiattoli sono piccoli mammiferi dall'aria simpatica che hanno però un vizio: tendono a essere un po' troppo prolifici. Per contenere il problema, a Santa Monica in California si è deciso di mettere in pratica il 'controllo delle nascite', attraverso un vaccino contraccettivo che, oltre a ridurre i rischi di diffusione di malattie, eviterà di dover ricorrere a soluzioni più drastiche. "Non vogliamo sopprimere gli scoiattoli, se possiamo evitarlo - ha detto al Los Angeles Times Joe McGrath, capo del servizio di supervisione dei parchi cittadini secondo cui questi animali, come i topi, "possono essere aggressivi e portatori di malattie". Tanto maggiore è la loro popolazione - ha aggiunto Gail Van Gordon, entomologo presso il Dipartimento sanitario di Los Angeles - tanto più alto è il rischio di diffusione di un'epidemia. Dal 1998, Santa Monica si è più volte guadagnata la palma di città con il maggior numero di scoiattoli, che solo a Palisades Park - uno dei parchi principali della città - sono più di mille, ognuno dei quali partorisce da tre a sei cuccioli circa due volte all'anno. Con questa soluzione, l'amministrazione comunale spera quindi di mettere a tacere le numerose associazioni animaliste che negli anni passati hanno duramente criticato le varie campagne di soppressione di massa operate ai danni dei piccoli roditori.

AMBIENTE: LEGAMBIENTE E TRENITALIA, ORA UN VIAGGIO E' GRATIS

- Partire in vacanza senza pagare il viaggio, lasciando l'automobile a casa e scegliendo di spostarsi in treno. L'idea e' di Legambiente, che trova un modo concreto per festeggiare il compleanno del protocollo di Kyoto dando cosi' un taglio alle emissioni del trasporto su gomma. Da oggi infatti, grazie ad un accordo siglato da Trenitalia e Legambiente Turismo, sara' possibile passare sei giorni con un trattamento di mezza pensione in una delle oltre 30 strutture aderenti all'iniziativa e sparse lungo lo stivale facendosi rimborsare il prezzo del biglietto del treno, andata e ritorno, dall'albergatore. Una volta sul posto il cliente non viene abbandonato, ma potra' spostarsi grazie a servizi navetta, biciclette, mezzi pubblici e car sharing. Gli italiani potranno sperimentare il servizio gia' dalle prossime vacanze di Pasqua, ma la prova del fuoco sara' sicuramente l'estate 2007. ''Le strutture aderenti, fra hotel, campeggi, agriturismi, ostelli, residence o Bed and Breakfast, fanno parte di un bacino di oltre 318 strutture ricettive per un totale di 50.000 posti letto, che adottano misure per ridurre il proprio impatto ambientale spiega Luigi Rambelli, presidente di Legambiente Turismo Nel 2006 queste strutture hanno risparmiato 355.000 metri cubi di acqua e 24.000 Mw/h di energia elettrica per scaldarla, oltre a due tonnellate e mezzo di plastica delle confezioni monouso, come quelle della marmellata per la colazione la mattina''. La rivoluzione per un turismo eco-sostenibile pero' passa anche dai trasporti, ed ecco allora la sperimentazione del rimborso del biglietto del treno e delle biciclette per spostarsi in loco, partita gia' a Riccione nel 2005 ed oggi estesa a livello nazionale. Otto le Regioni coinvolte: Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Umbria, Toscana, Campania e Calabria. Dalle classiche mete della Riviera romagnola, come Rimini, Riccione e Cervia, all'isola d'Elba o il Cilento, il turista potra' scegliere la sua meta per le vacanze, con il viaggio a costo zero. ''Il confronto e la collaborazione tra le Ferrovie dello Stato e Legambiente procedono ormai da anni, sostenute da un comune denominatore: la salvaguardia dell'ambiente ha detto Vincenzo Sacca', responsabile della vendita ed assistenza della Divisione passeggeri nazionale e internazionale di Trenitalia Questa e' un'operazione virtuosa: laddove ci saranno risposte positive, con numeri significativi, nulla impedisce che in futuro venga incentivata maggiormente questa iniziativa''. L'offerta, che promuove quindi una vera e propria 'cura del ferro', e' valida fino al 30 settembre 2007 e sara' pubblicizzata sul sito internet di trenitalia e su www.legambienteturismo.it. Il rimborso sara' relativo alla tariffa di seconda classe senza limitazioni riguardo al tipo di treno utilizzato (dall'Eurostar al Regionale), alla percorrenza chilometrica o al numero di camere/persone a cui puo' essere applicata.

AMBIENTE: RUBBIA; COS'E' IL SOLARE TERMODINAMICO

- Con il ritorno del nobel Carlo Rubbia, l'Italia lancia la sfida per le rinnovabili. Tra queste c'e' il solare termodinamico, noto anche come solare ''ad alta temperatura'' o ''a concentrazione''. La tecnologia utilizza degli specchi piani o concavi per concentrare i raggi del sole su di un tubo concentratore attraversato da un liquido o da un gas, la cui temperatura viene portata fino ad oltre 500 gradi, per poi produrre l'energia elettrica attraverso apposite turbine. E' questa la tecnologia su cui si e' concentrato il lavoro del premio nobel Rubbia negli ultimi anni. La novita' consiste in un sistema di accumulo del calore per rendere questa energia utilizzabile in maniera continuativa, anche di notte e in assenza di sole. In Spagna (come anche in altri Paesi, ad esempio negli Usa), questa tecnologia e' stata acquisita a livello industriale e l' obiettivo e' quello di arrivare ad almeno una ventina di grandi impianti per circa 1.200 Megawatt entro il 2010.

GRECIA: ANCHE IL TIPICO ASINELLO COMINCIA A SPARIRE

ATENE - Non è ancora stato classificato come specie in via di estinzione, ma anche il tipico asinello greco, quello immortalato su milioni di cartoline che hanno fatto per anni il giro del mondo, sta cominciando a sparire. A lanciare il grido d'allarme è stato oggi, dalle pagine del diffuso quotidiano 'Ethnos' (Nazione), Iorgos Arsenos, docente di veterinaria che da anni si occupa di questa specie, secondo il quale nel 1955 in Grecia c'era oltre mezzo milione di somarelli (per la precisione 508.000), ridottisi in 40 anni a poco più di 95.000 (censimento del 1995) ed l'anno scorso rimasti soltanto in 18.173. "Gli asini fanno parte della nostra tradizione culturale - ha detto Arsenos ad 'Ethnos' - però i trattori e gli altri mezzi agricoli li hanno sostituiti nei lavori dei campi e, di conseguenza, anche dal panorama greco". L'asino, secondo il professore, "non si addice più alla cultura del greco moderno ma questo è un grande sbaglio che porterà alla sua estinzione". Sempre stando al docente, i quadrupedi che non completano in Grecia il loro normale ciclo vitale vengono esportati in Italia e in Svizzera, dove la loro carne viene venduta a caro prezzo per la preparazione di paté e di salumi. Anche oggi c'é chi considera il filetto d'asino un pasto eccellente mentre, per gli antichi greci, i suoi organi genitali avevano poteri afrodisiaci. Nelle campagne è ancora diffusa l'opinione che il latte d'asina sia per i bambini un perfetto sostituto del latte materno, però il suo consumo continua a diminuire per motivi di sicurezza igienica. Usati come animali da soma soprattutto nelle campagne e sulle montagne della Grecia - dall'antichità sino alla fine degli Anni '40 durante il secondo conflitto mondiale e la guerra civile che insanguino' il Paese - in tempi più recenti gli asini sono stati spesso utilizzati come involontari contrabbandieri di stupefacenti. L'ultima volta che salirono alla ribalta delle cronache fu nel marzo 1998 quando una carovana di 11 asini, ognuno carico con circa 200 kg di hashish, venne intercettata da agenti di confine greci alla frontiera con l'Albania nella zona di Kastoria (Macedonia occidentale). I somarelli furono bloccati ma i mulattieri albanesi riuscirono a fuggire lasciando nelle mani delle autorità greche due tonnellate e 170 chili di droga, la più grande quantità sino ad allora sequestrata in Grecia. "L'asino - conclude Arsenos - è collegato in modo inscindibile alla tradizione greca e dobbiamo proteggerlo. Si potrebbe creare una banca di materiale genetico anche se far questo è molto difficile".

CLIMA: SICCITA'; FRANCESCATO, INTRODURRE TETTO A CONSUMI

Contro gli sprechi ''introdurre da subito un tetto ai consumi in tutti i settori: agricolo, industriale e potabile''. Lo ha detto la deputata Verde, Grazia Francescato, parlando in trasmissione a RaiUtile. Secondo Francescato ''sarebbe il caso anche di rivedere il prezzo dell'acqua. E' arrivato il momento - ha detto a RaiUtile - di internalizzare i costi ecologici e sociali. Un prezzo piu' alto per evitare gli sprechi ma anche incentivi per premiare comportamenti virtuosi sull'utilizzo delle risorse idriche''. E sulle cabine di regia: ''Nei casi di emergenza hanno funzionato bene. Ora si tratta di spalmarle su tutto l'anno. Abituiamoci all'idea dell'emergenza perpetua perche' da oggi sara' sempre cosi' e ci dobbiamo preparare''. ''La cabina di regia - ha aggiunto l'esponente dei Verdi - deve avere una funzione di coordinamento nazionale, attraverso l'indicazione di linee guida e di indirizzo. Ma anche il contributo delle autorita' di bacino e' fondamentale perche', conoscono bene come funziona il sistema fluviale''. Ospite della trasmissione di RaiUtile anche il direttore di Federutility, Renato Drusiani, che sul prezzo dell'acqua ha sottolineato: ''Oggi esiste una regola tariffaria che abbiamo sempre contestato, per cui se ci si impegna a ridurre i consumi degli utenti o chiudere i buchi delle condotte di acqua, in cambio si hanno maggiori costi e un calo nelle vendite. Il fattore economico e' importantissimo, perche' dove l'acqua costa di meno si riscontra un uso maggiore''.

IL PRINCIPE CARLO CONTRO I MCDONALD'S

LONDRA - Vietare McDonald's per la salute dei bambini: l'invito non proviene da un gruppo di attivisti anti-globalizzazione ma dal Principe Carlo che considera la grande catene di fast food una delle principali responsabili della pessima alimentazione dei più giovani. Il duro attacco dell'erede al trono - lanciato da Abu Dhabi e ripreso dalla stampa britannica - giunge in occasione dell'avvio di una campagna di sensibilizzazione (Diabetes Knowledge Action), sostenuta dallo stesso principe, per combattere il diabete negli Emirati Arabi, il secondo paese al mondo per numero di diabetici (20% di malati nella fascia d'età tra i 20 e 79 anni). Al cospetto di scienziati e ricercatori dell'Imperial College London Diabetes Centre ad Abu Dhabi, che gli presentavano le nuove iniziative volte a migliorare gli standard alimentari del paese, Carlo ha risposto suggerendo la messa al bando della McDonald's. "Avete provato a vietare McDonald's? Sarebbe fondamentale", ha spiegato alla nutrizionista Nadine Tayara. Da sempre sostenitore dei cibi biologici e strenuo oppositore degli Ong, il principe dal 1986 possiede un'azienda agricola nella sua tenuta di Highgrove Estate dove sono banditi pesticidi e fertilizzanti chimici. Le parole del principe - come prevedibile - non sono piaciute alla multinazionale statunitense che attraverso una portavoce ha fatto sapere di essere "estremamente dispiaciuta. Ci sembra un commento improvvisato, che non riflette la qualità del nostro menù né quello che facciamo come azienda". La portavoce ha aggiunto che il principe è "chiaramente non informato" di alcune scelte fatte dalla società, come le nuove e più complete etichette, la promozione dell'agricoltura sostenibile, e i cambiamenti nei valori nutritivi del menu, con più scelta e varietà. "Altri membri della famiglia reale hanno visitato un McDonald's più di recente e hanno un'immagine di noi più aggiornata", ha affermato. Clarence House, l'ufficio di Carlo a Londra, ha diffuso successivamente un comunicato in cui si sottolinea che "il principe di Galles da tempo promuove l'importanza di una dieta bilanciata, in particolare per i bambini. Nel visitare il centro contro il diabete, voleva enfatizzare la necessità che i bambini mangino una gran varietà di alimenti, nessuno dei quali in eccesso".

Disfunzione erettile: le potenziali cause

- Malattie
  • Diabete: Il diabete può essere responsabile di circa il 40% dei casi di impotenza. Dal 30 al 50% di uomini affetti da diabete lamenta forme di difficoltà sessuali.
  • Ipertensione arteriosa: Il 17% di uomini con ipertensione arteriosa lamentano disfunzione erettile. Gli stessi medicinali che si usano per curare l’ipertensione arteriosa possono causare impotenza come effetto collaterale sebbene questo disturbo sembra sparire alla sospensione del medicinale.
  • Sclerosi Multipla: circa il 78% di malati affetti da Sclerosi Multipla accusa impotenza.
  • Malattia di Parkinson: Un terzo di uomini affetti dalla Malattia di Parkinson ha sperimentato disfunzioni erettili.
Alterazione degli Ormoni Maschili
  • Testosterone: I livelli di testosterone diminuiscono gradualmente dopo i 40-50 anni d’età. A 70 anni il livello decresce di circa il 30%. A ogni modo solo il 5% di uomini che si rivolgono al medico per problemi di erezione mostra bassi livelli di testosterone.In generale bassi livelli di testosterone provocano diminuito interesse sessuale piuttosto che impotenza.
  • Ipogonadismo e altre alterazioni ormonali: l’ ipogonadismo è una funzione carente dei testicoli che può essere dovuta a insufficienze ormonali, fattori genetici traumi fisici, radiazioni, parotite epidemica, orchite. Livelli elevati di estrogeni, prolattina, ormoni tiroidei, ormoni surrenali sono cause minori di impotenza.
  • Interventi chirurgici sulla prostata: La perdita della funzione sessuale avviene nel 40%- 93% dei pazienti operati di 3|5974|prostatectomia radicale. In vari studi scientifici si è rilevato che la funzione sessuale si è ristabilita entro 18 mesi dall’intervento nel 86% - 91% degli uomini più giovani di 50 anni; 75% - 80% nei cinquantenni; 60% nei sessantenni, e 25% - 42% nei settantenni. Interventi di prostatectomia parziale per via transuretrale e i farmaci utilizzati nella cura dell’ipertrofia prostatica possono causare impotenza nel 4 – 10% dei pazienti.
Farmaci Circa un quarto dei casi di impotenza possono essere attribuiti ai farmaci. Fortunatamente la condizione è sempre risolta cambiando il farmaco. Fra i farmaci sono da segnalare quelli assunti per l'ipertensione arteriosa tipo betabloccanti e diuretici, farmaci anti-ulcera,
chemioterapici, antidepressivi, ansiolitici e antipsicotici. Altri farmaci in causa sono antifungini, antistaminici, anticolinergici e medicinali che bloccano gli ormoni maschili. Fattori psicologici L'ansia è la causa più frequente di impotenza psicologica agendo su due fronti: l'emozionale e il fisico. L'ansia della prestazione sessuale può provocare una intensa paura di fallire e autoinnescare il dubbio di impotenza. Talvolta può avviare un processo di impotenza cronica. L'ansia provoca il rilascio, da parte del cervello, di sostanze chimiche note come neurotrasmettitori che contraggono i muscoli lisci del pene e le sue arterie. Le stesse sostanze possono essere escrete in condizioni di stress. La depressione provoca una riduzione del desiderio sessuale mentre non è ancora chiaro se possa provocare disfunzione erettile mentre un problema di rapporti sessuali tra partners può provocare stati di tensione e collera che generano impotenza nell'uomo.

Da un antidepressivo il Viagra per lei

- Coraggio ragazze, un antidepressivo potrebbe diventare il nuovo Viagra rosa.
Con questo titolo, nei giorni scorsi, il quotidiano inglese The Sunday Times ha dato notizia dell’avvio dei primi test clinici su un nuovo farmaco, il flibanserim, che dovrebbe garantire un’impennata del desiderio femminile. Il medicinale, commercializzato da Boehringer Ingelheim, viene già indicato come la versione femminile del Viagra, sebbene presenti delle differenze notevoli con quest’ultimo. Mentre la pillola blu viene assunta subito prima di un rapporto sessuale e agisce a livello vascolare, la terapia a base di flibanserim dura settimane, e contrasta il calo del desiderio agendo sul piano psicologico e affettivo. La molecola miracolosa, infatti, nasce in realtà come antidepressivo. Durante i trial sperimentali per questa funzione, però, il flibanserim non ha dato l’effetto sperato sulla depressione, ma ha fatto registrare nelle pazienti un improvviso aumento del desiderio sessuale. Da qui, l’intuizione degli scienziati: 5000 donne con disfunzioni sessuali e calo della libido sono state reclutate in 220 centri per sottoporsi alla nuova sperimentazione del farmaco come miccia del desiderio. Durante i test, gli esperti sperano di riuscire a comprendere l’esatta azione della molecola, che colpisce direttamente le zone del cervello femminile associate al piacere e alle emozioni. I produttori della casa farmaceutica tedesca si dicono ottimisti: la loro speranza è di ottenere la regolatoria della Food and Drug Administration nel 2009. The Sunday Times

RIFIUTI: SCADE IL 30 APRILE IL TERMINE PER IL 740 ECOLOGICO

cade il 30 aprile il termine per la presentazione del Mud (Modello unico di dichiarazione ambientale). Valgono come modello di riferimento le schede adottate dai Dpcm 24 dicembre 2002 e 22 dicembre 2004 (ex legge 93/2001), non essendo stati emanati nel frattempo i provvedimenti attuativi di modifica dei formati. Il Dlgs 152/2006 ha peraltro introdotto alcune novita' assoggettando all'obbligo di dichiarazione le imprese che esercitano la raccolta e il trasporto dei propri rifiuti non pericolosi come attivita' ordinaria e regolare (e questo a prescindere dalle quantita') e le imprese che trasportano i propri rifiuti pericolosi in quantita' che non eccedono 30 kg./giorno o 30 litri/giorno. Il Mud (o 740 ecologico) e' il modello attraverso il quale devono essere denunciati i rifiuti pericolosi prodotti dalle attivita' economiche, i rifiuti raccolti dal Comune e quelli smaltiti, avviati al recupero o trasportati nell'anno precedente la dichiarazione. Dal 29/04/2006 il Mud non e' piu' obbligatorio per i dati relativi agli imballaggi prodotti, importati ed esportati. Sono sottoposte all'obbligo, invece, le imprese che hanno organizzato un sistema autonomo (diverso da quello gestito dal CONAI e dai consorzi di filiera dei diversi materiali di imballaggio) di ripresa, recupero o riutilizzo dei rifiuti di imballaggio. Gli obblighi sostituiti dalla presentazione di questo modello riguardano i settori dei rifiuti e comprendono la denuncia al catasto rifiuti sulla quantita' e qualita' dei rifiuti prodotti recuperati e smaltiti che, in precedenza, veniva presentata alla provincia; l'informazione annuale, da fornirsi all'autorita' che ha rilasciato l'autorizzazione a svolgere attivita' di smaltimento, sui tipi e sui quantitativi di rifiuti prodotti, trasportati, recuperati o smaltiti nel precedente anno solare; le informazioni inviate dai comuni alle regioni sulla produzione e sullo smaltimento dei rifiuti nei territori di competenza. Dal 2003, il MUD include anche una sezione dedicata alle emissioni in aria e in acqua provenienti da impianti sottoposti alla direttiva IPPC sulla prevenzione e il controllo integrati dell'inquinamento.

Problemi di erezione: Viagra, Cialis o Levitra?

In principio esisteva una sola parola nella cura delle disfunzioni erettili: Viagra. Ma adesso l'offerta è più varia è importante conoscere le differenze tra i farmaci.
- IL grande dominatore del mercato è il Viagra che detiane circa l'80% delle vendite dei farmaci per la cura delle disfunzioni sessuali di tipo erettile, ma la comparsa di Cialis, prodotto dalla Ely Lilly e Icos, e Levitra prodotto dalla Bayer insieme a GlaxoSmithKline stanno sicuramente movimentando un settore in grande espansione. Cerchiamo di capire insieme come funzionano e se ci sono differenze sia di tipo terapeutico sia a livello di effetti collaterali. Il modo in cui agiscono i tre farmaci è sostanzialmente lo stesso, essi bloccano un enzima chiamato PDE-5 facente parte della catena di messaggi chimici che determinano l’esaurimento dell’erezione. Siccome nel pene è presente una maggiore quantità di PDE-5 rispetto ad altre parti del corpo, i farmaci svolgono un’azione abbastanza mirata. Gli effetti collaterali scaturiscono dal fatto che altri enzimi vengono chiamati in causa. Il Viagra e il Levitra bloccano anche il PDE-6, che influisce sulla visione dei colori: alcuni uomini riferiscono un leggero alone bluastro che offusca la visione mentre altri diventano più sensibili alla luce. Il Cialis blocca il PDE-11, presente in molte parti del corpo inclusa la muscolatura liscia degli organi interni, il cuore, i muscoli scheletrici: l’effetto collaterale più fastidioso del Cialis è il mal di schiena. Ci sono poi altre differenze. Il Viagra e il Levitra cominciano ad agire dopo circa mezz’ora e il loro effetto dura circa quattro ore, sembra che il Cialis sia in grado di prolungare i suoi effetti molto più a lungo, ma questo è accaduto solo per un terzo di chi lo ha provato. «Il modo in cui essi agiscono è completamente soggettivo»,spiega Chad Ritenour dell’università di Atlanta, « pertanto non si può affermare che uno dei tre preparati funzioni meglio dell’altro; come tutti i farmaci, ognuno può essere efficace per alcuni pazienti e non per altri.»

Parco Urbano di Verona Sud

Concorso di progettazione con consegna entro 27/07/2007

Il Comune di Verona indice un concorso di progettazione che ha per oggetto la progettazione del Parco Urbano di Verona Sud, nuovo parco urbano attrezzato, con una superficie di circa 5 ha, collocato al centro del Piano Particolareggiato di Iniziativa Pubblica comparti "A1 ex Magazzini Generali" e "A2 ex Mercato Ortofrutticolo".

In particolare il progetto dovrà affrontare:

  • la composizione e la configurazione architettonica e paesaggistica d'insieme del sistema degli spazi collettivi costituenti il Parco urbano, determinandone le condizioni d'ambiente, di fruizione e riconoscibilità;
  • la definizione dei criteri di organizzazione ed uso del sistema degli spazi collettivi, in rapporto alle attività di progetto e di quelle presenti e previste nell'intorno, alle caratteristiche di assetto e sistemazione delle aree verdi, della messa a dimora delle specie arboree e arbustive, con definizione delle specie vegetali;
  • soluzioni specifiche per quanto concerne le sistemazioni al suolo, l'allestimento del verde, il bacino ed il sistema irriguo, i percorsi, le pavimentazioni, l'illuminazione e gli altri servizi tecnici.

È indetto un sopralluogo all'area di progetto, facoltativo ai fini della partecipazione al concorso, per il giorno 4 maggio 2007 in due appuntamenti alle ore 10.00 e alle ore 15.00. I concorrenti che desiderano parteciparvi devono presentarsi all'ora prescelta all'ingressa dell'ex Mercato Ortofrutticolo in viale del Lavoro, 37135 Verona

PREMI

  • euro 25.000,00 al progetto vincitore;
  • euro 12.000,00 al progetto 2° classificato;
  • euro 10.000,00 al progetto 3° classificato;
  • euro 7.000,00 al progetto 4° classificato;
  • euro 5.000,00 al progetto 5° classificato;

TORNA IL CALDO RECORD, MAI COSI' IN ULTIMI 200 ANNI

ROMA - Che il clima non sia quello giusto è ormai evidente. E non c'entrano le nostalgiche lamentazioni da anziani sulle 'stagioni di una volta'. L'inverno non si è visto e la primavera, arrivata già a febbraio per i cicli vegetativi, sta già procedendo a larghi passi. A dimostrarlo sono le temperature della prima domenica di marzo, tradizionalmente ancora da cappotto e quest'anno quasi da spiaggia. Un po' in tutta Italia il termometro ha segnato minime giornaliere che accomunano tutto lo stivale senza grandi differenze: 18 gradi a Bolzano come a Palermo, 20 gradi a Firenze come a Catania. Ormai anche gli scettici sembrano essere concordi sulle anomalie del clima. E a mettere definitivamente fine a ogni dubbio arrivano anche i dati ufficiali raccolti dall' Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima (Isac) del Consiglio nazionale delle ricerche: l'inverno 2007 è il più caldo degli ultimi duecento anni. Secondo le rilevazioni dell' Isac-Cnr, che conserva appunto una banca dei dati meteorologici degli ultimi due secoli, quest' anno è stato superato di 1,79 gradi il precedente valore massimo raggiunto nel 1990. Il record di caldo è d'altra parte ben visibile anche in natura dove i cicli riproduttivi sono sconvolti, tanto da aver portato a una maturazione contemporanea e anticipata di verdure e ortaggi che non si era mai avuta prima d'ora. "Per la prima volta nella storia delle campagne romane si raccolgono nei campi le fave, che arrivano normalmente solo in tarda primavera ad accompagnare le scampagnate - spiega la Coldiretti - e sui banchi dei mercati è già possibile trovare una varietà di offerta made in Italy come mai nel passato: dai piselli ai carciofi a tutte le insalate a pieno campo, dalle lattughe alle scarole fino ad asparagi e pomodori". Un' offerta ampia e variegata che non si era mai vista in questa stagione e che sta creando problemi anche al mercato per la sovrabbondanza di prodotti e il conseguente crollo dei prezzi all'origine. La situazione mostra dunque un autunno e un inverno eccessivamente caldi, con temperature oltre i 4-5 gradi in più rispetto a valori normali. Sono stati assai rari gli episodi climatici autenticamente invernali. D'altra parte, come spiegano gli esperti del Cnr, la circolazione delle masse d'aria dall' Atlantico ha invertito la rotta procedendo verso Nord e non viceversa, come accade normalmente in inverno con circolazione di aria fredda da Nord verso Sud proveniente dalla Siberia e dalla Scandinavia. Così anche la leggendaria tramontana ha dovuto arrendersi alle bizzarrie del clima, subendo in questo autunno-inverno una riduzione di oltre il 30%. In pratica non c'é mai stata circolazione di aria fredda Ma il vero problema potrebbe venire in estate per la mancanza di riserve idriche. Dalla fine dell' autunno fino ad oggi le precipitazioni hanno avuto una diminuzione di oltre il 25%, mentre i fiocchi di neve si sono fatti attendere invano nelle località sciistiche. In tutto questo, poi, la natura sembra essere impazzita. In Abruzzo gli orsi bruni hanno mantenuto intatta l'attività per l'intero periodo invernale, mentre in Val d'Aosta gli stambecchi sono già saliti oltre i 2.500 metri come in estate. E al posto della neve, un po' su tutte le montagne, sono comparse da gennaio le fioriture primaverili. Né conforta il fatto che il fenomeno dell' inverno caldo accomuna tutta l' Europa, compresa la Russia dove a gennaio si è arrivati a 10 gradi in più rispetto alla norma.

Al Filarmonico torna Anna Bolena

- VERONA - Dopo 160 anni torna a Verona 'Anna Bolena' di Gaetano Donizetti, che sabato prossimo chiudera' la stagione lirica del Teatro Filarmonico. 'Anna Bolena non e' una vittima, ma una donna moralmente consapevole di aver venduto l'anima e l'amore per diventare regina': questa la chiave interpretativa scelta da Graham Vick, regista spesso provocatorio. Protagonista sara' Mariella Devia. 'Da tempo volevo debuttare in questo ruolo - ha detto la soprano - e farlo con la regia di Vick e' una sicurezza'.

Presentato il Festival Arena Verona


L'evento si svolgera' dal 22 giugno al 1 settembre.
'Nabucco', 'Aida' e 'Il Barbiere di Siviglia' saranno i tre nuovi titoli in cartellone all'85mo Festival dell'Arena di Verona. L'evento si svolgera' dal 22 giugno al 1 settembre nello storico teatro romano del capoluogo veneto. Oltre alle tre nuove produzioni saranno ripresi anche gli allestimenti di 'La Boheme' e 'La Traviata' che hanno riscosso grande successo negli ultimi anni. Per l'apertura, il 22 giugno, sara' messo in scena 'Nabucco' con la regia di Denis Krief.

Un gel in pillola aiuta a dimagrire


Capsula con idrogelo promette di far sparire la fame
ROMA - Per combattere i chili di troppo e' in fase di sperimentazione una capsula contenente un idrogelo superassorbente da ingerire prima dei pasti. La pillola promette di far sparire il senso di fame. Lo sostengono i ricercatori che hanno messo a punto e sperimentato con successo il gel in grado di assorbire fino ad un litro di acqua per grammo di materiale secco. Ora si passa alla sperimentazioni che durera' circa un anno ed e' gia' in corso al policlinico Gemelli di Roma.

Spazzare via i brutti ricordi

Intervenendo su una specifica area del cervello sarebbe possibile inibire la parte di memoria foriera di ansie e dolore
Capita di sentir dire «se potessi spegnere la mente e smettere di ricordare», perché a volte è davvero difficile riuscire a liberarsi da certi pensieri, una volta che sono entrati negli archivi della memoria. Infatti, ansie e ricordi dolorosi spesso diventano un vero e proprio tormento, per chi ci deve convivere. Il pensiero di un evento traumatico o di un grande dispiacere può essere troppo pesante da sopportare e da gestire da parte di chi magari ha visto la propria vita sconvolta da questo genere di eventi. A meno che non si riesca davvero a disattivare quello specifico ricordo, rendendolo finalmente innocuo.
LA RICERCA - Proprio l’identificazione dell’interruttore della memoria, ovvero la comprensione del funzionamento dei processi che creano e alterano i ricordi nella nostra mente, era l’obiettivo di uno studio condotto da Joseph LeDoux, numero uno tra i neuroscienziati, docente al Center for Neural Science presso la New York University nonché autore di innumerevoli studi sulla memoria. L’analisi effettuata da LeDoux sui topi da laboratorio ha permesso di riconoscere una parte dell'area del cervello preposta all’archiviazione dei ricordi in cui si può agire in modo indipendente, senza influenzare l’intera area.
SPEGNERE UN RICORDO - Lo studio, pubblicato su Nature Neuroscience, ha così rivelato che il processo di attraverso cui il cervello trasferisce le informazioni dalla memoria a breve a quella a lungo termine può essere interrotto (tramite un farmaco) lasciando però inalterato l'intero meccanismo. In pratica, Le Doux potrebbe essere riuscito a cancellare un singolo ricordo dal cervello delle cavie, senza influenzare né intaccare minimamente il resto della memoria. «Si tratta del futuro della psichiatria» – ha dichiarato Greg Quirk, neurofisiologo della Ponce School of Medicine di Porto Rico – «la neuroscienza ci darà gli strumenti per rendere più efficace la terapia dei soggetti che soffrono di disordini da stress post-traumatico».

Rimane lunga la strada del recupero sociale

La Società italiana di psichiatria muove delle critiche alla canzone di Cristicchi, troppo rivolta al passato. Che cosa ne pensa Peppe dell'Acqua, erede di Franco Basaglia come direttore del Dipartimento di salute mentale di Trieste? «È singolare e bellissimo che un ragazzo di trent'anni scriva parole tanto sensibili sulla malattia mentale — commenta Peppe dell'Acqua —. L'unica sbavatura, secondo me, è quel finale che pare indicare il suicidio, mentre bisogna insistere sul fatto che la condizione del malato mentale, per quanto dolorosa, è cambiata e la cura e la reintegrazione sono possibili. Io preferisco interpretare diversamente quell'apprestarsi a volare di Antonio, protagonista della canzone. Era il 1975, a Trieste, e Franco Basaglia, accordandosi con alcuni piloti e steward dell'Alitalia, fece volare su Venezia, sull'Istria e su Bologna 120 matti del manicomio di San Giovanni». Ma oggi com'è realmente l'assistenza psichiatrica, secondo le associazioni che si occupano di salute mentale? «Le situazioni di reclusione e degrado dei malati mentali sono ormai fatti residuali, ma ci sono ancora — risponde Ernesto Muggia, presidente onorario dell'Unione nazionale delle associazioni per la salute mentale (Unasam), che raduna più di 150 associazioni di familiari —. Riguardano, per esempio, alcuni istituti psichiatrici privati e i sei ospedali psichiatrici giudiziari ancora attivi in Italia, che ospitano circa 1.500 persone, metà delle quali potrebbero uscire senza problemi da subito. In queste strutture, destinate alla chiusura, non c'è un vero percorso di riabilitazione». «I grandi manicomi — prosegue Muggia — sono però una realtà del passato: oggi il Paese è pieno di piccole strutture che ospitano non più di venti malati. Anche se va detto che in molte di queste strutture non si fa nulla per reinserire le persone nella società. Nei casi migliori si tratta di case-famiglia, ma non mancano ancora oggi i casi di isolamento e abbandono». Secondo un censimento della Società italiana di psichiatria, il problema dei seicento Centri di salute mentale italiani è soprattutto la grave carenza di personale: manca almeno il 30% di quello previsto dagli organici, con inevitabili ripercussioni sulla qualità delle cure. «Con queste ristrettezze, non ci si deve stupire se non si fanno visite domiciliari e se i malati restano nei centri senza speranza di riabilitazione — denuncia Muggia —. Inoltre, la mancata riabilitazione impedisce anche un turn-over: ogni anno in Italia circa 5.000 nuove persone manifestano disturbi mentali che richiedono cure psichiatriche, ma spesso non trovano posto in queste strutture». Proprio riferendosi a queste realtà, il ministro della salute Livia Turco, in un recente incontro promosso dall'Unasam, ha parlato del rischio di «tornare ai manicomi sotto mentite spoglie». «Il fatto è che nella gestione del disagio mentale ci sono regioni avanti di trent'anni rispetto ad altre — riprende Dell'Acqua — . La sfida è di arrivare in tutto il Paese a livelli decenti di cura e riabilitazione per questi cittadini, che come tutti gli altri oggi hanno diritto a un lavoro, a una casa».

Arriva il remix di 'Bollicine'

Il restyling del successo di Vasco sara' hit dell'estate
- ROMA - 'Bollicine' Saffa remix 07, disponibile da domani, si preannuncia uno dei protagonisti dell'estate. Il remix di uno dei piu' grandi successi di Vasco Rossi e' stato prodotto, arrangiato e mixato da Marco & Simone Di Crescenzio. I due producer hanno iniziato la loro attivita' nel 2005. Da allora hanno realizzato remix per artisti come JT Vannelli e Gus Gus, oltre a produrre Del Gado, percussionista apprezzato in tutto il mondo della scena Club

Alcool e tabacco? Peggio delle droghe

Gli scienziati vogliono riaprire la discussione sulla classificazione delle sostanze illegali sulla base di nuovi criteri LONDRA - Alcol e tabacco tra le dieci sostanze più nocive. Più nocive di cannabis, Lsd ed ecstasy. Almeno così conclude uno studio condotto dal professor David Nutt dell’Università di Bristol e pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica The Lancet. Il risultato, per alcuni versi sorprendente, che sconvolge le classifiche governative sulle sostanze più pericolose e proibite, è frutto di un nuovo sistema di classificazione che tiene conto oltre che della pericolosità della sostanza per l’individuo, anche della dipendenza che la sostanza genera e della pericolosità sociale di chi la assume. Si tratta in realtà più che di uno studio sulle sostanze in sé, di un’inchiesta tra intervistati qualificati: psichiatri specializzati in dipendenza da sostanze e ufficiali giudiziari o di polizia con comprovata preparazione scientifica.
ARBITRIO – «L’attuale concezione delle droghe è mal concepita e arbitraria» dichiara Nutt commentando le tabelle del governo britannico (non molto dissimile, per i criteri adottati e per la lista di sostanze considerate illegali, da quello italiano) «l’esclusione di alcol e tabacco è dal punto di vista scientifico arbitraria». Il tabacco è infatti causa del 40 per cento di tutti i ricoveri ospedalieri – ne è quantomeno una concausa – e all’alcol viene attribuita oltre la metà delle emergenze da pronto soccorso. Inoltre l’alcol ha un alto tasso di pericolosità sociale (2,2 in una scala da 0 a 3) ed è secondo in questa classifica solo all’eroina. Il tabacco invece dà una dipendenza inferiore solo a eroina e cocaina.
I PRIMI DIECI – Eroina e cocaina sono le sostanze più nocive in base anche a questa nuova classificazione. A seguire i barbiturici (inventati nel 1903 come sedativi e ipnotici), poi il metadone e quindi l’alcol. Il tabacco è la nona sostanza per pericolosità preceduta da ketamina (un anestetico per uso veterinario che ha conosciuto una discreta e dannosissima moda tra le nuove generazioni come droga «da sballo»), benzodiazepine (una evoluzione raffinata dei barbiturici) e anfetamina. Fuori dalla top ten cannabis (11°) Lsd (l’acido lisergico scoperto per caso da Albert Hoffman mentre cercava di creare un cardiotonico, che si piazza in quattordicesima posizione) e l’ecstasy, solo diciottesima.
CUM GRANO SALIS - I risultati dello studio di Nutt vanno letti con attenzione per evitare facili mistificazioni e pericolosi fraintendimenti. Si riferiscono infatti non alla sostanza in sé, ma al suo uso tipico. Assumere Lsd non è meno nocivo di fumare una sigaretta, soprattutto se se ne fumano venti al giorno. Tuttavia questi nuovi dati sono importanti e i ricercatori che li hanno aggregati sperano che contribuiscano a riaprire il dibattito sulle sostanze illegali. Anche chi non ha partecipato direttamente all'indagine concorda sull'importanza della tabella. Lesile Iversen, professore di farmacologia a Oxford, definisce quella pubblicata su Lancet «il primo passo per una classificazione delle droghe basata sulle prove» e non solo sul retaggio culturale – per cui in occidente l'alcol è ampiamente accettato a differenza di altre culture che lo considerano veleno – e sui pregiudizi. La pubblicazione dei risultati ha acceso un dibattito nella comunità scientifica, sebbene non ancora un dibattito governativo. Ignorare The Lancet non sarà facile per chiunque d'ora innanzi voglia occuparsi della pericolosità – e quindi della legalità – di droghe leggere e pesanti.

Che cos'è la depressione

La depressione riguarda oggi il 15-20 per cento della popolazione italiana, ovvero dai 9 ai 12 milioni di persone: si tratta in maggioranza di donne (colpite il doppio rispetto agli uomini), ma sono a rischio anche gli anziani (soffre di depressione il 20-25 per cento degli over-65) e i giovanissimi (il 15 per cento dei ragazzini fra i 10 e i 14 anni è colpito da depressione). Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2020 la depressione sarà la seconda causa più frequente di malattia nel mondo dopo le malattie cardiovascolari. Non esiste però un solo tipo di depressione: accanto alla depressione maggiore esistono infatti la depressione bipolare (con fasi depressive alternate a fasi caratterizzate da eccitazione), la depressione post-parto, la depressione stagionale (provocata da alterazioni del ritmo dell’orologio biologico).
Le cause. Non esiste una sola causa per la malattia, che è sempre provocata da numerose cause concomitanti: possono scatenare la depressione fattori ambientali, sociali e personali diversi per ogni caso (separazioni, lutti, modifiche sostanziali della propria vita, dipendenze di ogni tipo), che talvolta si sommano a una vulnerabilità genetica per la patologia; la malattia inoltre può essere “innescata” da malattie croniche o trattamenti farmacologici. La base neurobiologica comune è tuttavia un squilibrio dei livelli e del funzionamento di alcuni neurotrasmettitori cerebrali (in particolare la serotonina, ma anche noradrenalina e dopamina) che regolano il tono dell’umore.
I sintomi. Tipici l’umore depresso e la perdita di interesse per attività che procuravano piacere; vi si associano spesso sensazione di inutilità, pensieri di morte, difficoltà di concentrazione, modificazioni del sonno, perdita di energia e alterazioni dell’appetito. Non sono rari i casi in cui si presentano veri e propri sintomi fisici come stanchezza cronica, mal di testa e mal di stomaco
La cure. La terapia della depressione si fonda sull’impiego dei farmaci antidepressivi, che ripristinano il corretto equilibrio della trasmissione cerebrale fra neurotrasmettitori e recettori e a due, tre settimane dall’inizio della cura migliorano nettamente i sintomi dei pazienti: sono esempi di antidepressivi gli inibitori della ricaptazione della serotonina, gli inibitori delle monoaminoossidasi (entrambe categorie che aumentano la disponibilità cerebrale di serotonina) e gli inibitori della ricaptazione di serotonina e noradrenalina. Esistono poi cure specifiche in caso di depressioni particolari (come gli stabilizzatori dell’umore per la depressione bipolare o la fototerapia per la stagionale). Inoltre, alla terapia con i farmaci si affianca molto spesso un percorso di psicoterapia.

Che cos'è il diabete

Nel mondo i diabetici sono almeno 194 milioni, stando alle stime dell’International Diabetes Federation. E nel 2025, avverte l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il numero dei diabetici sarà superiore a quello dell’intera popolazione degli Stati Uniti: in pratica, oltre 300 milioni di persone. Queste le caratteristiche dei diversi tipi di diabete.
Diabete di tipo uno. Insorge di solito nei bimbi o nei giovani adulti ed è provocato da un deficit di insulina: l’ormone prodotto dal pancreas è scarso o addirittura assente, a causa di una reazione autoimmune che comporta la distruzione delle cellule del pancreas che producono insulina.
Diabete di tipo due. Il pancreas produce l’insulina, ma l’organismo è divenuto resistente e non riesce più a utilizzarla a dovere per trasformare il glucosio in energia. Si manifesta di solito negli adulti, soprattutto in coloro che tendono all’obesità, ma sono sempre più frequenti i casi in giovani e giovanissimi; sono fattori di rischio anche la sedentarietà, il fumo, l’ipertensione, le dislipidemie, avere familiari diabetici.
Le cure. Per il diabete di tipo 1 la terapia resta la somministrazione regolare di insulina, eventualmente attraverso microinfusori; sono oggi opzioni possibili anche i trapianti di isole o di cellule pancreatiche per rimpiazzare la produzione dell’ormone. Per curare il diabete di tipo 2 è importante innanzitutto adottare uno stile di vita sano, ma sono utili e spesso indispensabili anche farmaci ipoglicemizzanti e la stessa insulina. Fondamentale, secondo gli esperti, tenere sotto controllo la pressione arteriosa: nei diabetici i valori ottimali sono infatti al di sotto di 80/120, perché gli effetti di una pur ridottissima ipertensione vengono amplificati enormemente dalla malattia diabetica.
I rischi. Se il diabete non è tenuto sotto controllo l’endotelio (ovvero la superficie interna) dei vasi sanguigni si danneggia e con il tempo si possono manifestare complicanze molto serie: problemi cardiovascolari come infarto e ictus, più frequenti nei diabetici; la nefropatia, che costringe una quota considerevole di pazienti alla dialisi e al trapianto di rene; la retinopatia diabetica, spesso causa di cecità; il piede diabetico, che talvolta costringe all’amputazione.
Sindrome metabolica. È una condizione caratterizzata da sovrappeso, ipertensione, glicemia elevata, trigliceridi e colesterolo oltre la norma. Viene considerata l’anticamera del diabete perché i pazienti hanno una spiccata resistenza all’insulina e, senza modifiche dello stile di vita, sono destinati a diventare diabetici entro pochi anni. Oggi l’età media di insorgenza della sindrome si è vistosamente abbassata, tanto che secondo alcune stime ne soffrirebbe ormai il 15 per cento degli under 18.

Che cos'è il morbo di Parkinson

La malattia di Parkinson è un disturbo neurodegenerativo, ovvero una patologia in cui si ha la compromissione di un gruppo di neuroni. In questo caso degenerano le cellule in un’area deputata al controllo dei movimenti e diminuiscono molto i livelli del neurotrasmettitore impiegato dai neuroni coinvolti, la dopamina. Quando il deficit di neuroni arriva al 60-70% del totale, compaiono i primi sintomi visibili.
Si stima che in Italia siano circa 150.000 i soggetti affetti da Parkinson e altri 50.000 i pazienti con un parkinsonismo; nella maggior parte dei casi la malattia si manifesta attorno ai 60 anni, ma in un 10 per cento di malati i sintomi compaiono prima dei 40 anni.
I segnali più comuni con cui si manifesta la malattia di Parkinson sono numerosi, e da caso a caso possono variare in intensità e numero; segni tipici sono il tremore a riposo (scompare quando si esegue un movimento finalizzato), la rigidità e la lentezza nei movimenti.
I farmaci utilizzati per tenere sotto controllo i sintomi della malattia sono soprattutto la levodopa, gli agonisti della dopamina, gli inibitori della dopa decarbossilasi e gli inibitori delle COMT; levodopa è molto efficace, ma dopo un numero variabile di anni (in media otto-dieci) il suo effetto diventa mano a mano sempre più instabile e si deve spesso interrompere la cura.
Quando i farmaci non bastano più esiste la possibilità di intervenire chirurgicamente con la cosiddetta stimolazione cerebrale profonda, che consiste nell’inserire in specifiche aree del cervello elettrodi che le stimolino come un pace-maker. L’operazione è indicata però in un ristretto numero di pazienti, circa il 2-3 per cento dei casi.

Che cos'è l'ipertensione

Si calcola che soffra di ipertensione il 25-30 per cento della popolazione: fra chi ha più di 65 anni la quota di ipertesi sale all’80 per cento ma la malattia non risparmia neppure i più giovani, visto che il 5 per cento degli under 30 ha già la pressione alta. Purtroppo solo un paziente su due è consapevole di essere iperteso: anche per questo gli esperti invitano a misurare la pressione almeno una volta all’anno dal proprio medico, più spesso se si hanno fattori di rischio per le malattie cardiovascolari come il sovrappeso, il colesterolo elevato, il diabete o l’abitudine al fumo. Soltanto nel 15-20 per cento dei malati l’ipertensione è tenuta realmente sotto controllo: molti infatti non seguono le terapie con regolarità e tanti non si curano affatto, preferendo non “sentirsi malati” perché non hanno sintomi evidenti della patologia. Se l’ipertensione non viene trattata in maniera adeguata può comportare gravi danni al cuore, alla circolazione e ai reni, aumentando il rischio di insufficienza cardiaca, infarto e ictus. Pochi pazienti vengono monitorati con test semplici ma rivelatori come l’elettrocardiogramma o l’ecocardiogramma (per verificare le condizioni del cuore) o l’esame delle urine (che tramite la valutazione della microalbuminuria denuncia lo stato di salute dei reni).
Molti i farmaci disponibili per la cura della pressione alta: fanno ad esempio parte della categoria diuretici, beta-bloccanti, calcio-antagonisti, ACE-inibitori, da assumere spesso in associazione fra loro e da scegliere in base alle caratteristiche di ciascun paziente. Indispensabile anche aumentare l’attività fisica, controllare il peso corporeo e ridurre l’apporto di sale con la dieta. Stando alle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la pressione arteriosa normale è inferiore a 130 mmHg (la “massima” o pressione sistolica) e a 85 mmHg (la “minima” o pressione diastolica); i rischi per il sistema cardiovascolare aumentano al crescere dei valori pressori e gli esperti indicano 140/90 mmHg come soglia per l’intervento terapeutico, anche con i farmaci.

Cocaina e anfetamine aumentano

Lo indica uno studio Usa su oltre 8 mila casi in 3 anni. Garattini: «E' la conferma di ciò che sospettavamo»
DALLAS - L'uso di sostanze psicostimolanti, come cocaina o anfetamine può aumentare molto il rischio di ictus. Lo indica uno studio pubblicato sul numero di Aprile della rivista medica americana Archives of General Psychiatry. «I dati accumulati negli ultimi vent'anni danno sostegno al legame tra l'abuso di sostanze psicostimolanti e ictus nei giovani» scrivono gli autori dell'articolo. Cocaina, anfetamine e altri stimolanti possono aumentare il rischio i ictus incrementanto la pressione arteriosa e favorendo il restringimento del vasi sangugni per lo spasmo delle loro pareti.
LO STUDIO - Arthur N.Westover, dell'University of Texas Medical Center di Dallas e suoi collaboratori hanno esaminato un archivio di 3.148.165 schede di dimissione da ospedali texani tra il 2000 e il 2003 per verificare se fosse possiile stabilire effettivamente un'associazione tra abuso di droghe e ictus. Nel periodo considerato i ricercatori hanno riscontrato 8.369 ictus. Nello stesso arco di tempo l'abuso di cocaina è stato secondo solo a quello di alcol, con le anfetamine, al quinto posto di questa «classifica», che hanno fatto segnare un aumento significativo così come gli oppiodi e la cannabis
DIVERSI TIPI DI ICTUS - Per l'anno 2003 i codici di dimissione ospedaliera hanno consentito di distinguere i casi di ictus emorragico e ischemico (nel primo caso i vasi sanguigni del cervello si rompono e il sangue allaga il tessuto nervoso, nel secondo i vasi si occludono e il sangue non arriva più ad alcune parti del cervello). La distinzione ha permesso ai ricercatori di stabilire che l'abuso di anfetamine e cocaina ha aumentato di cinque volte il rischio di ictus emorragico e che l'abuso di cocaina ha raddoppiato il rischio di ictus sia ischemico che emorragico. SIGNIFICATO - «Le implicazioni di questo risultato a livello di salute pubblica e di politiche sociali sono molto importanti» hanno sottolineato gli autori della ricerca, «Soprattutto in ragione della sempre maggiore diffusione di droghe amfetaminosimili ». «Questo studio conferma per la prima volta in termini epidemiologici, e con numeri importanti, quello che sospettavamo in termini fisiopatologici» commenta il professor Silvio Garattini, direttore dell'Istituto Mario Negri, di Milano. « Sapevamo infatti che la cocaina causa problemi ai vasi e al cuore. Era noto il suo effetto in termini di tachicardia e ipertensione. Il riscontro di un aumentato rischio, in particolare di ictus emorragico, è assolutamente coerente con quanto già sapevamo, sia per la cocaina che per le anfetamine».
PREOCCUPAZIONE PER IL FUTURO - «Ma la preoccupazione maggiore riguarda il futuro. Infatti questi dati, anche se solo di pochi anni fa, si riferiscono a un periodo in cui la diffusione di queste droghe, ma soprattutto di cocaina, erano molto inferiore a quella di oggi. Il problema è che oggi la cocaina non è più la "droga dei ricchi", ma ha una diffusione capillare nella società, a tutti i ilvelli. Non solo: il consumo di cocaina è visto come qualcosa di giustificabile, dato "lo stress della vita moderna", quando non addirittura percepito come uno "status symbol" qualcosa che conferisce un certo senso di appartenenza culturale e sociale». «I dati di questo studio» conclude l'esperto, «putroppo corroborano la forte preoccupazione che la sempre maggiore diffusione dell'suo di questa droga, ma anche delle altre droghe anftetaminosimili, come l'ectasy, possa comportare problemi davvero notevoli in termini di patologie gravi nella popolazione . E' certamente l'ora che si avviino serie strategie a livello medico, scolastico e politico per arginare il problema».

Come capisco se mio figlio beve o si droga?

Risponde Piergiorgio Zuccaro, direttore dell'Osservatorio fumo, alcol e droga dell'Istituto superiore di sanità
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista «Alcoholism: Clinical & Experimental Research» i genitori di adolescenti che fanno uso di droghe, alcolici o sigarette si rendono conto di questi comportamenti solo nella metà dei casi.
Ci sono dei segnali che possono essere d'aiuto? Per capire il proprio figlio fuma spinelli o beve alcolici bisogna valutare con attenzione i suoi comportamenti. Questo perché di solito l'uso non occasionale di queste sostanze è espressione di una situazione di disagio. Disagio che può essere evidenziato anche da altri segnali: il ragazzo si comporta male a scuola, non ha un buon profitto, torna a casa tardi la sera, si relaziona male con la famiglia. Solo in questi casi deve scattare un campanello d'allarme.
Come devono comportarsi i genitori? Un dialogo aperto e una corretta informazione sui rischi associati all'uso di queste sostanze sono fondamentali. E se ci si rende conto che la situazione è più seria di quanto si pensasse bisogna mettersi in contatto con esperti di disagio giovanile. In diversi casi anche pochi colloqui riescono a rimuovere l'ostacolo.
Cosa è meglio non fare? Non bisogna frugare dappertutto alla ricerca del «corpo del reato» o raccogliere di nascosto campioni di urina o capelli da far analizzare per la ricerca di droghe. Il rischio è di aumentare le barriere e alimentare un conflitto controproducente.

Trovata balena fossile nel Pisano

Reperto lungo dieci metri, risale a 4 milioni di anni fa
- ORCIANO PISANO (PISA) - Lo scheletro di un cetaceo di 4 milioni di anni fa sta emergendo nella campagna intorno ad Orciano Pisano. Allo scavo stanno lavorando paleontologi del Museo di Storia Naturale di Firenze. Lo scheletro ha mantenuto la connessione anatomica ed e' circondato da una variegata fauna fossile. Il mammifero si sarebbe adagiato sui fondali presumibilmente ad un centinaio di metri di profondita' dell'antico mare pliocenico, che occupava buona parte della Toscana.

Mini-chirurgia per combattere l’asma

Alcuni ricercatori canadesi hanno dimostrato per la prima volta che la termoplastica bronchiale, migliora il controllo della malattia
L’idea di curare l’asma con un mini-intervento chirurgico può apparire stravagante, ma non è così. Alcuni ricercatori canadesi hanno dimostrato per la prima volta che un intervento non farmacologico, la termoplastica bronchiale, migliora il controllo della malattia e hanno appena pubblicato i risultati del loro lavoro sul New England Journal of Medicine, una delle riviste più quotate al mondo.
L’ATTACCO - L’idea del gruppo, guidato da Gerard Cox e John Miller alla McMaster University di Hamilton, Ontario, nasce dalla constatazione che l’attacco asmatico è provocato da una costrizione dei bronchi: per stimoli vari, come per esempio i pollini nelle caso di allergia, le vie aeree si restringono e provocano difficoltà di respiro. Alla base di questo restringimento del calibro sta la contrazione della muscolatura liscia che si trova nella parete dei bronchi. Se si riduce la quantità di muscolatura liscia – hanno allora ipotizzato gli studiosi canadesi – si può pensare di diminuire gli attacchi asmatici, di aumentare i periodi «liberi» da sintomi, di migliorare la qualità della vita e di ridurre l’uso di farmaci. Così è successo.
RISULTATI - Lo studio condotto su 112 pazienti fra i 18 e i 65 anni con asma moderato o severo, seguiti per un anno, ha dimostrato un migliore controllo della malattia in chi era stato trattato con termoplastica rispetto ai controlli non sottoposti alla procedura. «I risultati sono promettenti e la tecnica interessante – dice Lorenzo Corbetta , professore associato di malattie dell’apparato respiratorio all’azienda ospedaliera universitaria Careggi di Firenze – perché le terapie anti-asma sono efficaci fino a un certo punto e almeno un dieci per cento dei casi non è ben controllabile con i farmaci. La termoplastica è il primo trattamento non farmacologico che può aiutare questi pazienti. Nel campo della terapia farmacologia antiasmatica, del resto, sono almeno quindici anni che non escono nuove molecole, a parte un composto anti-IgE per l’asma allergico grave».
LA TECNICA - Per raggiungere i bronchi di piccolo e medio calibro e ridurre la quantità di muscolatura liscia si usa un broncoscopio flessibile, introdotto attraverso il naso o la bocca, che libera energia termica da radiofrequenza, direttamente sulle pareti: l’energia agisce come «desensibilizzante» sulla muscolatura che diventa così refrattaria agli stimoli broncocostrittori. In altri termini, i tessuti vengono riscaldati fino a circa 65 gradi: una temperatura sufficiente a ridurre la massa della muscolatura liscia, ma non a provocare la morte dei tessuti e conseguente cicatrizzazione. L’intero trattamento viene eseguito, dopo una leggera anestesia locale, nel corso di tre sedute che durano meno di un’ora, a distanza di almeno tre settimane l’una dall’altra. «Lo svantaggio della termoplastica – commenta Corbetta – è che si tratta di una procedura invasiva che comporta dei costi, ma ha il vantaggio di non presentare effetti collaterali. Può essere utile non soltanto a chi è refrattario alle terapie, ma anche a chi è costretto a trattamenti a lungo termine con farmaci che possono dare effetti indesiderati. La sua applicazione è in grado di ridurre la somministrazione di questi ultimi e può anche ovviare al problema della scarsa osservanza della terapia, soprattutto quando va continuata a lungo».