martedì 31 luglio 2007

MORTO INGMAR BERGMAN

STOCCOLMA - Il regista svedese Ingmar Bergman è morto. Lo ha ha annunciato l'agenzia svedese TT citando la figlia del cineasta Eva.
Figlio di un pastore della corte reale svedese, era nato il 14 luglio 1918 ed esordì mettendo in scena numerosi drammi a Goteborg e a Stoccolma. Solo in un secondo tempo si dedicò al cinema, che gli diede fama internazionale. Ma il teatro restò al centro dei suoi interessi. Prima di arrivare alla macchina da presa - realizzò oltre 40 film - era stato sceneggiatore di registi importanti, come Sjoberg e Molander. Poi, fin dai film degli anni '40 (Crisi, Prigione) fu dominato dall'angoscia di esistere, problematicizzata alla luce della 'morte di Dio'. Il successo arriva nel 1956 quando termina Il settimo sigillo che ottiene vari riconoscimenti, oltre al premio speciale al Festival di Cannes; arrivano poi l'Orso d'Oro al Festival di Berlino e il premio della critica al Festival di Venezia grazie a Il posto delle fragole. Successivamente Alle soglie della vita e Il volto ricevono il premio come miglior regia rispettivamente a Cannes e a Venezia, mentre nel 1960 La fontana della vergine gli vale il suo primo Oscar.
Nel 1982, dopo quarant'anni di attività, Bergman decide di abbandonare improvvisamente il cinema, per dedicarsi al teatro e alla televisione, così nel 1982, realizza il suo ultimo film per il grande schermo, Fanny e Alexander. Nel 2003 gira Sarabanda, il seguito di Scene da un matrimonio, che con altre 4 reti europee è stato cofinziato dalla Rai, ed è stato anche girato con riprese digitali, sul set Bergman disse: "Questo è il mio ultimo film". Nel gennaio 2005 Bergman ha ricevuto il Premio Federico Fellini per l'eccellenza cinematografica.

venerdì 27 luglio 2007

A Genova la flotta dei velieri storici

La Tall Ships Races quest'anno si svolge nel Golfo ligure. Tra prestigiose imbarcazioni d'epoca ci sono la Vespucci e la Palinuro

GENOVA - Dopo le gloriose edizioni del 1992 e del 2000, Genova ha l’onore dopo tanto tempo di ospitare la Tall Ships’ Races 2007 Mediterranea, il grande evento internazionale dedicato alle più alte e lunghe navi a vela al mondo. Ma al contrario delle due occasioni precedenti, dove Genova era una tappa di partenza, questa volta il capoluogo ligure ospita la conclusione di tutta la regata, offrendo ai genovesi e ai turisti un’occasione ancora più importante per accogliere queste «vecchie signore» del mare. Le imponenti navi storiche, solitamente abituate a navigare nelle acque del Nord, si preparano infatti a ricevere un’accoglienza principesca nel cuore della città, a Porto Antico e anche nelle zone limitrofe, che coinvolgeranno il grande pubblico di equipaggi e visitatori in una grande festa della durata di quattro giorni. Sabato 28 luglio, a partire dalla prime luci della mattina, i 33 velieri che hanno affrontato l’ultima tappa della gara ormeggeranno nel «salotto buono» del porto di Genova, occupando tutta l’area compresa fra i Magazzini del Cotone e la Stazione Marittima. Ad aspettarli in porto c’è già una delle più rappresentative tall ships contemporanee, Shosholoza, arrivata appena due giorni fa da Valencia, che con l’evento genovese condivide il main sponsor, MSC Crociere, e i comuni intenti di offrire la possibilità ai giovani, anche ai meno abbienti, di amare la vela e il mare, come il team sudafricano fa nel suo paese da anni grazie alla Izivunguvungu MSC Foundation for Youth.

Festival Salisburgo, al via stasera

In scena la prima di Thomas Bernhard 'Una festa per Boris'
- VIENNA - Cerimonia solenne a Salisburgo questa mattina, con il quartiere generale politico austriaco al completo, per l'87/ma edizione del Festival. Stasera il sipario si alza con la prima del lavoro teatrale di Thomas Bernhard 'Una festa per Boris' e, per la musica, con un concerto dei Wiener Philharmoniker diretti dal maestro austriaco Franz Welser-Moest. Durante le cinque settimane il Festival (27 luglio-31 agosto) presentera' 205 manifestazioni per 220.000 biglietti, in gran parte gia' venduti.

PESCHICI, INDAGATO ADDETTO ANAS

LUCERA (FOGGIA) - Nel giorno della conta dei danni sui roghi che hanno sfregiato l' Italia, le notizie si accavallano su più fronti: il consiglio dei ministri ha dato il via libera allo stato di calamità per le regioni del Mezzogiorno; c'é una persona indagata in Puglia, un dipendente dell'Anas, per l' incendio più cruento che martedì scorso ha devastato Peschici e il Gargano; e sempre nel comune dauno sale il bilancio delle vittime, che diventano tre. Una giornata, questa, venata anche dalla tristezza di un saluto, l'ultimo: quello ad Andrea Golfera, il pilota del Canadair morto dopo essere precipitato durante lo spegnimento di un incendio nel Parco del Sirente, in Abruzzo. Cosa si nasconde dietro i roghi che uccidono, spaventano, mettono in ginocchio intere comunità? Le indagini in Puglia - regione dove martedì è stata scritta la pagina più nera sul fronte degli incendi - hanno oggi fatto registrare una prima novità. Proprio poco dopo che i ministri Chiti e Santagata davano l' attesa notizia ai giornalisti dello stato di calamità deciso dal consiglio dei ministri, si è saputo che c'é una persona indagata nell' ambito delle indagini sull' incendio di Peschici, coordinate dal procuratore di Lucera, Massimo Lucianetti. Sarebbe un dipendente dell'Anas, indagato per non aver attivato la procedura di allerta che, se messa in moto, avrebbe potuto in qualche modo impedire o limitare il propagarsi dell'incendio divampato a Peschici il 24 luglio scorso.

A quanto si è saputo, l'uomo, che risiede in un comune ad una cinquantina di chilometri da Peschici, sebbene allertato da un paio di turisti sull'esistenza del rogo, sarebbe salito sulla sua autovettura di servizio senza allertare il dispositivo dei soccorsi. A suo carico sono ipotizzati i reati di incendio boschivo colposo, omicidio colposo plurimo, lesioni colpose plurime e rifiuto di atti di ufficio. Nello stesso fascicolo, aperto nei giorni scorsi, si procede a carico di ignoti per le ipotesi di incendio boschivo doloso, omicidio volontario e lesioni. Una indagine complessa, quindi, che vuole dare risposte a tutti, ma soprattutto ai familiari delle vittime: alla moglie e ai tre figli, ad esempio, di Domenico De Nittis, di 60 anni, morto oggi in un ospedale della Liguria dove era stato trasferito a causa delle gravi ustioni riportate sul 60% del corpo nell' incendio di martedì scorso.
Dopo gli anziani fratelli Carmela e Romano Fasanella, di 81 e 71 anni, morti carbonizzati nel fuoco di Peschici, De Nittis è la terza vittima del rogo. Ha tentato, invano, di difendere dalle fiamme il suo laboratorio-punto vendita di oggetti in ceramica, sulla strada provinciale che collega Peschici a Vieste, costruito a ridosso del suo podere che l'uomo coltivava con amore e passione. Le tre vittime sono state ricordate oggi in una riunione straordinaria del consiglio comunale di Peschici. Ancora, in verità, non ci sono certezze assolute sulla natura dolosa di quelle terribili fiamme: gli esperti della Forestale giunti in Puglia da Roma oggi hanno infatti consegnato al magistrato la loro prima relazione dalla quale si evince che non è stato accertato, al momento, se l' incendio divampato a Peschici sia di natura dolosa o colposa. E' stato però individuato l' orario di inizio dell' incendio: le fiamme sono iniziate tra le 10,12 minuti e le 10,37 minuti del 24 luglio. Le indagini, quindi, stanno cominciando a dare i primi frutti. La bara di Andrea Golfera, avvolta dalla bandiera tricolore, e quelle degli anziani fratelli e del commerciante, artigiano e contadino Domenico De Nittis, chiedono sicuramente che sia fatta giustizia. Lo chiedono anche gli operatori turistici del Gargano e lo chiede la gente che ora guarda smarrita gli scheletri dei tanti pini che prima si affacciavano sulle baie di Peschici.

222 INCENDI QUASI 3.000 CHIAMATE
Sono stati 222 gli incendi divampati nella giornata di oggi in tutta la Penisola regioni a statuto autonomo escluse a impegnare i mezzi e il personale del Corpo forestale dello Stato. La Centrale Operativa Nazionale del Corpo forestale dello Stato, che coordina le 15 sale operative regionali, ha ricevuto, dalla mezzanotte alle ore 17.30 di oggi, quasi 3.000 chiamate al numero di emergenza ambientale 1515 del Corpo forestale dello Stato. Il numero più alto di incendi è stato registrato nel Centro - Sud: la Campania è stata la regione più colpita dalle fiamme con oltre (58) roghi, seguita dalla Calabria con (55), dal Lazio (34), dalla Puglia (22), dall Abruzzo (14), dalla Basilicata (8), dal Molise con (7), dal Piemonte e dall Umbria con (5), dalla Toscana con (4), dalla Liguria, dall'Emilia Romagna e dalle Marche con (3) e dal Veneto con (1). Le province più colpite dalle fiamme sono state Cosenza con (26) incendi, Salerno con (24), Avellino con (20), Roma con (19) e Catanzaro con (15). Ancora in miglioramento la situazione incendi nel Paese che sta tornando lentamente alla normalità. Tuttavia continua l'attività dei mezzi aerei del Corpo forestale dello Stato. In particolare un elicottero AB412 partito da Foggia ha operato a San Giovanni Rotondo per domare un incendio, tenuto sotto controllo nel tardo pomeriggio. Un altro AB412 partito da Roma, é invece intervenuto a Montelapiano (Chieti) per domare l'incendio che da giorni sta interessando la zona e che sta mettendo a rIschio oltre 5 mila ettari di macchia bassa. Sempre sulla zona, è stato impiegato l'Erickson 'Toro Seduto' del Corpo forestale dello Stato. E' ancora attivo l'incendio che da diversi giorni sta devastando la zona di Roccafluvione (Ascoli Piceno), anche se la zona appare in miglioramento rispetto a ieri. Sul posto anche dell'Erickson 'Geronimo' del Corpo forestale dello Stato.
Sotto controllo anche il rogo di Fabriano (Ancona) che ha mandato in fumo tra i 70 e i cento ettari di bosco. Infine un AB412 partito da Foggia è intervenuto in provincia di Caserta per domare un incendio scoppiato in località Piedimonte Matese che mette a rischio centinaia di ettari di macchia. Continua intanto l'attività investigativa del personale del Corpo forestale dello Stato. Il Comando Provinciale di Matera ha denunciato ieri due persone mentre per altre 17 sono in corso indagini. Oggi gli agenti del Nucleo Investigativo Provinciale di Polizia Ambientale e Forestale (NIPAF) di Catanzaro del Corpo forestale dello Stato hanno denunciato un uomo di 53 anni per incendio colposo. Inoltre gli investigatori della Forestale, sempre nel corso delle varie indagini sul territorio del catanzarese, hanno repertato i tre ordigni incendiari ritrovati nella località Cipino del Comune di Sersale, teatro nei giorni scorsi di disastrosi incendi.Altri tre ordigni incendiari, pronti per appiccare il fuoco, sono stati scoperti dalla Forestale di Frosinone. I primi due sono stati ritrovati a Monte San Giovanni Campano, in località 'Antera'. Il terzo ordigno è stato invece rinvenuto a Fiuggi.

DAL CDM OK A STATO DI EMERGENZA PER IL MEZZOGIORNO
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera allo stato di emergenza per le regioni del Mezzogiorno. Lo hanno reso noto i ministri Chiti e Santagata al termine dela riunione. Nei prossimi giorni, ha spiegato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Enrico Letta, "nel più breve tempo possibile, saranno fatte le ordinanze per le singole Regioni, gestite dalla Protezione civile, nell'ambito dello stato di emergenza dichiarato oggi dal Consiglio dei ministri per gli incendi". In questo modo, ha proseguito, "si punta a mettere in sesto realtà così drammaticamente colpite".

CONSUMATORI, ARRIVANO TUTELE UE: STOP A PRATICHE SLEALI

ROMA - Stop alle telefonate indesiderate a qualsiasi ora, basta con le e-mail pubblicitarie che intasano le caselle di posta, divieto persino di "pressing psicologico" sui clienti. E' un elenco in dieci punti la lista nera dei comportamenti scorretti nel commercio e nella pubblicità che il governo ha elaborato per evitare che professionisti e aziende si prendano gioco o si approfittino dei consumatori. Ma oltre a redigere la lista dei divieti, il governo ha anche attribuito all'Antitrust più poteri per poter intervenire in caso di abusi, aumentando il limite massimo imposto alle sanzioni e permettendo all'Autorità di intervenire d'ufficio, in modo rapido ed efficace. Con due decreti legislativi, il consiglio dei ministri ha così recepito la direttiva europea a tutela dei consumatori che uniforma i diritti dei cittadini in modo da garantire la stessa sicurezza di acquisto in tutto il vecchio continente.

Il primo provvedimento, il più significativo per la vita di tutti i giorni, vieta le pratiche commerciali scorrette nei rapporti tra imprese e consumatori. La novità sta soprattutto però nella stessa definizione di pratiche scorrette. I comportamenti sanzionabili non si limitano più infatti solo ai messaggi di pubblicità ingannevole o comparativa illecita, ma investono "qualsiasi azione, omissione, condotta o dichiarazione, comunicazione commerciale", compresa la pubblicità e il marketing, "tale da alterare in misura apprezzabile la capacità del consumatore di prendere una decisione consapevole, inducendolo ad assumere una decisione di natura commerciale che non avrebbe altrimenti preso". Il secondo provvedimento disciplina invece la pubblicità ingannevole e comparativa nei rapporti tra professionisti. Tutti "passi avanti nella tutela dei consumatori", per il ministro dello Sviluppo Economico, Pier Luigi Bersani, che, come ideatore di tutti gli ultimi provvedimenti a favore del cittadino-consumatore, si dice soddisfatto di aver recepito la Direttiva tra i primi paesi dell'Ue.

Ancor più soddisfatto é il presidente dell'Antitrust, Antonio Catricalà, che, di fronte alla "sempre maggiore richiesta di giustizia" da parte dei cittadini, si vede ora assegnati poteri di intervento più efficaci contro "abusi, inganni, se non addirittura raggiri truffaldini". Convinte a metà sono invece le associazioni dei consumatori, che invitano ad agire ancora di più a tutela delle famiglie, visto che, nel campo della difesa dei consumatori, resta ancora "molto da fare". Per il Movimento difesa del cittadino, i decreti legislativi del governo hanno colmato "una grave lacuna", ma il Codacons li giudica tardivi rispetto alla Direttiva Ue del 2005. Dubbi anche da parte di Adusbef e Federconsumatori che, pur plaudendo al rafforzamento dei poteri Antitrust, temono che l'annunciato giro di vite si risolva solo "in buone intenzioni non suffragate dai fatti".

ALLUVIONI: PIU' DI 500 VITTIME IN CINA

PECHINO Più di 500 persone sono già morte, in Cina, quest anno, a causa di disastri naturali e i meteorologi prevedono ancora tempeste sulle province del Guanxi, dello Yunnan, del Guizhou e del Sichuan, nel sud del Paese. Ammontano a circa 2.700 le vittime delle tempeste e dei tifoni che si sono scatenati sulla Cina, dall inizio del 2006.
Un bilancio che è secondo, negli ultimi anni, solo a quello dell'estate 1998, in cui le tempeste estive causarono 4.150 vittime. Massima allerta a Wuhan, capitale della provincia dell Hubei, nel centro della Cina, per il livello raggiunto dalle acque del fiume Yangtze, il più lungo di tutta l Asia, che attraversa la Cina dall altipiano del Tibet, a ovest, e sfocia, ad est, nel Mare Cinese Orientale. Le autorità locali, a Wuhan, hanno ordinato alle pattuglie presenti nelle zone a rischio di inondazione del fiume, di tenere sotto controllo i terrapieni e le chiuse della città che conta più di nove milioni di abitanti.
Sacchi di sabbia sono stati preparati per possibili falle nei terrapieni. La possibilità di slavine e tempeste di fango e rocce sono alte e occorre prendere misure preventive , sottolineano dal Centro Servizi Meteorologici cinese. Ieri, il livello dello Yangtze ha raggiunto quota 25,07 metri, il più alto quest anno. La soglia di pericolo è di 27,3 metri. Secondo le autorità locali, nei prossimi giorni, il fiume dovrebbe continuare a salire. Misure analoghe a quelle di Wuhan, vengono prese anche nella provincia sudorientale dello Hunan, dove 15.000 inviati del governo e 260.000 cittadini residenti nella provincia si stanno adoperando per salvaguardare i terrapieni e le chiuse.
Secondo l'agenzia di stampa Nuova Cina, la lunghezza dei terrapieni raggiunge gli 870 chilometri, nell intera provincia. "Alcune aree del Paese - spiega Fang Aiqing, direttore del dipartimento governativo delle operazioni di mercato - hanno sofferto di gravi tempeste e di carenza di scorte di carne. Dopo che il ministero ha discusso della situazione con gli altri dipartimenti governativi, abbiamo deciso di utilizzare le scorte". Storicamente, in Cina, la stagione delle piogge ha causato gravi disastri e lo Yangtze straripò più volte, causando centinaia di migliaia di vittime, in più occasioni: l inondazione del 1954 provocò la morte di 30.000 persone; quella del 1911 portò a 100.000, invece, il bilancio delle vittime. Le più disastrose si verificarono, però, negli anni Trenta, quando a distanza di quattro anni l una dall altra, lo Yangtze straripò due volte: nel 1931, il bilancio delle vittime salì a 145.000; nel 1935, invece, furono 142.000.

SHUTTLE, GIALLO SUL SABOTAGGIO A POCHI GIORNI DAL LANCIO

WASHINGTON - Con gli orologi al Kennedy Space Center in Florida già pronti ad avviare il conto alla rovescia per il lancio dello shuttle Endeavour, la Nasa si è trovata al centro di un misterioso caso di sabotaggio. Una giornata nera per l'agenzia spaziale americana, nel corso della quale sono anche venute alla luce accuse di aver mandato in orbita, in passato, astronauti visibilmente ubriachi.

Un computer pronto ad essere caricato su Endeavour, che dovrebbe essere lanciato il 7 agosto prossimo, è risultato danneggiato. Alcuni cavetti sono stati recisi e il direttore delle operazioni spaziali della Nasa, Bill Gerstenmaier, ha rivelato che l'agenzia sa chi è il responsabile del sabotaggio.

Si tratta del dipendente di una società che lavora in subappalto per la Nasa, già identificato e sul quale sono in corso indagini (avrebbe compiuto un gesto analogo su un altro computer non destinato alla prossima missione). Gerstenmaier si è affrettato a precisare che l'apparecchiatura danneggiata era destinata alla Stazione spaziale internazionale (Iss) e che né lo shuttle, né la Iss avrebbero corso alcun pericolo per il sabotaggio, i cui motivi restano per ora oscuri. La Nasa si è accorta dell'accaduto prima che il computer fosse caricato nella stiva di Endeavour e ha rivelato la vicenda nello stesso giorno in cui ha confermato la data del 7 agosto per la missione, che è mirata a portare avanti la costruzione della base orbitante. L'agenzia spaziale si è detta convinta di poter aggiustare il computer danneggiato in tempo per il lancio, senza dover così andare incontro a un rinvio.

La Nasa è alle prese con una corsa contro il tempo per cercare di terminare la base da 100 miliardi di dollari prima che gli shuttle vadano in pensione nel 2010. La missione successiva a quella dell'Endeavour, in programma a ottobre, vedrà lo shuttle portare sulla Iss un modulo realizzato in Italia e nell'equipaggio ci sarà anche l' astronauta italiano Paolo Nespoli. Problemi di ogni genere hanno complicato il programma shuttle negli ultimi anni, ma secondo un'inchiesta appena conclusa, l'agenzia spaziale nel tentativo di accelerare i tempi potrebbe aver corso seri rischi, mandando in orbita astronauti ubriachi.

La scoperta è stata fatta da una commissione medica indipendente, incaricata dalla Nasa di indagare dopo la vicenda dell'astronauta Lisa Nowak, arrestata lo scorso febbraio per l'aggressione e il tentato rapimento di una collega rivale in amore. I risultati dell'inchiesta sono stati anticipati dalla rivista specializzata Aviation Week, secondo la quale ci sono stati in particolare due casi in cui la Nasa ha dato il via libera a missioni anche dopo che i medici e altri astronauti avevano segnalato colleghi gravemente sotto l'effetto dell' alcool. Nessuna indicazione è emersa sulle identità degli astronauti, sull'epoca dei fatti o sulle missioni di cui avrebbero fatto parte.

OSCAR, GATTO ORACOLO PREANNUNCIA LA MORTE

NEW YORK - C'é chi lo ha già soprannominato l'Oracolo della Provvidenza, perché il gatto Oscar, 2 anni, bianco e tigrato, preannuncia con precisione assoluta la morte dei pazienti di un ospizio di Providence, la capitale del piccolo stato americano del Rhode Island. Di Oscar parla - e con precisione tutta scientifica - il 'New England Journal of Medecine', la prestigiosa rivista medica americana, pubblicando la saga di Oscar, corredata di una serie di foto.

Oscar non sbaglia un colpo: quando una degli anziani pazienti dell'ospizio, spesso colpiti di malattie incurabili o degenerative, sta per lasciare il pianeta, il micio salta sul suo letto ed inizia a fare le fusa. Per il personale medico, è come un segnale: sanno che il prescelto sta per morire e che è giunto il momento di avvertire i familiari. Poi una volta il paziente deceduto, il gatto lascia la stanza pochi minuti dopo.

In tutto, le morte preannunciate da Oscar sono state 25, tutte nella sezione demenza senile de lo 'Steere House Nursing and Rehabilitation Center' di Providence. Le prime ad accorgersene sono state le infermiere dell' unità, che ne hanno parlato con i medici, come ha confermato alla Cbs David Dosa, un geriatra dello 'Steere Center'. Come spiega il 'New England Journal of Medecine, Oscar non e' un gatto magico, o dotato di sesto senso. Particolarmente sveglio, il felino sfrutta probabilmente una serie di elementi per capire che il paziente è sul punto di morire.

Le ipotesi sono varie. E' possibile che come gli infermieri quando il respiro del malato si fa più affannoso capiscono che é sul punto di morire, Oscar faccia lo stesso, leggendo ed interpretando alcuni comportamenti. Un malato sul letto di morte si muove molto poco, ma probabilmente emana anche un odore che un gatto, dall'olfatto molto più sviluppato del nostro, è in grado di percepire. Ne è convinto Joan Teno, medico e professore di medicina alla Brown University, che si trova sempre a Providence e fa parte della prestigiosa Ivy League: "Credo che alcune sostanze chimiche vengono rilasciate nell'atmosfera quando uno è sul punto di morire, e che il gatto le percepisce". Ma non è da escludere che Oscar sia semplicemente un gatto molto osservatore: in grado di capire i comportamenti del personale medico, molto più indaffarato quando un paziente è sull'orlo della morte.

RICERCA GB, LA CANNABIS RADDOPPIA RISCHI PSICOSI

LONDRA - Si fanno più forti le voci che in Gran Bretagna chiedono una 'riclassificazione' della Cannabis, da cui si ottiene l'hascisc, attualmente depenalizzata, in particolare dopo che la rivista Lancet ha pubblicato uno studio per il quale anche un uso minimo di canapa indiana - anche un solo spinello - aumenta del 41% il rischio di esser vittime di malattia psicotiche come la schizofrenia.
Per i consumatori abituali, questo rischio sale a una percentuale che va dal 50 al 200%, dicono i ricercatori britannici, Theresa Moore (Università di Bristol) e Stanley Zammit (Università di Cardiff). I due hanno passato in rassegna i 35 studi più recenti sull'argomento, osservando il legame tra cannabis e stati psicotici e notando "un aumento importante dei casi di psicosi tra le persone che usano questa sostanza". I ricercatori non escludono che ci siano altre spiegazioni per questo aumento delle patologie tra i consumatori di hascisc, "ma, malgrado le incertezze, il pubblico deve essere informato su questa droga molto diffusa".
Lancet, nel suo editoriale, ricorda un suo commento pubblicato nel 1995 nel quale sosteneva che non c'erano rischi, neanche a lungo termini, legati al fumo della cannabis: "Ma i lavori pubblicati da allora portano a concludere che la cannabis accresce il rischio di malattie psicotiche. Il governo dovrebbe investire in campagne d'educazione lunghe ed efficaci sui rischi che la cannabis presenta per la salute". Oltretutto, il tipo più recente di cannabis - detta skunk in inglese - ha una potenza molte volte maggiore rispetto ai tipi che si fumavano, ad esempio, negli anni Ottanta: questo ha portato nei mesi scorsi l'Independent a rivedere la sua posizione sulla depenalizzazione di questo stupefacente.

LADRO MANIACO FIAT PUNTO, 1000 FURTI PER COLLEZIONE

MODENA - Aveva la mania della Fiat Punto il 54enne modenese denunciato per furto dalla Polizia di Modena: nell'arco di diversi anni, l'uomo avrebbe compiuto circa un migliaio di furti su autovetture, sempre ed esclusivamente dello stesso modello. Non rivendeva i materiali, ma li raccoglieva in una casa di Carpineti, nel reggiano. Prediligeva autoradio, occhiali, triangoli di segnalazione, quasi come una forma morbosa di collezione.

L'uomo è stato bloccato dagli agenti della Squadra Volante mercoledì al parco Novi Sad di Modena; stava armeggiando attorno a una Fiat Punto. Nella sua abitazione sono stati trovati circa 50 libretti di circolazione, tutti riferiti a Fiat Punto. La squadra Mobile poi ha compiuto ulteriori accertamenti, individuando il luogo in cui l'uomo riuniva i materiali rubati. C'erano fra le altre cose anche due borsoni pieni di occhiali, oltre a tanta altra merce, che veniva regolarmente catalogata e classificata. Il 54enne è stato denunciato per furto ma non è escluso che, per la sua bizzarra forma di 'ossessione' possa essere indirizzato alle cure di uno specialista.

sabato 21 luglio 2007

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ANSA.it - Incidente ad Hamilton/ Le immagini

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ANSA.it - Videonews - India, eletta prima donna presidente

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ANSA.it - Videonews - Il gran caldo non molla l'Italia

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Musica è....!

Elisa lancia cd internazionale
Tributo ai Rolling Stones con cover di Wild Horses

- Esce venerdi' 20 luglio in anteprima italiana e in edizione limitata, 'Caterpillar', il nuovo album internazionale di Elisa. Il disco e' la versione per il mercato estero di Soundtrack 96-06 e uscira' nei prossimi mesi in Europa e nel corso del 2008 negli Stati Uniti e in Giappone. La tracklist di Caterpillar include, oltre ai successi di questi 10 anni di carriera, anche un tributo ai Rolling Stones con una inedita interpretazione di Wild Horses.


Nannini, accuse di playback a Lugano
La difende il manager: "Mai nei concerti, raramente in tv"

- Gianna Nannini avrebbe cantato in playback in un concerto del 5 luglio a Lugano,secondo quanto scrive il quotidiano Svizzero La RegioneTicino. Il regista della tv svizzera G. Invernizzi, ha detto di avere la 'certezza pur non verificabile tecnicamente, che Gianna Nannini ha cantato alcuni pezzi in playback'. 'Ma quale playback - ha replicato Zumsteg, manager della cantante - I suoi concerti non sono praticamente mai in playback. Lo sono solo, e raramente, durante alcune trasmissioni televisive'.


Sanremo, laboratorio con le star
Renga, Sinigallia e Godano i primi artisti docenti

- Francesco Renga, Riccardo Sinigallia dei Tiromancino e Cristiano Godano, voce dei Marlene Kuntz, docenti ai Sanremolab. Sono i primi artisti che il presidente della commissione dell'Accademia della Canzone di Sanremo, Massimo Cotto, ha chiamato in veste di insegnanti ai corsi di formazione che inizieranno il 10 settembre. I corsi sono propedeutici alle selezioni del concorso che premia i vincitori con l'accesso diretto alla 'Sezione Giovani' del Festival di Sanremo.

Musica: concerto Joss Stone a Lucca
La cantante inglese si e' esibita in esclusiva per l'Italia

- Oltre 2500 persone, e non solo giovanissimi, hanno riempito la storica Piazza Napoleone a Lucca per lo show di Joss Stone. La cantante si e' esibita in esclusiva per l'Italia nell'ambito del Summer Festival 2007. La ventenne artista inglese vanta piu' di un fan club nel nostro paese, anche se non e' una celebrita' come negli Usa e in Gran Bretagna, dove anche i figli di Lady Diana la adorano. La sua voce, tra il soul e il blues, ha incantato e strappato applausi.

Mtv: torna Coca- cola Live
Partecipano Ricky Martin e Zero Assoluto

- Domani su Mtv Italia torna Coca-cola Live. Si esibiscono Ricky Martin e Zero Assoluto. Conduce Alessandro Cattelan. L'appuntamento con la musica dal vivo e' al Parco Marecchio di Rimini. Sul palco salira' anche il cantante o la band vincitrice di Operazione Soundwave, il programma e contest musicale prodotto da Mtv Italia con Coca-Cola in cui si raccontano i sogni e le aspirazioni degli artisti emergenti selezionati da una giuria qualificata e dal pubblico.

PERUGIA, 'SCUOLA DI TERRORE' NELLA MOSCHEA

PERUGIA - Era una scuola di terrorismo quella che la polizia ha individuato in una moschea alla periferia di Perugia. Una cellula "jihadista", ritenuta vicina ad Al Qaida nella quale l'imam veicolava informazioni su come fabbricare una bomba o uccidere in un corpo a corpo, ma anche come pilotare un Boeing 747. Immagini di esecuzioni e violenze mostrate anche a ragazzi e ragazze per "educarli".

Tutto questo emerge dall'indagine 'Hammam' che stamani ha portato a tre arresti. In carcere sono finiti l'imam Mostapha El Korchi, 41 anni, marocchino come Mohamed El Jari, 47 anni, e Driss Safika, 46. Un quarto loro connazionale è invece latitante. A tutti la procura della Repubblica perugina ha contestato l'articolo 270-quinquies del codice penale. Li accusa cioé di avere ricevuto, e fornito per l'imam, addestramento e istruzioni sulla preparazione e uso di esplosivi, armi e sostanze chimiche. Su come realizzare gli ordigni e collocarli in un mercato o a una fermata dell'autobus, ma anche su come pilotare un Boeing 747. Informazioni che, secondo la polizia, Korchi scaricava da siti e forum Internet protetti, utilizzando parole chiave e programmi in grado in sfuggire a qualsiasi controllo. E' lui stesso - è emerso dall'indagine - a citare una pagina web di Al Qaida.

L'imam istruiva poi gli studenti della "scuola del terrore", un locale a piano terra di una palazzina di Ponte Felcino. In orari e contesti estranei alla normale attività di preghiera (e infatti la moschea non è stata chiusa). Intorno a lui ruotavano - ritengono gli investigatori - una ventina di magrebini ora indagati a piede libero. Le loro case sono state perquisite dalla polizia che ha trovato altri 13 clandestini. Tre sono stati arrestati per avere violato la legge sull'immigrazione e otto condotti ai Cpt (altri due espulsi). Secondo polizia e pm la moschea rappresentava il centro operativo dell'addestramento ed era presidiata 24 ore su 24 da Jari e Safika. Qui si praticava - ritengono ancora gli investigatori - non solo l'adesione all'ideologia più radicale ma anche di addestramento pratico alle azioni terroristiche. Un quadro accusatorio che per gli inquirenti si è rafforzato dopo le perquisizioni di stamani. Nella cantina dell'abitazione dell'imam c'erano nitriti, acido e ferrocianuro. Sostanze che di per sé non dicono niente, hanno sostenuto gli esperti dell'antiterrorismo in attesa delle analisi. Il sospetto è comunque che potessero servire a qualche sperimentazione. I controlli hanno poi portato a recuperare quelli che la procura definisce potenziali comandi a distanza per ordigni, timer e telefonini usati sembra. Gli inquirenti ritengono che il gruppo adottasse un sistema operativo analogo a quello dei sostenitori della jihad globale, un terrorismo diffuso fatto di atti di violenza di piccole cellule non legate da strutture stabili.

Oggi il questore di Perugia Arturo De Felice ha parlato di "indagine alle prime battute". Digos e Ucigos intendono infatti chiarire a cosa dovessero servire gli insegnamenti. Al momento non è infatti emersa alcuna applicazione delle lezioni di terrore. A cosa dovevano servire le tecniche veicolate? Seguendo uno straniero che frequentava la moschea di Ponte Felcino gli investigatori hanno comunque potuto ricostruire i contatti con altri elementi legati a cellule terroriste, tra cui un gruppo sospettato di aver collaborato agli attentato di Madrid, ha spiegato dal direttore dell' Ucigos Carlo De Stefano. Aspetti che devono essere chiariti. Oggi il ministro dell'Interno, Giuliano Amato, ha sottolineato che l'indagine "ha portato a individuare non una predicazione più o meno radicale, ma l'utilizzo della moschea a fini di attività terroristica vera e propria", confermando "la necessità di mantenere sempre alta l'attenzione verso luoghi che dovrebbero essere solo di attività religiosa".

Complimentandosi con Amato e con le forze di polizia, il premier Romano Prodi ha sostenuto che l'operazione "ha consentito al Paese di sottrarsi ad una temibile minaccia". "Dagli... Dio è grande... dagli, dagli, dagli" le parole di Korchi commentando davanti alla figlia il video di un esecuzione. "Che Allah protegga i musulmani dagli americani, ebrei e cristiani. Che Allah li distrugga, li colpisca, che Allah li faccia soffrire... che Allah protegga i muhjaheddin" le parole dell'imam al termine della preghiera nella scuola del terrore.

CALDO:UCCELLI;TRUCCHI ANTI-AFA, DA 'RADIATORE' A SPUGNE

- ROMA, 20 LUG - Succose more al posto dei soliti insetti, un ''radiatore'' naturale per disperdere il calore, fino alle piume spugna per dare da bere ai piccoli. Sono questi alcuni stratagemmi messi a punto dagli uccelli in natura per affrontare l'emergenza caldo. ''Una forte afa per gli uccelli italiani e' un evento naturale: a mettere a rischio alcune specie - spiega Fulvio Fraticelli, direttore scientifico del Bioparco di Roma - sono fenomeni correlati, come la siccita' che provoca carenza di acqua e cibo''. Il caldo diventa quindi un' arma letale: ''le femmine della cinciarella - aggiunge Fraticelli - con un fisico gia' debilitato dalla nidificazione e dalla cura dei piccoli, possono arrivare in estate ad una mortalita' del 90%''. Cosa mangiano le cinciarelle in assenza di insetti e invertebrati come i lombrichi? ''Le more, che contengono l'80% di acqua - afferma l'esperto - una risorsa rara durante il periodo estivo''. Come difendersi invece dal calore vero e proprio? ''Gli uccelli non sudano e tengono aperto il becco, ansimando, ma cosi' perdono acqua - spiega Fraticelli - per questo animali come i marabu' o gli avvoltoi hanno il gozzo nudo sotto il collo, che costituisce una sorta di ''radiatore'' naturale per la dispersione di calore''. Avvoltoi non mancano in Italia, da quelli reintrodotti sul Monte Velino-Sirente o sui Nebrodi, alla Sardegna, nella zona di Bosa, e nel Carso triestino in Friuli. E poi ci sono i cosiddetti ''piccioni del deserto'', della famiglia dei pteroclidi, che hanno una borraccia incorporata: ''Per dissetare i piccoli nel nido, questi animali mattina e sera compiono viaggi nelle oasi piu' vicine per prendere acqua - spiega l'esperto del Bioparco - utilizzano il piumaggio del petto come una spugna, dove poi i piccoli infilano il becco e bevono''. Si tratta di uccelli comuni in Spagna, in particolare in Andalusia, ma anche nel deserto di Crau, a nord delle foci del Rodano in Francia. Non tutto il male viene per nuocere pero'. Non c'e' niente di meglio di un ''sunning'', un bagno di sole, per liberarsi dei parassiti. ''Non e' raro vedere piccioni in strane posizioni, immobili sotto il sole - racconta Fraticelli - in realta' stanno eliminando i parassiti grazie ai raggi ultravioletti''. Chi se la passa meglio fra gli uccelli in citta' e quelli in natura? ''Sicuramente quelli in citta' - spiega il direttore scientifico del Bioparco - che hanno scoperto gli impianti di irrigazione. Sui pratini all'inglese, che vengono innaffiati regolarmente tutti i giorni, c'e' una bella concentrazione di merli, storni, ballerine bianche e pettirossi''. E come avviene per gli altri animali anche gli uccelli durante il giorno fanno la ''siesta'': inutile spostarsi quando fa caldo, meglio mattina e sera.

FINE SETTIMANA DI FUOCO IN 14 CITTA'

ROMA - Non si placano le ondate di calore che stanno investendo in questi giorni l'Italia. Secondo il sito della Protezione Civile, almeno fino a lunedì il livello è di allarme in gran parte della penisola, con punte previste di temperature percepite che toccheranno i 40 gradi a Catania, i 38 a Bari, 36 a Verona.
Un leggero miglioramento, ma con temperature sempre intorno ai 30 gradi percepiti, si avrà in alcune zone del Nord a partire da domani, ma per il Centro e il Sud il livello di allarme è segnato in "rosso" per il fine settimana e per lunedì. Ma non è detto che da martedì la situazione migliore: i dati, infatti, vengono elaborati dalla Protezione Civile soltanto per un arco di tre giorni per avere il massimo dell'attendibilità possibile delle previsioni. Da segnalare anche l'aumento dell'umidità, che con le alte temperature farà salire il calore percepito.

SPRINT DELLE GELATERIE ARTIGIANE, LOMBARDIA AL TOP

ROMA - La passione per i gelati non tramonta mai. Le famiglie italiane spendono in un anno 1,8 miliardi di euro in gelati artigianali e industriali, pari a 79 euro per famiglia. Il consumo è maggiore per le coppie con figli e per le coppie giovani senza figli, con una spesa media tra i 90 e i 130 euro all'anno.

TIRA IL NORD
Oltre la metà dei consumi di gelati, compresi quelli industriali, si concentra quindi, come evidenziato anche dalla presenza di gelaterie artigianali, nel Nord: il 31,9% del consumo è determinato da famiglie del Nord Ovest e il 21,6% da famiglie del Nord Est; al Mezzogiorno appartiene il 28,3% dei consumi e nel Centro troviamo il rimanente 18,1%.

NUOVI LABORATORI
La passione del Belpaese per il gelato artigianale ha accelerato la nascita di nuovi laboratori, che al 31 marzo scorso ammontavano in tutto a 34.265, 1.233 in più rispetto all'anno scorso, archiviando un incremento del 3,6% (e del 6,8 rispetto al 2004, anno boom per il settore). A livello territoriale, il record del numero delle gelaterie se lo aggiudica il Nord, con in testa la Lombardia. Considerevole anche la spesa annua delle famiglie: 950 milioni di euro.

La classifica relativa al numero di gelaterie artigianali, informa una rilevazione dell'Ufficio studi della Confartigianato, assegna il posto più alto del gradino alla Lombardia, attestata a quota 5.743 unità, seguita dal Veneto (3.374), Emilia Romagna (3.154) e Lazio (2.919). Tuttavia, in un arco di tempo compreso tra il 2004 e il primo trimestre 2007, il maggior tasso di crescita è stato registrato nelle regioni del Centro, dove le gelaterie artigianali sono aumentate dell'8,2% rispetto alla media nazionale del 6,8%. Le regioni più dinamiche nel periodo esaminato risultano essere infatti Lazio (+ 9,7%) e Molise (+ 9,2%), seguite da Puglia (+9,1), Sicilia (+8,6) e Piemonte (+7,8). Sopra la media nazionale anche le gelaterie artigianali nel Mezzogiorno, con un aumento del 7,3%.

PREZZI
Per quanto riguarda i prezzi dei gelati (anche in questo caso sia industriali che artigianali), Confartigianato segnala una dinamica molto contenuta: la variazione tendenziale rilevata a maggio 2007 è dello 0,5%, a fronte di una crescita dei prodotti alimentari del 2,6% e di un indice generale dei prezzi al consumo che sale dell'1,5%. Inoltre la dinamica dei prezzi nei primi cinque mesi del 2007 ha mostrato una decisa frenata: dallo 0,9% di crescita tendenziale a gennaio 2007 si è passati allo 0,8% di febbraio, allo 0,6% di marzo e allo 0,8% di aprile, con la frenata finale allo 0,5% di maggio.

MANCANO GLI ADDETTI
Da ultimo, avverte lo studio, per soddisfare le richieste del mercato, le gelaterie artigianali segnalano la necessità per il 2007 di 1.100 addetti. Tuttavia gli imprenditori lamentano forti difficoltà a reperire queste figure professionali, tanto che forse dovranno rinunciare ad assumere il 77% dei potenziali dipendenti.

BULLISMO E' 'CYBER', DANNI PIU' FORTI

ROMA - Il bullismo dilaga su Internet, le forme tecno-mediate di prevaricazione e violenza che hanno per protagonisti soprattutto gli adolescenti sono infatti un fenomeno che cresce in modo inquietante e i cui danni rispetto al bullismo 'vecchia maniera' sono di gran lunga amplificati, perché l'atto corre veloce su internet e di telefonino in telefonino.
E' quanto riferisce Daniele La Barbera, direttore della Clinica psichiatrica dell'università di Palermo che avverte: se già oggi in America, stando a uno studio riportato dal magazine NewScientist del Pew Internet e American Life Project di Washington DC, un terzo dei teenager utenti di internet è stato vittima di cyber-bullismo, "in pochi anni potremmo arrivare anche noi a questo dato".
Oggi circa un adolescente italiano su 5 è vittima di bullismo, spiega La Barbera, sempre più spesso si tratta di atti tecno-mediati, con email, sms, videofonini, you tube, chat, messaggistica istantanea. Pesantissimi i danni per la vittima che spesso non ce la fa a sopportare la frustrazione al punto da togliersi la vita, come é successo per esempio, racconta New Scientist, a Ryan Halligan, tredicenne britannico che per mesi ha subito via instant messaging le vessazioni dei compagni che lo deridevano dicendogli che era gay.
Nel cyber-bullismo, spiega La Barbera, il bullo sfrutta le nuove tecnologie per il proprio bisogno di protagonismo, per sentirsi onnipotente, superare i limiti. La possibilità di diffondere in rete l'atto della propria bravata, prosegue La barbera, lo rende ancora più gratificato perché diviene non solo protagonista ma anche regista della violenza. E la vittima? Le ferite lasciate da un'azione di cyber-bullismo sono più profonde: "pensiamo - precisa lo psichiatra - a una ragazzina che subisce molestie il cui molestatore mette in rete l'atto esponendola di fronte a migliaia di persone, il trauma è molto maggiore".
E poi il web offre un'arma in più al bullo, l'anonimato, rendendolo ancora più onnipotente e aggressivo nel tormentare, affliggere, minacciare la vittima per esempio via email o chat. Come difendersi? La vittima deve confidarsi, meglio se con un adulto, ma serve anche la prevenzione, oggi facciamo i conti con "un'emergenza educativa nella scuola proprio per la difficoltà degli insegnanti di intervenire e vi è una crisi drammatica del principio di autorita", conclude La Barbera, che lascia al bullo le mani libere.

CINEMA, ARRIVA DIVIETO PER MINORI DI 10 ANNI

Via libera del Consiglio dei Ministri al cosiddetto ddl Rutelli a tutela dei minori nella visione dei film e dei videogiochi: tra le novità del provvedimento anche il divieto ai minori di 10 anni per alcuni film considerati a rischio o troppo violenti per i più piccoli.
La legge, aveva spiegato il ministro dei Beni Culturali proprio qualche giorno fa, "rovescia la solita impostazione sulla censura, favorendo un sistema di autocertificazione come accade in molti altri stati. Il governo non avrà più funzione di censura ma stabilirà un sistema di autoregolamentazione responsabile".

giovedì 19 luglio 2007

ARRIVA IL VADEMECUM PER IL RISPARMIO ENERGETICO

- ROMA - Risparmiare energia si puo'. Un manuale, realizzato dai giovani Verdi, suggerisce piccoli gesti quotidiani per la tutela del nostro pianeta e per invogliare al risparmio energetico con un occhio al portafoglio e uno al pianeta. Suddiviso nei capitoli dedicati al consumo di acqua, elettricita', gas, arricchito da una guida ai simboli che identificano i prodotti piu' compatibili con l'ambiente, con la tutela dei diritti degli animali e l'equita' sociale il vademecum insegna, per esempio, a usare erogatori di flusso per i rubinetti permette di consumare meno acqua e di ottenere un risparmio di circa il 50%; sostituire le lampadine a incandescenza con quelle a basso consumo, che durano dieci volte di piu' e consumano cinque volte di meno; spegnere la spia dello stand-by degli apparecchi elettroniche permette un risparmio fino a 130 euro l'anno; ridurre la temperatura del riscaldamento casalingo di soli due gradi permette un risparmio di circa il 20% sulla bolletta. Il manuale, ideato dal responsabile nazionale dei giovani Verdi, Rafi Korn, promuove la politica delle 5 R: ridurre, recuperare, riciclare, rispettare e, non ultima, risparmiare. Il manuale verra' distribuito in tutta Italia e sara' pubblicato nelle prossime ore sul sito internet www.giovani.verdi.it. Il vademecum contiene anche una tabella da compilare mensilmente per annotare i consumi energetici e verificare concretamente i risparmi conseguiti da ciascuna famiglia che, naturalmente, abbia seguito i consigli del manuale.

CARTA RICICLATA:CINA PRIMA AL MONDO MA MINA FORESTE

La Cina e' il maggior consumatore mondiale di carta riciclata, per produrla usa la carta di scarto proveniente dagli altri paesi. Ma, sia per il fabbisogno interno crescente a ritmi vertiginosi, sia per l'export verso paesi importatori che preferiscono carta vergine, la carta usata non e' sufficiente alla produzione cinese che e' quindi una fortissima minaccia per le foreste del mondo. Luci e ombre cinesi nel settore emergono dal report redatto dall'organizzazione internazionale forestale Forest Trends intitolato 'Environmental Aspects of China s Papermaking Fiber Supply'. E laddove la carta riciclata non basta, spiega Brian Stafford che ha steso il rapporto, ecco che si materializza la minaccia dello sfruttamento illegale delle foreste: la Cina infatti si rifornisce di pasta di legno e legname per cartiere soprattutto da taglio e trasporto illegale del legname di Indonesia Russia Orientale. C'e' dunque la legittima preoccupazione che la crescita futura dell'industria cartiera cinese avvenga anche a spesse delle gia' sfruttate foreste naturali dei tropici. Dal report emerge che il 60% delle fibre usate nell'industria della carta in Cina derivano da carta usata, molta della quale importata da Usa, Europa, Giappone. Negli ultimi 10 anni queste importazioni sono cresciute del 500% da 3,1 milioni di tonnellate nel 1996 a 19,6 milioni nel 2006. Inoltre l'America da sola nel 2006 ha venduto 8,6 milioni di tonnellate di carta usata alla Cina e solo negli ultimi 4 anni la Cina ha salvato dalle discariche 65 milioni di tonnellate di carta usata in USA e Giappone. E lo scorso anno ha salvato 54 milioni di tonnellate di legname grazie alla produzione di carta riciclata. Cina promossa nella produzione di carta allora? Non proprio, infatti dove l'uso della carta riciclata non arriva iniziano i problemi: dal report e' emerso per esempio che nel 2005 solo per il 64% della produzione cinese di carta di qualita' (cioe' non riciclata) e' stato usato come materia prima legname da foreste con un management rispettoso per l'ambiente, il resto e' legname di dubbia provenienza da aree di sfruttamento illegale delle foreste. E' necessario, conclude il report, che le compagnie cartiere cinesi adottino sistemi per la tracciabilita' del legname, in modo da evitare lo sfruttamento illegale delle foreste.

ACQUA: LANCIATA STRATEGIA PER COMBATTERE PENURIA E SICCITA'

La Commissione europea si fa carico della crescente crisi idrica e della siccita' dovute ai mutamenti climatici. L'esecutivo ha annunciato oggi l'avvio di un ampio dibattito sul ruolo che l'Europa potra' assumere per favorire il risparmio di acqua e un uso razionale della risorsa. La Commissione ha reso noto oggi una prima serie di opzioni strategiche e questioni importanti che verranno discusse e sviluppate nei prossimi mesi, e presentate poi nel corso del 2008. Tra queste, la fissazione di un prezzo equo per l'acqua, l'introduzione di vincoli per il consumo e altre misure per ridurre gli sprechi, e lo studio di nuovi sistemi di ripartizione della risorsa tra i diversi settori economici. L'obiettivo e' di frenare gli sprechi d'acqua che mediamente rappresentano il 20% dei consumi totali europei, con punte fino al 50% nelle regioni del Mediterraneo. Stavros Dimas, commissario all'Ambiente, ha sottolineato la necessita' di ''adottare un approccio integrato nell'ambito idrico, poiche' un uso duraturo di tale risorsa e' assolutamente vitale se si vuole garantire la disponibilita' dell'acqua per tutti gli europei e tutte le attivita' economiche''. Benche' l'Europa disponga globalmente di risorse idriche sufficienti, e' alto il rischio che il quadro peggiori, considerando il costante aumento degli episodi di siccita' verificatisi negli ultimi trenta anni, come quello che nell'estate 2003 ha interessato circa un terzo del territorio Ue e provocato danni per 8,7 miliardi di euro. Secondo la Commissione Ue, con una serie di misure drastiche, accompagnate da un cambio di mentalita' e di abitudini, si potrebbero risparmiare ogni anno fino al 45% di acqua (123 chilometri cubi), vale a dire una quantita' superiore all'aumento dei consumi prevista di qui fino al 2025. L'Italia e' uno dei paesi piu' interessati, in quanto potrebbe essere uno dei paesi piu' colpiti dalla penuria idrica. Ma e' anche uno dei paesi che potrebbe risparmiare di piu', considerando che in Italia quasi 200 litri a testa di acqua si perdono lungo il percorso. L'Italia gia' oggi e' al quarto posto in Europa per l'uso delle proprie riserve naturali: nel 2003 ne sono state usate il 48%, il doppio rispetto al 1992. A livello europeo, l'agricoltura e' uno dei grandi imputati, con il 64% di acqua consumata, insieme all'energia (20%), l'uso civile (12%) e l'industria (4%). ''Tutti i settori economici hanno bisogno di sviluppare tecnologie e pratiche efficienti. In alcune regioni, il risparmio di acqua puo' arrivare fino al 30% del totale di quanto consumato'', affermano gli esperti della Commissione. ''In alcune citta', le perdite nei network di rifornimento idrico possono arrivare fino al 50%''. Per arginare questa situazione allarmante, la Commissione chiede agli Stati membri strategie che puntino a premiare le tecnologie, le azioni e i prodotti a basso consumo idrico. Sistemi di irrigazione piu' moderni potrebbero fare diminuire i consumi agricoli fino alla meta' e l'uso di nuove tecnologie potrebbero fare risparmiare il 65% dei consumi nei parchi e il 20% nelle scuole. Ed anche i consumi domestici potrebbero essere ridotti del 35-40%.

CALDO: CNR, E' ALLERTA OZONO IN PIANURA PADANA

''E' allerta ozono in Pianura Padana''. La segnalazione arriva dalla ''sentinella'' dell' Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima (Isac) del Cnr di Bologna, la stazione di ricerca Vittori sul monte Cimone, in provincia di Modena, ospitata dal servizio meteorologico dell' aeronautica militare. ''Da alcuni giorni l'Italia e la Pianura Padana sono interessate da un'intensa area di alta pressione che favorisce fenomeni di produzione e accumulo di ozono superficiale - spiega Paolo Bonasoni, responsabile della stazione del Cnr - infatti, in aree contraddistinte da elevate emissioni di precursori dell' ozono (quali idrocarburi, ossidi di azoto ed ossidi di carbonio), condizioni meteorologiche caratterizzate da stagnazione delle masse d'aria e da elevati livelli di radiazione solare favoriscono la produzione fotochimica di questo inquinante pericoloso per la salute umana e l'ambiente''. A provocare il fenomeno e' sempre l'accoppiata caldo e smog, che mette a rischio la salute, specie nelle grandi citta'. E in genere c'e' una connessione tra i valori registrati in quota dal Cnr e la situazione a valle, a partire da grandi centri come Bologna, Forli', Modena, Reggio Emilia, ma anche Milano e Verona. ''Dai nostri studi abbiamo messo in evidenza come le ondate di calore estive possano provocare aumenti della concentrazione di ozono oltre i 2.000 metri di quota - afferma Bonasoni - e queste condizioni di alta pressione possono favorire la produzione di ozono che vengono successivamente trasportati dalle zone di emissione alla nostra stazione''. In particolare, riferisce il responsabile della ''sentinella'' del Cnr ''tra venerdi' 13 e lunedi' 16, la stazione del Monte Cimone, a 2.165 metri sull'Appennino Tosco Emiliano, ha rilevato elevate concentrazioni di ozono, ben al di sopra della media del periodo, circa 68 ppbv, cioe' parti per miliardo, con punte di oltre 90 ppbv, equivalenti alla soglia di informazione alla popolazione di 180 microgrammi per metro cubo''. Una concentrazione da allerta, quella di 180 microgrammi per metro cubo, per la salute della popolazione, specie per chi soffre di patologie cardiovascolari, bambini e anziani. ''Superamenti di questa soglia - precisa Bonasoni - sono stati infatti registrati dall'Arpa Emilia-Romagna a Modena e Bologna''. L'allarme ozono destinato a tutta la popolazione scatta invece quando si tocca quota 240 microgrammi per metro cubo.

Clima: aumento Co2, colpa uomo 10%

Zichichi, ad incidere soprattutto fenomeni naturali
'L'uomo e' responsabile solo al 10% dell'aumento di Co2 nell'atmosfera'. Lo ha detto Zichichi della World Federation of Scientists. Ad incidere sono soprattutto i fenomeni naturali, ha spiegato lo scienziato nel corso di un'audizione presso la commissione Territorio e ambiente del Senato, che sta conducendo un'indagine conoscitiva sui cambiamenti climatici. 'Non esiste un'equazione matematica del clima - ha sottolineato Zichichi - ma solo delle approssimazioni numeriche'.

OMS, decalogo contro ondate calore

Prima regola: bere acqua indipendentemente dal senso di sete
Un decalogo per affrontare le ondate di calore viene reso noto dal Centro dell'Organizzazione Mondiale della Sanita'. La prima regola da seguire e' bere acqua, indipendentemente dal senso di sete, durante la giornata (8-12 bicchieri). La seconda regola, reintegrare sali minerali in caso di sudorazioni abbondanti. Tra le altre regole: indossare vestiti di cotone o lino; fare pasti leggeri a base di pesce, frutta e verdura; evitare vino, birra e superalcolici.

Dal curry una cura per l'Alzheimer

Spezia attiva sistema immunitario contro placche cervello
Nella tradizione gastronomica indiana del curry si potrebbe nascondere il principio attivo per una potenziale cura contro l'Alzheimer. L'equipe di John Cashman, dell'Istituto di Ricerca BioMolecolare Umana a San Diego, ha infatti scoperto che il composto attivo delle spezie alla base della preparazione del noto condimento indiano, attiva il sistema immunitario contro le placche che devastano il cervello dei malati. L'Alzheimer e' attualmente la forma di demenza senile piu' diffusa.

Aifa, c'e' medicinale epilessia

Dopo rischio sospensione produzione Zearontin
L'Agenzia Italiana del Farmaco assicura la disponibilita' di un medicinale per l'epilessia, lo Zerontin. Dopo la segnalazione all'Aifa della possibilita' di sospensione della produzione del farmaco da parte della ditta Pfizer, l'agenzia 'si e' attivata per assicurarne la disponibilita' per il presente e il futuro'. La Pfizer si e' impegnata, su richiesta dell'Aifa, a riattivare la domanda di autorizzazione nazionale al commercio e di produzione di Zerontin.

Cinema: al via nuovo film di Cruise con aerei con svastica

E' la storia del fallito attentato a Hitler del luglio 1944
Girate oggi in Germania le prime prove di registrazione di 'Valkirye', film che vedra' Tom Cruise nel ruolo dell'attentatore di Hitler. L'attivita' di registrazione e' cominciata con una scena in un vecchio aereo da caccia della Wehrmacht, le forze armate tedesche naziste. Cruise recita il ruolo di Claus Schenk von Stauffenberg, che pianifico' l'attentato alla vita di Hitler fallito il 20 luglio 1944. Circa 200 i collaboratori che quotidianamente parteciperanno ai lavori per il film.
Durante riprese di 'Valkyrie', su ufficiale von Stauffenberg
Aerei con la svastica nazista sulla coda volteggiano su Berlino durante le riprese di 'Valkyrie', il film interpretato da Tom Cruise. Narra di Claus von Stauffenberg, l'ufficiale nazista che attento' a Hitler nel 1944 e che fu fucilato dopo che il fallimento del suo tentativo di assassinare il Fuehrer. Gli abitanti, che erano stati avvisati dal sindaco, hanno immortalato l'evento eccezionale: in Germania e' vietato mostrare o esporre simboli del nazionalsocialismo.

Sting condannato per licenziamento

Giudici stabiliscono risarcimento danni di circa 37mila euro
Sting e la moglie sono stati condannati a pagare alla ex cuoca di casa circa 37 mila euro per averla licenziata perche' incinta.La 41enne Jane Martin, per 8 anni al servizio della rock star, si era rivolta al tribunale del lavoro di Sothampton.'La signora Styler mi ha cacciato perche' sono rimasta incinta', ha denunciato in tribunale.I giudici hanno considerato l'episodio un caso di licenziamento ingiusto e di discriminazione razziale, condannando la coppia al risarcimento dei danni.

Bimbo olandese scomparso, denunciato il papa'

ROMA - Non è mai arrivato in Italia Ammar Grairia, il bambino olandese di tre anni di origine algerine la cui scomparsa a Roma è stata denunciata ieri dal padre, Mourad.
Il padre del bambino, particolarmente stressato da una difficile situazione familiare, avrebbe mentito sulla scomparsa del figlio. Mourad Grairia avrebbe inventato di sana pianta la vicenda. Secondo quanto risulta agli investigatori della squadra mobile di Roma - che hanno preso in carico le indagini dalla Polizia ferroviaria - l'uomo sarebbe in Italia da almeno una settimana. Gli agenti diretti da Alberto Intini stanno compiendo, comunque, verifiche con le autorità straniere.
DENUNCIATO IL PAPA' Mourad Grairia è stato denunciato dagli agenti della squadra mobile di Roma, diretti da Alberto Intini, per i reati di procurato allarme e stimolazione di reato.
In questura sono giunti nel pomeriggio alcuni funzionari dell'ambasciata olandese che hanno raccolto documentazione sul caso assicurando anche un interessamento futuro. Intanto, si è appreso che Grairia in Olanda ha presentato più volte denunce nei confronti della ex convivente.
Dalla questura di Roma continuano le ricerche per rintracciare la donna per accertare la veridicità della versione dei fatti fornita da Grairia.

RITORNA IL REGGICALZE, LO METTE 15% DELLE FRANCESI

PARIGI - Guepiere, bustier, corsetti e reggicalze: la lingerie sexy degli anni '30 torna ad essere elemento indispensabile di seduzione. Nell'era del collant le donne del terzo millennio cercano il fascino retrò. Parola di Chantal Thomas, stilista di moda e specialista dell'intimo femminile. "Sono sempre un po' stupita di vendere così tanti reggicalze. Ad essere sincera, è mille volte più comodo il collant ed è molto più semplice da indossare", ha detto Thomas al quotidiano Liberation, che ripercorre la storia di questo accessorio femminile, da accessorio sexy delle pin-up a oggetto intimo delle prostitute, ad elemento di seduzione delle ragazze di oggi.
Resta il dubbio sull'inventore di quest'accessorio sexy per eccellenza. I più concordano su Fereol Dedieu, il francese che nel 1876 si inventa un oggetto che "forma con il basso ventre, i fianchi e le cosce un quadro di bellezza, o un obiettivo, come si preferisce". Si trattava di un piccolo accessorio 'fru fru' di lingerie che "serve a reggere le calze". "Il reggicalze si mostra ad una persona sola. Rispetto al reggiseno che spesso si lascia intravedere sotto la camicia o un top velato, il reggicalze non si esibisce: quando lo si indossa lo si fa per scelta, con uno scopo preciso, quella volta, per esempio, che si vuole sedurre il proprio fidanzato", ha aggiunto la stilista. "Anche se oggi ha perso la sua connotazione di accessorio da prostituta, il porta giarrettiera ha mantenuto tutto l'immaginario erotico del gioco sessuale. Con la guepiere resta il pezzo più eccitante dell'intimo femminile", ha detto Chantal Thomas. A livello di vendite si va da 300 reggicalze ogni 3000 reggiseni. Sono ormai dal 10 al 15% delle francesi ad indossarlo.
Per la stilista sono sempre di più gli uomini dai 20 ai 30 anni che richiedono l'accessorio, senza vergognarsene, per regalarlo alla loro compagna. "Il comportamento maschile è molto cambiato: vent'anni fa chi comprava un reggicalze per la propria donna era un uomo maturo e discreto, tra i 40 ed i 50 anni, e lo preferiva in pizzo nero". E' solo dagli anni '90 che giarrettiere e reggicalze hanno cominciato ad entrare nelle collezioni di lingerie delle firme di moda, per un pubblico ricercato, ha spiegato Thomas. Prima con la rivoluzione femminista le donne lo consideravano un accessorio per sedurre l'uomo, quindi di sottomissione. Non indossavano nemmeno più il reggiseno. "Mi sono ispirata alla lingerie degli anni '30 e '40, ai vecchi film come L'Angelo azzurro, con la provocante Marlene Dietrich, alle immagini di Greta Garbo in deshabillé rosa salmone bordata di piume, e ai corsetti del 1900. L'intimo mi ha sempre attratta, era diventato l'accessorio portante delle mie sfilate", ha detto. "All'inizio andavo a comprarlo a Pigalle ma era di bassa qualità, in nylon e con pizzi e ricami volgari. Ne ho fatti fare in seta, dai colori vivaci, come il rosso, il verde, il giallo", ha aggiunto. La generazione delle ragazze lo portava per divertimento, per gioco, non lo percepiva nell'immaginario della donna-oggetto. "Anzi, quando ci si mette la giarrettiera ci si sente sexy, è un elemento di forza", ha concluso la stilista.

HARRY POTTER, PIRATI USA HANNO MESSO IN RETE IL LIBRO

LONDRA - Alla fine i pirati informatici sembrano avercela fatta: gira su Internet una versione scannerizzata dell'ultimo romanzo della saga di Harry Potter, 'Harry Potter and the Deathly Hallows', il romanzo più atteso di tutti i tempi, che uscirà il 21 luglio nel Regno Unito. Esiste infatti un sito che offre la possibilità di scaricare gratuitamente il libro, e per dimostrare che non si tratta di un falso, c'é anche la fotografia di un uomo che tiene in mano una copia del romanzo. Le pagine del documento disponibile su sito web sono 759, le stesse dell'edizione americana del libro: questo lascia pensare che gli hacker che si nascondono dietro la bravata siano appunto statunitensi.
Negli Usa, la Scholastic (l'editore americano di Harry Potter), aveva intrapreso in passato azioni legali contro alcuni siti che offrivano il download gratuito dei libri del maghetto, ma quest'ultimo sarebbe l'episodio in assoluto più grave e dannoso per la casa editrice dal 1997 ad oggi, vista l'enorme attesa che si è creata attorno all'ultimo episodio. Bloomsbury, l'editore britannico di Harry Potter, minimizza l'accaduto e si dichiara scettico sull'autenticità della copia diffusa in Rete. Intanto, Harry Potter diventa sempre più un fenomeno sociale e di costume che tutti cercano, in un modo o nell'altro, di cavalcare: la Chiesa anglicana, che inizialmente aveva condannato la saga accusandola di promuovere pratiche pagane ed di occultismo, ha ora pubblicato una guida su come leggere il mondo creato dalla Rowling in chiave evangelica. Il vescovo di Oxford, John Pritchard, ha infatti profondamente rivalutato il valore di questa saga: "Gesù era solito raccontare parabole per coivolgere e stimolare il suo auditorio. E Harry Potter è pieno di stimoli e spunti che spingono i giovani a riflettere sulle loro scelte, la loro vita e il loro ruolo nella società".
Il volumetto, 'Mixing up with Harry Potter', dodici capitoli in tutto, utilizza sequenze tratte dai film della saga per promuovere il dibattito fra i ragazzi dai 9 ai 13 anni. L'autore, Owen Smith, 24 anni, della St. Margaret's Church di Rainham (Kent), spiega al 'Times': "Affermare che Harry Potter spinge i giovani verso l'occulto mi sembra ingiusto verso JK Rowling, ed è anche una sottovalutazione della capacità dei bambini di separare realtà e fantasia". Ma non tutti sono concordi con questa affermazione: molti temono infatti che se Harry Potter morisse nell'ultimo libro, i bambini potrebbero subire un trauma psicologico irreparabile. Tanto che uno psicologo infantile americano, Michael Brody, ha messo a punto un piano in tre fasi per genitori ansiosi. Punto primo, ricordarsi che un evento conflittuale e spaventoso in un romanzo è molto meno grave che in televisione per i bambini, e li aiuta ad abituarsi al senso di perdita; punto secondo, usare questa esperienza in un momento di insegnamento; punto terzo, non liquidare la questione dicendo 'e' solo un romanzò, ma aiutare i piccoli a gestire lo choc.
SFIDA AL MALE COME STRATEGIE ANTITERRORISMO Il maghetto più amato al mondo che sta per farci sognare con le avventure dell'ultimo libro della saga, in uscita, potrebbe nascondere intenti ben più seri e reali dietro la sua lotta alla magia nera, contro Voldemort e i seguaci Mangiamorte: le strategie adottate in Gran Bretagna per la guerra al terrore che imperversa in Occidente lasciandosi dietro scie di sangue e morte. Una tesi derubricabile alla fantasia di una studiosa? No, è quanto Judith Rauhofer dell'Università del Lancashire Centrale in Gran Bretagna ha evinto con un'analisi dei libri di Harry Potter, pubblicata sull'Indersciencés International Journal of Liability and Scientific Enquiry. L'esperta ha trovato tantissime corrispondenze tra le tattiche e le disposizioni anti-terrorismo del Governo della Regina e certi passaggi dei libri, soprattutto del quinto, Harry potter e il calice di fuoco, e sesto, Harry Potter e l'ordine della Fenice, entrambi scritti dopo l'attacco alle Torri Gemelle.

IN ITALIA UOMINI CASALINGHI 2 ORE A SETTIMANA, DONNE 16

BRUXELLES - Le faccende domestiche? Secondo l'ultimo rapporto di Eurostat, in Italia una donna vi dedica 16 ore a settimana, un uomo poco più di due. Un divario che accomuna, con piccole variazioni, tutti i paesi dell'Unione europea e che lo stesso rapporto considera come uno dei tanti fattori che poi sono causa del divario tra i salari degli uomini e delle donne in Europa.
Secondo l'analisi, presentata stamani dal commissario Ue per le pari opportunità Vladimir Spidla, le donne continuano a guadagnare in media il 15% in meno rispetto agli uomini (17% dieci anni fa), nonostante abbiano un'educazione secondaria superiore (il 59% tra i diplomati universitari in Europa). Ma le carriere in gonnella rendono di meno, sono più frammentate e finiscono prima per colpa delle responsabilità familiari. A determinare lo scarto salariale, anche la natura dell'occupazione: le donne manager sono il 32% del totale, contro il 68% maschile e più in generale è il settore finanziario a registrare il divario maggiore tra i due sessi in relazione agli stipendi percepiti. Come si legge in una comunicazione approvata oggi dalla Commissione europea, è ristretto anche il numero delle professioni al femminile: quattro donne su dieci in Europa lavorano nei settori della sanità, dell'educazione e della pubblica amministrazione contro il 20% degli uomini.
"Questa situazione assurda deve cambiare. La sola soluzione é mobilitare gli uomini e le donne, le organizzazioni non governative, i partner sociali e i poteri pubblici per risolvere il problema a tutti i livelli" , ha detto il commissario Spidla. Quattro i campi d'intervento: lotta contro lo scarto salariale nel contesto delle politiche dell'impiego degli Stati membri, una migliore applicazione della legislazione esistente, la promozione dell'uguaglianza retributiva presso i datori di lavoro e il coinvolgimento delle parti sociali.

IN AUMENTO LE ADOZIONI INTERNAZIONI NEL 2007, 279 AL MESE

ROMA - Continua la ripresa delle adozioni internazionali in Italia, dopo l'anno nero del 2005. Nei primi sei mesi del 2007 sono giunti nelle loro famiglie italiane 1.676 bambini, in media 279 al mese. Lo scorso anno, nello stesso periodo, furono 1.459. Complessivamente, lo scorso anno sono stati adottati da coppie italiane, 3.188 bambini, mediamente 266 al mese. E' quanto emerge alla relazione della Commissione per le adozioni internazionali relativa al primo semestre dell'anno in corso. Dall'entrata in vigore della nuova legge (novembre 2000) fino al 10 luglio scorso, sono stati 18.280 i bambini stranieri adottati nel nostro paese, pari a 15.077 coppie di genitori. L'Ucraina continua a detenere il primato di paese leader (17,3%); segue la Federazione Russa (16,9%), la Colombia (9,1%), il Brasile (9,1%), la Polonia (7,3%).
AIBI: CI SONO ANCORA 12 MILA COPPIE IN ATTESA
Sì, il numero delle adozioni cresce ma "il sistema mostra di non poter accogliere oltre 3.500 adozioni l'anno". E' il commento del presidente dell'Aibi, Marco Griffini, all'ultimo rapporto statistico della Commissione per le adozioni internazionali. L'andamento delle adozioni, pur positivo, non riesce ancora, per Griffini, ad andare incontro alla potenzialità delle coppie. Secondo dati della Cai - riferisce fra l'altro - al momento ci sono circa 12 mila coppie, contro le circa 10 mila dell'anno scorso, che hanno consegnato i mandati per l'adozione internazionale agli enti autorizzati. Una sorta di contenzioso quindi che invece di diminuire aumenta e crea disagio alle coppie ma soprattutto non risponde alle attese dei tanti bambini abbandonati nel mondo. A suo avviso, inoltre, il nuovo regolamento della Cai, che dovrebbe entrare in vigore, il prossimo mese, "non rappresenta la rivoluzione del sistema". Griffini critica il ministro delle politiche per la famiglia, Rosy Bindi, che ha la delega in materia. "Siamo preoccupati - afferma - perché ci sembra più impegnata nella politica che sulle adozioni. Ha scritto il regolamento che riguarda gli enti e non ha ritenuto sentirci. Il Coordinamento Oltre l'adozione, di cui facciamo parte, ha scritto per chiederle un incontro e non abbiamo avuto neanche una risposta". Anche il ministero per gli affari esteri ha la sua responsabilità - sostiene Griffini - "perché latitante" in tema di adozioni. Il Coordinamento intende promuovere un nuovo sistema per le adozioni il cui interlocutore istituzionale sia la regione.

BABY PROSTITUTA A PALERMO: ''MI SPAREREI''

PALERMO - "Se avessi una pistola mi sparerei. Che ci sto a fare in questo mondo?". E' uno dei passaggi del drammatico racconto fatto agli investigatori dalla quattordicenne del quartiere Zen, a Palermo, costretta dalla madre a prostituirsi in cambio di pochi euro. La vicenda è venuta fuori ad aprile quando vennero arrestati la madre della ragazzina e tre "clienti".
Oggi i carabinieri hanno arrestato Francesco Ingrassia, 59 anni, venditore di panelle. Secondo l'accusa l'uomo era uno dei clienti della ragazzina ed è accusato di prostituzione minorile. Nell'ordinanza di custodia cautelare che glie ' stata notificata vi e' la testimonianza straziante della vittima. Si è aggravata, intanto, la posizione di uno degli altri quattro arrestati, Francesco Muscatello, che sarebbe stato scarcerato il prossimo 21 luglio per decorrenza dei termini di custodia e che invece rimarrà in carcere perché gli è stata notificata un' altra ordinanza di custodia: nel corso di alcuni incontri con la vittima le avrebbe offerto marijuana da fumare e avrebbe avuto rapporti con la minorenne quando quest'ultima non aveva ancora 14 anni.
"Frequento la seconda media, ma ho fatto 47 assenze - ha detto la vittima al magistrato, il pm Alessia Sinatra, che l'ha interrogata insieme a due psicologi - ho solo un'amica che si chiama J. A casa non studio. Bado ai miei fratelli e poi guardo i canali Sky in Tv". "Il primo con cui sono andata fu Muscatello (uno degli arrestati n.d.r.) andai con lui a Capo Gallo in macchina. - continua - Mi aveva detto: 'facciamoci un giro'. Ora lui mi ricatta. Mi ha fatto foto col telefonino nella sua officina. Mi dice che fa vedere le foto a mio padre". "Ti ha fatto film?", le chiede il pm. E la ragazza annuisce e continua: "Mi sedevo sulla sedia e mi chiedeva di allargare le gambe".
La giovane, che oggi è ospite in una casa famiglia, interrogata continua nel racconto particolareggiato dei rapporti avuti con Muscarella e con gli altri clienti e delle sollecitazioni ricevute dalla madre per andare con i clienti e portale "a casa i soldi". "Mi ricattava - dice la ragazza - Mi diceva che se non le portavo i soldi avrebbe raccontato tutto a mio padre" "Il resoconto - scrivono i consulenti del pm chiamati a valutare la credibilità della giovane vittima - effettuato dalla ragazza consente di formulare un giudizio di piena attendibilità.
L'analisi del contenuto delle sue dichiarazioni, infatti, soddisfa in pieno i criteri di accuratezza dei resoconti di esperienze vissute nella realtà, quali: il senso logico, la coerenza interna e la costanza dei contenuti; la quantità di dettagli relativi ai tempi, ai luoghi, agli oggetti e alle persone connessi agli abusi; l'assenza di una esposizione meccanica degli eventi". "Le resistenze della ragazza a riferire i dettagli degli abusi patiti in presenza degli interlocutori maschi - concludono - sembrano connesse a profondi sentimenti di pudore e di vergogna, legittimi e comprensibili in considerazione della natura del suo coinvolgimento, prestazioni sessuali a pagamento, e di quello della madre che la induce a prostituirsi, nonché della particolare morbosità e nauseante crudezza delle iniziative dei suoi abusanti".

PENSIONATA CON POLLICE VERDE, IN CASA 670 PIANTE DI MARIJUANA

VENEZIA - Una coltivazione consistente di marijuana, ricavata in una terrazza di una villa di Dolo, è stata sequestrata dalla guardia di finanza di Mirano. L'attico dell'abitazione era stato trasformato in un imponente serra, celata agli occhi dei passanti e dei vicini con teli in tessuto e siepi, nella quale erano presenti 670 piante di varia altezza di marijuana. Un buon quantitativo dello stesso stupefacente essiccato, già pronto per l'uso, è stato trovato nell'abitazione. A gestire la serra una donna di 60 anni, ex bibliotecaria dell'università di Padova, denunciata assieme al figlio, di 28 anni, nell'ambito dell'operazione coordinata dal pm Stefano Buccini.
Secondo quanto si è appreso, la donna si sarebbe vantata di avere il 'pollice verde' dichiarando che il suo prodotto, coltivato per uso esclusivamente privato, era il migliore della zona in quanto lei dedicava all'attività gran parte del suo tempo e della sua passione. La stessa ha poi riferito ai finanzieri di aver smesso di fumare grazie alla marijuana che le causa un senso di allegria e un leggero "sballo". Il figlio avrebbe rimproverato la madre per l'attività, ma questa avrebbe risposto di non vederci alcun male perché questa passione la coltivava da molti anni. "Vedi? - ha detto il ragazzo alla madre - ti hanno scoperto. Te l'avevo detto di stare più attenta".

BRASILE: DISASTRO AEREO, FORSE 250 MORTI

E' il peggior disastro aereo della storia dell'aviazione civile in Brasile, con 168 corpi carbonizzati finora estratti dai rottami dell'Airbus e dalle macerie di un edificio a fianco dell'aeroporto di Congonhas a San Paolo. Un bilancio che inevitabilmente dovrà essere rivisto al rialzo perché le operazioni di recupero delle vittime non sono ancora concluse, e potrebbe arrivare - secondo fonti ufficiose - fino alla cifra record di almeno 250 morti.
Ma in Brasile divampano feroci le polemiche sul fatto che la sciagura fosse ampiamente prevedibile a causa del caos nel quale si dibatte da mesi l'aviazione civile nel Paese. Secondo la ricostruzione delle autorità brasiliane, l'Airbus A320 del volo Tam JJ3054 da Porto Alegre a San Paolo è atterrato ieri sera, poco prima delle 19:00 ora locale (mezzanotte ora italiana) sotto una pioggia battente, su una pista appena rifatta, con l'asfalto nuovo ancora molto scivoloso e senza le scanalature che dovevano permettere lo scolo dell'eccesso d'acqua. Il pilota era stato avvertito del rischio di 'atterrare lungo' dalla torre di controllo, e comunque tutti i piloti che usano quell'aeroporto in pieno centro della città, circondato da grattacieli, conoscono bene i pericoli che corrono (e li hanno denunciati innumerevoli volte).
L'aereo ha toccato terra nel punto giusto, ma per ragioni ancora non chiare non è riuscito a frenare entro il chilometro e 900 metri della pista principale, arrivando a tutta velocità all'altra estremità. A quel punto il pilota ha cercato di fare un'inversione a U per evitare di finire nell'avvallamento di circa 30 metri a fine pista, ma visto che l'aereo era fuori controllo ha riaccelerato in extremis per cercare di guadagnare quota. Ha così sorvolato a circa 40 metri d'altezza una grande arteria di San Paolo, stracolma a quell'ora, urtando alcuni veicoli con l'ala sinistra, più bassa a causa della virata. Ha poi distrutto la struttura superiore di una stazione di rifornimento e infine si è conficcato in un edificio di tre piani con un capannone attiguo di proprietà della stessa Tam, nella quale si trovava "molta gente", secondo vari testimoni.
E' un numero tuttora indefinito di dipendenti della compagnia e di clienti che consegnavano plichi e merci per le spedizioni della compagnia. Già dentro all'edificio l'aereo è esploso (era carico di carburante perché avrebbe proseguito il volo senza far rifornimento a San Paolo) trasformandosi in una "palla di fuoco", con temperature fino a mille gradi che hanno fuso parte della struttura dell'Airbus. L'intervento dei pompieri è stato pressoché immediato, a causa della prossimità dell'aeroporto, ma ci sono volute oltre due ore per domare l'incendio, con fiamme di oltre venti metri che hanno fatto crollare parte dell'edificio colpito. Il maggior timore era che il calore facesse esplodere il serbatoio sotterraneo di benzina della vicina stazione di servizio.
La scatola nera è stata già recuperata, ma secondo le prime informazioni sarebbe parzialmente danneggiata dall'esplosione. I cadaveri estratti finora (168) sono in gran parte irriconoscibili e per molti sarà necessario l'esame del Dna per stabilirne l'identità. Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha immediatamente ordinato un'inchiesta della polizia federale per stabilire le cause e le responsabilità dell'incidente. Ma subito dopo il disastro si sono levate nel paese innumerevoli voci di piloti, esperti d'aviazione, dipendenti della Tam e parenti delle vittime, per accusare le autorità per l'ennesima tragedia legata al caos in cui versa l'aviazione civile in Brasile da un anno a questa parte (é il secondo incidente gravissimo in dieci mesi). I leader dei maggiori partiti dell'opposizione hanno chiesto le dimissioni del ministro della Difesa Waldir Pires e delle altre autorità dell'aviazione civile. La tragedia di ieri giunge quindi in una situazione in cui da tempo i controllori di volo protestano per il sovraccarico di lavoro con materiale inadeguato, le compagnie aeree sono incapaci di sopperire alla domanda, i passeggeri costretti ad attese a volte di giorni interi, gli aeroporti - come quello di Congonhas - riaperti troppo in fretta dopo lavori di adeguamento, senza condizioni di sicurezza, e il solito scaricabarile delle responsabilità tra autorità, politici, aziende statali e aeronautica militare. I brasiliani adesso hanno tutti paura di volare.

domenica 15 luglio 2007

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lunedì 9 luglio 2007

Gabriel incanta Venezia

- VENEZIA - Con Peter Gabriel in piazza San Marco a Venezia si e' conclusa la seconda edizione di 'Live for Emergency'. 'Ho chiesto di proporre ai fan attraverso il sito la scaletta di stasera, quello che ascolterete sono i pezzi che mi avete chiesto voi' ha detto Gabriel. Nelle prime file Gino Strada con il dirigente di Emergency-Afghanistan, Hanefi, mediatore nel rapimento di Mastrogiacomo. Il concerto e' in favore del Centro di cardiochirurgia Salam di Emergency in Sudan.

HARRY POTTER, CRESCE TIMORE PER MORTE DEL MAGHETTO

LONDRA - I fan di Harry Potter si preparino al peggio: Daniel Radcliffe, l'attore che incarna al cinema il celebre maghetto, lo dà per morto alla fine dell'ultimo, attesissimo romanzo della saga in uscita il 21 luglio nel mondo anglosassone. "Penso che potrei morire. E' solo la mia previsione. La penso così ma non ne sono sicuro. Non ho informazioni privilegiate", ha indicato Radcliffe nel corso di un'intervista.

Parlando dagli schermi della Bbc la 'mamma' di Harry Potter - la scrittrice J K Rowlings - ha confermato che alcuni personaggi importanti della saga periranno in 'Harry Potter and the Deathly Hallows' ma ancora una volta si è rifiutata di dirne di più e si capisce: la casa editrice Bloomsbury punta proprio su questa suspense per incrementare al massimo l'attesa e fare lo strapieno di vendite. Una strategia che sembra vincente: il libro si preannuncia come uno dei più eccezionali exploit editoriali dall'invenzione della stampa in poi: Solo sul sito Amazon.com ne sono già state ordinate 1,6 milioni di copie.
La morte del povero Harry Potter è in effetti un tormentone senza fine dal dicembre 2005 quando l'attore che presta la sua voce al maghetto negli audiolibri venduti in Usa - Jim Dale - affermò dopo un incontro con la scrittrice: "J K Rowling ha vissuto così a lungo con Harry che adesso vorrebbe ucciderlo". In vista del fatto che il finale della saga si profila 'grisly' (macabro), gli psicologi in Gran Bretagna sono già prodighi di consigli per i genitori su come far fronte al 'trauma' che quasi sicuramente attanaglierà i loro figli alla lettura dell' ultimo Harry Potter. Sugli schermi della Bbc la scrittrice - diventata più ricca della regina Elisabetta grazie alla fortuna megagalittica dei sei romanzi con Harry Potter già pubblicati - ha raccontato di aver composto gli ultimi capitoli della saga standosene sola soletta in una camera d'albergo (il Balmoral di Edimburgo) e quando è giunta al fatidico 'the end' si è scolata una mezza bottiglia di champagne dal minibar ed è tornata a casa con un enorme sentimento di sollievo e "con il mascara su tutta la faccia".
La 'mamma' di Harry ha fatto anche una piccola rivelazione. Ha modellato su se stessa il personaggio di Ermione, la fidanzatina di Harry. "Da bambina ero come lei, piuttosto secchiona". Altro particolare interessante: J K Rowling - in questi giorni alla ribalta delle cronache perché a 41 anni sembra essersi trasformata (potenza o no del bisturi estetico?) da brutto anatroccolo in vamp - non ha escluso in modo categorico la possibilità di ritornare in futuro a scrivere altri addenda alla saga Harry Potter. Si è limitata a definire questa prospettiva "improbabile".

N.PSI: SI' ALL'UNANIMITA' A COSTITUENTE SOCIALISTA

ROMA - Il Congresso del Nuovo Psi ha approvato all'unanimità la relazione del segretario Gianni De Michelis con il quale si dice sì alla Costituente liberal socialista e alla prospettiva di una fusione tra i due tronconi del socialismo italiano confluiti nella CdL e nell'Unione. Poco prima del voto De Michelis aveva tratto le conclusione del dibattito sottolineando come tutti i delegati abbiano accettato con forza e partecipazione il progetto. "Non abbiamo un'altra strada - ha detto - se vogliamo rimanere fedeli al nostro sogno. Non illudiamoci che ci sia un altro modo per mettere fine alla diaspora socialista, anche se sappiamo che nei nostri cuori qualche preoccupazione è legittima. Ma questo fa parte di ogni avventura politica".
DE MICHELIS: UNITI SAREMO LABURISTI DEL FUTURO
I socialisti uniti saranno i laburisti del futuro che si occuperanno dei problemi del mondo del lavoro. E' questo, l'auspicio di Gianni De Michelis nel discorso conclusivo del quinto congresso del Nuovo Psi. Il leader del partito ha chiesto a tutti i delegati di assumere la decisione di partecipare alla costituente liberalsocialista con la "massima consapevolezza", tenendo anche conto del fatto che il Nuovo Psi arriva a questo appuntamento in parte indebolito dalle polemiche interne. "Nelle ultime elezioni politiche - ha detto De Michelis - siamo quasi scomparsi ma oggi paradossalmente il sogno di realizzare l'unità socialista è più vicino. Intendiamo andare a questo appuntamento difendendo la nostra autonomia e la nostra identità, elementi costitutivi del Dna socialista". Il leader del Nuovo Psi ha detto con franchezza che "l'autonomia va conquistata anche con la ricerca del consenso politico, perché altrimenti la propria indipendenza diventa irrilevante". Una critica è stata rivolta dall'ex ministro degli Esteri ai mass media: "Sappiamo che il nostro cammino sarà difficile e osteggiato. Questo avviene proprio perché il nostro progetto politico è serio. Sappiamo bene che fino a quando parliamo di Bettino i mass media accendono i riflettori e per un po' ci danno attenzione". De Michelis non ha rinnegato nulla della storia passata del Psi, ma in un passaggio della sua relazione conclusiva ha invitato i militanti ad aderire al progetto della costituente socialista "non certo per far rivivere il passato, ma per dare invece una mano al nostro paese ad uscire dalla crisi". Un'altra parte della relazione è stata dedicata allo Sdi: "Conosco bene tutte le preoccupazioni e le prudenze legittime di Enrico Boselli. Ma dobbiamo riconoscere che è stato lui a cambiare direzione, non certo noi. Nel 2004 lanciammo la proposta di alleanza dei socialisti, ma lo Sdi non l'accettò. Noi siamo rimasti sempre fermi nelle nostre posizioni di critica a Prodi. Registriamo che ora è lo Sdi che ha cambiato la sua posizione". De Michelis ha concluso il suo intervento con un auspicio applauditissimo dai delegati: "Dopo cento anni di storia ci attendono altri cento anni di riformismo socialista".

BOEING, IN PISTA L'ECO-AEREO DI PLASTICA


NEW YORK - Meno alluminio, più plastica. Anzi fibra di carbonio. Scende in pista il 787 Dreamliner, il primo nuovo aereo della Boeing degli ultimi 13 anni a impatto ambientale ridotto.
Oggi a Seattle, nello Stato di Washington, l'ultimo modello del colosso di Chicago sarà presentato rappresentando anche l'ultima sfida dell'industria aeronautica applicata al trasporto civile, basata sull'uso dei composti sintetici (a partire dalla fusoliera) invece del metallo.
A caratterizzare il Dreamliner, alla cui costruzione partecipa la Alenia di Finmeccanica nella misura del 26%, c'é l'uso dei composti plastici invece del più pesante alluminio che rendono il mezzo leggero, con un risparmio del 20% sui consumi di carburante. Il 50% della struttura di base, comprensiva di fusoliera e ali, è fatta in fibra di carbonio. Accorgimenti, spiega la Boeing, grazie ai quali "sono stati eliminati 1.500 pannelli di alluminio e 40-50mila bulloni". Per rendere più leggeri i velivoli si è arrivati in passato a eliminare la verniciatura, lasciando semplicemente l'alluminio. Ora, invece, c'é un salto in avanti messo a punto proprio negli stabilimenti di Alenia di Grottaglie e Foggia dove sono realizzati gran parte della fusoliera e altre componenti.
Non c'é solo l'impronta italiana al progetto: anzi, pur essendo della Boeing, per la prima volta nella costruzione di un aereo, gran parte dei pezzi del Dreamliner sono fatti all'estero come Giappone, Australia, Canada, Germania e Regno Unito. L'aereo è la risposta strategica della Boeing all'A380, il superjumbo dei cieli della Airbus, il consorzio europeo, capace di trasportare 800 passeggeri. Stessa filosofia alla base, cioé il taglio dei costi e risparmi (puntando sulla numero passeggeri nel caso di Airbus, sui minori consumi di carburanti nel caso di Boeing), la compagnia Usa sposa la linea del 'point-to-point' (punto-a-punto) con la quale punta a evitare i grandi scali aeroportuali, sempre più trafficati, favorendo i collegamenti diretti tra aeroporti di media dimensione. Le caratteristiche del 787 Dreamliner, un modello di medie dimensioni, capace di trasportare oltre 300 passeggeri e con un'autonomia di 15mila chilometri, non richiedono particolari accorgimenti quanto a pista di atterraggio e strumentazioni di terra, a differenza del colosso A380. Per questo, il consorzio europeo è corso ai ripari annunciando lo sviluppo di un nuovo aereo, l'A350 XWB, che competerà sullo stesso terreno del Dreamliner e che, sulla base delle previsioni, non entrerà in commercio prima del 2013. Il 787 Dreamliner, dopo la presentazione e qualche piccola correzione, entrerà in servizio nel 2008, facendo parte della flotta della All Nippon Airways (ANA), la prima compagnia a prenotarlo a luglio del 2004.
La compagnia americana, dopo una fase di progettazione costata 10 miliardi di dollari (secondo stime del settore) vuole costruire 2.000 mezzi nell'arco dei prossimi 20 anni, ma ha già ricevuto 634 ordini da 45 società aeree sulla base di un listino prezzi che varia tra i 146 e i 200 milioni di dollari. Nel frattempo, fioccano anche gli ordini del Dreamliner Vip, acquistati con tanto di richieste di personalizzazione dalla facoltosa clientela del Medioriente (ma anche in Russia, Europa e Asia hanno cominciato a mostrare interesse): più di una decina i modelli finora prenotati, al prezzo di listino di 150 milioni dollari, interni esclusi. Tutto è pronto a Seattle, nei minimi dettagli. Data d'esordio inclusa: 8 luglio 2007, in breve 787 secondo l'abbreviazione americana.

CARO-LUCE, IN ITALIA LE BOLLETTE PIU' SALATE

ROMA - Le bollette elettriche italiane restano le più care d'Europa: le famiglie si ritrovano a pagare 23,39 centesimi di euro a chilowattora, contro una media dell'Europa a 27 di 15,38 centesimi, mentre le imprese 'tipo' devono mettere in conto oltre 15 centesimi a kwh contro appena i 10 centesimi dei loro competitors oltre frontiera. La nuova fotografia dell'emergenza caro-bollette italiano arriva dagli ultimi confronti internazionali, forniti dall'Authority per l'Energia nella Relazione Annuale. Un nuovo quadro che conferma, ancora una volta, la penalizzazione per gli utenti domestici e industriali della penisola sul fronte dei costi energetici.
L'Italia - scorrendo le tabelle dell'Authority - è ai vertici per le alte tariffe elettriche, al lordo delle tasse, con un prezzo del chilowattora, per le famiglie con consumi annui di 3.500 khw, di 23,29 centesimi a gennaio 2007, in aumento del 10,5% rispetto ad un anno prima. Preceduta, nella classifica dei 27 paesi Ue, solo dalla Danimarca (25,79 cents di euro a kwh). "Il prezzo italiano si mantiene" così "significativamente al di sopra dei principali paesi europei" anche considerando l'andamento di un arco temporale degli ultimi 16 anni, scrive l'Autorità nella sua Relazione, sottolineando che quindi "non emerge ancora un chiaro trend di convergenza rispetto alla media europea". E la situazione non migliora per quanto riguarda le imprese. 'Il confronto dei prezzi per le utenze industriali, al primo gennaio 2007, evidenzia, con riferimento ad un consumo annuo di 2 mila megawattora, come l'Italia presenti in euro i livelli più elevati al lordo delle imposte nell'Europa a 27".
Rispetto ai prezzi pagati da consumatori industriali francesi, spagnoli e inglesi, le imprese italiane risultano "penalizzate per tutte le tipologie di consumi", fa notare l'Autorità spiegando che, invece, al netto delle imposte qualche convenienza nel confronto internazionale si trova tra le tariffe industriali italiane rispetto a quelle tedesche. Ma solo nel caso di bassi consumi. Il confronto con la Germania per le industrie ad alto consumo, infatti, è ancora una volta a sfavore dei prezzi italiani, "leggermente più alti". Nell'ultimo anno - dal gennaio 2006 allo stesso mese di quest'anno - i prezzi in Italia sono saliti del 10,5%. Anche in questo caso più della media europea, per la quale l'aumento si e fermato al 9%. Qualche segnale di rallentamento del caro-tariffe è comunque arrivato all'inizio di quest'anno: nel primo semestre la corsa si è infatti fermata e le bollette elettriche hanno segnato un calo dello 0,4%. Una famiglia italiana, comunque, spende circa 420 euro l'anno per accendere la luce. E di questa somma circa il 13% - ha rilevato la stessa autorità - sfuma in oneri. In tutta una serie di voci, costi ed extracosti che nulla hanno a che vedere con la produzione, la distribuzione e la trasmissione dell'elettricità. E che ogni anno incidono per circa cinque miliardi di euro sulla bolletta elettrica della penisola

SENO ED ABITI FEMMINILI, CICLISTA CAMBIA SESSO

LONDRA - Un tempo era conosciuto come il "re della montagna" per le sue qualità di scalatore, da quattro anni era sparito per difendere la sua nuova identità: il ciclista Robert Millar non esiste più, l'ex campione inglese oggi ha le sembianze di una donna e si fa chiamare Philippa York. La sorprendente rivelazione giunge nel giorno del crono-prologo del Tour de France grazie al tabloid Daily Mail che è riuscito a scovare Millar dove oggi risiede, in un villaggio nel Dorset.

La foto pubblicata dal quotidiano britannico lo ritrae in abiti femminili, i capelli lunghi e scapigliati, mentre guardingo esce di casa. Uno dei migliori ciclisti britannici di tutti i tempi, capace nel 1984 di giungere quarto agli Champs Elysees, tre anni più tardi secondo al Giro d Italia. Cresciuto nel quartiere di Gorbals (Glasgow) Millar comincia a correre in bicicletta molto giovane per poi trasferirsi stabilmente in Francia. In 11 partecipazioni alla Grande Boucle chiude cinque volte tra i primi 20 in classifica generale, aggiudicandosi anche tre tappe di montagna. Vegetariano convinto, e sedicente nemico di ogni medicinale, nel 1992 inciampa in un controllo anti-doping risultando positivo al testosterone. Ma nonostante la squalifica di tre mesi al rientro Millar continua ad essere tra i migliori ciclisti in circolazione. Nel frattempo si sposa con una donna francese Sylvie Transler, un matrimonio al quale la sua famiglia però si rifiuta di presenziare.

L'unione naufraga subito, non prima della nascita dell'unico figlio. Nel 2003 fa perdere completamente le sue tracce. Neppure un giornalista che ha appena completato una nuova biografia era riuscito a venire a conoscenza della sua nuova di vita. Qualche sospetto, in realtà, era nell'aria, soprattutto dopo che alcuni amici si erano accorti della mutazioni del suo corpo, con un seno sempre più prominente. Oggi Millar, conosciuta come la signora York, vive da pensionata con la fidanzata Linda Purr, 46 anni, in una casa a Daventry, nel Northamptonshire. Né l'interessato, né Linda, hanno voluto commentare la notizia. Ci hanno pensato i vicini a svelare qualche dettaglio in più sulla nuova vita della signora Millar. "Tutti abbiamo sempre saputo che un tempo Philippa era un uomo ma è troppo educato per parlarne - ha dichiarato un vicino -. Ama ancora andare in bici, la vedo spesso uscire con i capelli raccolti sotto il caschetto". Nonostante un anno di ricerche Richard Moore, autore dell'ultima biografia sull'ex ciclista "In Search of Robert Millar", era all'oscuro del suo bizzarro destino. Nel corso di uno scambi di e-mail Millar aveva negato di essere sparito. "Scomparso? Nient'affatto, faccio solo ciò che mi piace". Ovvero vivere la vita a modo suo.

America's Cup

America's Cup
Mascalzone Latino

MISS ITALIA NEL MONDO: VINCE LA SVIZZERA

MISS ITALIA NEL MONDO: VINCE LA SVIZZERA

Miss Nicaragua - 2° classificata

Miss Nicaragua - 2° classificata

19-21 APRILE - VERONA: GREENBUILDING E SOLAREXPO

- Verona: per tre giorni la citta' veneta diventera' la capitale delle energie rinnovabili e del risparmio energetico con due appuntamenti, Greenbuilding e Solarexpo (Fiera di Verona)

Uffizi: restaurata Adorazione Lippi

- FIRENZE - Dopo 8 mesi di restauro torna nuovamente visibile L'Adorazione del Bambino di Filippo Lippi, databile 1463. L'intervento sull'opera degli Uffizi, nota come Pala di Camaldoli, e' costato circa 34 mila euro, stanziati dalla neonata Friends of Uffizi Gallery Inc. La filiazione statunitense degli Amici degli Uffizi potrebbe finanziare anche i lavori sulla 'Pala di Annalena' del Lippi, che sembra essere la prossima opera su cui si concentreranno i restauratori.

ANCHE CATE BLANCHETT IN 'INDIANA JONES 4'

ROMA - Cate Blanchett sarà nel cast di 'Indiana Jones IV' insieme ad Harrison Ford nel film prodotto dalla Lucasfilm e diretto da Steven Spielberg. Non è ancora stabilito quale sarà il ruolo dell'attrice premio Oscar per 'The Aviator'. Il film - si legge nel sito di Hollywood Reporter - si inizierà a girare a Los Angeles e in altre location ancora segrete intorno al mondo. La Paramount Pictures farà uscire nelle sale 'Indiana Jones 4' nel maggio 2008. Per quanto riguarda la Blanchett, sta attualmente girando 'The Curious Case of Benjamin Button' di David Fincher e poi presterà la sua voce in 'The Fantastic Mr. Fox' di Wes Anderson.

KYOTO: FIORONI, IMPIANTI FOTOVOLTAICI IN TUTTE LE SCUOLE

ROMA - Produttrici e venditrici di energia: le scuole potranno diventarlo se andra' in porto il progetto del ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, di installare impianti fotovoltaici in tutti i 42mila edifici scolastici della penisola, approfittando dell'obbligo dei lavori di messa a norma e in sicurezza. La proposta e' stata illustrata oggi da Fioroni in un'audizione davanti alle Commissioni riunite Cultura e Ambiente della Camera. ''Dobbiamo far diventare le scuole produttrici dell' energia che consumano - ha spiegato il ministro - dando loro anche la possibilita' di venderla cosi' come consente il decreto del ministero delle Attivita' Produttive del luglio 2005. Se in cinque anni - ha proseguito Fioroni - solo su un quarto degli edifici scolastici venisse realizzato un impianto di produzione di energia elettrica con un sistema fotovoltaico di piccole dimensioni, 50 kwh, la totalita' degli impianti produrrebbe l'energia di una grande centrale elettrica a gas o a carbone (500 mw circa) impedendo l'emissione di tre milioni di tonnellate di CO2 nell'atmosfera. E tutto cio' inciderebbe sul costo della bolletta elettrica di appena lo 0,8%''.

Con questo sistema, secondo Fioroni in una scuola del sud, dove l'insolazione e' maggiore, ogni scuola potrebbe avere un ricavo annuo di 41.250 euro mentre al nord si avrebbe comunque un consistente ricavo di 30.250 euro. Quanto alla fattibilita' del progetto, la struttura di molti edifici scolastici sembra essere ideale per l'installazione di pannelli fotovoltaici destinando a questo scopo ad esempio le terrazze che sovrastano gli edifici o i cortili. Poiche' gli edifici non sono di proprieta' delle scuole si puo' prevedere che con opportune collaborazioni con istituti di credito interessati, regioni, enti locali e anche attraverso sinergie con capitali privati, la scuola partecipera' solo al costo di ordinaria e straordinaria manutenzione dell'impianto utilizzando il corrispettivo dei ricavi dell'energia prodotta. I vantaggi sarebbero percio' indubbi: una parte dell'energia prodotta potrebbe essere utilizzata per i consumi stessi azzerando il costo della bolletta elettrica, la parte rimanente potra' essere ceduta al distributore locale (Enel, Acea, ecc.) che e' obbligato ad acquistarla al prezzo stabilito dall' Autorita' per l'energia elettrica e il gas (0,090 euro kwh prodotta).
Un altro risultato positivo secondo il ministro sarebbe quello di educare i ragazzi attraverso l'esperienza concreta: ''Modificando l'ambiente scolastico si apprende - ha detto - e si impara dalla realta'''. Per la realizzazione di questo progetto ci si sta muovendo in tre direzioni: un accordo quadro tra il ministro della Pubblica Istruzione e quello dell'Economia; un protocollo d'intesa tra il dicastero di viale Trastevere e l'Enea che ha offerto la propria disponibilita' a seguire la compatibilita' tecnico-scientifica dei progetti; la programmazione di corsi di formazione sull'efficienza energetica per il personale scolastico, prima in via sperimentale e poi su larga scala. ''Le istituzioni scolastiche - ha concluso Fioroni - si trasformeranno cosi' in veri e propri laboratori di risparmio ed efficienza energetica all'interno dei quali la comunita' scolastica sara' l'attore protagonista del progetto''.

SMOG: 15 CITTA' GIA' FUORILEGGE PER PM10; VERONA PRIMA

Peggiora inesorabilmente l'aria delle citta' italiane. A neanche due mesi dall'inizio del 2007, sono gia' 15 le citta' che hanno oltrepassato i 35 giorni all'anno di superamento del limite giornaliero di PM10 (50 microgrammi/m3) consentiti per legge e la situazione non e' migliore per altre 3 citta' (Como, Pavia e Sondrio) che sono gia' a 35 giorni di superamento e 12 che hanno superato il valore per 30 giorni o piu'. Con 47 giorni di superamento la capolista del Pm10 e' sempre Verona, seguita da Vicenza (46), Padova (45), Frosinone (42), Venezia (42), Torino (41), Mantova (40), Reggio Emilia (40), Milano (38), Bologna (38), Cesena (37) e Ferrara (37), Massa Carrara (36), Modena (36) e Treviso (36). Questo l'ultimo aggiornamento della mappa dello smog realizzata da Legambiente per il monitoraggio ''PM10 ti tengo d'occhio'', a tre giorni dal blocco delle auto di domenica in Pianura Padana. La mappa e' stata presentata oggi in occasione della partenza del Treno Verde 2007, la campagna sull' inquinamento urbano e di sensibilizzazione ambientale realizzata insieme alle Ferrovie dello Stato. ''La grande adesione dei comuni al blocco promosso dalle regioni del Nord Italia - ha detto Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente - dimostra che il problema dell' inquinamento atmosferico desta serie preoccupazioni e gli amministratori concordano sul fatto che l'imputato numero uno sia proprio il traffico privato. Sarebbe auspicabile pero' che a questa lodevole iniziativa aderissero anche altre regioni o perlomeno altre citta' come Roma o Palermo che non possono certo dirsi estranee al problema delle polveri sottili''. Sull'effettiva utilita' di un blocco del traffico straordinario per estensione, non mancano le perplessita' soprattutto per le innumerevoli deroghe concesse da molti comuni ai veicoli euro 4, con l'unica eccezione del Piemonte. Un diesel euro 4 per esempio ha le stesse emissioni di PM10 di un veicolo euro 0 a benzina, anche se minori emissioni di ossidi di azoto. Quindi la chiusura delle citta' alle automobili, come l' utilizzo delle targhe alterne, secondo Legambiente, sono provvedimenti utili per affrontare l'emergenza ma certamente non risolutivi. Per migliorare, non solo l'aria ma anche la qualita' della vita nei centri urbani e la salute dei cittadini, la vera sfida rimane sempre quella di ridurre il numero di veicoli in circolazione: l'Italia e' al primo posto tra i paesi dell'Europa occidentale per numero di auto pro-capite con 58 vetture ogni 100 abitanti. ''E' tempo di avviare soluzioni strutturali che riescano a risolvere il problema nel lungo periodo - aggiunge Della Seta - con un impegno piu' deciso del governo e delle amministrazioni locali nell'invertire i termini dell'attuale sistema di mobilita'''. Dieci le mosse anti-smog indicate da Legambiente per i sindaci coraggiosi: si va dall'obiettivo di trasformare in corsia preferenziale il 50% delle rete di trasporto pubblico cittadino alla diversificazione delle tariffe dei parcheggi a pagamento, aumentando i ticket nelle zone meglio servite dai mezzi pubblici. Legambiente consiglia pedaggi per l'ingresso nei centri storici (road pricing); incentivo dell'uso di taxi collettivi, car-sharing, bus a chiamata, car-pooling; promuovere la mobilita' ciclabile non solo per lo svago; istituire zone a traffico limitato che abbraccino integralmente i centri storici funzionale integrazione tra tutte le modalita' di trasporto.

IL PIU' CALDO DI SEMPRE NEW YORK

GENNAIO 2007 - Le temperature registrate nel mondo nel mese di gennaio sono state le più alte mai rilevate per questo periodo dell'anno. Lo hanno annunciato gli scienziati del centro di controllo americano degli oceani e dell'atmosfera.
"Le temperature nel mondo sia sulla terra ferma sia sui mari sono state le più elevate registrate per il mese di gennaio", si legge in un comunicato del centro. In media (sul mare e sulla terra) le temperature sono state di 0,85 gradi al di sopra della media del 20/o secolo per gennaio.
Il record precedente era del 2002, quando la media era stata sorpassata di 0,71 gradi. In particolare le temperature terrestri sono state d 1,89 gradi sopra la media mentre quelle oceaniche hanno superato sia pure di poco anche il record stabilito nel 1998, quando era al suo massimo il fenomeno del Nino, che peraltro si sta ora ripresentando.
"La presenza del Nino così come la generale tendenza al riscaldamento del pianeta", hanno contribuito a stabilire questi dati, si afferma nel comunicato. Le alte temperature hanno anche fatto sì che nel continente euroasiatico ci siano state bassissime precipitazioni nevose. Nel corso del 20/o secolo le temperature sono aumentate di circa 0,06 gradi ogni dieci anni ma dal 1976 l'aumento è triplicato passando a 0,18 gradi. Gli aumenti maggiori di temperatura si sono avuti vicino al polo nord.

Al via Treno verde: controlla smog


Saranno monitorate 7 citta', tra cui Milano, Roma e Napoli

ROMA - Al via il treno verde di Legambiente e Ferrovie, che attraversera' l'Italia per controllare livelli di smog e decibel. Saranno sette le citta' ad essere poste sotto la lente d'ingrandimento: Firenze, Bologna, Milano, Genova, Napoli, Bari e Roma. Secondo una media ponderata di viaggiatori che hanno scelto il treno piuttosto che l'auto privata, in poco piu' di un decennio un minor rilascio nell'atmosfera di 164 mila tonnellate di Co2.

Giulia Santerini intervista Carla Bruni, in Capital Tribune

Top model tra le più pagate al mondo, donna amata ed invidiata, sposa e mamma felice, da cinque anni anche cantautrice di successo.

Carla Bruni in Capital Tribune

Una risposta a tanti perché...Perché cominciare a fare musica dopo quasi 20 anni in passerella, perché mettersi con un filosofo trentenne dopo essere stata con Mick Jagger ed Eric Clapton...

Torinese di nascita, Carla Bruni si trasferisce a cinque anni a Parigi, dove cresce. Il padre è compositore e diventa direttore artistico del Teatro Regio di Torino. Alla fine degli anni Ottanta diventa una delle modelle più pagate al mondo, poi sposa il filosofo Raphael Enthoven da cui ha un figlio, Aurélien, nato nel 2001.

Nel 2002 pubblica il suo primo album da solista nel 2002, 'Quelqu'un m'a dit'. Il 15 gennaio 2007 esce il suo secondo lavoro No Promises, cantato in inglese.

E i perché proseguono...perché la poesia inglese è la più moderna, perché aveva ragione Einstein, tutto è relativo.

Domande e risposte di Carla Bruni da martedì 20 a sabato 24 febbraio alle 8.45 in Capital Tribune.

Uccide figlio a coltellate: autopsia, due i colpi mortali

Il marito le impediva di portare bimbo in Romania, si vendica
VERONA - Il piccolo Fabio e' morto per 2 colpi mortali. E' il risultato dell'autopsia sul corpo del bimbo ucciso martedi' a coltellate dalla madre. La donna, una rumena di 30 anni, avrebbe sferrato sul figlio di 13 mesi, 4 colpi, 2 dei quali letali, per vendicarsi del marito, che aveva ottenuto dal Tribunale dei Minori il divieto di espatrio per piccolo, impedendole di portarlo con se' in Romania. La donna, che dopo il terribile gesto ha tentato il suicidio, e' ora ricoverata in ospedale.

IN CROAZIA HITLER SU BUSTINE ZUCCHERO

Zagabria - Bustine di zucchero con l'immagine di Adolf Hitler e barzellette sull'Olocausto sono state trovate in alcuni bar della Croazia, provocando dure critiche da parte del Centro antinazismo Simon Wiesenthal, così come l'apertura di un'inchiesta. Lo ha annunciato l'ufficio della procura statale, precisando che è già stata aperta un'indagine sull'accaduto. Gli impiegati della fabbrica di zucchero della compagnia Pinki, di Pozega - scrive d'altra parte il quotidiano croato Novi List - hanno confermato che le bustine di zucchero sono state effettivamente fabbricate nel loro stabilimento. L'incidente ha messo in imbarazzo il governo, che è impegnato nell'intento di minimizzare gli antichi legami del paese con il nazismo. Durante la seconda guerra mondiale, il regime croata degli ustascia si è schierata con la Germania nazista, applicando le leggi razziali, per le quali migliaia di serbi, ebrei, gitani e antifascisti croati sono stati uccisi nei campi di concentramento del paese tra il 1941 ed il 1945. Il direttore del Centro Wisenthal, Efraim Zuroff, ha espresso la sua "repulsione e disgusto" per il fatto che tali articoli possano essere prodotti e distribuiti nei nostri giorni in un paese "in cui non solo ha avuto luogo l'Olocausto ma è stato commesso per la maggior parte da collaboratori locali del nazismo". "Se non altro, questa è una disgustosa espressione della nostalgia per il terzo Reich e per un periodo dove gli ebrei, i serbi ed i gitani sono stati uccisi in massa in Croazia", ha aggiunto. Zuroff ha esortato la Croazia ad ordinare il sequestro immediato delle bustine di zucchero, in base alla legge contro le discriminazioni razziali, etniche o religiose. Nel paese infatti non esiste una legge che punisce coloro che negano l'Olocausto. I simboli ustasci sono stati tollerati durante il mandato del presidente Franjo Tudjman, che ha governato il paese dall'indipendenza nel 1991 al 1999, inasprendo i rapporti con Israele. I parlamentari croati del governo successivo, che hanno avviato il paese ai negoziati per l'entrata nell'Unione Europea, hanno chiesto scusa per i crimini del regime ustascia

ECO-ENERGIA:PECORARO,CI SONO I SOLDI PER SVOLTA FOTOVOLTAICO

FOTOVOLTAICO - A Perugia Pecoraro Scanio ha annunciato il via libera a ''500 nuovi posti di lavoro con il solare''. Nel capoluogo umbro il ministro ha presentato un corso per installatori di pannelli solari, progetto che copre tutta Italia. ''Il corso - ha detto Pecoraro - coinvolge 19 Regioni e consentira' a 500 persone di essere assunte nel campo del solare. Il 30% dei 500 nuovi posti di lavoro e' inoltre dedicata alle categorie disagiate''. ''E' nel solare e nell'innovazione - ha concluso Pecoraro Scanio - che c'e' il futuro''.

Alfonso Pecoraro Scanio: le vecchie norme sulla vivisezione vanno superate

La vivisezione non è affidabile, perché la fisiologia degli animali è diversa da quella degli esseri umani

''La vivisezione, come ormai gran parte della comunita' scientifica afferma, non e' affidabile, perche' la fisiologia degli animali e' diversa da quella degli esseri umani. Queste vecchie norme vanno superate''. Cosi' il ministro dell'Ambiente e leader dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, ha commentato l'istituzione del premio Pietro Croce, consegnato oggi alla moglie dello scienziato, considerato il promotore della lotta contro la vivisezione. L'occasione e' stato il convegno organizzato a Roma da Equivita, Animalisti italiani e Movimento ecologico nazionale Una. ''Il premio - ha detto Pecoraro Scanio - e' sostenuto dai Verdi e riguardera' un'attenzione alle scelte scientifiche per una sperimentazione 'vera'. Nel programma di governo c'e' anche il superamento della vivisezione come metodo di valutazione scientifica, con l'obiettivo di andare verso sistemi alternativi validi, come quelli sulle colture cellulari. Credo si debba procedere in questa direzione - ha concluso il leader dei Verdi - e tutti gli atti del governo debbono essere coerenti ad andare in questo senso, e' un fatto di civilta'. Si tratta anche di sradicare interessi, oltre che vecchie convinzioni''. ''Croce e' stato il primo a dire 'no' alla sperimentazione sugli animali - spiega Ilaria Ferri, direttore dell'associazione animalisti italiani - un metodo che conosceva bene perche' l'ha praticato. Oggi esistono tecniche alternative come la tossicogenomica, che studia l'effetto delle sostanze nocive mettendole a contatto con cellule umane testate in vitro, in modo efficace e meno costoso''. Il presidente di Equivita, Gianni Tamino, ha poi sottolineato come il programma di governo, a favore di metodi alternativi, sottintenda in questo senso anche ''un impegno per la modifica della normativa comunitaria''.

Altilia: una moneta antica che vale un tesoro

ad Altilia una moneta egizia di Tolomeo V Epifane

Il rinnovato interesse per i tesori archeologici delle Serre di Altilia, dopo le ultime scoperte realizzate con l’ausilio delle immagini satellitari, consente in questi giorni di acquisire notizia e resoconti di ritrovamenti casuali avvenuti in passato e dei quali finora non era stato possibile occuparsi.

E’ il caso di una moneta (fig. 1) balzata fuori da un terreno agricolo nel lontano 1976 in località Porcile-Piano dei passeri, a poca distanza dall’attuale abitato di Altilia ed ai piedi della collina che ospita l’archeozona della Vigna Barracco (fig. 2).

un terreno agricolo nel lontano 1976 in località Porcile-Piano dei passeri, a poca distanza dall’attuale abitato di Altilia di Santa Severina - collina che ospita l’archeozona della Vigna Barracco

Descrizione della moneta

Un esame accurato del reperto, condotto in collaborazione con Vincenzo Clarà e Raffaele Iaquinta, spinge a ritenere come esso sia, con un buon margine di sicurezza, un esemplare di moneta ellenistica tolemaica.

Il dritto, anepigrafe, raffigura l’immagine della testa diademata della regina Cleopatra I, prospicente a destra, nelle vesti di Iside, divinità egizia venerata ad Alessandria ed in gran parte del Mediterraneo.

La dea-regina è rappresentata con la corona e lunghe trecce.

Il rovescio reca al centro un’aquila, collocata a 3/4 con le ali spiegate stante su fulmine. A sinistra è visibile la scritta in greco P…EMAIOY con le lettere TOL abrase, mentre a destra si legge, anche se a fatica, BASILEOS (in traduzione “di Tolomeo Re”). Parzialmente chiari sono i monogrammi interni, tranne L (lambda) a sinistra. La moneta, del peso di gr. 5.82 e diametro di 25 mm, osservata al microscopio risulta, per struttura molecolare, costituita da una lega di argento placato rame. La patina, ripulita dell’ossido, si distingue per l’elegante e raffinato color cioccolato.

Per quanto concerne la misura, tenendo conto del peso si tratta di una didrachma, anche se la legenda IIII visibile in verticale a destra sul rovescio indicherebbe un valore monetale pari ad un tetrachmon.

Un esemplare ben documentato

La moneta ritrovata ad Altilia dal punto di vista numismatico e figurale è ben documentata in repertori e cataloghi.

La tipologia più prossima al dritto (Cleopatra I come Iside) la possiamo osservare in un esemplare dell’American Numismatic Society, studiato da Paolo Visonà, A new Ptolemaic head of Isis, University of Michigan, Museum of Art and Archaeology, Bullettin vol. 8, 1986-88, pp. 4-14, e corrispondente al n. 1235 dell’opera di J. N. Svoronos, Ta nomismata tou kratous ton Ptolemaion, Atene 1904.

Entrambi i riferimenti sono cronologicamente inquadrati tra il 205 ed il 180 a. C. Per quanto concerne il rovescio (aquila su fulmine) notevoli analogie – anche per la patina color cioccolato – sono individuabili con l’esemplare della Edgar L. Owen Premier Gallery of Antiquities di cui al n. 7880 del catalogo di D. R. Sear, Greek coins and their values, voll. 2, Seaby, Avon 1979-1995.

L’anno di coniazione

Ulteriori precisazioni cronologiche risultano evidenti considerando le fonti storico-letterarie e papiracee dell’Egitto tolemaico. Cleopatra I, nata attorno al 219-10 a. C., era figlia di Antioco III re di Siria e della sua prima moglie Laodice.

Dopo tre anni di fidanzamento, nel 194-3 sposa a Raphia il sovrano d’Egitto Tolomeo V Epifane. Con il matrimonio Cleopatra I viene assunta nel novero delle divinità oggetto di culto, secondo la tradizione dinastica dell’epoca.

Il titolo di theía a giudizio di P. W. Pestman, Chronologie égyptienne d'après les textes démotiques, Leiden 1967, appare per la prima volta in un papiro relativo alle liste dei sacerdoti eponimi dell’anno dodicesimo, ovverosia proprio del 194-93.

Di contro W. Clarysse e G. Van der Veken, The Eponymous Priests of Ptolemaic Egypt, Leiden 1983, spostano la data al 1 aprile 192.

In tal senso, il terminus ante quem risulta sensato far risalire la raffigurazione della regina Cleopatra come Iside è costituito dagli anni 194-2. Il regno di Cleopatra I si protrae anche dopo la scomparsa del marito nel 187, come reggente per il figlioletto Tolomeo VI, fino alla morte, avvenuta tra il 10 settembre 178 ed il 14 ottobre 177.

Sulla base di codesta cronologia appare ragionevole ricondurre l’emissione della moneta ritrovata ad Altilia al periodo compreso tra il 194-2 ed il 178-7.

A tal riguardo, il monogramma L (lambda = 11) visibile sul rovescio nel settore di sinistra indicherebbe l’anno preciso di coniazione, l’undicesimo del regno – iniziato nel 205/4 – di Tolomeo V Epifane, ovverosia il 194-3, proprio l’anno in cui il sovrano egizio sposa Cleopatra.

La moneta, ordunque, sarebbe stata coniata in occasione delle nozze e dell’assunzione di Cleopatra I a dea-regina. D’altra parte, il volto raffigurato è giovanile e la dea Iside era la divinità egizia per eccellenza della fertilità e della maternità.

Il contesto storico

Sul piano storico-evenemenziale sono gli anni della Seconda guerra siriaca, condotta da Roma contro Antioco III il Grande (c. 242–187 a. C.), padre di Cleopatra I, e della compiuta affermazione romana nell’Egeo. I

ll sovrano seleucida, valendosi del consiglio di Annibale riparato in Asia Minore dopo la sconfitta subita a Zama nel 202, aveva intrapreso una politica di espansione dei territori del regno.

Così, dopo aver nel 202-198 conquistato la Siria e la Palestina tolemaiche, nel 196 Antioco invade l’Europa per recuperare la Tracia.

Il pericolo di un ulteriore ampliamento del potere dei Seleucidi – i quali col matrimonio di Cleopatra, data in sposa nel 194-3 a Tolomeo V Epifane, si erano tra l’altro assicurati l’appoggio egiziano – spinge il Senato di Roma ad intervenire.

Seguono lunghi scambi diplomatici tra il 196 ed il 193, con un insieme di equivoci, fin tanto che Antioco, persa la pazienza, nel 191 occupa con 10.000 uomini la Grecia.

La reazione romana è immediata e si concretizza in due vittorie memorabili, alle Termopili ed a Magnesia del Sipilo.

Quest’ultima in particolare, nota anche come vittoria di Corupedio, si svolge tra il 20 dicembre 190 ed il 10 gennaio 189: Antioco, obbligato alla fuga, è costretto a lasciare i magazzini degli accampamenti ai nemici.

Segue, l’anno successivo, la pace di Apamea (188). I generali romani Lucio Cornelio Scipione l’Africano ed il fratello Lucio Publio impongono ad Antioco condizioni durissime: una indennità di guerra di 15.000 talenti, la consegna di tutti gli elefanti, di quasi tutte le navi e di moltissimi prigionieri.

Il tesoro di Antioco passa nelle mani dei Romani. Gli Scipioni, al loro rientro in patria, nel 187-4 verranno processati per appropriazione indebita di denaro e peculato.

Sono gli anni dell’ellenizzazione della società romana e della reazione del partito conservatore, con in testa Catone il Censore.

Una scoperta eccezionale

Di fronte alla ricostruzione storica degli eventi sopra descritti appare scontato domandarsi come sia finita ad Altilia una moneta egizia di Tolomeo V Epifane.

Molte le ipotesi che a riguardo in generale si potrebbero formulare.

Al momento, tuttavia, di là dalla possibilità che in località Porcile-Piano dei passeri esistesse una stazione o un accampamento per l’esercito romano di ritorno dall’Oriente con le ricchezze di Antioco III dopo la pace di Apamea del 188 a. C. (una statio o un castrum su un terrazzo naturale a ridosso del fiume Neto tra il legname e la pece della Sila, utilizzati per le navi, e i porti della costa, in primis Crotone), non rimane che sottolineare – sul presupposto della frequentazione ellenistica delle Serre di Altilia, documentata dagli studi sin dal 1977 di Pasquale Attianese – come la moneta di Cleopatra I attesti irrefutabilmente l’esistenza di scambi commerciali ed economici tra l’Egitto e la Magna Grecia crotoniate, in linea col modello di quanto si registra, sempre entro i limiti del III-II sec. a. C., per la città di Siracusa in Sicilia.

Ad ogni modo, un dato emerge limpido e palese: la “Cleopatra di Altilia” costituisce una scoperta di eccezionale rilievo numismatico, una testimonianza per Crotone e la sua chora destinata ad entrare nei libri di storia.

[Francesco Lopez]

In salvo due milioni di uccelli

L'Unione Europea ha confermato in via definitiva lo stop all'importazione di uccelli selvatici in tutti gli stati membri, che da ora dovranno vietarne il commercio. Il divieto è divenuto permanente, dopo che solo pochi mesi fa era scaduto il blocco temporaneo introdotto nel 2005 per i casi di influenza aviaria.

Il provvedimento, ratificato a Bruxelles dal comitato europeo che riunisce i capi veterinari della Ue, dovrebbe salvare due milioni di volatili che, ogni anno, vengono catturati in natura e rivenduti come "animali da compagnia".

Grande soddisfazione soprattutto per la Lipu-BirdLife Italia che, insieme all'Inglese Rspb (Royal Society for the Protection of Birds), aveva chiesto con vigore il bando al commercio di uccelli, causa del declino di numerose specie, tra le quali il pappagallo cenerino africano, l'amazzone corona gialla e l'amazzone fronte bianca, oltre alla morte di oltre il 60 per cento degli uccelli catturati, che decedono ancor prima di arrivare a destinazione.

Si stima che più di 3mila delle circa 9.600 specie di uccelli selvatici siano state oggetto di commercio legale o illegale negli ultimi anni, e che numerose specie siano state portate sull'orlo dell'estinzione in natura. Circa 360mila pappagalli cenerini africani sarebbero stati legalmente venduti tra il 1994 e il 2003.La decisione, inoltre, ha molto valore alla luce del fatto che l'87 per cento del commercio mondiale degli uccelli selvatici è concentrato proprio nell'Unione Europea, da quando nel 1992 fu vietato negli Stati Uniti.

Oscar: Eastwood sorprende Morricone


L'attore e il musicista non si vedevano da oltre 40 anni
- Clint Eastwood ospite a sorpresa di una festa all'Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles per celebrare l'Oscar alla carriera a Morricone. Dopo un commosso abbraccio con l'attore protagonista di 'Per un pugno di dollari' di Sergio Leone, Morricone ha detto in italiano: abbiamo cominciato assieme le nostre carriere; non ci vedevamo da oltre 40 anni. L'attore ha allora simulato il gesto di un sigarillo portato alla bocca, gesto tipico del taciturno cavaliere protagonista dei film di Leone.

Oscar: Morricone ringrazia commosso


'Dedico questo premio a mia moglie Maria'
Dedico questo Oscar a mia moglie Maria che mi ama tanto e che io amo'. Queste le parole di un Morricone commosso per l'Oscar alla carriera. Dopo un filmato a lui dedicato e dopo aver ricevuto la prima standing ovation della serata, Morricone si e' inchinato alla platea e ringraziando l'Academy ha detto: 'devo ringraziare tutti quelli che hanno consentito di concedermelo e anche i registi che mi hanno dato la loro fiducia'.

ERUZIONE A STROMBOLI, SCATTA L'ALLARME MA SENZA PAURA

MESSINA - La sirena suona per le piccole vie disegnate sulla pietra nera di Stromboli: all'inizio i pochi abitanti presenti sull'isola pensano a una riedizione dell'esercitazione del 2005, della quale non erano stati informati. Ma questa volta l'allarme è reale. Pochi momenti di sorpresa e poi, con calma, la gente si sposta sulla collina, oltre le linee di "sicurezza" tracciate dalla Protezione civile, mentre nel cielo sono visibili le colonne di fumo dell'eruzione e quella di vapore sprigionata dal contatto tra la lava incandescente, che fuoriesce da una frattura a 600 metri, e l'acqua del mare.
A Stromboli c'è l'eruzione, ma la situazione resta "sotto controllo" anche se un po' di preoccupazione c'è. "Non è escluso che si stacchi una frana imponente, che potrebbe generare piccoli effetti tsunami - ammette il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso - ma si tratterebbe comunque di un fenomeno inferiore a quello del 2002". In quell'occasione, il giorno prima di capodanno, si staccarono 25 milioni di metri cubi di lava e roccia, questa volta al massimo potrebbero essere 10 milioni. Dunque, aggiunge, "non c'è alcun motivo di immaginare un'evacuazione dell'isola".
E d'altronde gli abitanti sono abituati a convivere con il vulcano, dalle 'bizze' particolari, e scrutano attenti il mare: il pericolo potrebbe appunto arrivare da un'onda anomala, come quella che la notte del 30 dicembre del 2002, generata dal crollo di un edificio lavico grande quanto un palazzo di trenta piani, flagellò la piccola isola. Ma l'acqua è mossa e nient'altro. Vista così Stromboli sembra vivere una giornata di 'letargo' in cui cade abitualmente in inverno, con meno di 500 persone che restano sull'isola. Che ci sia qualcosa di diverso si capisce dal movimento che all'improvviso si crea sull'isola, con l'atterraggio di diversi elicotteri e anche dal traghetto della Siremar che resta al largo, per precauzione.
"Siamo sereni" dice Gianluca Giuffré, uno degli abitanti della piccola frazione di Ginostra. Che spiega: "Nel 2002 eravamo impreparati, adesso ci sentiamo protetti dal sistema di monitoraggio realizzato dalla Protezione civile". "La sensazione di allarme c'è - aggiunge - è inutile negarlo, ma non di paura. Viviamo con una certa serenità quello che sta accadendo, sapendo di non correre pericoli personali". Opinione condivisa dal sindaco di Lipari, Mariano Bruno, Comune del quale Stromboli è una frazione. 'L' aumento dell' attività esplosiva del vulcano - spiega il sindaco - ha fatto scattare a Stromboli il piano di emergenza ed è per questo che la popolazione dell'isola è stata invitata ad allontanarsi dalla linea di costa, ma non c'è nulla di allarmante. Il piano di emergenza - sottolinea Bruno - ha funzionato bene e tutto sta avvenendo secondo le regole. Non c'è alcuna paura e le operazioni di emergenza si sono svolte con grande serenità" .
Intanto gli abitanti che hanno la casa in riva al mare si attrezzano a passare la notte ospiti di amici o parenti le cui abitazioni sono nella zona di 'sicurezza', sopra i dieci metri dalla costa. A Lipari la situazione si segue con maggiore 'distacco' vista la lontananza da Stromboli, mentre Panarea è stata 'invasa' da cenere lavica ma soprattutto il cielo è stato oscurato dalla nube di fumo emessa dal vulcano e di vapore acqueo. L'allarme, a scopo precauzionale, ha interessato anche la costa nord della Sicilia, con due petroliere che sono state fatte allontanare dal porto di Milazzo.
Sul posto arrivano anche le squadre dei vigili del fuoco con un elicottero da Catania: sono quelli della sezione speleo alpino fluviale che con gli esperti trascorreranno la notte sulla cima del vulcano per seguire lo Stromboli il più da vicino possibile. Domani sull'isola arriveranno il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, il direttore dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia Enzo Boschi e il presidente vicario della Commissione grandi rischi Franco Barberi per un sopralluogo e per capire quali decisioni operative prendere se l'attività dovesse proseguire nei prossimi giorni.

Cacao aiuta funzioni del cervello

-Grazie ai flavanoli migliora l'afflusso di sangue Studi recenti suggeriscono che un nuovo tipo di cacao potrebbe migliorare le funzioni cerebrali e ritardare l'invecchiamento. Alcuni scienziati, alla riunione dell'Associazione americana avanzamento scienza, hanno presentato i risultati di ricerche che esaminano gli effetti sul cervello dei flavanoli, ingredienti presenti in alcuni tipi di cacao. Gli studi fanno ipotizzare che i flavanoli aumentino l'afflusso di sangue al cervello e possano giovare in alcuni disturbi vascolari.

Allattare fa bene al cuore materno


Secondo studio aiuta a smaltire la massa grassa accumulata
L'allattamento al seno fa bene non solo al bebe' ma anche alla mamma, riducendo il suo rischio di attacchi cardiaci. E' quanto emerge dallo studio della Harvard Medical School. La coordinatrice della ricerca Alison Steube ritiene che gli effetti benefici dell'allattamento sul cuore della mamma sia dovuto al fatto che allattare aiuta la donna a consumare la massa grassa accumulata nel corso della gravidanza. Lo studio ha preso in esame 96.648 donne dal 1986 al 2002.

SANREMO, LO SPECIALE SUL 57/O FESTIVAL

Grande attesa per il debutto del Festival della canzone italiana: dal 27 febbraio al 3 marzo sul palco dell'Ariston saliranno 20 campioni e 14 giovani. Tanti gli ospiti internazionali: da Norah Jones ai Take That. Pippo Baudo, alla sua dodicesima edizione, e' accompagnato dalla brillante Michelle Hunziker. E per i nottambuli c'e' il Dopofestival di "Pierino" Chiambretti. Ecco i 20 big che parteciperanno al 57/mo Festival di Sanremo, annunciati da Pippo Baudo nel suo programma di 'Domenica in', 'Ieri, oggi e domani'. Al Bano 'Nel perdono' (di Yaris Carrisi e Zero) Leda Battisti 'Senza me ti pentirai' Gianni e Marcella Bella 'Forever' Fabio Concato 'Oltre il giardino' Simone Cristicchi 'Ti regalero' una rosa' Johnny Dorelli 'Meglio cosi' Francesco e Roby Facchinetti 'Vivere normale' Amalia Gre' 'Amami per sempre' Mango 'Chissa' se nevica' Piero Mazzocchetti 'Schiavo d'amore' Paolo Meneguzzi 'Musica' Milva 'The show must go on' (tit.provv.) (di Giorgio Faletti) Nada 'Luna in piena' Paolo Rossi 'In Italia si sta male' (testo inedito di Rino Gaetano) Antonella Ruggiero 'Canzone fra le guerre' Daniele Silvestri 'La paranza' Stadio 'Guardami' Tosca 'Il terzo fuochista' Velvet 'Tutto da rifare' Zero Assoluto 'Appena prima di partire' Le canzoni sono state scelte da una commissione formata dal musicista Paolo Bonvino, dal critico Dario Salvatori e dalla giornalista Patrizia Ricci.

CINA E SIRIA NUOVE FRONTIERE PER RIFIUTI PERICOLOSI

- VENEZIA - L'operazione ''Mesopotamia'' del Comando Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente ha consentito di portare alla luce un traffico transnazionale di rifiuti che ha visto come protagonisti principali cittadini di nazionalita' siriana e cinese e come sito finale di smaltimento il territorio dei loro Paesi d'origine. L'indagine del Noe di Udine, iniziata nell'ottobre 2005, ha permesso altresi' di constatare l'esistenza di un traffico illecito di rifiuti di plastica e carta da macero, provenienti da ditte friulane e da altre ditte di Liguria, Piemonte, Veneto e Lombardia che camuffati da ''materia prima seconda'', mediante il sistema della triangolazione e/o del girobolla, venivano fatti confluire in ingenti quantitativi (centinaia di tonnellate), presso un sito di stoccaggio non autorizzato, a Aiello del Friuli (Udine). Successivamente, senza aver subito alcun trattamento di recupero, i rifiuti venivano portati, tramite la ''Centro recupero carta Spa'' in Siria ed in Cina. Nell'operazione, il Noe ha sequestrato nei porti di Trieste e Marghera (Venezia) 18 container, contenenti rifiuti in plastica e carta. Ad Aiello, in Friuli, e' stata invece sequestrata un' area di 12 mila mq usata come sito di stoccaggio, con 5.000 tonnellate di rifiuti speciali (plastica, carta da macero, scarto di 'pulper'); poi 78 container carichi di 2.500 ton. di rifiuti speciali pericolosi (plastica, elettrodomestici di varia natura, terriccio proveniente da lavorazioni industriali). Il gip di Udine, pur concordando con le risultanze dell' attivita' investigativa (in cui risultano coinvolte altre 14 persone) condotta dai militari, ma tenuto conto degli effetti prodotti, nei confronti di alcuni degli indagati, dalla Legge sull'indulto, ha potuto emettere una sola misura di custodia cautelare nei confronti di Giorgio Manzardo, 63 anni, di Udine (arresti domiciliari) titolare della Centro recupero carta. Il volume d'affari, in un solo anno, e' stato di 1.500.000 euro.

ENERGIA: PECORARO, 60 MLN PER 12 BANDI SU SOLARE

Via libera al pacchetto sull'energia solare. Si tratta di 60 milioni di euro per 12 bandi. Lo ha annunciato il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, al termine del Consiglio dei Ministri e partecipando all' iniziativa dei Verdi per la distribuzione delle lampadine a basso impatto davanti a Montecitorio. ''Il nostro obiettivo e' arrivare a 3.000 MW di solare'', ha detto Pecoraro Scanio.

STASERA L'ECLISSE TOTALE DI LUNA

ROMA - Mancano poche ore ormai all'eclisse totale di luna, che inizierà in tarda serata, poco dopo le 21,00, per concludersi nelle prime ore di domenica mattina. Un'occasione così non si verificava dal 28 ottobre 2004, e anche allora le nubi lo avevano minacciato. Se il cielo sarà limpido, sarà possibile osservare il fenomeno della 'luna rossa': nel momento di picco del fenomeno il nostro satellite assumerà infatti questo colore. Nella fase culminante dell'eclissi, infatti, la Luna si colora letteralmente di rosso a causa dei raggi deviati dall'atmosfera terrestre all'interno del cono d'ombra della Terra. Illuminata dal Sole, la Terra proietta dietro di sé un cono d'ombra entro il quale passa la Luna. Un processo, questo, particolarmente evidente per i raggi di luce rossa, che vanno a colorare la Luna durante l'eclisse in modo più o meno intenso e spettacolare a seconda delle condizioni atmosferiche. Gli osservatori aperti per seguire l'eclisse saranno più di 50. Il sito dell'Unione Astrofili italiani (www.uai.it), oltre a darne l'elenco completo, metterà a disposizione di chi non vorrà a staccarsi dal divano la possibilità di godersi lo spettacolo dell'eclisse comodamente su internet. Per quanto riguarda gli orari del fenomeno, la luna comincerà a perdere luminosità alle 21 e 18, e sarà completamente oscurata alle 23 e 43, raggiungendo il massimo a mezzanotte e mezza. L'eclisse, che sarà visibile su tutto il territorio nazionale, finirà alle 2 e 11 del mattino di domenica. Oltre alle iniziative degli astrofili, saranno aperti alcuni osservatori dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), che mette a disposizione anche un sito, www.guardacheluna.com, con anche i consigli per fotografare la luna oscurata. Gli astronomi nel nostro Paese sono sempre stati particolarmente attenti allo studio della luna: parla italiano la misura precisa dell'età del nostro satellite, circa 4,6 miliardi di anni, e le prove più convincenti che la Luna si sia generata dalla Terra a seguito di un impatto sul nostro pianeta di un corpo celeste delle dimensioni di Marte.

Le eclissi di Luna dal 2007 al 2030.

Nell'annunciare l'eclisse totale di Luna che si verifica nella notte tra il 3 e 4 marzo del 2007, molti giornali e TV hanno presentato il fenomeno in maniera eclatante definendolo il migliore da qui al 2026 alcuni e 2029 altri. Molti astrofili, ritenendo l'informazione piuttosto strana, hanno scritto alla nostra redazione.

In questo articolo precisiamo alcuni aspetti del fenomeno per cercare di dare la corretta interpretazione di quelle informazioni.

L'eclisse di Luna avviene quando il nostro satellite entra nei coni di penombra e d'ombra che la Terra, illuminata dal Sole, proietta dietro di sé. Se vi entra parzialmente l'eclisse sarà parziale, se vi entra completamente l'eclisse sarà totale.
I tempi di un'eclisse totale di Luna sono definiti dai rispettivi contatti:

Entrata della Luna nella penombra (diminuzione di luminosità poco sensibile)
Entrata della Luna nell'ombra (o inizio della fase parziale)
Inizio della fase totale (Luna completamente nel cono d'ombra)
Massimo dell'eclisse (centralità dell'eclisse)
Fine della fase totale
Uscita dall'ombra
Uscita dalla penombra

La durata delle varie fasi non è costante per tutte le eclissi ma varia e dipende da più fattori. Mediamente un'eclisse ha una durata di cinque-sei ore (da entrata a uscita dalla penombra), di tre-quattro ore (da entrata a uscita dal cono d'ombra), mentre la fase totale dura da qualche minuto fino ad un massimo di 1 ora e 45 minuti.
L'Eclisse di Luna è un fenomeno che può essere osservato solo dagli abitanti della Terra che hanno, durante il fenomeno, la Luna sopra il loro orizzonte. Quindi le varie fasi possono essere osservate per intero, oppure parzialmente, secondo i tempi di levata o tramonto della Luna di ogni singolo sito osservativo.

L'eclisse del 3-4 marzo 2007 è osservabile, in Italia (ma anche da tutta l'Europa), in ognuna delle sue fasi dall'inizio alla fine (entrata in penombra, uscita dalla penombra). Ma lo sarà anche quella del 21.02.2008 (anche se non in tutta Italia, per il tramonto della Luna poco prima dell'uscita dalla penombra). Dopo di essa, la successiva eclisse ad avere queste caratteristiche sarà quella del 14 dicembre del 2029. Questa considerazione non può però portare alla conclusione giornalistica di cui alla premessa. Infatti le valutazioni per l'osservazione di un'eclisse sono anche altre. In particolare è importante poter osservare per intero (o anche solo in parte) la fase di totalità. Includendo l'eclisse odierna ed arrivando fino al 2030 sono ben undici le eclissi che avranno questa caratteristica, e in nove casi la fase totale sarà visibile dall'inizio alla fine.

Nella tabella, tratta dal Dizionario di Astronomia di Philippe de La Cotardière, nella nuova edizione curata da Giuseppe De Donà e Giancarlo Favero (Gremese Editore in collaborazione con l'Unione Astrofili Italiani), sono raggruppate tutte le eclissi totali di Luna che si verificheranno tra il 2007 ed il 2030, con indicata magnitudine, ora della centralità in Tempo Universale, e visibilità in Italia.

Visto che da varie parti e per vari motivi sono state segnalate le eclissi del 2026 (invisibile in Italia) e del 2029, si segnala quella del 31.12.2028 visibile subito dopo il tramonto. Non avrà niente di particolare, ma sarà un modo davvero originale per aspettare il capodanno.

Usa: 84enne condannata per stupro

Vittima un minorenne orfano che le era stato affidato
WASHINGTON - Una donna di 84 anni, che ha ammesso di aver avuto rapporti sessuali con un ragazzino di undici, verra' incarcerata sino al 2009. Georgie Audean Buoy, che vive a Portland (Oregon), ha ammesso di aver avuto piu' volte rapporti con il minorenne, un orfano che le era stato affidato. La donna, che in passato ha fatto attivita' di volontariato nelle carceri, rischiava fino a otto anni di prigione. Dopo avere scontato la sentenza, la donna dovra' iscriversi nella lista dei maniaci sessuali.

ECLISSE, LO SHOW DELLA LUNA ROSSA

ROMA - La luna rossa ha mantenuto le promesse e ha illuminato il cielo notturno, splendendo accanto a Saturno. E' stato uno spettacolo unico in Italia, perfettamente visibile da nord a sud. Soltanto sulle regioni centrali all'inizio della serata le nubi avevano fatto temere una delusione, ma poi per fortuna il cielo si è aperto. "E' uno spettacolo unico quello che avviene quanto la luna si tuffa nel cono d'ombra della terra", ha detto l'astrofisico Gianluca Masi, del Planetario di Roma. "E' un'eclisse di luminosità media - ha aggiunto - perché la luna non si trova esattamente al centro del cono d'ombra della terra". Tanto che nel disco colorato di rosso, sfumato fino al bianco nella zona superiore, era ancora ben visibile un bordo chiarissimo e brillante. Tanti gli appuntamenti con la luna rossa organizzati in tutta Italia da gruppi di astrofili e astronomi. E tantissime sono state le persone che hanno voluto godere lo spettacolo dal vivo, uscendo per strada o andando agli appuntamenti organizzati da planetari e osservatori. "Il prossimo appuntamento con la luna rossa è fra circa un anno", ha detto il presidente dell'Unione astrofili italiani (Uai), Emilio Sassone Corsi. Il 21 febbraio 2008 ci sarà infatti un'altra eclisse totale di luna ben visibile dall' Italia. Ma l'orario sarà meno comodo. Lo spettacolo, infatti, comincerà solo intorno alle quattro del mattino.

Premiato e accompagnato

Premiato e accompagnato

CELLULARI: COSTI DI RICARICA ADDIO

ROMA - Costi per le ricariche via da lunedi': scatta infatti la nuova norma del pacchetto liberalizzazioni di Bersani che consentirà di eliminare il balzello che grava sui prezzi delle ricariche dei telefonini che, secondo i calcoli delle associazioni dei consumatori, frutterebbe alle compagnie telefoniche circa 1,8 miliardi di euro l'anno. Ma proprio le organizzazione di difesa dei consumatori sono in allerta: temono che qualche gestore sia tentato di eludere od aggirare le prescrizioni della norma intervento su cavilli o piani tariffari. Il Codacons punta il dito soprattutto su Wind, che potrebbe in alcuni casi continuare a far pagare i costi di ricarica. "Da lunedi' qualsiasi costo di ricarica applicato agli utenti della telefonia mobile sarà considerato illegale e, come tale, denunciato dinanzi le competenti autorità"avverte il Codacons rivolto alle compagnie telefoniche che "in base alle prime indiscrezioni, vorrebbero continuare a far pagare ai vecchi clienti il balzello cancellato dal Ministro Bersani" e cita appunto Wind. Il Codacons, spiega il presidente Carlo Rienzi, chiede all'Autorità per le comunicazioni "di verificare i nuovi piani tariffari degli operatori telefonici per accertare se al loro interno si celino aumenti a discapito degli utenti. Le compagnie che decideranno di fare le 'furbe', scaricando sui consumatori i minori introiti derivanti dal taglio ai costi di ricarica, o quelle che continueranno a imporre tale balzello, dovranno essere pesantemente sanzionate". Ma da Wind replicano che le ricariche da 50 euro in su erano già gratuite e continueranno ad esserlo, mentre chi vuole ricaricare per importi minori deve passare ai nuovi piani tariffari che rispettano le indicazioni del decreto Bersani. '3' ha giocato d'anticipo e ha abolito i costi di ricarica già da ieri. Oggi è stata la volta di Vodafone, mentre Tim li eliminerà lunedi'. Le associazioni dei consumatori hanno da subito messo in guardia rispetto alla possibilità che tutte le compagnie telefoniche possano rifarsi dei mancati introiti da ricarica rialzando le tariffe attraverso i nuovi piani tariffari meno convenienti. Adusbef e Federconsumatori hanno insistito sul tema della trasparenza tariffaria ricordano che l'Agcom, l'Autorità di Garanzia per le comunicazioni, ha predisposto una delibera, con cui "obbliga gli operatori a mettere a disposizione dei clienti informazioni sul costo reale delle telefonate, dopo un minuto, 3 minuti e 15 minuti, in base all'offerta commerciale sottoscritta". L'utente, quindi, deve essere informato sul costo finale comprensivo di Iva, canone, scatto alla risposta, e anche relativo ai servizi di messaggistica (sms e mms), alla telefonia fissa e a internet.

ANIMALI: STOP PESCA PER SALVARE IL DELFINO DEL MEKONG

Da quando le reti che decimavano i cetacei del fiume Mekong sono state bandite, i rarissimi delfini d'acqua dolce della Cambogia, o ''Irawaddy'' - inseriti tra le specie minacciate in modo critico dall'IUCN - stanno lentamente ricolonizzando il fiume. Da quando le autorita' locali hanno bandito le reti nell'alto Mekong, la popolazione e' passata da 90 a 160 individui. Liberare le aree del fiume dalla minaccia delle reti ha permesso ai delfini di spostarsi verso la parte alta del fiume. ''Potremmo avere circa 20 nuovi nati ogni anno, se questo trend continuera''', dice Seang Tana della commissione per la Conservazione del delfino del Mekong. ''Ma entro 5 anni non ci sara' abbastanza pesce per i delfini, viste le esigenze umane''. La pesca e' stata messa al bando lo scorso anno, e le popolazioni locali sono state incoraggiate a riconvertire le attivita' di pesca verso il turismo. Gli esperti stimano una popolazione totale di circa 1.000 delfini tra India, Myanmar e Thailandia. Il Mekong e' il piu' grande fiume del Sud Est asiatico (circa 4.600 km.), nel suo bacino vivono dalle 1.200 alle 1.700 specie di pesci, la piu' ricca biodiversita' ittica dopo quella del Rio delle Amazzoni e del bacino del Congo. 62 specie sono endemiche tra cui il pesce gatto gigante del Mekong, il pesce d'acqua dolce piu' grande conosciuto. Prima era presente nell'intero corso del fiume, dal Vietnam al Sud della Cina. Negli ultimi vent'anni la popolazione di questo gigante e' diminuita del 90%. La causa principale della sua rarefazione e di quella di molte altre specie ormai minacciate e' la pesca eccessiva e illegale, praticata anche con la corrente elettrica. Il bacino del fiume Mekong e' infatti fondamentale per la sussistenza delle popolazioni. Dal pesce deriva l'80% delle proteine animali necessarie ad una popolazione di circa 55 milioni di abitanti. Secondo il Wwf, che lancera' il 20 marzo il dossier ''World's top 10 rivers at risk'', sui 10 fiumi piu' minacciati del Pianeta, le minacce per la ricchissima biodiversita' del fiume - comprese 160 specie di anfibi - sono anche le grandi infrastrutture: 58 dighe sono presenti lungo il corso del fiume e ben 149 sono in progetto.

UNA TEORIA ITALIANA METTE IN CRISI LA COSMOLOGIA

ROMA - La cosmologia classica è in pericolo, e a metterla in crisi è un gruppo di scienziati italiani. La prima mappatura della materia oscura, il 'riempimento' dell'universo, pubblicata da Nature, sembra infatti dare ragione a Luciano Pietronero, dell'Istituto di Sistemi Complessi dell'università La Sapienza di Roma, che ipotizza che la distribuzione della materia nelle galassie non sia continua ma segua la geometria frattale. Le teorie classiche della cosmologia, che discendono direttamente dalle equazioni di Einstein, sostengono che l'universo sia 'liscio', cioé che la distribuzione della materia sia uniforme. Per giustificare il fatto che le galassie si presentano sotto forma di aggregati discontinui gli astronomi hanno ipotizzato la presenza della 'materia oscura', una sostanza che riempirebbe il 95% dello spazio. "La materia oscura però è più che altro un rattoppo che giustifica le teorie - sostiene Pietronero - noi ci siamo limitati ad applicare le leggi della statistica, di cui siamo esperti, ai dati disponibili sulla distribuzione della materia nell'universo lontano. Non vogliamo rifare la cosmogonia, ma semplicemente sosteniamo che la geometria frattale spiega molto meglio questi fenomeni". Tra i principali 'avversari' di questa teoria c'é il gruppo di astronomi dell'Università di New York guidato da David Hogg. Secondo Hogg la teoria dei frattali "Crea più problemi di quanti non ne risolva", a cominciare dal fatto che andrebbero ripensate tutte le leggi fondamentali della cosmologia. "Io non sono d'accordo con questa impostazione - ribatte Pietronero, protagonista con Hogg di un lungo articolo su questo dibattito apparso sull'ultimo numero della rivista New Scientist - non si può dire che finché non proponiamo un modello alternativo le nostre teorie non sono valide. Noi proseguiamo con i nostri studi man mano che arrivano nuovi dati, e se c'é qualche legge che deve cadere che cada". Fra i nuovi dati a cui si riferisce il fisico italiano c'é anche la prima mappatura della materia oscura in una parte dell'universo, operata da Richard Massey del California Institute of Technology e pubblicata da Nature. Il risultato di Massey è stato che anche questa 'sostanza misteriosa' sembra essere distribuita con le stesse discontinuità di quella conosciuta. "Questo risultato sembrerebbe darmi ragione - sostiene Pietronero - ma io aspetterei prima di dare sentenze definitive. La mia posizione è semplicemente questa: l'analisi statistica dei dati è quella, e non è possibile confutarla, tant'é vero che anche chi ci avversa comincia a darci ragione. Sulle teorie poi si possono fare tutte le elucubrazioni che vogliamo". Altre prove in un senso o nell'altro verranno nei prossimi mesi, quando nuovi dati delle misurazioni di Massey verranno resi noti.

LA CELIACHIA AUMENTA LITIGI NELLA COPPIA

TORINO - Il 40 per cento dei partner di celiaci ammette che è difficile adattarsi ai vincoli alimentari imposti dalla dieta senza glutine e ne riconosce gli influssi negativi sul rapporto di coppia, con un aumento significativo dei litigi. E' uno dei dati che emergono dalla ricerca "Vivere la celiachia", condotta dalla sezione piemontese dell'Associazione italiana celiachia (Aic), che la presenta oggi a Torino nel corso del suo congresso regionale. Il progetto, che ha preso il via a ottobre 2005 e si è concluso un anno dopo, si è avvalso dell'opera di quattro psicologi e della collaborazione del Comune di Torino. Ha coinvolto oltre 2.500 nuclei familiari di malati del Piemonte (dove si contano 5.100 celiaci con un incremento del 35% negli ultimi due anni) e ha risposto il 52% del campione prescelto."Si tratta della prima ricerca di questo genere in Italia", afferma la coordinatrice del gruppo di lavoro, la psicologa clinica Irene Giulia Cimma. La celiachia viene vissuta da un malato su tre come un grande problema che condiziona la vita. Le famiglie con ragazzini celiaci si sentono diverse dalle altre, le mamme sviluppano sensi di colpa più dei padri e gli adolescenti con meno di 19 anni sono i più propensi a trasgredire la dieta. Il 20% dei malati denuncia difficoltà emotive verso il cibo, riconosce di avere un disagio a mangiare (non solo al ristorante, ma anche a casa),il 13% di avere comportamenti al limite della bulimia, il 32% di non accettare con serenità i possibili cambiamenti fisici (in genere aumenta la massa corporea), mentre quasi il 40% dichiara di avere la sensazione di una scarsa energia fisica. Infine l'uomo celiaco è più pragmatico, ma tende a nascondere la malattia, la donna accentua la sua sensazione di essere un peso per gli altri, ma è anche più disponibile ad accettare supporti psicologici.

ENERGIA: BERSANI, NEL PIANO EUROPEO TRACCIA LAVORO ITALIANO

- BOLOGNA - Il piano energetico europeo e' ''un grande risultato. Credo che in quel risultato si vede anche la traccia del lavoro italiano''. Il ministro per lo sviluppo economico Pierluigi Bersani ha commentato cosi' l'approvazione dell'accordo sull'energia. ''Noi - ha aggiunto Bersani - possiamo dire, in particolare, di essere partiti con un certo tempismo, perche' un mese fa abbiamo presentato un piano sull'efficienza energetica che riguarda la vita dei cittadini in molti aspetti e riguarda anche la spinta alle energie rinnovabili. Ci stiamo mettendo in sintonia con l'operazione europea, abbiamo dei ritardi da rimontare perche' abbiamo perso del tempo in questi anni. Ma - ha concluso Bersani - ci stiamo dando dentro''.

IL PRIMO CONCERTO DI MORRICONE DOPO L'OSCAR

Le parole di Giovanni Paolo II diventano musica cantata dal Nuovo coro lirico sinfonico romano diretto dal Maestro Ennio Morricone. Si e' svolto, ieri sera, all'Auditorium della Conciliazione di Roma il primo concerto del Maestro appena insignito dall'Oscar alla carriera. Di ritorno da Hollywood, dove domenica 25 febbraio Morricone ha ricevuto il riconoscimento, il Maestro ha scelto la Capitale per offrire al pubblico italiano le note che lo hanno reso famoso non solo tra gli appassionati di musica ma anche di cinema. Ospite d'onore della serata il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che, accompagnato dalla moglie Clio ha salutato Morricone nel suo camerino prima dell'inizio del concerto. Dopo un saluto e una stretta di mano il presidente della Repubblica ha chiesto al Maestro Morricone che tipo di emozione sia ricevere un Oscar alla carriera, lui stesso, ha spiegato, si e' emozionato guardando la cerimonia in tv. Napolitano ha ringraziato il presidente della Repubblica Gasbarra per la meravigliosa serata e per ''per aver dato a Roma e al Paese la possibilita' di ringraziare il grande Maestro''. Dopo l'inno di Mameli l'orchestra Roma Sinfonietta ha eseguito il ''Canto del Dio nascosto'' aggiungendo la musica a parole e poesie composte da Giovanni Paolo II. Nella seconda parte del concerto il Maestro Morricone ha riproposto alcune delle sue opere che lo hanno reso famoso non solo tra gli amanti della musica ma anche tra gli estimatori del grande cinema. Le colonne sonore di film come 'Mission', 'C'era una volta in America' e 'Gli Intoccabili' hanno emozionato il pubblico dell'Auditorium che non ha risparmiato al Maestro applausi e una standing ovation conclusiva. Nel parterre dell'Auditorium della Conciliazione personalita' del mondo della politica e personaggi dello spettacolo. In prima fila il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con la moglie Clio, il cardinale Tarcisio Bertone, il ministro dei Beni Culturali Francesco Rutelli, delle Comunicazioni Paolo Gentiloni il sindaco di Roma Walter Veltroni, i presidenti della Regione Lazio Piero Marrazzo e della Provincia di Roma Enrico Gasbarra e l'ex Sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri Gianni Letta. Molti i vip presenti in sala tra cui Carla Fracci, Amedeo Minghi, Angela Melillo, il principe Carlo Giovannelli, Tiziana Rocca, Max Tortora, Anna e Carla Fendi e Remo Girone.

A VERONA LO SCOOTER A IDROGENO

Non solo auto ma anche scooter. Stiamo parlando dell'idrogeno, il nuovo carburante pulito che sostituirà i derivati del petrolio nel corso di questo secolo. Da almeno dieci anni abbiamo assistito meravigliati ai prototipi su quattro ruote, motori discussi, ammirati ma sempre progressivamente migliorati. Pochi ormai negano l’evidenza dei motori idrogeno nel nostro prossimo futuro e le discussioni si sono spostate definitivamente su quando entreranno effettivamente in commercio. E le due ruote? A breve la tecnologia H sarà applicata anche sugli scooter, un prototipo realizzato dal Cnr sarà già presentato a Verona in occasione del prossimo convegno sulle fonti rinnovabili. Due o quattro ruote, l'era dell'idrogeno può dirsi giunta ai nastri di partenza e inizia a scaldare i motori... a idrogeno, ovviamente.

Rugby: Lo Cicero attacca i politici

"Non ci si puo' accorgere di noi solo per sfruttare l'onda"
- "Non ci si puo' accorgere di noi soltanto adesso". Andrea Lo Cicero attacca il mondo politico, accusato di aver trascurato il rugby. Secondo uno dei simboli della nazionale italiana, vittoriosa ieri a Edimburgo contro la Scozia, l'improvvisa attenzione per l'Italrugby sa un po' di beffa."Mi fa piacere che Prodi abbia speso delle parole sul rugby - afferma il catanese - pero' noi della nazionale esistiamo da tanto tempo, e non ci si puo' accorgere di noi solo adesso per sfruttare l'onda".

L'INTERVISTA: "ALL'OSCAR? NON CI PENSAVO PIU' "

ROMA - "Io non mi sono mai proposto nella vita: non ho mai chiamato un regista per lavorare con lui e non ho mai chiesto a qualcuno di farmi esibire in questo o in quel posto, tantomeno in America. La notizia dell'Oscar è stata una bella sorpresa. Non ci pensavo più...". Ennio Morricone è raggiante e orgoglioso per l'assegnazione del riconoscimento tanto sognato e già sfiorato cinque volte con altrettante candidature. Raggiunto telefonicamente nella sua casa romana, il celebre compositore, si divide tra complimenti e interviste e racconta che la notizia dell'Oscar gli è arrivata a casa ieri sera: "Quando ho risposto al telefono e mi sono sentito dire 'Buongiorno' con accento inglese, mentre stavo andando a dormire, ho subito capito", racconta. A comunicargli dell'Oscar alla Carriera è stato Sid Ganis, presidente della Academy. Adesso Morricone è frastornato, solo in mattinata "ho ricevuto più di cinquanta telefonate", dice. "Sono attonito ma felice perché l'Oscar arriva mentre sono in piena attività professionale". "Ma è solo un caso", spiega, che l'ambita statuetta gli sia stata assegnata proprio nel momento in cui si prepara a debuttare negli Stati Uniti con due concerti-evento, in programma proprio a febbraio 2007, circa tre settimane prima della Notte degli Oscar che si terrà a Los Angeles il 25 febbraio. Per Morricone c'é grande attesa in America, il Paese che lo ha tanto corteggiato ma in cui il Maestro curiosamente non ha mai fatto concerti. Come mai? "Perché non me lo hanno chiesto", risponde con semplicità, anche se si fa fatica a credere che nessuno ci abbia mai pensato. Un produttore si favoleggia gli offrì persino una villa sulle colline di Beverly Hills per invitarlo a trasferirsi in America, ma lui rifiutò. "Quella villa - dice oggi non l'ho mai vista. Ma io ho sempre preferito tornare a Roma". E oggi più che mai a farsi rapire dall'America non ci pensa proprio. "Sto bene nella mia città", dice. Morricone è stato invitato dall'Onu a tenere nella sede dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 2 febbraio un concerto di beneficenza per dare il benvenuto al nuovo segretario generale Ban Ki-Moon, in carica dal 1 gennaio 2007. Per l'occasione eseguirà, insieme al repertorio delle sue principali composizioni di musica da film, anche il pezzo sinfonico corale 'Voci dal silenzio' da lui scritto dopo l'attentato alle Torri Gemelle dell'11 settembre 2001 e definito tempo fa "la partitura non cinematografica più importante che abbia mai ideato". Oggi quella partitura assume un significato ancora più ampio spiega -"contro tutte le stragi del mondo". Per il concerto all'Onu il Maestro sarà accompagnato dall'Orchestra 'Roma Sinfonietta' e del Coro Polifonico 'Canticorum Virtuosi' di New York. "Sarà un concerto molto importante moralmente per me", aggiunge. Il giorno dopo, il 3 febbraio, Morricone terrà un altro concerto al Radio City Music Hall di New York. Qui dirigerà un'orchestra ed un coro composti da 200 elementi ed eseguirà i brani più significativi del suo repertorio tra cui alcune delle più note colonne sonore di film. "Mi sento onorato e fortunato di sostenere un evento così significativo in cui la grande musica di un Maestro come Ennio Morricone diventa linguaggio universale per un concerto di pace e solidarietà fra tutti i popoli della terra" spiega Gallotta ideatore ed organizzatore degli eventi in collaborazione con la Fondazione 'Give Them A Hand' di New York, la Missione Italiana alle Nazioni Unite, la Niaf (National Italian American Fondation) e l'Istituto Italiano di Cultura di New York, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Anche il Moma, Museum of Modern Art di New York, renderà omaggio a Morricone con una retrospettiva (in programma dal 1 al 5 febbraio) di alcuni tra i film più importanti per i quali il Maestro ha firmato le colonne sonore, tra cui 'C'era una volta in Americà, 'The Untouchables', 'La Battaglia di Algeri', 'C'era una volta il West', 'The Mission', 'Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto'. A febbraio uscirà anche un cd pubblicato in tutto il mondo dalla SonyBmg Italia, nel quale alcuni tra i più importanti artisti internazionali hanno reinterpretato le composizioni del Maestro, tra questi Bruce Springsteen, Metallica, Quincy Jones, Celine Dion, Yo-Yo Ma, Andrea Bocelli e Roger Waters.

ITALIA AL 7/O POSTO NELL'EOLICO MONDIALE

- Italia al settimo posto per la produzione eolica nella classifica mondiale (dati WWEA) con 2.123 MW e un incremento nel 2006 del 23%. La graduatoria vede nettamente al primo posto la Germania con 20.622 MW e un incremento dell'11,9%, seguita dalla Spagna con 11.615 MW e un incremento del 15,8%, dagli Stati Uniti con 11.603 MW e un incremento del 26,8%, dall'India con 6.270 MW e un incremento del 41,5%, dalla Danimarca con 3.136 MW e un incremento del 0,3% e dalla Cina con 2.405 MW e un incremento eccezionale del 90,9%. Settima quindi l'Italia, poi il Regno Unito con 1.963 MW e un incremento del 45,1%, il Portogallo con 1.650 MW e un incremento del 61,4% e la Francia con 1.567 MW e un incremento ancora piu' sorprendente del 106,9%. Nella classifica fino al 19/o posto troviamo tutti i maggiori Paesi industrializzati per arrivare al 20/o posto dove si affaccia prepotentemente il Brasile con 237 MW totali al 2006 ma con un incremento del 729,6% a dimostrazione dei forti investimenti che sta affrontando in questo settore.

CONTRACCETTIVI PER SCOIATTOLI A SANTA MONICA

NEW YORK - Gli scoiattoli sono piccoli mammiferi dall'aria simpatica che hanno però un vizio: tendono a essere un po' troppo prolifici. Per contenere il problema, a Santa Monica in California si è deciso di mettere in pratica il 'controllo delle nascite', attraverso un vaccino contraccettivo che, oltre a ridurre i rischi di diffusione di malattie, eviterà di dover ricorrere a soluzioni più drastiche. "Non vogliamo sopprimere gli scoiattoli, se possiamo evitarlo - ha detto al Los Angeles Times Joe McGrath, capo del servizio di supervisione dei parchi cittadini secondo cui questi animali, come i topi, "possono essere aggressivi e portatori di malattie". Tanto maggiore è la loro popolazione - ha aggiunto Gail Van Gordon, entomologo presso il Dipartimento sanitario di Los Angeles - tanto più alto è il rischio di diffusione di un'epidemia. Dal 1998, Santa Monica si è più volte guadagnata la palma di città con il maggior numero di scoiattoli, che solo a Palisades Park - uno dei parchi principali della città - sono più di mille, ognuno dei quali partorisce da tre a sei cuccioli circa due volte all'anno. Con questa soluzione, l'amministrazione comunale spera quindi di mettere a tacere le numerose associazioni animaliste che negli anni passati hanno duramente criticato le varie campagne di soppressione di massa operate ai danni dei piccoli roditori.

AMBIENTE: LEGAMBIENTE E TRENITALIA, ORA UN VIAGGIO E' GRATIS

- Partire in vacanza senza pagare il viaggio, lasciando l'automobile a casa e scegliendo di spostarsi in treno. L'idea e' di Legambiente, che trova un modo concreto per festeggiare il compleanno del protocollo di Kyoto dando cosi' un taglio alle emissioni del trasporto su gomma. Da oggi infatti, grazie ad un accordo siglato da Trenitalia e Legambiente Turismo, sara' possibile passare sei giorni con un trattamento di mezza pensione in una delle oltre 30 strutture aderenti all'iniziativa e sparse lungo lo stivale facendosi rimborsare il prezzo del biglietto del treno, andata e ritorno, dall'albergatore. Una volta sul posto il cliente non viene abbandonato, ma potra' spostarsi grazie a servizi navetta, biciclette, mezzi pubblici e car sharing. Gli italiani potranno sperimentare il servizio gia' dalle prossime vacanze di Pasqua, ma la prova del fuoco sara' sicuramente l'estate 2007. ''Le strutture aderenti, fra hotel, campeggi, agriturismi, ostelli, residence o Bed and Breakfast, fanno parte di un bacino di oltre 318 strutture ricettive per un totale di 50.000 posti letto, che adottano misure per ridurre il proprio impatto ambientale spiega Luigi Rambelli, presidente di Legambiente Turismo Nel 2006 queste strutture hanno risparmiato 355.000 metri cubi di acqua e 24.000 Mw/h di energia elettrica per scaldarla, oltre a due tonnellate e mezzo di plastica delle confezioni monouso, come quelle della marmellata per la colazione la mattina''. La rivoluzione per un turismo eco-sostenibile pero' passa anche dai trasporti, ed ecco allora la sperimentazione del rimborso del biglietto del treno e delle biciclette per spostarsi in loco, partita gia' a Riccione nel 2005 ed oggi estesa a livello nazionale. Otto le Regioni coinvolte: Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Umbria, Toscana, Campania e Calabria. Dalle classiche mete della Riviera romagnola, come Rimini, Riccione e Cervia, all'isola d'Elba o il Cilento, il turista potra' scegliere la sua meta per le vacanze, con il viaggio a costo zero. ''Il confronto e la collaborazione tra le Ferrovie dello Stato e Legambiente procedono ormai da anni, sostenute da un comune denominatore: la salvaguardia dell'ambiente ha detto Vincenzo Sacca', responsabile della vendita ed assistenza della Divisione passeggeri nazionale e internazionale di Trenitalia Questa e' un'operazione virtuosa: laddove ci saranno risposte positive, con numeri significativi, nulla impedisce che in futuro venga incentivata maggiormente questa iniziativa''. L'offerta, che promuove quindi una vera e propria 'cura del ferro', e' valida fino al 30 settembre 2007 e sara' pubblicizzata sul sito internet di trenitalia e su www.legambienteturismo.it. Il rimborso sara' relativo alla tariffa di seconda classe senza limitazioni riguardo al tipo di treno utilizzato (dall'Eurostar al Regionale), alla percorrenza chilometrica o al numero di camere/persone a cui puo' essere applicata.

AMBIENTE: RUBBIA; COS'E' IL SOLARE TERMODINAMICO

- Con il ritorno del nobel Carlo Rubbia, l'Italia lancia la sfida per le rinnovabili. Tra queste c'e' il solare termodinamico, noto anche come solare ''ad alta temperatura'' o ''a concentrazione''. La tecnologia utilizza degli specchi piani o concavi per concentrare i raggi del sole su di un tubo concentratore attraversato da un liquido o da un gas, la cui temperatura viene portata fino ad oltre 500 gradi, per poi produrre l'energia elettrica attraverso apposite turbine. E' questa la tecnologia su cui si e' concentrato il lavoro del premio nobel Rubbia negli ultimi anni. La novita' consiste in un sistema di accumulo del calore per rendere questa energia utilizzabile in maniera continuativa, anche di notte e in assenza di sole. In Spagna (come anche in altri Paesi, ad esempio negli Usa), questa tecnologia e' stata acquisita a livello industriale e l' obiettivo e' quello di arrivare ad almeno una ventina di grandi impianti per circa 1.200 Megawatt entro il 2010.

GRECIA: ANCHE IL TIPICO ASINELLO COMINCIA A SPARIRE

ATENE - Non è ancora stato classificato come specie in via di estinzione, ma anche il tipico asinello greco, quello immortalato su milioni di cartoline che hanno fatto per anni il giro del mondo, sta cominciando a sparire. A lanciare il grido d'allarme è stato oggi, dalle pagine del diffuso quotidiano 'Ethnos' (Nazione), Iorgos Arsenos, docente di veterinaria che da anni si occupa di questa specie, secondo il quale nel 1955 in Grecia c'era oltre mezzo milione di somarelli (per la precisione 508.000), ridottisi in 40 anni a poco più di 95.000 (censimento del 1995) ed l'anno scorso rimasti soltanto in 18.173. "Gli asini fanno parte della nostra tradizione culturale - ha detto Arsenos ad 'Ethnos' - però i trattori e gli altri mezzi agricoli li hanno sostituiti nei lavori dei campi e, di conseguenza, anche dal panorama greco". L'asino, secondo il professore, "non si addice più alla cultura del greco moderno ma questo è un grande sbaglio che porterà alla sua estinzione". Sempre stando al docente, i quadrupedi che non completano in Grecia il loro normale ciclo vitale vengono esportati in Italia e in Svizzera, dove la loro carne viene venduta a caro prezzo per la preparazione di paté e di salumi. Anche oggi c'é chi considera il filetto d'asino un pasto eccellente mentre, per gli antichi greci, i suoi organi genitali avevano poteri afrodisiaci. Nelle campagne è ancora diffusa l'opinione che il latte d'asina sia per i bambini un perfetto sostituto del latte materno, però il suo consumo continua a diminuire per motivi di sicurezza igienica. Usati come animali da soma soprattutto nelle campagne e sulle montagne della Grecia - dall'antichità sino alla fine degli Anni '40 durante il secondo conflitto mondiale e la guerra civile che insanguino' il Paese - in tempi più recenti gli asini sono stati spesso utilizzati come involontari contrabbandieri di stupefacenti. L'ultima volta che salirono alla ribalta delle cronache fu nel marzo 1998 quando una carovana di 11 asini, ognuno carico con circa 200 kg di hashish, venne intercettata da agenti di confine greci alla frontiera con l'Albania nella zona di Kastoria (Macedonia occidentale). I somarelli furono bloccati ma i mulattieri albanesi riuscirono a fuggire lasciando nelle mani delle autorità greche due tonnellate e 170 chili di droga, la più grande quantità sino ad allora sequestrata in Grecia. "L'asino - conclude Arsenos - è collegato in modo inscindibile alla tradizione greca e dobbiamo proteggerlo. Si potrebbe creare una banca di materiale genetico anche se far questo è molto difficile".

CLIMA: SICCITA'; FRANCESCATO, INTRODURRE TETTO A CONSUMI

Contro gli sprechi ''introdurre da subito un tetto ai consumi in tutti i settori: agricolo, industriale e potabile''. Lo ha detto la deputata Verde, Grazia Francescato, parlando in trasmissione a RaiUtile. Secondo Francescato ''sarebbe il caso anche di rivedere il prezzo dell'acqua. E' arrivato il momento - ha detto a RaiUtile - di internalizzare i costi ecologici e sociali. Un prezzo piu' alto per evitare gli sprechi ma anche incentivi per premiare comportamenti virtuosi sull'utilizzo delle risorse idriche''. E sulle cabine di regia: ''Nei casi di emergenza hanno funzionato bene. Ora si tratta di spalmarle su tutto l'anno. Abituiamoci all'idea dell'emergenza perpetua perche' da oggi sara' sempre cosi' e ci dobbiamo preparare''. ''La cabina di regia - ha aggiunto l'esponente dei Verdi - deve avere una funzione di coordinamento nazionale, attraverso l'indicazione di linee guida e di indirizzo. Ma anche il contributo delle autorita' di bacino e' fondamentale perche', conoscono bene come funziona il sistema fluviale''. Ospite della trasmissione di RaiUtile anche il direttore di Federutility, Renato Drusiani, che sul prezzo dell'acqua ha sottolineato: ''Oggi esiste una regola tariffaria che abbiamo sempre contestato, per cui se ci si impegna a ridurre i consumi degli utenti o chiudere i buchi delle condotte di acqua, in cambio si hanno maggiori costi e un calo nelle vendite. Il fattore economico e' importantissimo, perche' dove l'acqua costa di meno si riscontra un uso maggiore''.

IL PRINCIPE CARLO CONTRO I MCDONALD'S

LONDRA - Vietare McDonald's per la salute dei bambini: l'invito non proviene da un gruppo di attivisti anti-globalizzazione ma dal Principe Carlo che considera la grande catene di fast food una delle principali responsabili della pessima alimentazione dei più giovani. Il duro attacco dell'erede al trono - lanciato da Abu Dhabi e ripreso dalla stampa britannica - giunge in occasione dell'avvio di una campagna di sensibilizzazione (Diabetes Knowledge Action), sostenuta dallo stesso principe, per combattere il diabete negli Emirati Arabi, il secondo paese al mondo per numero di diabetici (20% di malati nella fascia d'età tra i 20 e 79 anni). Al cospetto di scienziati e ricercatori dell'Imperial College London Diabetes Centre ad Abu Dhabi, che gli presentavano le nuove iniziative volte a migliorare gli standard alimentari del paese, Carlo ha risposto suggerendo la messa al bando della McDonald's. "Avete provato a vietare McDonald's? Sarebbe fondamentale", ha spiegato alla nutrizionista Nadine Tayara. Da sempre sostenitore dei cibi biologici e strenuo oppositore degli Ong, il principe dal 1986 possiede un'azienda agricola nella sua tenuta di Highgrove Estate dove sono banditi pesticidi e fertilizzanti chimici. Le parole del principe - come prevedibile - non sono piaciute alla multinazionale statunitense che attraverso una portavoce ha fatto sapere di essere "estremamente dispiaciuta. Ci sembra un commento improvvisato, che non riflette la qualità del nostro menù né quello che facciamo come azienda". La portavoce ha aggiunto che il principe è "chiaramente non informato" di alcune scelte fatte dalla società, come le nuove e più complete etichette, la promozione dell'agricoltura sostenibile, e i cambiamenti nei valori nutritivi del menu, con più scelta e varietà. "Altri membri della famiglia reale hanno visitato un McDonald's più di recente e hanno un'immagine di noi più aggiornata", ha affermato. Clarence House, l'ufficio di Carlo a Londra, ha diffuso successivamente un comunicato in cui si sottolinea che "il principe di Galles da tempo promuove l'importanza di una dieta bilanciata, in particolare per i bambini. Nel visitare il centro contro il diabete, voleva enfatizzare la necessità che i bambini mangino una gran varietà di alimenti, nessuno dei quali in eccesso".

Disfunzione erettile: le potenziali cause

- Malattie
  • Diabete: Il diabete può essere responsabile di circa il 40% dei casi di impotenza. Dal 30 al 50% di uomini affetti da diabete lamenta forme di difficoltà sessuali.
  • Ipertensione arteriosa: Il 17% di uomini con ipertensione arteriosa lamentano disfunzione erettile. Gli stessi medicinali che si usano per curare l’ipertensione arteriosa possono causare impotenza come effetto collaterale sebbene questo disturbo sembra sparire alla sospensione del medicinale.
  • Sclerosi Multipla: circa il 78% di malati affetti da Sclerosi Multipla accusa impotenza.
  • Malattia di Parkinson: Un terzo di uomini affetti dalla Malattia di Parkinson ha sperimentato disfunzioni erettili.
Alterazione degli Ormoni Maschili
  • Testosterone: I livelli di testosterone diminuiscono gradualmente dopo i 40-50 anni d’età. A 70 anni il livello decresce di circa il 30%. A ogni modo solo il 5% di uomini che si rivolgono al medico per problemi di erezione mostra bassi livelli di testosterone.In generale bassi livelli di testosterone provocano diminuito interesse sessuale piuttosto che impotenza.
  • Ipogonadismo e altre alterazioni ormonali: l’ ipogonadismo è una funzione carente dei testicoli che può essere dovuta a insufficienze ormonali, fattori genetici traumi fisici, radiazioni, parotite epidemica, orchite. Livelli elevati di estrogeni, prolattina, ormoni tiroidei, ormoni surrenali sono cause minori di impotenza.
  • Interventi chirurgici sulla prostata: La perdita della funzione sessuale avviene nel 40%- 93% dei pazienti operati di 3|5974|prostatectomia radicale. In vari studi scientifici si è rilevato che la funzione sessuale si è ristabilita entro 18 mesi dall’intervento nel 86% - 91% degli uomini più giovani di 50 anni; 75% - 80% nei cinquantenni; 60% nei sessantenni, e 25% - 42% nei settantenni. Interventi di prostatectomia parziale per via transuretrale e i farmaci utilizzati nella cura dell’ipertrofia prostatica possono causare impotenza nel 4 – 10% dei pazienti.
Farmaci Circa un quarto dei casi di impotenza possono essere attribuiti ai farmaci. Fortunatamente la condizione è sempre risolta cambiando il farmaco. Fra i farmaci sono da segnalare quelli assunti per l'ipertensione arteriosa tipo betabloccanti e diuretici, farmaci anti-ulcera,
chemioterapici, antidepressivi, ansiolitici e antipsicotici. Altri farmaci in causa sono antifungini, antistaminici, anticolinergici e medicinali che bloccano gli ormoni maschili. Fattori psicologici L'ansia è la causa più frequente di impotenza psicologica agendo su due fronti: l'emozionale e il fisico. L'ansia della prestazione sessuale può provocare una intensa paura di fallire e autoinnescare il dubbio di impotenza. Talvolta può avviare un processo di impotenza cronica. L'ansia provoca il rilascio, da parte del cervello, di sostanze chimiche note come neurotrasmettitori che contraggono i muscoli lisci del pene e le sue arterie. Le stesse sostanze possono essere escrete in condizioni di stress. La depressione provoca una riduzione del desiderio sessuale mentre non è ancora chiaro se possa provocare disfunzione erettile mentre un problema di rapporti sessuali tra partners può provocare stati di tensione e collera che generano impotenza nell'uomo.

Da un antidepressivo il Viagra per lei

- Coraggio ragazze, un antidepressivo potrebbe diventare il nuovo Viagra rosa.
Con questo titolo, nei giorni scorsi, il quotidiano inglese The Sunday Times ha dato notizia dell’avvio dei primi test clinici su un nuovo farmaco, il flibanserim, che dovrebbe garantire un’impennata del desiderio femminile. Il medicinale, commercializzato da Boehringer Ingelheim, viene già indicato come la versione femminile del Viagra, sebbene presenti delle differenze notevoli con quest’ultimo. Mentre la pillola blu viene assunta subito prima di un rapporto sessuale e agisce a livello vascolare, la terapia a base di flibanserim dura settimane, e contrasta il calo del desiderio agendo sul piano psicologico e affettivo. La molecola miracolosa, infatti, nasce in realtà come antidepressivo. Durante i trial sperimentali per questa funzione, però, il flibanserim non ha dato l’effetto sperato sulla depressione, ma ha fatto registrare nelle pazienti un improvviso aumento del desiderio sessuale. Da qui, l’intuizione degli scienziati: 5000 donne con disfunzioni sessuali e calo della libido sono state reclutate in 220 centri per sottoporsi alla nuova sperimentazione del farmaco come miccia del desiderio. Durante i test, gli esperti sperano di riuscire a comprendere l’esatta azione della molecola, che colpisce direttamente le zone del cervello femminile associate al piacere e alle emozioni. I produttori della casa farmaceutica tedesca si dicono ottimisti: la loro speranza è di ottenere la regolatoria della Food and Drug Administration nel 2009. The Sunday Times

RIFIUTI: SCADE IL 30 APRILE IL TERMINE PER IL 740 ECOLOGICO

cade il 30 aprile il termine per la presentazione del Mud (Modello unico di dichiarazione ambientale). Valgono come modello di riferimento le schede adottate dai Dpcm 24 dicembre 2002 e 22 dicembre 2004 (ex legge 93/2001), non essendo stati emanati nel frattempo i provvedimenti attuativi di modifica dei formati. Il Dlgs 152/2006 ha peraltro introdotto alcune novita' assoggettando all'obbligo di dichiarazione le imprese che esercitano la raccolta e il trasporto dei propri rifiuti non pericolosi come attivita' ordinaria e regolare (e questo a prescindere dalle quantita') e le imprese che trasportano i propri rifiuti pericolosi in quantita' che non eccedono 30 kg./giorno o 30 litri/giorno. Il Mud (o 740 ecologico) e' il modello attraverso il quale devono essere denunciati i rifiuti pericolosi prodotti dalle attivita' economiche, i rifiuti raccolti dal Comune e quelli smaltiti, avviati al recupero o trasportati nell'anno precedente la dichiarazione. Dal 29/04/2006 il Mud non e' piu' obbligatorio per i dati relativi agli imballaggi prodotti, importati ed esportati. Sono sottoposte all'obbligo, invece, le imprese che hanno organizzato un sistema autonomo (diverso da quello gestito dal CONAI e dai consorzi di filiera dei diversi materiali di imballaggio) di ripresa, recupero o riutilizzo dei rifiuti di imballaggio. Gli obblighi sostituiti dalla presentazione di questo modello riguardano i settori dei rifiuti e comprendono la denuncia al catasto rifiuti sulla quantita' e qualita' dei rifiuti prodotti recuperati e smaltiti che, in precedenza, veniva presentata alla provincia; l'informazione annuale, da fornirsi all'autorita' che ha rilasciato l'autorizzazione a svolgere attivita' di smaltimento, sui tipi e sui quantitativi di rifiuti prodotti, trasportati, recuperati o smaltiti nel precedente anno solare; le informazioni inviate dai comuni alle regioni sulla produzione e sullo smaltimento dei rifiuti nei territori di competenza. Dal 2003, il MUD include anche una sezione dedicata alle emissioni in aria e in acqua provenienti da impianti sottoposti alla direttiva IPPC sulla prevenzione e il controllo integrati dell'inquinamento.

Problemi di erezione: Viagra, Cialis o Levitra?

In principio esisteva una sola parola nella cura delle disfunzioni erettili: Viagra. Ma adesso l'offerta è più varia è importante conoscere le differenze tra i farmaci.
- IL grande dominatore del mercato è il Viagra che detiane circa l'80% delle vendite dei farmaci per la cura delle disfunzioni sessuali di tipo erettile, ma la comparsa di Cialis, prodotto dalla Ely Lilly e Icos, e Levitra prodotto dalla Bayer insieme a GlaxoSmithKline stanno sicuramente movimentando un settore in grande espansione. Cerchiamo di capire insieme come funzionano e se ci sono differenze sia di tipo terapeutico sia a livello di effetti collaterali. Il modo in cui agiscono i tre farmaci è sostanzialmente lo stesso, essi bloccano un enzima chiamato PDE-5 facente parte della catena di messaggi chimici che determinano l’esaurimento dell’erezione. Siccome nel pene è presente una maggiore quantità di PDE-5 rispetto ad altre parti del corpo, i farmaci svolgono un’azione abbastanza mirata. Gli effetti collaterali scaturiscono dal fatto che altri enzimi vengono chiamati in causa. Il Viagra e il Levitra bloccano anche il PDE-6, che influisce sulla visione dei colori: alcuni uomini riferiscono un leggero alone bluastro che offusca la visione mentre altri diventano più sensibili alla luce. Il Cialis blocca il PDE-11, presente in molte parti del corpo inclusa la muscolatura liscia degli organi interni, il cuore, i muscoli scheletrici: l’effetto collaterale più fastidioso del Cialis è il mal di schiena. Ci sono poi altre differenze. Il Viagra e il Levitra cominciano ad agire dopo circa mezz’ora e il loro effetto dura circa quattro ore, sembra che il Cialis sia in grado di prolungare i suoi effetti molto più a lungo, ma questo è accaduto solo per un terzo di chi lo ha provato. «Il modo in cui essi agiscono è completamente soggettivo»,spiega Chad Ritenour dell’università di Atlanta, « pertanto non si può affermare che uno dei tre preparati funzioni meglio dell’altro; come tutti i farmaci, ognuno può essere efficace per alcuni pazienti e non per altri.»

Parco Urbano di Verona Sud

Concorso di progettazione con consegna entro 27/07/2007

Il Comune di Verona indice un concorso di progettazione che ha per oggetto la progettazione del Parco Urbano di Verona Sud, nuovo parco urbano attrezzato, con una superficie di circa 5 ha, collocato al centro del Piano Particolareggiato di Iniziativa Pubblica comparti "A1 ex Magazzini Generali" e "A2 ex Mercato Ortofrutticolo".

In particolare il progetto dovrà affrontare:

  • la composizione e la configurazione architettonica e paesaggistica d'insieme del sistema degli spazi collettivi costituenti il Parco urbano, determinandone le condizioni d'ambiente, di fruizione e riconoscibilità;
  • la definizione dei criteri di organizzazione ed uso del sistema degli spazi collettivi, in rapporto alle attività di progetto e di quelle presenti e previste nell'intorno, alle caratteristiche di assetto e sistemazione delle aree verdi, della messa a dimora delle specie arboree e arbustive, con definizione delle specie vegetali;
  • soluzioni specifiche per quanto concerne le sistemazioni al suolo, l'allestimento del verde, il bacino ed il sistema irriguo, i percorsi, le pavimentazioni, l'illuminazione e gli altri servizi tecnici.

È indetto un sopralluogo all'area di progetto, facoltativo ai fini della partecipazione al concorso, per il giorno 4 maggio 2007 in due appuntamenti alle ore 10.00 e alle ore 15.00. I concorrenti che desiderano parteciparvi devono presentarsi all'ora prescelta all'ingressa dell'ex Mercato Ortofrutticolo in viale del Lavoro, 37135 Verona

PREMI

  • euro 25.000,00 al progetto vincitore;
  • euro 12.000,00 al progetto 2° classificato;
  • euro 10.000,00 al progetto 3° classificato;
  • euro 7.000,00 al progetto 4° classificato;
  • euro 5.000,00 al progetto 5° classificato;

TORNA IL CALDO RECORD, MAI COSI' IN ULTIMI 200 ANNI

ROMA - Che il clima non sia quello giusto è ormai evidente. E non c'entrano le nostalgiche lamentazioni da anziani sulle 'stagioni di una volta'. L'inverno non si è visto e la primavera, arrivata già a febbraio per i cicli vegetativi, sta già procedendo a larghi passi. A dimostrarlo sono le temperature della prima domenica di marzo, tradizionalmente ancora da cappotto e quest'anno quasi da spiaggia. Un po' in tutta Italia il termometro ha segnato minime giornaliere che accomunano tutto lo stivale senza grandi differenze: 18 gradi a Bolzano come a Palermo, 20 gradi a Firenze come a Catania. Ormai anche gli scettici sembrano essere concordi sulle anomalie del clima. E a mettere definitivamente fine a ogni dubbio arrivano anche i dati ufficiali raccolti dall' Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima (Isac) del Consiglio nazionale delle ricerche: l'inverno 2007 è il più caldo degli ultimi duecento anni. Secondo le rilevazioni dell' Isac-Cnr, che conserva appunto una banca dei dati meteorologici degli ultimi due secoli, quest' anno è stato superato di 1,79 gradi il precedente valore massimo raggiunto nel 1990. Il record di caldo è d'altra parte ben visibile anche in natura dove i cicli riproduttivi sono sconvolti, tanto da aver portato a una maturazione contemporanea e anticipata di verdure e ortaggi che non si era mai avuta prima d'ora. "Per la prima volta nella storia delle campagne romane si raccolgono nei campi le fave, che arrivano normalmente solo in tarda primavera ad accompagnare le scampagnate - spiega la Coldiretti - e sui banchi dei mercati è già possibile trovare una varietà di offerta made in Italy come mai nel passato: dai piselli ai carciofi a tutte le insalate a pieno campo, dalle lattughe alle scarole fino ad asparagi e pomodori". Un' offerta ampia e variegata che non si era mai vista in questa stagione e che sta creando problemi anche al mercato per la sovrabbondanza di prodotti e il conseguente crollo dei prezzi all'origine. La situazione mostra dunque un autunno e un inverno eccessivamente caldi, con temperature oltre i 4-5 gradi in più rispetto a valori normali. Sono stati assai rari gli episodi climatici autenticamente invernali. D'altra parte, come spiegano gli esperti del Cnr, la circolazione delle masse d'aria dall' Atlantico ha invertito la rotta procedendo verso Nord e non viceversa, come accade normalmente in inverno con circolazione di aria fredda da Nord verso Sud proveniente dalla Siberia e dalla Scandinavia. Così anche la leggendaria tramontana ha dovuto arrendersi alle bizzarrie del clima, subendo in questo autunno-inverno una riduzione di oltre il 30%. In pratica non c'é mai stata circolazione di aria fredda Ma il vero problema potrebbe venire in estate per la mancanza di riserve idriche. Dalla fine dell' autunno fino ad oggi le precipitazioni hanno avuto una diminuzione di oltre il 25%, mentre i fiocchi di neve si sono fatti attendere invano nelle località sciistiche. In tutto questo, poi, la natura sembra essere impazzita. In Abruzzo gli orsi bruni hanno mantenuto intatta l'attività per l'intero periodo invernale, mentre in Val d'Aosta gli stambecchi sono già saliti oltre i 2.500 metri come in estate. E al posto della neve, un po' su tutte le montagne, sono comparse da gennaio le fioriture primaverili. Né conforta il fatto che il fenomeno dell' inverno caldo accomuna tutta l' Europa, compresa la Russia dove a gennaio si è arrivati a 10 gradi in più rispetto alla norma.

Al Filarmonico torna Anna Bolena

- VERONA - Dopo 160 anni torna a Verona 'Anna Bolena' di Gaetano Donizetti, che sabato prossimo chiudera' la stagione lirica del Teatro Filarmonico. 'Anna Bolena non e' una vittima, ma una donna moralmente consapevole di aver venduto l'anima e l'amore per diventare regina': questa la chiave interpretativa scelta da Graham Vick, regista spesso provocatorio. Protagonista sara' Mariella Devia. 'Da tempo volevo debuttare in questo ruolo - ha detto la soprano - e farlo con la regia di Vick e' una sicurezza'.

Presentato il Festival Arena Verona


L'evento si svolgera' dal 22 giugno al 1 settembre.
'Nabucco', 'Aida' e 'Il Barbiere di Siviglia' saranno i tre nuovi titoli in cartellone all'85mo Festival dell'Arena di Verona. L'evento si svolgera' dal 22 giugno al 1 settembre nello storico teatro romano del capoluogo veneto. Oltre alle tre nuove produzioni saranno ripresi anche gli allestimenti di 'La Boheme' e 'La Traviata' che hanno riscosso grande successo negli ultimi anni. Per l'apertura, il 22 giugno, sara' messo in scena 'Nabucco' con la regia di Denis Krief.

Un gel in pillola aiuta a dimagrire


Capsula con idrogelo promette di far sparire la fame
ROMA - Per combattere i chili di troppo e' in fase di sperimentazione una capsula contenente un idrogelo superassorbente da ingerire prima dei pasti. La pillola promette di far sparire il senso di fame. Lo sostengono i ricercatori che hanno messo a punto e sperimentato con successo il gel in grado di assorbire fino ad un litro di acqua per grammo di materiale secco. Ora si passa alla sperimentazioni che durera' circa un anno ed e' gia' in corso al policlinico Gemelli di Roma.

Spazzare via i brutti ricordi

Intervenendo su una specifica area del cervello sarebbe possibile inibire la parte di memoria foriera di ansie e dolore
Capita di sentir dire «se potessi spegnere la mente e smettere di ricordare», perché a volte è davvero difficile riuscire a liberarsi da certi pensieri, una volta che sono entrati negli archivi della memoria. Infatti, ansie e ricordi dolorosi spesso diventano un vero e proprio tormento, per chi ci deve convivere. Il pensiero di un evento traumatico o di un grande dispiacere può essere troppo pesante da sopportare e da gestire da parte di chi magari ha visto la propria vita sconvolta da questo genere di eventi. A meno che non si riesca davvero a disattivare quello specifico ricordo, rendendolo finalmente innocuo.
LA RICERCA - Proprio l’identificazione dell’interruttore della memoria, ovvero la comprensione del funzionamento dei processi che creano e alterano i ricordi nella nostra mente, era l’obiettivo di uno studio condotto da Joseph LeDoux, numero uno tra i neuroscienziati, docente al Center for Neural Science presso la New York University nonché autore di innumerevoli studi sulla memoria. L’analisi effettuata da LeDoux sui topi da laboratorio ha permesso di riconoscere una parte dell'area del cervello preposta all’archiviazione dei ricordi in cui si può agire in modo indipendente, senza influenzare l’intera area.
SPEGNERE UN RICORDO - Lo studio, pubblicato su Nature Neuroscience, ha così rivelato che il processo di attraverso cui il cervello trasferisce le informazioni dalla memoria a breve a quella a lungo termine può essere interrotto (tramite un farmaco) lasciando però inalterato l'intero meccanismo. In pratica, Le Doux potrebbe essere riuscito a cancellare un singolo ricordo dal cervello delle cavie, senza influenzare né intaccare minimamente il resto della memoria. «Si tratta del futuro della psichiatria» – ha dichiarato Greg Quirk, neurofisiologo della Ponce School of Medicine di Porto Rico – «la neuroscienza ci darà gli strumenti per rendere più efficace la terapia dei soggetti che soffrono di disordini da stress post-traumatico».

Rimane lunga la strada del recupero sociale

La Società italiana di psichiatria muove delle critiche alla canzone di Cristicchi, troppo rivolta al passato. Che cosa ne pensa Peppe dell'Acqua, erede di Franco Basaglia come direttore del Dipartimento di salute mentale di Trieste? «È singolare e bellissimo che un ragazzo di trent'anni scriva parole tanto sensibili sulla malattia mentale — commenta Peppe dell'Acqua —. L'unica sbavatura, secondo me, è quel finale che pare indicare il suicidio, mentre bisogna insistere sul fatto che la condizione del malato mentale, per quanto dolorosa, è cambiata e la cura e la reintegrazione sono possibili. Io preferisco interpretare diversamente quell'apprestarsi a volare di Antonio, protagonista della canzone. Era il 1975, a Trieste, e Franco Basaglia, accordandosi con alcuni piloti e steward dell'Alitalia, fece volare su Venezia, sull'Istria e su Bologna 120 matti del manicomio di San Giovanni». Ma oggi com'è realmente l'assistenza psichiatrica, secondo le associazioni che si occupano di salute mentale? «Le situazioni di reclusione e degrado dei malati mentali sono ormai fatti residuali, ma ci sono ancora — risponde Ernesto Muggia, presidente onorario dell'Unione nazionale delle associazioni per la salute mentale (Unasam), che raduna più di 150 associazioni di familiari —. Riguardano, per esempio, alcuni istituti psichiatrici privati e i sei ospedali psichiatrici giudiziari ancora attivi in Italia, che ospitano circa 1.500 persone, metà delle quali potrebbero uscire senza problemi da subito. In queste strutture, destinate alla chiusura, non c'è un vero percorso di riabilitazione». «I grandi manicomi — prosegue Muggia — sono però una realtà del passato: oggi il Paese è pieno di piccole strutture che ospitano non più di venti malati. Anche se va detto che in molte di queste strutture non si fa nulla per reinserire le persone nella società. Nei casi migliori si tratta di case-famiglia, ma non mancano ancora oggi i casi di isolamento e abbandono». Secondo un censimento della Società italiana di psichiatria, il problema dei seicento Centri di salute mentale italiani è soprattutto la grave carenza di personale: manca almeno il 30% di quello previsto dagli organici, con inevitabili ripercussioni sulla qualità delle cure. «Con queste ristrettezze, non ci si deve stupire se non si fanno visite domiciliari e se i malati restano nei centri senza speranza di riabilitazione — denuncia Muggia —. Inoltre, la mancata riabilitazione impedisce anche un turn-over: ogni anno in Italia circa 5.000 nuove persone manifestano disturbi mentali che richiedono cure psichiatriche, ma spesso non trovano posto in queste strutture». Proprio riferendosi a queste realtà, il ministro della salute Livia Turco, in un recente incontro promosso dall'Unasam, ha parlato del rischio di «tornare ai manicomi sotto mentite spoglie». «Il fatto è che nella gestione del disagio mentale ci sono regioni avanti di trent'anni rispetto ad altre — riprende Dell'Acqua — . La sfida è di arrivare in tutto il Paese a livelli decenti di cura e riabilitazione per questi cittadini, che come tutti gli altri oggi hanno diritto a un lavoro, a una casa».

Arriva il remix di 'Bollicine'

Il restyling del successo di Vasco sara' hit dell'estate
- ROMA - 'Bollicine' Saffa remix 07, disponibile da domani, si preannuncia uno dei protagonisti dell'estate. Il remix di uno dei piu' grandi successi di Vasco Rossi e' stato prodotto, arrangiato e mixato da Marco & Simone Di Crescenzio. I due producer hanno iniziato la loro attivita' nel 2005. Da allora hanno realizzato remix per artisti come JT Vannelli e Gus Gus, oltre a produrre Del Gado, percussionista apprezzato in tutto il mondo della scena Club

Alcool e tabacco? Peggio delle droghe

Gli scienziati vogliono riaprire la discussione sulla classificazione delle sostanze illegali sulla base di nuovi criteri LONDRA - Alcol e tabacco tra le dieci sostanze più nocive. Più nocive di cannabis, Lsd ed ecstasy. Almeno così conclude uno studio condotto dal professor David Nutt dell’Università di Bristol e pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica The Lancet. Il risultato, per alcuni versi sorprendente, che sconvolge le classifiche governative sulle sostanze più pericolose e proibite, è frutto di un nuovo sistema di classificazione che tiene conto oltre che della pericolosità della sostanza per l’individuo, anche della dipendenza che la sostanza genera e della pericolosità sociale di chi la assume. Si tratta in realtà più che di uno studio sulle sostanze in sé, di un’inchiesta tra intervistati qualificati: psichiatri specializzati in dipendenza da sostanze e ufficiali giudiziari o di polizia con comprovata preparazione scientifica.
ARBITRIO – «L’attuale concezione delle droghe è mal concepita e arbitraria» dichiara Nutt commentando le tabelle del governo britannico (non molto dissimile, per i criteri adottati e per la lista di sostanze considerate illegali, da quello italiano) «l’esclusione di alcol e tabacco è dal punto di vista scientifico arbitraria». Il tabacco è infatti causa del 40 per cento di tutti i ricoveri ospedalieri – ne è quantomeno una concausa – e all’alcol viene attribuita oltre la metà delle emergenze da pronto soccorso. Inoltre l’alcol ha un alto tasso di pericolosità sociale (2,2 in una scala da 0 a 3) ed è secondo in questa classifica solo all’eroina. Il tabacco invece dà una dipendenza inferiore solo a eroina e cocaina.
I PRIMI DIECI – Eroina e cocaina sono le sostanze più nocive in base anche a questa nuova classificazione. A seguire i barbiturici (inventati nel 1903 come sedativi e ipnotici), poi il metadone e quindi l’alcol. Il tabacco è la nona sostanza per pericolosità preceduta da ketamina (un anestetico per uso veterinario che ha conosciuto una discreta e dannosissima moda tra le nuove generazioni come droga «da sballo»), benzodiazepine (una evoluzione raffinata dei barbiturici) e anfetamina. Fuori dalla top ten cannabis (11°) Lsd (l’acido lisergico scoperto per caso da Albert Hoffman mentre cercava di creare un cardiotonico, che si piazza in quattordicesima posizione) e l’ecstasy, solo diciottesima.
CUM GRANO SALIS - I risultati dello studio di Nutt vanno letti con attenzione per evitare facili mistificazioni e pericolosi fraintendimenti. Si riferiscono infatti non alla sostanza in sé, ma al suo uso tipico. Assumere Lsd non è meno nocivo di fumare una sigaretta, soprattutto se se ne fumano venti al giorno. Tuttavia questi nuovi dati sono importanti e i ricercatori che li hanno aggregati sperano che contribuiscano a riaprire il dibattito sulle sostanze illegali. Anche chi non ha partecipato direttamente all'indagine concorda sull'importanza della tabella. Lesile Iversen, professore di farmacologia a Oxford, definisce quella pubblicata su Lancet «il primo passo per una classificazione delle droghe basata sulle prove» e non solo sul retaggio culturale – per cui in occidente l'alcol è ampiamente accettato a differenza di altre culture che lo considerano veleno – e sui pregiudizi. La pubblicazione dei risultati ha acceso un dibattito nella comunità scientifica, sebbene non ancora un dibattito governativo. Ignorare The Lancet non sarà facile per chiunque d'ora innanzi voglia occuparsi della pericolosità – e quindi della legalità – di droghe leggere e pesanti.

Che cos'è la depressione

La depressione riguarda oggi il 15-20 per cento della popolazione italiana, ovvero dai 9 ai 12 milioni di persone: si tratta in maggioranza di donne (colpite il doppio rispetto agli uomini), ma sono a rischio anche gli anziani (soffre di depressione il 20-25 per cento degli over-65) e i giovanissimi (il 15 per cento dei ragazzini fra i 10 e i 14 anni è colpito da depressione). Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2020 la depressione sarà la seconda causa più frequente di malattia nel mondo dopo le malattie cardiovascolari. Non esiste però un solo tipo di depressione: accanto alla depressione maggiore esistono infatti la depressione bipolare (con fasi depressive alternate a fasi caratterizzate da eccitazione), la depressione post-parto, la depressione stagionale (provocata da alterazioni del ritmo dell’orologio biologico).
Le cause. Non esiste una sola causa per la malattia, che è sempre provocata da numerose cause concomitanti: possono scatenare la depressione fattori ambientali, sociali e personali diversi per ogni caso (separazioni, lutti, modifiche sostanziali della propria vita, dipendenze di ogni tipo), che talvolta si sommano a una vulnerabilità genetica per la patologia; la malattia inoltre può essere “innescata” da malattie croniche o trattamenti farmacologici. La base neurobiologica comune è tuttavia un squilibrio dei livelli e del funzionamento di alcuni neurotrasmettitori cerebrali (in particolare la serotonina, ma anche noradrenalina e dopamina) che regolano il tono dell’umore.
I sintomi. Tipici l’umore depresso e la perdita di interesse per attività che procuravano piacere; vi si associano spesso sensazione di inutilità, pensieri di morte, difficoltà di concentrazione, modificazioni del sonno, perdita di energia e alterazioni dell’appetito. Non sono rari i casi in cui si presentano veri e propri sintomi fisici come stanchezza cronica, mal di testa e mal di stomaco
La cure. La terapia della depressione si fonda sull’impiego dei farmaci antidepressivi, che ripristinano il corretto equilibrio della trasmissione cerebrale fra neurotrasmettitori e recettori e a due, tre settimane dall’inizio della cura migliorano nettamente i sintomi dei pazienti: sono esempi di antidepressivi gli inibitori della ricaptazione della serotonina, gli inibitori delle monoaminoossidasi (entrambe categorie che aumentano la disponibilità cerebrale di serotonina) e gli inibitori della ricaptazione di serotonina e noradrenalina. Esistono poi cure specifiche in caso di depressioni particolari (come gli stabilizzatori dell’umore per la depressione bipolare o la fototerapia per la stagionale). Inoltre, alla terapia con i farmaci si affianca molto spesso un percorso di psicoterapia.

Che cos'è il diabete

Nel mondo i diabetici sono almeno 194 milioni, stando alle stime dell’International Diabetes Federation. E nel 2025, avverte l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il numero dei diabetici sarà superiore a quello dell’intera popolazione degli Stati Uniti: in pratica, oltre 300 milioni di persone. Queste le caratteristiche dei diversi tipi di diabete.
Diabete di tipo uno. Insorge di solito nei bimbi o nei giovani adulti ed è provocato da un deficit di insulina: l’ormone prodotto dal pancreas è scarso o addirittura assente, a causa di una reazione autoimmune che comporta la distruzione delle cellule del pancreas che producono insulina.
Diabete di tipo due. Il pancreas produce l’insulina, ma l’organismo è divenuto resistente e non riesce più a utilizzarla a dovere per trasformare il glucosio in energia. Si manifesta di solito negli adulti, soprattutto in coloro che tendono all’obesità, ma sono sempre più frequenti i casi in giovani e giovanissimi; sono fattori di rischio anche la sedentarietà, il fumo, l’ipertensione, le dislipidemie, avere familiari diabetici.
Le cure. Per il diabete di tipo 1 la terapia resta la somministrazione regolare di insulina, eventualmente attraverso microinfusori; sono oggi opzioni possibili anche i trapianti di isole o di cellule pancreatiche per rimpiazzare la produzione dell’ormone. Per curare il diabete di tipo 2 è importante innanzitutto adottare uno stile di vita sano, ma sono utili e spesso indispensabili anche farmaci ipoglicemizzanti e la stessa insulina. Fondamentale, secondo gli esperti, tenere sotto controllo la pressione arteriosa: nei diabetici i valori ottimali sono infatti al di sotto di 80/120, perché gli effetti di una pur ridottissima ipertensione vengono amplificati enormemente dalla malattia diabetica.
I rischi. Se il diabete non è tenuto sotto controllo l’endotelio (ovvero la superficie interna) dei vasi sanguigni si danneggia e con il tempo si possono manifestare complicanze molto serie: problemi cardiovascolari come infarto e ictus, più frequenti nei diabetici; la nefropatia, che costringe una quota considerevole di pazienti alla dialisi e al trapianto di rene; la retinopatia diabetica, spesso causa di cecità; il piede diabetico, che talvolta costringe all’amputazione.
Sindrome metabolica. È una condizione caratterizzata da sovrappeso, ipertensione, glicemia elevata, trigliceridi e colesterolo oltre la norma. Viene considerata l’anticamera del diabete perché i pazienti hanno una spiccata resistenza all’insulina e, senza modifiche dello stile di vita, sono destinati a diventare diabetici entro pochi anni. Oggi l’età media di insorgenza della sindrome si è vistosamente abbassata, tanto che secondo alcune stime ne soffrirebbe ormai il 15 per cento degli under 18.

Che cos'è il morbo di Parkinson

La malattia di Parkinson è un disturbo neurodegenerativo, ovvero una patologia in cui si ha la compromissione di un gruppo di neuroni. In questo caso degenerano le cellule in un’area deputata al controllo dei movimenti e diminuiscono molto i livelli del neurotrasmettitore impiegato dai neuroni coinvolti, la dopamina. Quando il deficit di neuroni arriva al 60-70% del totale, compaiono i primi sintomi visibili.
Si stima che in Italia siano circa 150.000 i soggetti affetti da Parkinson e altri 50.000 i pazienti con un parkinsonismo; nella maggior parte dei casi la malattia si manifesta attorno ai 60 anni, ma in un 10 per cento di malati i sintomi compaiono prima dei 40 anni.
I segnali più comuni con cui si manifesta la malattia di Parkinson sono numerosi, e da caso a caso possono variare in intensità e numero; segni tipici sono il tremore a riposo (scompare quando si esegue un movimento finalizzato), la rigidità e la lentezza nei movimenti.
I farmaci utilizzati per tenere sotto controllo i sintomi della malattia sono soprattutto la levodopa, gli agonisti della dopamina, gli inibitori della dopa decarbossilasi e gli inibitori delle COMT; levodopa è molto efficace, ma dopo un numero variabile di anni (in media otto-dieci) il suo effetto diventa mano a mano sempre più instabile e si deve spesso interrompere la cura.
Quando i farmaci non bastano più esiste la possibilità di intervenire chirurgicamente con la cosiddetta stimolazione cerebrale profonda, che consiste nell’inserire in specifiche aree del cervello elettrodi che le stimolino come un pace-maker. L’operazione è indicata però in un ristretto numero di pazienti, circa il 2-3 per cento dei casi.

Che cos'è l'ipertensione

Si calcola che soffra di ipertensione il 25-30 per cento della popolazione: fra chi ha più di 65 anni la quota di ipertesi sale all’80 per cento ma la malattia non risparmia neppure i più giovani, visto che il 5 per cento degli under 30 ha già la pressione alta. Purtroppo solo un paziente su due è consapevole di essere iperteso: anche per questo gli esperti invitano a misurare la pressione almeno una volta all’anno dal proprio medico, più spesso se si hanno fattori di rischio per le malattie cardiovascolari come il sovrappeso, il colesterolo elevato, il diabete o l’abitudine al fumo. Soltanto nel 15-20 per cento dei malati l’ipertensione è tenuta realmente sotto controllo: molti infatti non seguono le terapie con regolarità e tanti non si curano affatto, preferendo non “sentirsi malati” perché non hanno sintomi evidenti della patologia. Se l’ipertensione non viene trattata in maniera adeguata può comportare gravi danni al cuore, alla circolazione e ai reni, aumentando il rischio di insufficienza cardiaca, infarto e ictus. Pochi pazienti vengono monitorati con test semplici ma rivelatori come l’elettrocardiogramma o l’ecocardiogramma (per verificare le condizioni del cuore) o l’esame delle urine (che tramite la valutazione della microalbuminuria denuncia lo stato di salute dei reni).
Molti i farmaci disponibili per la cura della pressione alta: fanno ad esempio parte della categoria diuretici, beta-bloccanti, calcio-antagonisti, ACE-inibitori, da assumere spesso in associazione fra loro e da scegliere in base alle caratteristiche di ciascun paziente. Indispensabile anche aumentare l’attività fisica, controllare il peso corporeo e ridurre l’apporto di sale con la dieta. Stando alle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la pressione arteriosa normale è inferiore a 130 mmHg (la “massima” o pressione sistolica) e a 85 mmHg (la “minima” o pressione diastolica); i rischi per il sistema cardiovascolare aumentano al crescere dei valori pressori e gli esperti indicano 140/90 mmHg come soglia per l’intervento terapeutico, anche con i farmaci.

Cocaina e anfetamine aumentano

Lo indica uno studio Usa su oltre 8 mila casi in 3 anni. Garattini: «E' la conferma di ciò che sospettavamo»
DALLAS - L'uso di sostanze psicostimolanti, come cocaina o anfetamine può aumentare molto il rischio di ictus. Lo indica uno studio pubblicato sul numero di Aprile della rivista medica americana Archives of General Psychiatry. «I dati accumulati negli ultimi vent'anni danno sostegno al legame tra l'abuso di sostanze psicostimolanti e ictus nei giovani» scrivono gli autori dell'articolo. Cocaina, anfetamine e altri stimolanti possono aumentare il rischio i ictus incrementanto la pressione arteriosa e favorendo il restringimento del vasi sangugni per lo spasmo delle loro pareti.
LO STUDIO - Arthur N.Westover, dell'University of Texas Medical Center di Dallas e suoi collaboratori hanno esaminato un archivio di 3.148.165 schede di dimissione da ospedali texani tra il 2000 e il 2003 per verificare se fosse possiile stabilire effettivamente un'associazione tra abuso di droghe e ictus. Nel periodo considerato i ricercatori hanno riscontrato 8.369 ictus. Nello stesso arco di tempo l'abuso di cocaina è stato secondo solo a quello di alcol, con le anfetamine, al quinto posto di questa «classifica», che hanno fatto segnare un aumento significativo così come gli oppiodi e la cannabis
DIVERSI TIPI DI ICTUS - Per l'anno 2003 i codici di dimissione ospedaliera hanno consentito di distinguere i casi di ictus emorragico e ischemico (nel primo caso i vasi sanguigni del cervello si rompono e il sangue allaga il tessuto nervoso, nel secondo i vasi si occludono e il sangue non arriva più ad alcune parti del cervello). La distinzione ha permesso ai ricercatori di stabilire che l'abuso di anfetamine e cocaina ha aumentato di cinque volte il rischio di ictus emorragico e che l'abuso di cocaina ha raddoppiato il rischio di ictus sia ischemico che emorragico. SIGNIFICATO - «Le implicazioni di questo risultato a livello di salute pubblica e di politiche sociali sono molto importanti» hanno sottolineato gli autori della ricerca, «Soprattutto in ragione della sempre maggiore diffusione di droghe amfetaminosimili ». «Questo studio conferma per la prima volta in termini epidemiologici, e con numeri importanti, quello che sospettavamo in termini fisiopatologici» commenta il professor Silvio Garattini, direttore dell'Istituto Mario Negri, di Milano. « Sapevamo infatti che la cocaina causa problemi ai vasi e al cuore. Era noto il suo effetto in termini di tachicardia e ipertensione. Il riscontro di un aumentato rischio, in particolare di ictus emorragico, è assolutamente coerente con quanto già sapevamo, sia per la cocaina che per le anfetamine».
PREOCCUPAZIONE PER IL FUTURO - «Ma la preoccupazione maggiore riguarda il futuro. Infatti questi dati, anche se solo di pochi anni fa, si riferiscono a un periodo in cui la diffusione di queste droghe, ma soprattutto di cocaina, erano molto inferiore a quella di oggi. Il problema è che oggi la cocaina non è più la "droga dei ricchi", ma ha una diffusione capillare nella società, a tutti i ilvelli. Non solo: il consumo di cocaina è visto come qualcosa di giustificabile, dato "lo stress della vita moderna", quando non addirittura percepito come uno "status symbol" qualcosa che conferisce un certo senso di appartenenza culturale e sociale». «I dati di questo studio» conclude l'esperto, «putroppo corroborano la forte preoccupazione che la sempre maggiore diffusione dell'suo di questa droga, ma anche delle altre droghe anftetaminosimili, come l'ectasy, possa comportare problemi davvero notevoli in termini di patologie gravi nella popolazione . E' certamente l'ora che si avviino serie strategie a livello medico, scolastico e politico per arginare il problema».

Come capisco se mio figlio beve o si droga?

Risponde Piergiorgio Zuccaro, direttore dell'Osservatorio fumo, alcol e droga dell'Istituto superiore di sanità
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista «Alcoholism: Clinical & Experimental Research» i genitori di adolescenti che fanno uso di droghe, alcolici o sigarette si rendono conto di questi comportamenti solo nella metà dei casi.
Ci sono dei segnali che possono essere d'aiuto? Per capire il proprio figlio fuma spinelli o beve alcolici bisogna valutare con attenzione i suoi comportamenti. Questo perché di solito l'uso non occasionale di queste sostanze è espressione di una situazione di disagio. Disagio che può essere evidenziato anche da altri segnali: il ragazzo si comporta male a scuola, non ha un buon profitto, torna a casa tardi la sera, si relaziona male con la famiglia. Solo in questi casi deve scattare un campanello d'allarme.
Come devono comportarsi i genitori? Un dialogo aperto e una corretta informazione sui rischi associati all'uso di queste sostanze sono fondamentali. E se ci si rende conto che la situazione è più seria di quanto si pensasse bisogna mettersi in contatto con esperti di disagio giovanile. In diversi casi anche pochi colloqui riescono a rimuovere l'ostacolo.
Cosa è meglio non fare? Non bisogna frugare dappertutto alla ricerca del «corpo del reato» o raccogliere di nascosto campioni di urina o capelli da far analizzare per la ricerca di droghe. Il rischio è di aumentare le barriere e alimentare un conflitto controproducente.

Trovata balena fossile nel Pisano

Reperto lungo dieci metri, risale a 4 milioni di anni fa
- ORCIANO PISANO (PISA) - Lo scheletro di un cetaceo di 4 milioni di anni fa sta emergendo nella campagna intorno ad Orciano Pisano. Allo scavo stanno lavorando paleontologi del Museo di Storia Naturale di Firenze. Lo scheletro ha mantenuto la connessione anatomica ed e' circondato da una variegata fauna fossile. Il mammifero si sarebbe adagiato sui fondali presumibilmente ad un centinaio di metri di profondita' dell'antico mare pliocenico, che occupava buona parte della Toscana.

Mini-chirurgia per combattere l’asma

Alcuni ricercatori canadesi hanno dimostrato per la prima volta che la termoplastica bronchiale, migliora il controllo della malattia
L’idea di curare l’asma con un mini-intervento chirurgico può apparire stravagante, ma non è così. Alcuni ricercatori canadesi hanno dimostrato per la prima volta che un intervento non farmacologico, la termoplastica bronchiale, migliora il controllo della malattia e hanno appena pubblicato i risultati del loro lavoro sul New England Journal of Medicine, una delle riviste più quotate al mondo.
L’ATTACCO - L’idea del gruppo, guidato da Gerard Cox e John Miller alla McMaster University di Hamilton, Ontario, nasce dalla constatazione che l’attacco asmatico è provocato da una costrizione dei bronchi: per stimoli vari, come per esempio i pollini nelle caso di allergia, le vie aeree si restringono e provocano difficoltà di respiro. Alla base di questo restringimento del calibro sta la contrazione della muscolatura liscia che si trova nella parete dei bronchi. Se si riduce la quantità di muscolatura liscia – hanno allora ipotizzato gli studiosi canadesi – si può pensare di diminuire gli attacchi asmatici, di aumentare i periodi «liberi» da sintomi, di migliorare la qualità della vita e di ridurre l’uso di farmaci. Così è successo.
RISULTATI - Lo studio condotto su 112 pazienti fra i 18 e i 65 anni con asma moderato o severo, seguiti per un anno, ha dimostrato un migliore controllo della malattia in chi era stato trattato con termoplastica rispetto ai controlli non sottoposti alla procedura. «I risultati sono promettenti e la tecnica interessante – dice Lorenzo Corbetta , professore associato di malattie dell’apparato respiratorio all’azienda ospedaliera universitaria Careggi di Firenze – perché le terapie anti-asma sono efficaci fino a un certo punto e almeno un dieci per cento dei casi non è ben controllabile con i farmaci. La termoplastica è il primo trattamento non farmacologico che può aiutare questi pazienti. Nel campo della terapia farmacologia antiasmatica, del resto, sono almeno quindici anni che non escono nuove molecole, a parte un composto anti-IgE per l’asma allergico grave».
LA TECNICA - Per raggiungere i bronchi di piccolo e medio calibro e ridurre la quantità di muscolatura liscia si usa un broncoscopio flessibile, introdotto attraverso il naso o la bocca, che libera energia termica da radiofrequenza, direttamente sulle pareti: l’energia agisce come «desensibilizzante» sulla muscolatura che diventa così refrattaria agli stimoli broncocostrittori. In altri termini, i tessuti vengono riscaldati fino a circa 65 gradi: una temperatura sufficiente a ridurre la massa della muscolatura liscia, ma non a provocare la morte dei tessuti e conseguente cicatrizzazione. L’intero trattamento viene eseguito, dopo una leggera anestesia locale, nel corso di tre sedute che durano meno di un’ora, a distanza di almeno tre settimane l’una dall’altra. «Lo svantaggio della termoplastica – commenta Corbetta – è che si tratta di una procedura invasiva che comporta dei costi, ma ha il vantaggio di non presentare effetti collaterali. Può essere utile non soltanto a chi è refrattario alle terapie, ma anche a chi è costretto a trattamenti a lungo termine con farmaci che possono dare effetti indesiderati. La sua applicazione è in grado di ridurre la somministrazione di questi ultimi e può anche ovviare al problema della scarsa osservanza della terapia, soprattutto quando va continuata a lungo».