lunedì 28 maggio 2007

Bullismo, a scuola coinvolge 8 su 10 - E per le ragazze rischio anoressia

I dati emergono in uno studio della Società italiana di pediatria
Allarme anche per l'eccesso di tv e i disturbi alimentari


Fenomeno in crescita: più 5%. E l'81% sostiene di avere
comportamenti scorretti per dimostrare coraggio


MILANO
- Quasi otto ragazzi delle scuole medie su dieci hanno conosciuto da vicino atti di bullismo, o perché ne sono stati vittima, o perché lo hanno subito i loro amici. E se in teoria il 75% dei giovani dichiara che è giusto che la vittima di questi maltrattamenti cerchi aiuto in un genitore o comunque in una persona adulta, all'atto pratico il 53% afferma che se accadesse a lui si difenderebbe da solo.
I dati, che segnano un aumento del fenomeno di circa il 5% rispetto l'anno scorso, sono stati presentati oggi a Milano dalla Società italiana di pediatria, che ha condotto un'indagine sulle abitudini e sugli stili di vita degli adolescenti. Lo studio è stato presentato oggi, nel corso di una giornata in cui è stato anche lanciato l'allarme sull'eccesso di tv di cui sono vittima i bambini.

Cresce il bullismo. Dall'inchiesta, che ha coinvolto più di 1.200 ragazzi tra i 12 e i 14 anni, emerge che sono più i ragazzi delle ragazze ad assistere ad atti di bullismo (77% contro il 68%), senza differenze significative tra il Nord e il Sud del Paese. Cresce anche il giudizio negativo che i giovanissimi danno di chi, vittima di bullismo, cerca aiuto in un adulto: il 24% considera "fifone" o "spia" chi non cerca di difendersi da solo. I pediatri comunque sottolineano che il bullismo riguarda ormai quasi allo stesso modo sia i maschi sia le femmine; e che il fenomeno del bullismo femminile, anche se meno fisico e più psicologico, non è certo meno dannoso.

Le motivazioni. La stragrande maggioranza (86-87%) dei partecipanti all'indagine considera pericolose azioni come fumare spinelli, guidare senza patente, rubare o avere rapporti sessuali non protetti; ma quasi il 62% dichiara di assumere apposta questi atteggiamenti, soprattutto per "dimostrare il proprio coraggio" (81% dei casi) e "per sentirsi grandi" (71%).

Troppa tv. Il 30% dei bambini italiani passa troppe ore davanti alla televisione. Ma c'è una nota positiva: nel 2006, per la prima volta dal 1997, il loro numero ha cominciato a diminuire. Il problema, secondo Giuseppe Saggese della Sip, "non è solo la latitanza della famiglia e della scuola: i giovani sono sempre più immersi in un mondo mediatico, guardano troppa televisione, hanno il computer, il cellulare, e il loro modo di comunicare è totalmente cambiato".

Disturbi alimentari. "Con sole due ore al giorno di televisione - continua Saggese - passano davanti ai loro occhi più di 5 mila spot di prodotti alimentari, e bisogna ricordare che, come si legge dai dati dell'indagine, il 90,8% dei giovani desidera ciò che vede in pubblicità. Se aggiungiamo che oltre il 70% dichiara di 'mangiucchiare' davanti alla tv, e che i programmi presentano sempre più un modello di bellezza ispirato all'essere magri, non è difficile vedere in questo una causa dei disturbi della condotta alimentare".

Rischio anoressia. Sempre dall'indagine si legge che il 60% delle ragazze "vorrebbe essere più magra"; circa una giovane su quattro ha provato una dieta, mentre un altro 15% circa vorrebbe iniziarne una. Solo il 32% di chi l'ha già fatta si è rivolto al medico, mentre la restante percentuale si fa consigliare da amici, dai siti internet o si auto-prescrive la dieta.

I limiti della scuola. a Secondo i pediatri, la scuola non aiuta molto a insegnare uno stile di vita corretto e meno sedentario: "Servirebbe fare meno ore di latino e greco - conclude Saggese - e più ore di educazione sessuale e di educazione fisica. Adesso ne viene fatta solo un'ora, al massimo due, mentre ne servirebbero almeno il doppio. Le palestre delle scuole dovrebbero essere usate di più, magari anche impiegandole a basso costo per far muovere i giovani al di fuori dell'orario scolastico".

Ciao Chievo, ci rivediamo presto

"Ma i risultati erano già scritti"
Verona - Il Chievo in serie B, non è la fine di una favola: perché tale sarà anche in serie B. Prima retrocessione in serie B per la squadra di Campedelli, la squadra di un quartiere che è diventata fenomeno, con i suoi bassi ingaggi e il tifo pulito, che ha sovrastato l'altro club che porta il nome della città di Verona.

Sconfitto dal Catania, il Chievo può abbandonarsi a mille rimpianti. Come quel palo preso a Reggio Calabria nello scontro diretto sull'1-1. "I risultati erano già scritti, si sapeva già come andava a finire" dice il centrocampista Franco Semioli. Ma è anche giusto dire che il Chievo ha perso con il Catania, avendo a disposizione due risultati su tre. E che a fine campionato, le squadre che hanno mollato (speriamo solo psicologicamente) hanno dato punti un po' a tutti, alzando la quota utile per la salvezza. Fa un po' rabbia che vada in B la squadra che incarna un'eresia nel calcio dei diritti tv e dell'immagine, la squadra di cui Galliani una volta disse: "Ci fa perdere entrate".
Peccato per il Chievo, che ha continuato negli anni ad avere un monte-ingaggi inferiore allo stipendio di Totti. Che è tornato al vecchio amore Del Neri: proprio lui, l'uomo della promozione, affezionato a un gioco mai banale e mai risparmioso.
L'allenatore è meno polemico dei suoi giocatori. "Buon girone di ritorno, dopo un inizio un po' difficile: in partite come quelle di oggi basta poco, come il basso rendimento di qualcuno: il Catania ha vinto meritatamente. Mi dispiace per questa società, che in questi anni ha dimostrato molte cose importanti. Speriamo di poter risalire alla svelta. Io ci sarò, ammesso che mi tengano".

domenica 27 maggio 2007

Energia pulita dagli zuccheri


Ricercatori della Virginia Tech hanno scoperto un metodo per convertire a basso costo i carboidrati complessi in idrogeno


WASHINGTON – I carboidrati degli zuccheri della biomassa potrebbero diventare un'importante fonte di idrogeno a basso costo e alimentare le cosiddette celle a combustibile (fuel cell).
LA SCOPERTA – È un report pubblicato dal giornale PLoS ONE , della Public Library of Science, a rivelare infatti che un gruppo di ricercatori della Virginia Tech University ha scoperto che una combinazione di 13 enzimi è in grado di trasformare i polisaccaridi (zuccheri complessi) e l'acqua in idrogeno. Si tratta di una scoperta importante, perché grazie a tale processo chimico – che avviene in condizioni di bassa pressione e bassa temperatura – sarebbe possibile ottenere energia pulita da utilizzare nelle automobili a fuel cell. Un processo assolutamente non dannoso per l'ambiente o per l'uomo, che non richiede l'utilizzo di infrastrutture particolari, e quindi a basso costo.
IL PROCESSO – Gli scienziati americani spiegano che i polisaccaridi come l'amido o la cellulosa hanno una capacità di immagazzinamento dell'idrogeno pari al 14, 8 per cento della loro massa, e che l'efficienza della conversione energetica delle fuel cell a zucchero-idrogeno è estremamente alta, addirittura tre volte superiore a quella di un motore a combustione interna che utilizza l'etanolo.
IL DOLCE FUTURO – Così, mentre il dipartimento statunitense per l'Energia richiede che entro il 2012 siano avviati impianti per la produzione di etanolo di origine vegetale, e che per il 2020 sia disponibile una gamma di veicoli a fuel cell, c'è chi sta già lavorando per portarci verso un futuro in cui le automobili saranno alimentate dai carboidrati e in cui la biomassa sarà in grado di fornirci il 100 per cento del nuovo combustibile, economico e amico del pianeta.

Il pianeta degli anelli inghiottito dalla luna

Saturno scomparirà verso le 21,30 dietro il bordo oscuro del nostro satellite e riemergerà un’ora dopo da quello illuminato
Saturno, il pianeta gigante fatto di gas e circondato dagli spettacolari anelli, giocherà a nascondino con la Luna, la sera del 22 maggio 2007.
E i lettori di Corriere.it, com’è ormai consuetudine in occasione di grandi eventi astronomici, potranno assistere al fenomeno grazie al collegamento online con il telescopio della Specola Vaticana, dato in uso per l'occasione all'Associazione Tuscolana di Astronomia, e con quello «Skylive» di Catania, gestito da un gruppo dell’Unione Astrofili Italiani ,in collaborazione con il nostro sito.
■ Segui qui la diretta
Il fenomeno avrà inizio tra le 21,30 e le 21,50 (il tempo varia in funzione della città da cui si osserva: più presto al Nord e più tardi al Sud), quando si vedrà la sferetta luminosa di Saturno avvicinarsi al bordo oscuro della Luna al primo quarto (per chi osserva a occhio nudo, nella zona in basso a sinistra) e scomparire lentamente dietro di esso. La scomparsa durerà poco più di un’ora; quindi, tra le 22,35 e le 22,50, Saturno riemergerà dall’altra parte, sul bordo illuminato della Luna, prima facendo capolino con i suoi anelli, e pochi secondi dopo ripresentandosi in tutta la sua magnificenza.
■ I momenti del fenomeno
OCCULTAZIONE - Questo fenomeno, chiamato dagli astronomi «occultazione» non è affatto raro: si è verificato diverse volte negli ultimi anni, l’ultima volta venerdì 2 marzo 2007 all’alba. Ma questa volta presenterà due aspetti particolarmente favorevoli per gli appassionati e gli occasionali osservatori. Innanzitutto si verificherà in orari particolarmente favorevoli, tali da permettere la visione anche a chi ha l’abitudine di andare a letto presto. Inoltre, l’immersione del pianeta dietro il bordo lunare avverrà sulla parte non illuminata della Luna e quindi sarà molto facile seguirla sia a occhio nudo, sia con strumenti ottici a forti ingrandimenti senza essere abbagliati dal riverbero della luce lunare. Sarà proprio la visione con i telescopi a fare assaporare gli aspetti più spettacolari del fenomeno. Si potranno apprezzare i lunghi secondi necessari per la completa immersione ed emersione del sistema saturniano dietro la Luna. Non a caso parliamo di sistema: infatti, oltre all’anello, anche i piccoli telescopi mostreranno i più luminosi satelliti di Saturno: Rea e Dione nella fase di ingresso (guardare a sinistra del dischetto del pianeta); Encelado e Teti nella fase di emersione (guardare a destra rispetto al dischetto). L’UAI, oltre a fornire la visione diretta online per i lettori di Corriere.it, organizza delle serate osservative pubbliche in varie città italiane. Questa volta a impegnarsi di più sono stati i piccoli centri (Cuneo, Biella, Faenza, Siena, Arezzo, Massa Carrara, Trapani, eccetera). L’elenco completo dei «Saturno Party» si trova nel sito: http://astroiniziative.uai.it/

La madre lo dimentica in auto: bimbo muore

È succcesso in Belgio, ad Hal, cittadina non lontana da Bruxelles. La donna ha portato gli altri due figli a scuola poi è andata al lavoro

BRUXELLES - Morire a cinque mesi dimenticato dalla madre in auto.
È successo in Belgio, ad Hal, cittadina poco distante da Bruxelles. Il piccolo è stato ritrovato nel pomeriggio di giovedì ormai privo di vita. La donna, la mattina, aveva accompagnato a scuola i due figli più grandi e poi si era recata direttamente a lavorare, dimenticando di portare il più piccolo, seduto nel seggiolino sul sedile posteriore, dalla baby sitter.
Solo al termine della giornata di lavoro, quando la mamma è andata a casa della baby sitter per riprendere il bambino si è accorta dell'accaduto: il piccolo era ancora nel suo seggiolino sul retro dell'auto. Sarà l'autopsia ad accertare la causa e l'ora della morte, mentre la magistratura ha aperto un'inchiesta, ma al momento nessuna accusa è stata formulata nei confronti della donna.

Ragazza sfregiata: nuovo episodio razzismo

Oriana, aggredita un anno e mezzo fa è stata nuovamente oggetto di un'aggressione che ricalcherebbe il precedente

BIELLA - Oriana, la ragazzina biellese con madre marocchina e padre italiano che era stata sfregiata con una svastica su un braccio, ha denunciato a distanza di un anno e mezzo un secondo episodio di violenza che ricalcherebbe il primo, e con lo stesso protagonista. Un giovane che abita nel suo stesso paese, Tollegno (Biella), le avrebbe di nuovo inciso sulla pelle una sorta di croce uncinata. L'autorità giudiziaria - secondo quanto riferisce oggi il quotidiano «La Stampa» - ha avviato accertamenti. La ragazza ha 15 anni e l'accusato 17. Gli investigatori stanno cercando di appurare che cosa sia realmente successo nuovamente a Tollegno, dove la famiglia di Oriana vive ancora anche se, proprio per colpa di quella vicenda, la mamma della ragazza aveva chiesto che le fosse assegnata una casa popolare a Biella.
IL PRECEDENTE - Il primo caso era avvenuto alla fine di settembre 2005, quando la giovane era stata aggredita dal «branco». Secondo la sua ricostruzione era andata ad un appuntamento per difendere il fratellino dalle angherie dei ragazzi più grandi. Il processo davanti al Tribunale per i minorenni di Torino non è ancora concluso. L'unico imputato è il giovane che avrebbe tracciato la svastica, che non è mai stato oggetto di provvedimenti restrittivi, nonostante le accuse di ingiurie (chiamava in modo dispregiativo la ragazza «negra»), lesioni, tentata estorsione e rapina per la sottrazione al fratello di Oriana di un cellulare. Ma anche altre quattro persone sono state querelate dalla famiglia per aver cercato di depistare le indagini. Gli avvocati di Oriana, inoltre, avevano promosso anche una causa civile parallela per chiedere il risarcimento dei danni.
25 maggio 2007

LV: New Zealand in finale con Luna

E' New Zealand l'avversario di Luna Rossa in finale di LV Cup. La barca 'kiwi' si e' qualificata per 5-2 vincendo la 7/a regata con Desafio. Si ripetera' cosi' la sfida che nel 2000 venne vinta dagli 'all blacks' in finale di America's Cup, al termine della prima partecipazione del sindacato organizzato da Patrizio Bertelli e guidato da Francesco De Angelis. Quell'anno Luna Rossa vinse la Louis Vuitton Cup, poi perse nettamente contro i neozelandesi.

AMMINISTRATIVE, AL VOTO OGGI E DOMANI

Per le elezioni amministrative i seggi rimarranno aperti con le seguenti modalita': oggi 27 maggio, dalle ore 8 alle ore 22 e domani 28 maggio, dalle ore 7 alle ore 15. Si vota per il rinnovo di sette Province e 830 Comuni. Si scelgono i sindaci di 26 capoluoghi. Ballottaggio in 21 comuni siciliani. In una nota il ministero dell'Interno ricorda che per poter esercitare il diritto di voto presso l'Ufficio elettorale di sezione nelle cui liste sono iscritti, gli elettori dovranno esibire un documento di identità e la tessera elettorale personale permanente che ha sostituito il certificato elettorale. Chi non fosse in possesso della tessera può chiederne il duplicato agli uffici comunali, che a tal fine assicurano l apertura al pubblico anche nei giorni della votazione, per tutta la durata delle operazioni di voto. Il ministero, per evitare una particolare concentrazione di richieste ed eventuali disagi presso gli uffici comunali, ha invitato gli elettori a verificare per tempo se siano in possesso della tessera elettorale, per potersi rivolgere quanto prima agli uffici comunali per l immediato rilascio del duplicato. Il ministero dell'Interno infine sottolinea l'opportunità che gli elettori programmino il loro voto presso il seggio indicato nella tessera elettorale, evitando di concentrarsi nelle ore tradizionalmente più affollate, ed in particolare verso le ore di chiusura, per evitare noiose e fastidiose code ai seggi e facilitare il lavoro dei presidenti e degli scrutatori.
LA SFIDA IN 7 PROVINCE, 25 CAPOLUOGHI E 800 COMUNI
Sono oltre 10 milioni gli elettori chiamati a votare per la tornata amministrativa di primavera che interessa tutto il Paese.

Gli elettori per le comunali sono 7.763.412, dei quali 3.734.169 maschi e 4.029.243 femmine. Voteranno in 9.425 sezioni elettorali.
Gli elettori per le provinciali sono 3.362.898 dei quali 1.611.312 maschi e 1.751.586 femmine, voteranno in 4.090 sezioni elettorali. Nel complesso gli elettori sono 10.067.847 dei quali 4.847.666 maschi e 5.220.181 femmine, evoteranno in 12.229 sezioni elettorali.

Per il Friuli Venezia Giulia e il Trentino Alto Adige gli elettori al 30 giugno 2006 sono 157.587 dei quali 76.122 maschi e 81.465 femmine e le sezioni elettorali 193.

Ad essere rinnovati saranno i consigli, e i presidenti di sette Province: Vercelli, Como, Varese, Vicenza, Genova, La Spezia, Ancona. Al rinnovo anche consigli e sindaci di 830 comuni, dei quali 25 capoluoghi di provincia, Alessandria, Asti, Cuneo, Como, Monza, Belluno, Verona, Genova, La Spezia, Parma, Piacenza, Lucca, Pistoia, Frosinone, Latina, Rieti, l'Aquila, Isernia, Lecce, Trani, Taranto, Matera, Reggio Calabria, Oristano, Olbia.

Nel comune di Garniga Terme (Trento) le urne saranno aperte solo domenica. In due piccoli comuni del casertano, Dragoni e Liberi, il voto e' stato rinviato con un decreto del prefetto al 10 e 11 giugno.

Per votare e' necessario presentare agli scrutatori al seggio un documento di identita' e la tessera elettorale. Per chi l'avesse smarrita c'e' la possibilita' di ottenere un duplicato immediatamente negli uffici elettorali comunali che rimarranno aperti per tutta la durata delle votazioni. Le operazioni di voto inizieranno domani alle 8, i seggi rimarranno aperti fino alle 22; lunedi' riapriranno alle 7 per chiudere definitivamente alle 15. Subito dopo inizieranno gli scrutini delle schede.

I risultati potranno essere seguiti sui siti del ministero dell'Interno: www.interno.it e www.amministrative2007

Dove si dovesse rendere necessario il turno di ballottaggio si svolgera' domenica 10 e lunedi' 11 giugno. Mentre in tutta Italia oggi si svolge il primo turno delle amministrative, in Sicilia si vota invece per il ballottaggio nei 21 comuni con popolazione superiore ai 15 mila abitanti nei quali si e' votato il 13-14 maggio senza che uno dei candidati sindaco ricevesse la meta' piu' uno dei voti.

L'attenzione e' maggiormente concentrata su Agrigento dove si fronteggiano il candidato della Cdl Enzo Camilleri, ex militante di Lotta Continua ora nel Movimento per l'Autonomia di Raffaele Lombardo, che al primo turno ha avuto il 44% dei voti, e Marco Zambuto, ex segretario provinciale dell'Udc, sostenuto da una lista civica che fa capo a Ds e Udeur, che al primo turno ha avuto il 35,3% dei voti..interno.it

IL MALTEMPO FLAGELLA IL NORD EUROPA

ROMA - Allarme maltempo in Nord Europa, dove si registrano gravi disagi sia in Francia sia in Germania.

FRANCIA: PIU' DI MILLE INTERVENTI DEI POMPIERI

Più di mille volte i pompieri sono dovuti intervenire, in poche ore, per mettere in salvo o porre riparo ai danni provocati da violenti temporali nel sud-ovest della Francia e nella regione di Parigi. Non si lamentano per ora vittime. Lo rende noto il ministero degli Interni. Particolarmente colpita la regione dei Pirenei Atlantici: a sud di Pau, il capoluogo, più di 500 persone sono state evacuate dalle loro case allagate nella valle di Ossau e sette sono state salvate grazie a un elicottero della Protezione civile. I motivi più frequenti di intervento sono stati gli allagamenti e le interruzioni di strade. Nella regione parigina, i violenti temporali di ieri sera con raffiche di vento fortissime hanno causato inondazioni e cadute di alberi.

NORD GERMANIA: DANNI E DISAGI PER TEMPESTE PIOGGIA

Violente tempeste di pioggia e vento, seguite all'eccezionale ondata di caldo torrido e afoso degli ultimi giorni, hanno colpito nella tarda serata di ieri e nel corso della notte buona parte della Germania centrale e settentrionale causando danni materiali e forti disagi nelle comunicazioni stradali e ferroviarie. Le regioni più colpite dai nubifragi di natura tropicale sono state la Bassa Sassonia, la Turingia, il Brandeburgo. Numerose le strade e le autostrade allagate, cosa che ha provocato il blocco della circolazione automobilistica per diverse ore. Anche molte linee ferroviarie hanno subito pesanti conseguenze per le violenti piogge e i fulmini abbattutisi sui cavi e sulle linee elettriche. Problemi si sono avuti in particolare alla stazione di Hannover, dove la segnaletica è andata in tilt a causa di un fulmine. Anche Berlino è stata interessata dall'ondata di maltempo, con centinaia di interventi dei vigili del fuoco chiamati per situazioni di emergenza dovute a strade e cantine allagate. Tantissimi gli alberi e i cartelloni pubblicitari abbattuti dalla forza del vento, molto dei quali hanno danneggiato auto in sosta. Non sono giunte tuttavia finora notizie di feriti gravi per la violenta ondata di maltempo, che era stata peraltro segnalata dai servizi meteo.

NEGATA COMUNIONE A BIMBO AUTISTICO, PROTESTANO I GENITORI

PESCARA - Non puo' fare la Prima Comunione perche' affetto da autismo, scatenando le vibrate proteste dei genitori, che hanno anche chiesto di sentire in merito il parere del vescovo: e' quanto accaduto in una parrocchia di Pescara dove don Lino Cisotti, 84 anni, 60 di sacerdozio, ha negato ad un bambino autistico di nove anni di ricevere il sacramento, perche' non in grado di comprendere il significato dell'Eucarestia. Secondo quanto riportato dal quotidiano regionale 'Il Centro' i genitori del piccolo - che ha un fratello gemello sano che ha potuto invece fare la Comunione - avevano informato due anni fa il parroco che il bambino non poteva seguire il catechismo a causa della sua malattia, chiedendo di concedergli comunque la possibilita' di fare la Prima Comunione; solo tre giorni prima della cerimonia don Lino avrebbe comunicato l'impossibilita' di far accostare il bambino al sacramento per il fatto di non avere seguito le lezioni di catechismo e 'perche' sarebbe stato peccato'.

Sulla vicenda è intervenuto il vicario generale della Curia di Pescara, monsignor Gaetano Britti.
Il prelato ha sottolineato la necessità da parte dei genitori di avere un ruolo "nella preparazione del bambino disabile durante il catechismo".
"Devono essere presenti - ha detto - preoccuparsi per tempo di quello che il figlio comprende, non ricordarsi poco prima della festa di chiedere la comunione con superficialità".

TELECOMCERTO: I GENESIS IL 14 LUGLIO AL CIRCO MASSIMO

ROMA - Dopo le passate edizioni con Paul Mc Cartney, Simon & Garfunkel, Elton John, Billy Joel e Bryan Adams, il Telecomcerto 2007 vedrà i Genesisi protagonisti a Roma il prossimo 14 luglio al Circo Massimo. Il concerto, organizzato da Telecom Progetto Italia e Comune di Roma, sarà l'unica occasione per il pubblico italiano, e l'ultima per quello europeo, di vivere gratuitamente le emozioni del Turn it on again Tour, la tournee mondiale che ripropone i successi della storica band inglese composta da Phil Collins, Tony Banks e Mike Rutherford. In vista del concerto la band saluterà i fans italiani in un video esclusivo. A presentare il Telecomcerto saranno lunedì prossimo alle 12 in Campidoglio il sindaco Walter Veltroni e il presidente di Telecom Italia Pasquale Pistorio.

24 ORE SULLE GABBIE DEI TONNI, NESSUNO LI SOCCORRE

PALERMO - Sono rimasti per oltre 24 ore aggrappati alle gabbie di allevamento dei tonni, in attesa che qualcuno si decidesse a salvarli. Ma il cinismo, le motivazioni economiche e la ragion di Stato sono stati piu' forti della pieta': cosi' la vita di 27 clandestini che avevano fatto naufragio nel basso Mediterraneo e' rimasta appesa, per una notte e un giorno, al cavo d'acciaio di un rimorchiatore che li trainava. Solo questa sera sono stati soccorsi dalla nave Orione della Marina Militare italiana, dopo un incredibile rimpallo di responsabilita' tra Malta e la Libia. Nello stesso momento, sempre di fronte alle coste libiche, altri 26 immigrati venivano tratti in salvo da un rimorchiatore spagnolo. I naufraghi, forse appartenenti al barcone 'fantasma' avvistato lunedi' scorso a 88 miglia a Sud di Malta e di cui si erano perse le tracce, sono riusciti ad 'agganciarsi' alle gabbie ieri pomeriggio. Ma l'equipaggio del rimorchiatore maltese Budafel si e' rifiutato di farli salire a bordo. L'armatore non voleva rischiare di perdere il suo carico prezioso, diretto in Spagna. Ed ha avvertito le autorita' del suo paese, dove in questi giorni si sono moltiplicati gli sbarchi. Un'emergenza che ha costretto il governo de La Valletta a sollecitare l'aiuto degli altri Paesi dell'Unione Europea.

Da Malta e' partita una richiesta di intervento diretta alla Libia, visto che la zona dove e' avvenuto il naufragio, a circa 60 miglia dalle coste nordafricane, ricade sotto la competenza delle autorita' libiche per quanto riguarda le operazioni di ricerca e soccorso in mare. Ma le febbrili trattative diplomatiche sull'asse La Valletta-Tripoli, andate avanti per tutta la giornata, non hanno prodotto alcun risultato. Cosi', dopo che le autorita' maltesi in mattinata avevano definito 'priva di fondamento' la notizia rilanciata dall'Ansa, nel pomeriggio hanno finalmente trasmesso alla Centrale operativa delle Capitanerie di Porto le coordinate del punto in cui si trovava il rimorchiatore. In quella zona, infatti, stavano gia' operando - grazie a un permesso delle autorita' libiche - la nave Orione della Marina Militare italiana e un aereo Atlantic, impegnati nelle ricerche del barcone con 53 clandestini 'scomparso' il 21 maggio scorso. E' bastata un rapida ricognizione dell'aereo per avvistare, le 'gabbie' con gli immigrati abbarbicati alle passerelle che servono per gettare il mangime ai tonni. 'Non potevamo farli salire a bordo del rimorchiatore, non c'era spazio sufficiente' si giustifica telefonicamente l'armatore Charles Azzopardi. Ma forse in questa decisione ha giocato anche il ricordo del Francisco Catalina, il peschereccio spagnolo rimasto bloccato per una settimana di fronte alle coste maltesi dopo avere soccorso 51 clandestini perche' il governo de La Valletta si rifiutava di accoglierli.

Ed anche questa volta Malta ha opposto il diritto internazionale alle ragioni della solidarieta'. Secco il commento di Laura Boldrini, portavoce in Italia dell'Alto commissariato Onu per i rifugiati: 'Questa vicenda evidenzia come per salvare vite umane in mare sia necessario uno sforzo congiunto e un'assunzione di responsabilita' da parte di tutti gli Stati del Mediterraneo'. E Fatima, una somala che nel 2003 riusci' miracolosamente a scampare alla morte dopo una tragica traversata nel Canale di Sicilia (partirono in cento, arrivarono a Lampedusa in 15), aggiunge: '''Io e gli altri miei compagni su quel barcone maledetto siamo rimasti alla deriva per 17 giorni e 17 notti: se non ci avessero soccorso saremmo morti tutti'.

martedì 22 maggio 2007

«Molti casi di danni al fegato da nimesulide»

L'allarme dei medici internisti italiani dopo il ritiro del farmaco in Irlanda
Dibattito sul farmaco con il principio attivo dell'Aulin: «Non è un medicinale innocuo». Federfarma: «Usato male con ricette ripetibili»

ROMA - La nimesulide, principio attivo di molti antinfiammatori come l'Aulin, sale sul banco degli imputati anche in Italia dopo essere stato ritirato in Irlanda per segnalazioni di gravi danni al fegato. Dal convegno dei medici internisti italiani arriva l'allarme: «Per molto tempo la nimesulide ha goduto della fama di un farmaco non molto rischioso, ma ogni anno, noi medici internisti, osserviamo un numero abbastanza preoccupante di pazienti che subiscono danni epatici e dell'apparato gastroenterico causati proprio da questa molecola». E' quanto affermato da Giovanni Mathieu, presidente della Federazione delle associazioni dei dirigenti ospedalieri internisti, commentando la decisione dell'Agenzia del farmaco irlandese, di sospendere la vendita dei farmaci a base di nimesulide. «Come ogni farmaco - precisa Mathieu - la nimesulide va valutata all'interno di un rapporto rischio-beneficio. Purtroppo, infatti, come ogni farmaco, anche la nimesulide presenta aree di rischio».
Sotto accusa la facilità con cui è possibile acquistare questo farmaco, commercializzato in Italia dal 1985 con successo (nel 2002 nel nostro Paese si registrava il più alto consumo di questa specialità rispetto al resto dell'Europa). «La nimesulide viene considerata una molecola di facile uso - spiega il presidente - quasi fosse un farmaco da banco, ma è tutt'altro che un medicinale innocuo».
LA REPLICA DI FEDERFARMA - Pronta la replica di Federfarma, l'associazione che raggruppa i titolari di farmacie: I farmaci a base di nimesulide «non sono mai venduti nelle farmacie italiane come medicinali Otc (over the counter), cioè senza ricetta» assicura il presidente Giorgio Siri. «E nessun farmacista ne consiglia l'uso se non è strettamente necessario, proprio per via delle possibili controindicazioni al fegato dovute al sovradosaggio. Già note a tutti da tempo». Ciononostante, Siri assicura che «sarà nuovamente inviata a tutte le farmacie della penisola aderenti a Federfarma la circolare che mette in guardia da un uso poco accorto e dal vendere il farmaco senza ricetta medica». Per il presidente dell'associazione dei titolari, il problema alla base del consumo della nimesulide «fuori prescrizione» deriva però dalla possibilità di «usare la ricetta del medico più volte nell'arco di sei mesi. E dalle confezioni del farmaco che contengono troppe bustine rispetto ai bisogni». «Proporremo al ministero della Salute di ridurre le confezioni di nimesulide, visto che il più delle volte si tratta di un farmaco usato all'occorrenza. E che mai - conclude Siri - deve essere assunto per un periodo prolungato».
PRECEDENTI - La nimesulide è già stata in passato al centro di casi analoghi. Nel marzo del 2002, infatti, le autorità sanitarie finlandesi avevano sospeso la commercializzazione del medicinale proprio per l'aumento delle segnalazioni di reazioni epatiche. Infatti, dal primo gennaio '98, nel Paese scandinavo si erano verificati 66 casi di danni epatici che hanno portato a due trapianti di fegato e a un decesso. Anche la Spagna, qualche mese più tardi, a maggio 2002, aveva sospeso cautelativamente la vendita di questo farmaco. In seguito ai provvedimenti di sospensione della commercializzazione del farmaco, l'Italia, quale paese a più alto consumo di nimesulide in Europa, è stata incaricata di predisporre, insieme alla Finlandia, un rapporto di valutazione completo sul profilo beneficio/rischio del farmaco. Dopo un processo di revisione dei dati esistenti durato 2 anni, il Comitato Scientifico dell'Emea (CPMP, ora CHMP) ha stabilito che il profilo beneficio/rischio della nimesulide è positivo e in linea con quello degli altri farmaci della stessa classe e ha confermato il mantenimento della registrazione del prodotto in tutti gli Stati membri inclusa la Finlandia, pur restringendone le indicazioni terapeutiche e aggiungendo altre controindicazioni nel riassunto delle caratteristiche del prodotto.

Sì ad acquisto documentario su preti pedofili

Il reportage sarà trasmesso da «Annozero», ma non questa settimana
Via libera del direttore generale della Rai, Claudio Cappon: «Ma saranno rappresentate tutte le posizioni coinvolte»


ROMA - Il direttore generale della Rai, Claudio Cappon, ha dato il via libera al documentario della Bbc sui casi di abusi sessuali compiuti da sacerdoti cattolici su bambini. Lo riferisce l'ufficio stampa dell'azienda pubblica. Michele Santoro potrà quindi mandare in onda il documentario come pezzo centrale del suo programma "Anno zero", ma con delle condizioni. «Certamente non andrà in onda questa settimana perché secondo Cappon ci sono delle cose da valutare, e comunque in trasmissione dovrà essere garantita la presenza di autorevoli esponenti della Chiesa», ha spiegato l'ufficio stampa.
REPORTAGE - Il documentario è stato trasmesso dalla Bbc lo scorso ottobre ma non si è mai visto in tv in Italia, anche se è stato ripreso e tradotto da alcuni blogger che l'hanno diffuso in rete. Adesso è in cima alla classifica di Google video Italia. Il presidente della Commissione Parlamentare di Vigilanza sulla Rai Mario Landolfi (An) ha detto che l'azienda dovrebbe impedire la trasmissione del documentario perché rientrerebbe nell'ambito di «una squadra di esecuzione mediatica pronta ad aprire il fuoco sulla Chiesa e sul Papa». Una serie di politici di sinistra ha immediatamente attaccato la richiesta di censura di Landolfi. La Chiesa cattolica italiana ha già condannato il documentario. Nel fine settimana il quotidiano della Conferenza episcopale italiana, Avvenire, ha accusato i blogger che hanno messo online il documentario di spargere «un'infame calunnia». Il documentario della Bbc analizza quelli che descrive come documenti segreti del Vaticano, che contengono informazioni relative alle procedure per l'abuso generalizzato del segreto confessionale. Il documento originale, aperto nel 1962, è stato aggiornato nel 2001 per occuparsi più nello specifico di pedofilia, man mano che la Chiesa è stata coinvolta in una serie di scandali legati all'abuso sessuale. L'anno scorso i vescovi inglesi hanno criticato la Bbc dicendo che dovrebbe «vergognarsi dello standard di giornalismo utilizzato per sferrare questo attacco infondato a Papa Benedetto».

Piu' morti sul lavoro che in guerra

Eurispes: in Italia sono 5. 252 le vittime dal 2003 al 2006
- Gli incidenti sul lavoro in Italia negli ultimi anni hanno fatto piu' morti della seconda Guerra del Golfo. Il dato e' dell'Eurispes, che ha calcolato come il 2003 e il 2007 i militari che hanno perso la vita sono stati 3.520, mentre, dal 2003 al 2006, in Italia i morti sul lavoro sono stati ben 5.252. Un incidente ogni 15 lavoratori, un morto ogni 8.100 addetti: queste le cifre, secondo le elaborazioni Eurispes, del fenomeno.

MEDICINA CONTRO DIABETE AUMENTA RISCHI CUORE

ROMA - Uno dei farmaci più usati contro il diabete di tipo 2, l'Avandia, prodotto dalla GlaxoSmithKline (Gsk), potrebbe aumentare di molto il rischio di attacco cardiaco nei pazienti che ne fanno uso. Lo sostiene uno studio pubblicato dal New England Journal of Medicine, che la multinazionale ha contestato pesantemente ma la cui comparsa ha già fatto crollare le azioni della società.
Secondo i medici della Cleveland Clinic, che hanno condotto una revisione di 42 studi precedenti che hanno coinvolto 28mila pazienti trattati con Avandia, il rischio di un attacco di cuore salirebbe del 43%, mentre quello di morte da problemi cardiovascolari del 65%. La Gsk ha risposto allo studio con un comunicato ufficiale: "La nostra azienda rimane fermamente convinta della sicurezza di Avandia se usato correttamente - sostiene il documento, citato dall'agenzia Reuters - e siamo convinti che i benefici continuino a superare i rischi". La Food and Drug Administration non ha ancora chiesto alla Gsk delle azioni concrete su Avandia, che è approvato negli Usa dal 1999, ma ha avvertito i pazienti che ne fanno uso e sono malati di cuore di consultare il medico. Il mercato annuo mondiale del farmaco, che è assunto da sei milioni di persone solo negli Stati Uniti, è valutato intorno ai due miliardi di dollari.

BERE POCO VINO PROTEGGE DA DEMENZA SENILE

ROMA - Bevuto con moderazione, il vino può rallentare la progressione verso la demenza senile di soggetti a rischio: "rispetto a chi non beve, coloro che si limitano a circa un bicchiere al dì (150-180 cc) di vino hanno un rischio di ammalarsi ridotto dell'85%". A riferirlo in un'intervista all'ANSA è Vincenzo Solfrizzi della Sezione di Geriatria dell'Università di Bari che insieme a Francesco Panza ha eseguito uno studio multicentrico nell'ambito di 'ILSA' (Italian Longitudinal Study on Aging - studio longitudinale italiano sull'invecchiamento), promosso dal CNR e gestito da Emanuele Scafato dell'Istituto Superiore di Sanità.
Pubblicato sulla rivista Neurology, lo studio ha coinvolto anziani tra i 65 e gli 84 anni, che in parte presentavano una lieve forma di declino cognitivo, condizione associata al rischio di ammalarsi di demenza senile. "In Italia - spiega Solfrizzi - ci sono circa 300 mila ultrasessantacinquenni affetti da declino cognitivo e in base a stime internazionali si calcola che ogni anno circa 16 di questi soggetti si ammaleranno di demenza senile, di cui l'Alzheimer, con 600 mila malati in Italia, è la forma più comune". Lo studio ha coinvolto 1445 anziani normali e 121 soggetti con declino cognitivo. Gli esperti hanno analizzato i loro consumi di bevande alcoliche e confrontato questi ultimi col rischio di ammalarsi di demenza senile. Le bevande considerate sono vino, birra e superalcolici ma, spiega Solfrizzi, "il nostro campione beveva soprattutto vino, quindi non abbiamo dati significativi sulle altre bevande alcoliche".
E' emerso che, mentre il consumo moderato di alcolici non sembra avere significativo potere protettivo contro la demenza nei soggetti sani, per coloro che erano affetti da lieve declino cognitivo, cioé proprio il gruppo più a rischio di ammalarsi, un bicchiere di vino al dì è risultato molto protettivo. "Infatti mentre ogni anno circa il 14% dei soggetti non bevitori passava dal lieve declino alla demenza - precisa Solfrizzi - solo tre su 100 ogni anno si ammalavano tra quelli con un consumo moderato di vino". Il che equivale a dire che il loro rischio è ridotto dell'85% rispetto ai non bevitori. "Pensiamo che il vino, grazie al suo contenuto in antiossidanti già dimostratosi capace di difendere la salute cardiovascolare, offra una protezione da malattie cerebrovascolari che sono fattori di rischio per la demenza", conclude Solfrizzi.

MARATONETA A 92 ANNI, ARRIVA A PIEDI IN SICILIA DA GERMANIA

AGRIGENTO - "Sento ancora il bisogno di tenermi in forma". Albert Georg Olbrechts ha 92 anni e motiva così la sua partecipazione alla 'maratona' che lo ha portato dalla Germania a Menfi, nell'Agrigentino. Insieme a lui sono arrivati 33 tedeschi provenienti da Ettlingen, grosso centro della provincia di Karlsruhe gemellato proprio con Menfi. Hanno raggiunto la Sicilia a piedi. Una sorta di megamaratona a staffetta che ha coperto ben 2.300 chilometri. I podisti hanno percorso il lungo tragitto alternandosi nella camminata e riposandosi sui camper. Un'iniziativa, quella della staffetta da Ettlingen a Menfi, nata per celebrare il gemellaggio tra le due località. A Ettlingen si è insediata da anni una comunità di menfitani immigrati. "Spesso mi invitano e li vado a trovare - ha detto il sindaco di Menfi Antonino Buscemi - e ogni volta è sempre una festa".

PESTICIDI: LEGAMBIENTE, FRUTTA PIU' INQUINATA

ROMA - E' la frutta la regina dei fitofarmaci, più "inquinata" rispetto alle verdure. Solo la metà dei campioni di frutta (54%) è infatti esente da residui di pesticidi, mentre i campioni decisamente irregolari si attestano sull'1,7%. Questi i risultati contenuti nel rapporto "Pesticidi nel piatto 2007" di Legambiente, dossier sulla presenza di residui chimici sull'ortofrutta realizzato sulla base dei dati forniti dai laboratori pubblici provinciali e regionali relativi alle analisi condotte nel corso del 2006, presentato a Roma.
"Eclatante - afferma Legambiente nel rapporto - è il caso delle mele, frutto associato tradizionalmente alla salute, di cui solo il 39% è esente da pesticidi; il 30% dei campioni analizzati presenta più di un principio attivo e addirittura il 3,6% risulta irregolare". Su 253 campioni di uva analizzati poi, 3 risultano irregolari (1,2%), 80 regolari senza residuo (31,6%), 53 regolari con un residuo (21%) e ben 117 (pari al 46,2%) contaminati da più di un residuo. Anche il 20% dei prodotti derivati risulta contaminato da uno o più principi attivi: "Un dato particolarmente significativo - spiega Legambiente - se si pensa che tra questi compaiono proprio quei prodotti tipici del made in Italy (come l'olio e il vino) e alcuni tra gli alimenti preferiti dai bambini come succhi di frutta e omogeneizzati". Oltre l'84% delle verdure analizzate risulta, invece, regolare e privo di residui chimici, il 15% presenta uno o più residui e l'1% è proprio irregolare.

ARRESTATI OTTO MINORENNI PER VIOLENZA SESSUALE DI GRUPPO

MONTALTO DI CASTRO (VITERBO) - Otto minorenni, tra i 16 e i 17 anni di eta', tutti residenti a Montalto di Castro, in provincia di Viterbo, sono stati arrestati dagli agenti della squadra mobile di Viterbo, diretta da Salvatore Gava, per violenza sessuale di gruppo, ai danni di una loro coetanea. Nei confronti degli otto ragazzi, il gip presso il tribunale dei minorenni di Roma, ha emesso un ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Secondo quanto accertato dalla squadra mobile di Viterbo, tra la fine di marzo e i primi giorni dell'aprile scorso, i presunti componenti del branco avrebbero violentato a turno la ragazza, intimandole di non rivelare gli abusi.

LV: tutti sulla Luna, 2 mln in tv

Tutti su Luna Rossa. Ed infatti la regata in cui la barca italiana ha conquistato la finale ha regalato a 'LA7' l'ennesimo record di ascolti. Per la quinta e definitiva vittoria su BMW Oracle la media di telespettatori e' stata di 1,6 milioni pari al 13% di share, quasi 5 milioni di contatti netti. Il picco massimo di 1,97 milioni e' stato raggiunto alle 16.52 con uno share del 17%.

lunedì 14 maggio 2007

Traffico di esseri umani, abusi e violenze in Italia

E’ davvero sconvolgente cercare, leggere ed analizzare i dati, le storie, sugli abusi sui minori e le violenze sessuali. Oggi ho passato la giornata ad interessarmi in maniera più attiva di fronte ai dati sull’immigrazione, e in particolare sullo sfruttamento.
Prostituzione minorile straniera Ci sono 2 situazione da analizzare, ossia la prostituzione minorile femminile e quella minorile maschile, meno conosciuta rispetto alla prima.
Partendo dalla prima, per le minori, la loro attività si svolge prevalentemente per strada, per lo più ragazze di origine nigeriana, mentre in appartamento la prevalente è rumena. La prostituzione minorile femminile rappresenta il 7% del fenomeno prostituzione.
Per la seconda, per i minori, l’attività è per lo più svolta all’aperto (stazioni ferroviarie, parchi pubblici, …) e prevalentemente nei grandi centri urbani. La media età della prostituzione minorile maschile straniera è molto più bassa, parte dai 13 anni per arrivare ai 17, in particolare ragazzi rumeni rom, e in misura minore ragazzi provveniente dall’africa, dai Balcani e dall’Albania. Il fenomeno è piuttosto diffuso, meno di quello feminile, però spesso si tende a semplificarlo con la tratta e la pedofilia. Però è inutile puntare il dito sugli stranieri, perché purtroppo esiste anche la prostituzione minorile di ragazzi italiani nel nostro paese, che agiscono o coatta o o in maniera autonoma e occasionale, come fonte di denaro per l’acquisto di beni non primari. Dal 2000 al 2005 sono stati realizzati progetti di protezione, dove sono state accolte e assistite 8.891 vittime di tratta, ben 461 minorenni. Il numero oscillerebbe tra il 4 e il 6% del totale delle vittime di tratta e prostituzione forzata, tuttavia sono numeri ancora poco attendibili, in possibile aumento, noto il movimento clandestino e segreto della tratta. La politica repressiva del Governo negli ultimi anni verso la prostituzione di strada e l’immigrazione ha provocato effetti negativi, come il confinamento delle ragazze minorenni provenienti dall’Est europeo negli appartamenti, facilitandone lo sfruttamento e accentuando la loro ghettizzazione. E’ da valutare anche l’incremento della diffidenza nei confronti della polizia da parte delle ragazze minorenni africane, indotte a celare la loro reale età e sottoposte di conseguenza al trattamento riservato alle cosiddette clandestine, con effetti di accrescente la dipendenza verso gli sfruttatori. Per finire, la continua mobilità dei ragazzi stranieri che si prostituiscono nei centri urbani, che a causa delle continue retate tendono a cambiare spesso città, rendendo inutile e ancora più difficile il lavoro degli attori sociali. Ai minori stranieri vittime di prostituzione coatta era venuto in contro il Governo Italiano nel 1998, un’azione concreta per rispondere ai bisogni di queste giovani vittime, approvando l’art.18 D.Lgs. 286/1998 e l’approvazione del suo Regolamento attuativo (D.P.R. 394/99). Il Dipartimento per le Pari Opportunità ha finanziato progetti di protezione sociale gestiti da enti locali e organizzazioni del privato sociale di cui risultati sono i numeri presentati sopra dall’anno 2000 al 2005, ma appunto dati imprecisi, resi difficili dal fenomeno che opera in maniera nascosta e difficile da raggiungere.
Dal 1998 al 2004 sono stati concessi ben 4287 permessi di soggiorno per scopi di protezione sociale, ma è da criticare la lentezza dei tempi di rilascio del permesso di soggiorno, che varia da questura a questura, che interferisce pesantemente nel percorso di protezione, rischiando di interrompere il cammino della vittima verso l’autonomia, non potendo accedere ad un’attività lavorativa. E’ inoltre registrato una scarsa applicazione da parte delle questure del percorso sociale, che consente l’accesso al programma senza l’onere della denuncia, cosi che le questure stesse negano alla vittima dello sfruttamento i diritti dell’art.18 della legge in mancanza di una denuncia contro gli sfruttatori.
Non ha aiutato di certo la Legge Bossi-Fini, che ha il grave effetto di ostacolare la regolarizzazione degli adolescenti (gli stranieri non accompagnati) e il loro diritto al lavoro, rendendo incerti e impraticabili i percorsi di regolarizzazione del neo-maggiorenne, inducendo in tal modo il minore, privato da ogni prospettiva, a instradarsi o permanere nel giro della prostituzione.
Abusi sessuali Secondo i dati Istat, sono più di mezzo milione (520 mila), le donne dai 14 ai 59 anni che nel corso della loro vita hanno subito almeno una violenza tentata o consumata; si tratta del 2,9% del totale delle donne di 14-59 anni.
Circa la metà (9 milioni 860 mila) delle donne in età 14-59 anni hanno subito nell’arco della loro vita almeno una molestia a sfondo sessuale; si tratta del 55,2% del totale delle donne di 14-59 anni, e tra le molestie, quelle verbali e telefoniche sono le più diffuse (rispettivamente il 25,8% e il 24,8% delle donne in età 14-59 anni) seguite da pedinamento e atti di esibizionismo (entrambi quasi il 23%) mentre toccano il 20% circa le molestie fisiche.
Sono 373 mila (il 3,1,%) le donne di 15-59 anni che nel corso della vita lavorativa sono state sottoposte a ricatti sessuali sul posto di lavoro: in particolare l’1,8% per essere assunte e l’1,8% per mantenere il posto di lavoro o avanzare di carriera.
E il 90% circa delle donne che hanno subito violenza, non lo hanno denunciato alle forze dell’ordine.
Gli autori? Soltanto il 18,3% delle vittime è stata violentata da un estraneo ed il 14,2% da un conoscente di vista. Per il resto, il violentatore è un amico (23,5%) o il datore di lavoro o un collega (15,3%), poi c’è il fidanzato o un ex fidanzato (6,5%), quindi il coniuge o ex coniuge (5,3%). Per le violenze consumate, l’autore è un amico della vittima (23,8%) il coniuge o convivente (20,2%) e il fidanzato o l’ex fidanzato (17,4%), mentre le violenze da parte di estranei riguardano appena il 3,5% delle donne che hanno subito violenza sessuale.
L’1,8% delle vittime ha subito violenza, tentata o consumata, a casa propria; l’11,8% al lavoro o negli spazi circostanti (il 55,6% ha finito con il cambiare lavoro volontariamente, solo il 4,4% ha continuato a lavorare, il 3,5% è stata licenziata); il 9,3% a casa di amici, di parenti o di conoscenti e un ulteriore 6,9% a casa dello stesso aggressore.
Abusi sessuali a danno dei minori.
Attraverso una rivelazione degli anni scorsi, che ha coinvolto 2325 donne in età compresa tra i 19 e i 60 anni, ha permesso di raccogliere dati sullo stato di salute fisica e psichica delle possibili conseguenze di abusi e maltrattamenti nel periodo infantile.
Circa il 5,9% della popolazione italiana femminile ha fatto esperienza di qualche forma di abuso sessuale prima dei 18 anni; il 18,1% ha provato sia un abuso sessuale sia maltrattamenti; il 49,6% ha vissuto qualche forma di maltrattamenti. Si stima che intorno al 3,5% c’è la presenza di esperienze gravi di abuso sessuale o altre forme di abuso o entrambi.
Quasi la metà delle donne che hanno subito abuso sessuale e altre forme di abuso riferisce la presenza di problemi rilevanti in famiglia. Ma è difficile ancora trarre numeri esatti, siccome solo il 65% delle donne vittime di un abuso sessuale afferma di averne parlato con qualcuno, ma solo 1 su 3 ha notato cambiamenti a seguito della confidenza fatta, e solo il 5% ha constatato una mobilitazione delle istituzioni esterne alla famiglia, come l’autorità giudiziaria e altri servizi.
Tratta di esseri umani Sono almeno 30 milioni le donne e i minori venduti al mercato del sesso nel mondo dagli anni 70 ad oggi. Secondo le fonti investigative e delle polizie internazionali, la tratta degli esseri umani a scopo sessuale è diventata di fatto la terza fonte di guadagno del crimine organizzato a livello mondiale. E’ deterrente del monopolio l’Europa dell’Est, con un utile annuo di svariati milioni di euro, e l’Italia, insieme all’Olanda, Germania e Grecia, sarebbe uno dei maggiori terminali del traffico di minori e adolescenti dell’Est europeo, soprattutto ragazzine da mandare nei marciapiedi. Migliaia di donne vengono nel nostro Paese e partoriscono bambini il cui destino è quello di essere venduti, dai 5-6 mila euro per le femmine e 15-16 mila euro per i maschi. I dati fanno senz’altro venire i brividi, in particolar modo il traffico verso l’Italia e gli abusi, parecchio alto. Dove c’è una crescita dell’offerta, c’è di base la crescita della domanda…

Api disorientate dai telefonini

L'ovest degli Stati Uniti ne avrebbe già perso il 60 per cento

La nostra passione per la telefonia mobile potrebbe essere la causa della misteriosa scomparsa delle api impollinatrici


REGNO UNITO – Tutta colpa delle emissioni elettromagnetiche. Proprio così: è colpa delle radiazioni dei cellulari e degli altri gadget hi-tech se le api perdono l’orientamento e non sanno più dove devono andare per svolgere il loro compito di impollinatici.
ISTINTO IN TILT – Perlomeno questo è quanto sostenuto da un gruppo di scienziati dalla Landau University, secondo i quali l’inspiegabile scomparsa da molte regioni americane di intere colonie di api che impollinano i raccolti potrebbe essere attribuita proprio alle onde elettromagnetiche, che interferiscono con il «sistema di navigazione» degli insetti facendo loro perdere l'orientamento. In pratica le api non riescono a tornare alle arnie, dove rimangono solo la regina, le uova e le api operaie, e quindi muoiono.
PERICOLO CARESTIA - Il fenomeno – chiamato Colony Collapse Disorder (CCD) – si è verificato inizialmente negli Usa, lo scorso autunno, estendendosi poi anche all'Europa, dove recentemente è stato segnalato da numerosi apicoltori. Si stima che il versante occidentale degli Stati Uniti abbia già perso il 60 per cento delle api impollinatrici, mentre la perdita negli stati orientali sarebbe del 70 per cento. Il CCD interessa inoltre Germania, Svizzera, Spagna, Portogallo, Grecia, Italia, Scozia, Galles e Inghilterra, anche se in alcuni casi le autorità negano l’emergenza. Come riferisce l’Independent, la questione preoccupa molto gli esperti, i quali temono che l’amore incondizionato della gente verso i telefonini e compagni finisca per interrompere il ciclo biologico di molti raccolti, causandone la scomparsa in tutto il mondo e portando alla conseguente carenza di approvvigionamenti alimentari, poiché – come sosteneva Albert Einstein – se le api dovessero scomparire, «alla specie umana resterebbero solo quattro anni di vita».

Il Wwf: «30 centrali avvelenano l'Europa»

La classifica degli impianti per la produzione di energia più inquinanti

Nel 2006 hanno prodotto 393 milioni di tonnellate di CO2, il 10% delle emissioni complessive della Ue. Brindisi al nono posto


MILANO - In Europa ci sono trenta centrali elettriche che, nel 2006, hanno prodotto 393 milioni di tonnellate di anidride carbonica, vale a dire il 10% delle emissioni complessive dell'Unione Europea. Questa «sporca trentina» è la classifica stilata dal Wwf degli impianti più inquinanti, quelli che in termini assoluti e relativi provocano le più alte emissioni di CO2, considerata la principale causa del riscaldamento del pianeta. Il triste primato va alle centrali greche Agios Dimitrios e Kardia (entrambe di proprietà della Dei, l'azienda elettrica pubblica greca), seguite a breve distanza da cinque impianti tedeschi (quattro dei quali appartengono al colosso RWE).

BRINDISI AL NONO POSTO - Ma anche l'Italia ha un suo posto: la centrale ENEL di Brindisi - dice il WWF - è al 25 posto per le emissioni relative, ma sale al nono posto se guardiamo alle emissioni assolute, con i suoi 22,8 milioni di tonnellate di CO2 prodotti nel 2006.
GERMANIA E INGHILTERRA - La maggior parte degli impianti incriminati si trova in Germania e Gran Bretagna (10 centrali ciascuna) e sono solo 4 le compagnie responsabili della maggior parte di essi: più della metà dei 30 impianti analizzati, infatti, fanno capo a RWE (Germania), Vattenfall (Svezia), EDF (Francia) e EON (Germania). Tutte le centrali sono alimentate a carbone (le prime dieci utilizzano una lignite ad alta emissione di CO2) e in totale hanno emesso 39,5 milioni di tonnellate di CO2 in più rispetto a quanto previsto dalle regolari concessioni.
LA UE DEVE RIDURRE DEL 30% LE EMISSIONI ENTRA IL 2020 - «Le emissioni di CO2 sono ormai riconosciute come la principale causa del riscaldamento globale del nostro pianeta e l'utilizzo del carbone ne favorisce l'aumento. Per questo, il settore elettrico deve liberarsi del carbone al più presto - spiega Gianfranco Bologna, direttore scientifico del WWF Italia - L'Unione Europea deve raggiungere il proprio obiettivo di ridurre del 30% le proprie emissioni entro il 2020 e può farlo solo attraverso una revisione della direttiva sul mercato delle emissioni, che deve essere più severa e più efficace. Non possiamo accettare un settore elettrico dove i più sporchi sono anche i più ricchi. L'UE deve garantire che solo chi taglia drasticamente le emissioni di CO2 delle proprie centrali elettriche possa essere premiato».

domenica 13 maggio 2007

KUNT CONTRO BABY GIAGUARO


Cambio della guardia allo zoo di Berlino per quanto riguarda la popolarità. L'orsetto Knut deve vedersela contro il baby giaguaro di sei mesi (e ancora senza nome) che sembra aver calamitato l'attenzione del pubblico. In queste immagini la prima sessione di foto del felino con mamma Kiara.

FESTA MAMMA: 250 MILIONI IN REGALI, 50 SOLO PER FIORI

ROMA - Cioccolatini, profumi, libri, vestiti, oggetti per il trucco, per la casa, hi tech per l'ufficio e la professione. Si regalerà veramente di tutto domani per la Festa della Mamma ma il dono più gettonato saranno come sempre fiori e piante. In tutto saranno circa 15 milioni le genitrici che riceveranno un regalo dai propri figli (ma il 70% saranno figlie) e la spesa media - calcola l' Osservatorio di Telefono Blu - sarà di 17 euro (+2% rispetto al 2006), per un valore superiore a 250 milioni. Di cui però - stima la Coldiretti sulla base di elaborazioni su dati Ismea Ac Nielsen - circa 50 milioni saranno destinati all'acquisto di fiori e piante, scelti da oltre 3,5 milioni di persone.
Tra gli omaggi floreali - secondo la Coldiretti - prevarranno rose, lilium, begonie, gerani e azalee. Per quest'ultime in particolare si stima quest'anno un interesse ancora maggiore, vista la concomitanza della Festa della Mamma con la tradizionale iniziativa dell'Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc) della vendita benefica di azalee in più di tremila piazze di tutta la Penisola. In generale, la vittoria dell'omaggio floreale "é dovuta - sottolinea la Coldiretti - ad un aumento del 15% del numero di persone che acquistano fiori e piante, con un ritorno di interesse per la natura che ha portato il settore a raggiungere un giro di affari di 2,2 miliardi di euro nel corso del 2006".
Gli omaggi floreali più ricercati per la Festa della Mamma saranno le rose ma anche le ortensie bianche, secondo i dati raccolti censendo le vendite settimanali di fiori e piante fiorite del Comicent di Pescia, il maggiore mercato all'ingrosso dell'Italia centro-meridionale. Bene anche gli acquisti di azalee, gardenie, rose in vaso, sulfinie nei colori rosa, arancio e fuxia. In occasione della settimana che precede la Festa della Mamma il Comicent ha registrato un giro d'affari di 2 milioni e 254.287 euro con un incremento sul 2006 di 237.648 euro. In totale con altre iniziative (di tipo pubblicitario) il conto economico di questa ricorrenza - precisa l'Osservatorio di Telefono Blu - sarà di oltre 300 milioni di Euro, il doppio rispetto ai poco più di 150 milioni di euro spesi per la Festa del Papà.
Anche gli auguri saranno tantissimi. Almeno 10 milioni di cartoline e messaggi per e mail, oltre 8 milioni di sms e almeno 2 milioni di mms, calcola l'Osservatorio di Telefono Blu. I bigliettini a mano tradizionali verranno invece consegnati assieme ai doni. Un'idea alternativa per la Festa della Mamma è stata quella presentata ieri dal ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio in una scuola romana, nell'ambito del progetto SalvaEnergia. Quella cioé di celebrare la ricorrenza con 600.000 lampadine a basso consumo da distribuire a circa 300.000 bambini.

ORIGINI ARABE PER LEONARDO DA VINCI

FIRENZE - Un'impronta del pollice di un maschio adulto, verosimilmente della mano sinistra. E' la ricostruzione scientifica di un'impronta digitale di Leonardo da Vinci, ottenuta grazie all'analisi, con sofisticate tecniche dattiloscopiche, di oltre 200 impronte lasciate su 52 fogli leonardeschi. La struttura dell'impronta, sostengono gli esperti, è tipica del 65% della popolazione araba e rafforza l'ipotesi che la madre di Leonardo fosse di origine orientale.
Le nuove scoperte sono state annunciate in una tavola rotonda organizzata alla Loggia del Bigallo di Firenze, nell'ambito della manifestazione 'Il genio fiorentino'. Proprio al Bigallo, a luglio, sarà inaugurato lo spazio della 'Libera Achademia Leonardi Vinci' che ospiterà attività espositive, informative, sperimentali e didattiche. Gli studi sulle impronte di Leonardo sono state illustrati da Luigi Capasso, direttore dell'istituto di antropologia e del museo di storia delle scienze biomediche dell'Università di Chieti e Pescara, da Alessandro Vezzosi, direttore del museo Ideale di Vinci e tra i più autorevoli studiosi di Leonardo, dal maggiore Gianfranco De Fulvio, comandante del reparto dattiloscopia preventiva del Racis di Roma, e dalla storica della medicina dell'Università di Firenze Donatella Lippi.
"Sulle pagine e sui dipinti di Leonardo - ha spiegato Capasso - possiamo trovare tantissime tracce, non necessariamente dell'epoca, come per esempio macchie, aloni e tracce biologiche. Il nostro primo compito è stato quello di distinguere le tracce sincroniche da quelle non sincroniche e ci siamo concentrati sulle macchie d'inchiostro, dato che è stato più semplice stabilire se la macchia derivava dallo stesso inchiostro usato per vergare le frasi". Proprio nelle macchie d'inchiostro sono state scoperte numerose impronte digitali, anche se parziali, che hanno portato alla ricostruzione di un intero polpastrello dell'artista.
"L'impronta - ha continuato Capasso - ha tra l'altro una struttura a vortce con diramazioni a 'y', dette triradio: questa tipologia di impronte è comune a circa il 65% della popolazione araba". "A questo punto - ha affermato Vezzosi - si rafforza l'ipotesi che la madre del genio fosse orientale, nello specifico, secondo i miei studi, una schiava". L'impronta di Leonardo, oltre a essere l'unica testimonianza paleobiologica dell'artista, può anche essere utile, come sottolineato da Capasso e Vezzosi, ad accertare attribuzioni artistiche o anche a studiare l'influenza della ridotta mobilità della mano destra negli ultimi anni di vita del maestro.

mercoledì 9 maggio 2007

Louis Vuitton Cup
Classifica
BONUS R.ROBIN1 R.ROBIN2 PUNTI CLASSIFICA
Bmw Oracle Racing* 3 18 16 37 1
Emirates Team New Zealand* 4 14 18 36 2
Luna Rossa Challenge* 3 16 14 33 3
Desafío Español 2007* 3 14 12 29 4
Victory Challenge 2 12 12 26 5
Mascalzone Latino - Capitalia Team 2 12 6 20 6
Team Shosholoza 2 10 6 18 7
Areva Challenge 1 8 8 17 8
+39 Challenge 2 4 4 10 9
United Internet Team Germany 1 2 2 5 10
China Team 1 0 2 3 11

Le barche con l’asterisco sono qualificate alle semifinali.

MANAUDOU, ADDIO FRANCIA: IN ITALIA PER AMORE

PARIGI - La Francia è sotto choc: ha trovato un nuovo presidente ma ha perso la sua sirenetta, la giovane nuotatrice e campionessa olimpica pluripremiata Laure Manoudou, 'fuggita' in Italia "Manaudou è partita" titola L'Equipe. Laure ha lasciato il suo coach, Philippe Lucas che l'allenava da sei anni, a causa di una probabile lite o incomprensione tra i due - lui è sempre stato molto esigente, forse troppo - e lei ora ha "voglia d'altro", secondo il quotidiano sportivo francese. Laure è scappata in Italia, nella città di Verona, cioè quella di Romeo e Giulietta, nelle braccia del suo innamorato, Luca Marin. "Non aveva la testa per nuotare a causa di problemi personali", ha spiegato a L' Equipe il suo allenatore a cui non resta che "aspettare".
"E' una ragazza cui voglio bene, non voglio creare polemiche. Da quello che ho sentito, ha preso il suo gatto e ha raccolto le sue cose. Non credo che ritornera", ha aggiunto. A Canet-en-Roussillon, nel sud della Francia, il suo club è dispiaciuto e quasi rassegnato a questa improvvisa decisione. Secondo uno dei suoi amici Laure "era felice qui ma non parte solo per il suo fidanzato. Lei ha visto che il nuoto era diverso in Italia. Ha trascorso sette anni a fare la stessa cosa, non si sentiva più bene nel gruppo. Philippe le chiedeva sempre troppo".
La federazione francese teme che la giovane passi ad allenarsi in Italia, che diventi italiana (possibilità che emergerebbe da un eventuale matrimonio con Marin) e la Francia intera, nello sport, è in crisi per la possibilità di perdere la sua campionessa. Già da qualche giorno, prima della ruttura, Philippe Lucas era, secondo alcuni collaboratori, "particolarmente irritabile", probabilmente non aveva visto di buon occhio che la Manaudou si fosse trattenuta a casa, al suo ritorno a Parigi, con il suo fidanzato, e che aveva visto anche uno dei rappresentanti de LaPresse, il club italiano di Manin. Poi a Torino aveva cenato con Luca e il presidente e il direttore generale de LaPresse, Marco Durante e Paolo Penso. Non vuole intervenire Didier Poulmaire, l'avvocato della campionessa, che potrebbe esprimersi nei prossimi giorni.
"Non voglio parlare" è stata anche la risposta di Laure. Per l'ex-presidente del club di Manoudou, Dominique Camus, la decisione di Laure non è definitiva, "é un colpo di testa da innamorati". "Penso che si tratti più di un affare di cuore che di un conflitto con chicchesia. Credo che ritornerà sui suoi passi. Al telefono la settimana scorsa mi aveva detto che non avrebbe lasciato il club ma che voleva allenarsi in modo diverso", ha aggiunto Camus. A quindici mesi dai giochi Olimpici di Pechino la Francia si interroga sulle conseguenze sportive della fuga di Laure, mentre a Canet, dice L'Equipe, "sembrano aver girato pagina".

COPPA AMERICA: DESAFIO ULTIMA SEMIFINALISTA PER VALENCIA

La vittoria di Emirates Team New Zealand sugli svedesi di Victory Challenge, nel match race del secondo Round Robin della Louis Vuitton Cup di vela, ha fatto spalancare per gli spagnoli le porte delle semifinali. Adesso anche la matematica premia i padroni di casa che, nonostante la sconfitta odierna subita contro Bmw Oracle Racing, hanno conservato il quarto posto con 3 punti di vantaggio su Victory, a una regata dalla fine. E' la prima volta che un equipaggio spagnolo accede nelle semifinali della Louis Vuitton Cup. Erano già in semifinale Luna Rossa, New Zealand e appunto Bmw Oracle.
LUNA ROSSA BATTE MASCALZONE
Luna Rossa Challenge si é aggiudicata l'ultimo derby italiano valido per il secondo Round Robin della Louis Vuitton di vela, battendo Mascalzone Latino-Capitalia Team. Il team di Francesco De Angelis ha così riscattato la sconfitta subita ieri contro gli statunitensi di Bmw Oracle Racing. Inutile il grande recupero finale dei 'mascalzoni'.

SICCITA': SPOT TV PER RISPARMIO E PIU' CONTROLLI SU PRELIEVI

ROMA - Spot televisivi per invitare i cittadini a risparmiare acqua ed energia elettrica, controlli più severi sui prelievi nel bacino del Po, eventuali distacchi programmati di energia elettrica che in ogni caso non riguarderanno le utenze domestiche: sono i punti principali dell'ordinanza che il Dipartimento della Protezione civile sta predisponendo dopo la dichiarazione dello stato d'emergenza per far fronte alla siccità e che entro la fine della settimana sarà presentata al premier Prodi.
La bozza del documento è stata illustrata dal capo del Dipartimento Guido Bertolaso alla Commissione ambiente della Camera. Ai deputati Bertolaso ha ribadito che le piogge di questi giorni hanno "parzialmente ridotto" la sofferenza del Po e dei grandi laghi, ma non bastano a colmare il deficit accumulato.

martedì 8 maggio 2007

RAGAZZINA VIOLENTATA IN PUGLIA

VICO DEL GARGANO (FOGGIA) - In tre hanno abbordato una ragazzina di 17 anni in una discoteca e, minacciandola con un coltello, l'hanno ripetutamente violentata. La ragazza è ricoverata in riserva di prognosi in ospedale. E' accaduto a Vico del Gargano dove i carabinieri, poco dopo, hanno arrestato i tre, poco più che ventenni, con l'accusa di violenza sessuale di gruppo, porto abusivo di coltello e lesioni personali. A quanto si è saputo, i tre hanno costretto la ragazza a seguirli in un locale in uso ad uno di loro, e qui le hanno procurato numerose ferite con il coltello e l' hanno a turno ripetutamente violentata.
E' stata soccorsa e salvata da un passante che ha avvisato i carabinieri, picchiata, violentata e ferita con una coltellata all'addome la notte. L'uomo ha sentito il pianto e le grida di aiuto della ragazza, dopo che, violentata e ferita, era gia' stata abbandonata dai suoi aggressori nella stessa zona periferica dove era stata condotta. I militari sono intervenuti e, sulla base delle indagini compiute, hanno arrestato ancora nella notte, in flagranza di reato, i tre ventunenni di Vico ritenuti responsabili dell'aggressione.
Le sue condizioni sono gravi ma la sua vita non e' pericolo: e' quanto fanno sapere i medici. La ragazza e' ricoverata nell'ospedale di san Severo (Foggia) ed e' uscita intorno alle 13.30 dalla sala operatoria dove dalla prime ore della mattinata e' stata sottoposta a un intervento chirurgico. La delicata operazione cui e' stata sottoposta ha richiesto alcune ore per via di una ferita che le e' stata inferta con un coltello, nella parte sinistra dell'addome. I medici si sono riservati comunque la prognosi. Dalle notizie trapelate, sembra che la ragazzina sia stata colpita con sette coltellate, una delle quali, quella all'addome, ha provocato i danni maggiori. Le altre sono state inferte al collo e alle braccia. La ragazza avrebbe inutilmente cercato di opporsi alla violenza, ma e' stata sopraffatta dai tre ragazzi. Tentando di fuggire, ha gridato che avrebbe raccontato tutto e li avrebbe denunciati e, a questo punto, e' stata bloccata e accoltellata.
Sono Michele Mastroiorio, Vincenzo Bisanzio e Vincenzo Pane, tutti e tre di 21 anni e di Vico del Gargano, i presunti responsabili della violenza. I tre arrestati dai carabinieri che, intervenuti ancora nel cuore della notte dopo che e' stato dato l'allarme sull'aggressione alla ragazza, nelle loro case avrebbero trovato abiti macchiati di sangue. I tre - a quanto si e' saputo - avevano conosciuto la ragazza in una discoteca: hanno cominciato a chiacchierare e hanno bevuto finche' l' hanno portata fuori e l' hanno costretta a seguirli.

SCOPERTA LA TOMBA ERODE IL GRANDE

GERUSALEMME - Una delle scoperte più importanti degli ultimi anni: questo, secondo il professor Ehud Netzer dell' Istituto di archeologia dell'Università ebraica di Gerusalemme, il significato della scoperta dopo decenni di ricerche della tomba di Erode il Grande nel punto che pure era stato indicato dal suo contemporaneo, lo storico romano Giuseppe Flavio (Yossef Ben Mattitiyahu).
Erode ha confermato Netzer era effettivamente sepolto nel suo palazzo-mausoleo di Herodion, sette miglia a sud di Gerusalemme. Ma non alle pendici, come si era a lungo ritenuto, bensì in una posizione molto più elevata. Per il suo luogo di sepoltura il monarca (che con il sostegno attivo di Roma aveva regnato sulla Giudea dal 40 a.C. al 4 a.C.) aveva approntato un locale di 10 metri per 10, a cui si accedeva mediante una scalinata larga 6,5 metri. Il suo sarcofago era lungo 2,5 metri ed era di fattura squisita. Come mai è stato scoperto solo adesso ? Il professor Netzer ha affermato di averlo trovato ridotto in frantumi e ha ipotizzato che la distruzione non sia stata opera di ladri comuni. "Abbiamo trovato chiari segni di martellate" ha precisato. E' probabile dunque, a suo parere, che la demolizione del magnifico sarcofago sia stata opera di ebrei che si erano ribellati alla occupazione romana negli anni 66-72 d.C: gli anni della distruzione del Tempio di Gerusalemme da parte dei legionari di Tito e dell'assedio della fortezza di Massada, sul mar Morto. Proprio il Tempio di Gerusalemme e Massada sono fra i progetti edili curati da Erode il Grande, un monarca efficiente e privo di scrupoli. Sempre su suo ordine furono costruite le eleganti città di Cesarea (sulla sponda del mar Mediterraneo) e di Sebastia, in Samaria. Ma probabilmente il progetto che gli fu maggiormente a cuore fu appunto lo Herodion. Era una collina artificiale, scrive Giuseppe Flavio, "con la forma di un seno femminile" da dove si dominava il deserto di Giudea fino al mar Morto. La circondavano torri di guardia rotonde, e al suo interno c'era un palazzo magnifico rifornito di grandi quantità di acqua portata da una località distante. Per avere accesso nella sua residenza occorreva risalire 200 scalini di marmo. La morte aveva colto Erode nel suo palazzo invernale di Gerico. Il corteo funebre percorse 24 miglia per raggiungere lo Herodion. Il monarca fu inumato con la corona d'oro in testa e con lo scettro nella mano destra. Entrambi sono andati perduti. Oggi alla stampa il professor Netzer ha tuttavia mostrato con orgoglio i frammenti di una elegante rosetta di pietra che adornava il sarcofago e un vaso. Nella zona, gli scavi proseguono.

lunedì 7 maggio 2007

ECO-ENERGIA: AUTOBUS PROVINCIA SIENA ANDRANNO A GIRASOLE

SIENA - Gli autobus pubblici della provincia di Siena andranno a girasole, riducendo del 40% le emissioni di ossido di carbonio rispetto al gasolio. E' il primo esempio di ''filiera chiusa'', ovvero dalla produzione all'utilizzo, del biodiesel in Italia. L'iniziativa, informa una nota, e' stata presentato oggi allo stand Arsia ad Agrienergie, la rassegna nazionale delle energie rinnovabili in programma al Centro Affari e Convegni di Arezzo, da oggi a domenica. Il progetto S.I.En.A., ''Progetto pilota per lo sviluppo integrato delle energie rinnovabili dal settore agroforestale'', promosso da Regione Toscana attraverso l'Arsia e finanziato nell'ambito di un bando della Fondazione MPS, interessa circa 150 ettari coltivati a girasole coinvolgendo 5 aziende locali, e garantira' biocarburante, in miscela al 25%, utile per muovere 10 tra autobus delle linee urbane ed extraurbane del Train, la Societa' che gestisce le linee di Siena provincia, e mezzi di Siena Ambiente, la societa' senese che si occupa della raccolta dei rifiuti. Il costo dell'intero progetto e' stato di 376 mila euro, di cui 250 mila finanziati dalla Fondazione MPS, 35 mila dalla Regione Toscana e i restanti dai soggetti partner del progetto.

Tensione dopo la vittoria di Sarkozy - Scontri a Parigi, nelle banlieue e in provincia

Proteste nelle piazze della capitale, la polizia lancia i lacrimogeni
Auto incendiate nelle periferie, nel mirino sedi dell'Ump in varie città

PARIGI - Quello che si temeva, con gli allarmi per la possibilità di contestazioni, se dal ballottaggio fosse uscito vincitore Nicolas Sarkozy, è avvenuto. La protesta contro l'elezione del candidato neogollista è partita da Parigi, con gli scontri fra manifestanti e polizia in Place de la Bastille e un presidio in Place de la République, e si è allargata alle province, da Nantes a Tolosa a Lione, fino alle banlieue. E se nella capitale le forze dell'ordine, seppure a fatica, hanno fronteggiato i manifestanti con idranti e lacrimogeni, ricevendo in risposta razzi e pietre, nelle periferie il bilancio è più presante: decine di macchine incendiate, anche un parco giochi e una scuola dati alle fiamme.
Parigi. Circa un migliaio di manifestanti si sono riuniti in Place de la Bastille per esprimere delusione e rabbia per l'elezione del candidato della destra, ma sono stati fronteggiati da un ingente schieramento delle forze dell'ordine in assetto antisommossa. Di fronte ai lacrimogeni usati dalla polizia, i manifestanti hanno risposto con il lancio di razzi e con una violenta sassaiola. Un gruppo di persone, alcune delle quali a volto coperto, con il vessillo rosso e nero degli anarchici, ha dato fuoco a un ritratto di Sarkozy. Centinaia di giovani, soprattutto liceali, con le insegne del Movimento dei giovani socialisti, si sono radunati anche in Place de la République.
Le banlieue. La polizia ha ricevuto decine di chiamate nei dipartimenti Val-de-Marne e Val-d'Oise, dove sono state incendiate numerose automobili. Nell'Haute-des-Seine le forze dell'ordine hanno segnalato la presenza di "gruppi di giovani, armati di mazze da baseball, in tutto il dipartimento". Ad Asnières-sur-Seine sono bruciati i locali dell'associazione "Le Trait d'Union", per cause ancora sconosciute. Nell'Essonne, sono stati incendiati un parco giochi e una scuola, "senza conseguenze gravi", come riferisce la polizia.
Le province. Tensioni a Nantes, nel nordovest del Paese: la polizia ha disperso alcuni manifestanti che tentavano di avvicinarsi alla sede dell'Ump, il partito di Sarkozy. Circa 600 persone, in gran parte attivisti di estrema sinistra e del Movimento dei giovani socialisti, si sono radunate nel centro della città e hanno tentato di avvicinarsi ai locali del partito, presidiati dalle forze dell'ordine, contro i quali sono stati lanciati oggetti. Anche in questo caso i manifestanti sono stati dispersi con il lancio di lacrimogeni. Manifestazioni anche a Lione, e a Rennes e Brest, in Bretagna: una cinquantina di persone ha occupato un presidio dell'Ump. A Tolosa circa 2.500 persone si sono radunate nel centro della città scandendo slogan contro Sarkozy. Alcune si sono arrampicate sulla facciata del Comune, hanno staccato alcune bandiere francesi e suonato una campana, poi si sono dirette verso la sede dell'Ump ma sono state disperse dalla polizia.
L'appello di Hollande. Un appello "alla calma e alla coerenza" è giunto dal segretario generale del Partito socialista francese, Francois Hollande, che ha detto di capire la delusione degli elettori di sinistra e il loro disorientamento ma "nella Repubblica vale la legge del voto" ed è necessario "controllare collera e frustrazione".

domenica 6 maggio 2007

PICCOLI COMUNI: IN FESTA PER SCOPRIRE ITALIA NASCOSTA

ROMA - Troppo spesso dimenticati, ma esistono e sono vitali. Anzi, i piccoli comuni italiani costituiscono un sistema assolutamente indispensabile per il Paese. Così, per far risaltare questo ruolo, è arrivata la festa 'Voler bene all'Italià, organizzata da Legambiente con l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e celebrata dai dieci milioni di cittadini che vivono nei comuni con meno di 5.000 abitanti. La festa ha avuto avvio da Barberino Val d' Elsa (Firenze), alla presenza del presidente del Senato, Franco Marini. Proprio la Toscana, con 147 Comuni aderenti all'iniziativa, è d'altra parte un po' l' esempio di come i piccoli centri possano garantire qualità della vita e vitalità economica e sociale. Lo conferma anche il crescente numero di cittadini che guarda alle piccole realtà come qualcosa di agognato. Gli stessi dati Istat mostrano un'inversione di tendenza: la migrazione si sposta dalla città alla campagna, con la popolazione che cresce nei piccoli comuni e diminuisce nelle grandi metropoli italiane.
A dimostrarlo è poi il fatto, come risulta da un sondaggio reso noto dalla Coldiretti, che oltre metà degli italiani (56%) vorrebbe abitare in uno degli oltre 5.800 comuni con meno di 5.000 abitanti per realizzare il sogno di una fuga dalle città che coinvolge un numero crescente di persone (+4% rispetto allo scorso anno). Per il resto, soltanto il 10% degli italiani vorrebbe abitare in una grande metropoli, il 6% in una città con un numero di abitanti compreso tra 500.000 e 100.000 e il 28% in una con un numero di abitanti tra 100.000 e 5.000. "Sono proprio i piccoli paesi - ha sottolineato il presidente di Legambiente, Roberto Della Seta - a testimoniare anche all' estero l'arte, la tradizione, l'identità culturale dell' Italia e, nello stesso tempo, a divenire promotori di modelli civici e di tecnologie all'avanguardia nel rispetto dell' ambiente". La festa è stata anche l'occasione per riscoprire e valutare l'economia che ruota attorno a queste piccole realtà, fatta di autentiche eccellenze del made in Italy a cominciare dal business delle tipicità alimentari.
Così, nell'arco della giornata, Coldiretti e Legambiente hanno allestito una ideale rassegna della tipicità agroalimentare nazionale che, dal Piemonte alla Sicilia, ha idealmente unito l'Italia dei sapori in un' unica vetrina. Migliaia le degustazioni offerte agli ospiti nelle piazze dei borghi d'Italia con la possibilità di acquistare prodotti realizzati con metodi legati al territorio e tramandati di generazione in generazione. Un'iniziativa che ha coinvolto anche il presidente del Senato Marini il quale, a Barberino Val d' Elsa, ha firmato l'appello lanciato da Slow Food e Coldiretti ai Parlamentari italiani a sostegno dell' applicazione dell'obbligo di indicare nelle etichette l' origine degli alimenti previsto dalla legge 204 del 3 agosto 2004.

L.Vuitton Cup: la matematica condanna Mascalzone

Giornata di verdetti nella Louis Vuitton Cup. Il piu` pesante riguarda Mascalzone Latino, matematicamente eliminato . Il Capitalia Team deve dire definitivamente addio alle speranze di accedere alle semifinali dopo la sconfitta rimediata oggi contro i sudafricani di Shosholoza. Sono loro i giustizieri dello scafo italiano, che pur avendo condotto la regata fin dalla partenza ha tagliato il traguardo con un ritardo di soli 6``. La sconfitta e` dovuta a una penalita` sancita dalla Giuria nei confronti di Mascalzone per una manovra vietata nella fase precedente al via della regata. Gli italiani hanno provato nel corso della prova ad accumulare un vantaggio tale da poter rimanere al comando anche dopo aver scontato la penalita`, ma non ce l`hanno fatta.

La lotta per il quarto posto, l`ultimo disponibile per accedere alle semifinali, rimane ristretta a Desafio Espanol e Victory Challenge. Gli spagnoli, padroni di casa a Valencia, hanno battuto oggi United Internet Team Germany giungendo all`arrivo della regata del flight 8 con 1`08`` di vantaggio. Sorridono anche gli svedesi, lontani 5 punti da Desafio a tre regate dal termine del Round Robin 2. Victory oggi ha avuto la meglio sui francesi di Areva per 35``.

Nelle altre regate di giornata, New Zealand batte sonoramente China Team (3`02`` il vantaggio all`arrivo) superando nella classifica della Louis Vuitton Cup Luna Rossa al secondo posto. Davanti a tutti c`e` sempre BMW Oracle Racing, che nel flight 8 ha piegato gli italiani di +39 Challenge, giunti all`arrivo con 53`` di ritardo.

IN NECROPOLI BULGARA I CAVALIERI TEMPLARI


SOFIA - Misteriosi ritrovamenti accreditano l'ipotesi di una presenza dei Cavalieri Templari nel Medio Evo in Bulgaria, durante il periodo delle Crociate cristiane. L' attenzione di studiosi, archeologi e curiosi è rivolta alla scoperta di una antica necropoli rinvenuta vicino al Danubio. "Dispongo di prove documentali della presenza di Cavalieri Templari nelle terre bulgare nel Medioevo, che con ogni probabilità saranno convalidate anche dai reperti archeologici", ha detto all'ANSA il professor Nikolay Ovcharov, il noto archeologo bulgaro che il 20-23 aprile scorsi ha fatto un primo sopralluogo nella necropoli nei pressi del paese di Nissovo, vicino al porto di Ruse sul Danubio, dove comincerà gli scavi in grande stile nell'estate del 2008. A un primo esame si tratterebbe di un cimitero di Templari del XIII-XIV secolo mai esplorato finora ma palesemente "visitato" dai tombaroli. Presenta una cinquantina di croci di pietra alte fino a due metri e di circa una tonnellata di peso ciascuna, che probabilmente sovrastano le rispettive lapidi delle tombe, rimaste sotto terra. Al centro delle croci si vede inciso un cerchio con dentro la caratteristica croce dei Cavalieri Templari. "Non abbiamo trovato iscrizioni sulle croci di pietra ma su alcune abbiamo identificato strani e sconosciuti simboli che dobbiamo studiare", ha aggiunto Ovcharov. Nella necropoli ci sarebbero un'altra trentina di croci di pietra cadute e rimaste interrate. La sua equipe ha già accertato - confrontando manoscritti medievali bulgari, francesi e ungheresi - il fatto storico della presenza dei Templari nella Bulgaria settentrionale.

La storia risale all'epoca dell'Impero Latino d'Oriente (1204-1261), fondato su una parte dell'Impero bizantino dai condottieri della IV crociata, dirottata a Costantinopoli per volere di Venezia, che intendeva così strappare a Genova l' egemonia sui traffici orientali. Il nuovo imperatore Baldovino di Fiandra (1204-1206) distribuì feudi agli altri capi latini e piazzeforti ai veneziani. L'Impero però dovette sostenere aspre lotte contro i potentati greci e sopratutto contro le truppe del regno bulgaro, finché fu travolto da Michele VIII Paleologo, imperatore di Nicea, nel 1261. In questo contesto storico, secondo gli esperti bulgari, l' Ordine dei Templari svolgeva un doppio ruolo. Da una parte formava le truppe d'assalto nell'esercito dell'Impero Latino d Oriente contro greci e bulgari. Dall'altra fungeva da sentinella lungo la rotta terrestre dei pellegrini occidentali verso Gerusalemme, che passava anche per le terre bulgare. I Templari crearono così nella Bulgaria settentrionale veri e propri insediamenti di cui faceva parte probabilmente anche la necropoli di Nissovo. Ancora oggi avvolto nel mistero, l'Ordine dei Templari fu fondato nel XII secolo dopo la Prima Crociata, in circostanze sconosciute. Il suo scopo primario era quello di proteggere il Regno di Gerusalemme contro le popolazioni musulmane ostili. Col passare del tempo l'Ordine si trasformò in una potente struttura economica e politica, con enorme influenza sui regni dell'Europa medievale. Temendo il suo potere, e volendo impossessarsi delle sue ricchezze, nel 1307 il re di Francia Filippo IV il Bello convinse Papa Clemente V a scomunicare l' Ordine dei Templari. I Cavalieri furono accusati di eresia, sodomia e altri reati e furono oggetto di una campagna di sterminio che si concluse il 18 marzo 1314 con la messa al rogo del Grande Maestro dell'Ordine, Jacques de Molay.

MUOVETE GLI OCCHI E AVRETE PIU' MEMORIA

LONDRA - Muovete gli occhi da una parte all'altra per 30 secondi ogni mattina la vostra memoria aumenterà del 10%. Lo raccomanda uno studio realizzato in Gran Bretagna. Secondo gli scienziati che hanno effettuato la ricerca questo semplice esercizio funziona perché permette ai due emisferi del cervello di interagire in maniera più efficiente. "I risultati di questo studio possono essere utili a quelle persone che devono affrontare un esame e che si rendono conto di non riuscire a ricordare qualche informazione. Fare questo esercizio può aiutarci quando ci sentiamo insicuri, incerti o un po' confusi su quello che dobbiamo fare o dire", ha spiegato al quotidiano britannico 'Times' Andrew Parker, il ricercatore della Manchester Metropolitan University che ha coordinato la ricerca.
Per provare i risultati del suo studio Parker ha chiesto a 102 studenti universitari di ascoltare 20 liste di 15 parole e poi di segnare su un foglio nel quale erano elencati dei vocaboli quelli che si ricordavano di aver sentito. I soggetti che prima di iniziare l'esperimento avevano mosso gli occhi da una parte all'altra sono riusciti in media a individuare il 10% delle parole in più. Gli studenti che avevano fatto questo piccolo esercizio, inoltre, mostravano una capacità superiore del 15% di individuare quei termini presenti nella seconda lista che avevano un suono simile a quelli ascoltati. "Il nostro lavoro mostra che la memoria istantanea può essere migliorata. Una spiegazione può essere quella secondo la quale il movimento bilaterale degli occhi migliora la capacità di monitorare la fonte dei nostri ricordi", ha sottolineato Parker che ha pubblicato i risultati del suo studio nella rivista 'Brain and Cognition'.

QUATTRO FILM SFIDANO L'UOMO RAGNO


L'avvento di Spider-Man 3 nelle sale sin dal primo maggio e l'eccezionale successo d'incasso che lo ha accompagnato rischiano di mettere in ombra le uscite cinematografiche del week end tra cui però sono molti i titoli di qualità.

- LA VIE EN ROSE di Olivier Dahan. Film d'apertura della scorsa Berlinale, prevedibile e confermato successo di pubblico e di critica in patria, ecco il film-monumento sulla travagliata vita di Edith Piaf, dalla prima infanzia fino alla dolorosa morte che la colpì ancora giovane. Nonostante un montaggio con ambizioni d'artista e un composito cast ricco di apparizioni illustri da Sylvie Testud a Pascal Greggory a Gerard Depardieu, il film è tutto nell'interpretazione mimetica e intensa di Marion Cotillard capace perfino di trasformare la voce per rendersi credibile quando canta Piaf.

- CRONACA DI UNA FUGA di Israel Adrian Caetano. I quattro mesi di terrore ed orrore di Claudio Tamburrini, ex portiere di calcio nella serie B argentina, sequestrato e carcerato dagli 'Squadroni della morte' della dittatura argentina nella Buenos Aires del 1977. Ispirato all'autobiografia del protagonista.

- DOPPIA IPOTESI PER UN DELITTO di Wayne Beach. Un giallo sul filo della credibilità e del mistero con l'intricata storia di Nora, assistente del procuratore distrettuale che si sveglia con un morto accanto nel letto ed ha a che fare con un serial killer in vena di esibizionismo. Ma chi è colpevole e chi è innocente?

- GHOST SON di Lamberto Bava. Più che un ritorno all'horror del maestro italiano, il film è una storia d'amore in stile gotico ambientata nelle sconfinate distese del Sudafrica. Qui Stacey perde l'amatissimo marito Mark dopo esserne rimasta incinta. Ma in realtà forse è con un fantasma che ha concepito il figlio e il neonato Martin è un messaggero dell'aldilà che la vorrebbe ricongiungere al padre perduto. Nel cast tre star di Hollywood come Laura Harring, John Hannah e Pete Postlewhite. Escono anche il documentario italiano di Vittorio Moroni 'Le ferie di Licu', dedicato a un emigrato del Bangladesh che torna a casa per impalmare una ragazza scelta per lui dalla famiglia. '7 Km da Gerusalemme' di Claudio Malaponti, con un giovanotto in carriera che sulla via di Emmaus incontra un Gesù redivivo con le fattezze di Luca Ward. E infine il bellissimo film tedesco di Chris Kraus '4 minuti' sull'amicizia al femminile tra due detenute di un carcere: la giovane (Monica Bleibtreu) è in carcere per omicidio ma è stata una bimba prodigio al pianoforte; la vecchia ha 80 anni, fa la ladra ma è stata concertista di eccelso talento. Sulle note della musica ripartirà per entrambe una speranza di vita.

FUORILEGGE LE LISTE INDIPENDENTISTE BASCHE

Il Tribunale Supremo (TS) spagnolo ha vietato oggi la stragrande maggioranza delle liste indipendentiste basche alle elezioni amministrative del 27 maggio ritenendole ''infiltrate'' dal partito fuorilegge Batasuna considerato braccio politico dell'Eta. Il TS ha accolto quasi completamente le richieste della Procura e dell'Avvocatura dello stato, vietando non solo tutte le 'liste civiche' presentate sotto il nome di Abertzale Sozialistak (AS) ma anche la meta' di quelle del partito legale Azione nazionalista basca (Anv), ammettendo solo poche candidature indipendenti. Batasuna che in quanto illegale non puo' partecipare direttamente alle elezioni, ha avvertito sulle ''gravissime conseguenze'' di un boicottaggio della sinistra indipendentista allo scrutinio del 27 maggio, e l'Eta, che mantiene formalmente una tregua unilaterale, ha detto che lo considerera' un atto ostile da parte del governo.

"Voleva dimagrire" - Muore dopo quattro interventi

Bari, Davide Roselli 33 anni è deceduto al "Miulli" di Acquaviva
Il pm ha ordinato l'autopsia. Il giovane era stato operato poco prima

BARI - Quattro interventi chirurgici per dimagrire. Ma la voglia di rimettersi in linea è stata fatale per un giovane barese di 33 anni, Davide Roselli, titolare di un negozio di ottica a Poggiofranco. L'uomo è morto venerdì mattina all'ospedale "Miulli" di Acquaviva dopo che, in seguito a una serie di operazioni, le sue condizioni si erano fortemente aggravate e a nulla è servito l'ultimo disperato tentativo di salvarlo.
Sono stati i familiari di Roselli a presentare, venerdì mattina stesso, un esposto alla Procura di Bari. Il sostituto procuratore Roberto Rossi ha disposto l'acquisizione della cartella clinica e di tutta la documentazione sanitaria. Il corpo dell'uomo è ora a disposizione della magistratura. È già stato nominato un consulente tecnico dalla procura che lunedì dovrà effettuare l'autopsia. I funerali di Davide Roselli si svolgeranno presumibilmente martedì, nella "Sala del Regno" di Valenzano.
Una salute apparentemente di ferro. Non aveva mai sofferto Davide se non per quel problema di peso che da qualche tempo lo assillava. Voleva a tutti i costi dimagrire. Per questo, nel 2005 si sottopose a un primo intervento chirurgico. L'operazione, effettuata al "Miulli" dal direttore della clinica di Medicina generale Alessandro Besozzi, consisteva in un intervento di bendaggio dell'intestino: uno di quei sistemi che risultano utili a diminuire la capacità di assunzione di cibo da parte dei pazienti. Per circa due anni, le cose sono andate relativamente bene.
"Non ho avuto ancora modo di leggere la cartella clinica del paziente - spiega Alessio Nitti, direttore sanitario dell'ospedale ecclesiastico di Acquaviva - So per certo che, dopo l'intervento del 2005, Roselli è stato nuovamente ricoverato al Miulli lo scorso marzo". Fu ancora una volta il dottor Besozzi a tenere sotto osservazione il giovane barese ma a marzo i medici del reparto di Acquaviva non ritennero necessario un ulteriore intervento.
Dopo poco più di un mese, Davide è stato però nuovamente ricoverato. Questa volta nella clinica privata "La Madonnina" di Bari, dove sempre Alessandro Besozzi ha seguito il decorso del paziente il quale è stato sottoposto a intervento chirurgico, necessario a eliminare il bendaggio e procedere all'installazione nell'intestino di un by-pass. "A quel punto - spiega Alessio Nitti - non so bene ancora per quale motivo, le condizioni di salute del paziente sono improvvisamente peggiorate. È stato perciò disposto un ulteriore ricovero ancora una volta al Miulli. Roselli si trovava in condizioni non ottimali".
Tutto ciò avveniva nei giorni scorsi. Dopo il ricovero, il direttore della clinica di Medicina generale ha disposto di procedere a un nuovo intervento. Si è trattato probabilmente di verificare la situazione: a quanto pare, è stato riscontrato un ascesso epatico. Subito dopo l'intervento, l'uomo è stato ricoverato in Rianimazione, dov'è rimasto circa 24 ore.
È stato lo stesso Alessandro Besozzi, a questo punto, a chiedere l'aiuto di Fernando Prete, noto internista del Policlinico di Bari, che da tempo collabora con il "Miulli". Purtroppo all'ultima operazione, il cuore di Davide Roselli non ha resistito. Il giovane è morto intorno alle 11 di venerdì mattina. Immediata la presentazione dell'esposto da parte dei familiari, i quali ora vogliono sapere se, nella lunga trafila ospedaliera di Davide, qualcosa sia andato storto, vogliono capire se quella morte poteva essere evitata.
La vicenda di Davide Roselli assomiglia a quella accaduta a Bari qualche anno fa. Si chiamava Tiziana Stifanelli, la ragazza 29enne della provincia di Lecce, venuta a Bari per perdere un po' dei suoi 120 chili e morta dopo una serie di interventi chirurgici.

Torino, è caccia all'uomo per l'omicidio del tabaccaio

La rabbia del padre: "Spero che li trovino prima di me"
TORINO - Caccia all'uomo, anzi a due uomini. Probabilmente italiani. Ma per il momento sono poche le indicazioni utili per trovare chi ha assassinato a coltellate ieri sera a Torino Claudio Monetti, tabaccaio di 38 anni, mentre stava depositando il suo incasso. Le telecamere della banca e le informazioni che possono fornire i testimoni. Il giorno dopo l'omicidio quel che resta è la rabbia dei parenti della vittima - che lascia la moglie, Susanna Darola, poliziotta, e due bambine - e la ricostruzione precisa di quanto avvenuto ieri sera.

La tabaccheria che Monetti gestiva in corso Orbassano da alcuni anni era stata acquistata dal padre Bartolomeo che poi l'aveva lasciata al figlio. Un quartiere ritenuto tranquillo, vicino al Parco Rignon, una delle zone verdi più belle e frequentate della città. "Spero che la polizia trovi quei maledetti prima di me - ha detto il padre della vittima - perché se li trovo io li ammazzo".

Ieri, quando gli aggressori - due italiani secondo le prime testimonianze di un automobilista e di alcuni testimoni - lo hanno bloccato e poi massacrato Monetti stava depositando 12 mila euro. Lui ha cercato di reagire per salvare il suo guadagno, ma non c'e stato nulla da fare, i due gli sono andati addosso e lo hanno colpito con due coltellate di cui una, all'aorta, mortale.

La squadra mobile di Torino, guidata da Sergio Molino, ha sentito diverse persone nella notte, tra cui anche alcuni residenti dell'edificio di sei piani dove si trova la banca. Ma per ora non pare che siano stati raccolti elementi utili per una cattura dei responsabili. Quello che pare certo è che chi ha ucciso Monetti sapeva che quel ragazzo, ieri sera sarebbe andato in banca con il denaro in tasca. Forse lo hanno seguito, forse lo hanno atteso lì.
Sulla figura della vittima c' è un' ombra che però non sembra avere nulla a che fare con quanto accaduto ieri sera: nel 2004 nella sua tabaccheria era stato trovato un borsone con 24 chili di hashish, ma le indagini della polizia avevano scagionato Monetti.

"Indagini su tutte e 8 le morti sospette"

I Nas chiederanno il sequestro di 70 impianti
Domani gli ispettori del ministero della Salute all'ospedale di Castellaneta e nella sede di Ossitalia

ROMA - Riguarda tutt'e otto le morti sospette avvenute nel reparto Utic dell'ospedale di Castellaneta, l'inchiesta aperta dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Taranto. Lo ha rivelato il procuratore Aldo Petrucci, confermando però che, per il momento, l'autopsia sarà compiuta solo sulle due ultime vittime. I cui corpi sono ancora nell'obitorio dell'ospedale.

Sul merito, poi, il magistrato ha riferito che dai
primi accertamenti sembrerebbe si tratti di "un errore macroscopico nella realizzazione dell'impianto". "Se le indagini lo dovessero confermare, come sembra dai primi accertamenti - ha aggiunto - sarebbe la prima volta, nella mia lunga esperienza in magistratura, che mi trovo di fronte ad un caso del genere". Il reato ipotizzato, ha confermato, è quello di omicidio colposo plurimo.

Si allarga anche la verifica sul funzionamento degli impianti di distribuzione di gas medicali montati dall'azienda Ossitalia di Bitonto in altre strutture sanitarie. I Nas infatti chiederanno domani mattina al magistrato di Taranto il seguestro conservativo di settanta impianti dell'impresa pugliese. A renderlo noto è stato il comandate del corpo, il generale Saverio Cotticelli. Gli impianti una volta eseguito il provvedimento giudiziario verranno affidati alla custodia dei direttori sanitari che, in attesa della disposizione dei controlli, saranno tenuti a una immediata verifica degli impianti. I carabinieri del Nas svolgeranno accertamenti anche presso l'ospedale cardiologico Lancisi di Ancona dove in passato sono stati installati impianti di Ossitalia.
Intanto per la commissione d'inchiesta istituita dalla Regione "lo scambio dei gas è quasi completamente certo." A dirlo nel primo pomeriggio di oggi in un incontro con la stampa è stato Tommaso Fiore, il coordinatore della commissione, dopo il sopralluogo svolto questa mattina nel reparto dell'ospedale. "Ovviamente la certezza - ha aggiunto Fiore -si può ottenere soltanto attraverso una indagine sull'impianto che non può essere fatta da noi. Qui l'impianto è sigillato e saranno i periti della procura della Repubblica a farla".

Domani arriveranno all'ospedale di Castellaneta, e nella sede dell'azienda Ossitalia, gli ispettori del ministro della Salute Livia Turco. Sono esperti del dipartimento farmaci e dispositivi medici e con loro ci sarà un esperto dell'Istituto Superiore di Sanità, che si occuperà esclusivamente delle verifiche dell'impianto, e un cardiologo.

Quanto ai prossimi passi del procuratore, "domani - ha detto Petrucci, che dirige l'inchiesta insieme col sostituto procuratore, Mario Barruffa - ci vedremo col medico legale Luigi Strada per fissare le autopsie, che penso saranno affidate e avverranno martedì". L'esame sarà esuguito su Pasquale Mazzone, di 82 anni (morto il 2 maggio), e Cosima Ancona, di 73, morta il 4 maggio.

Prima di allora in quel reparto, inaugurato il 20 aprile scorso, sono morte in una decina di giorni (dal 20 al 30 aprile, appunto) altre sei persone, ma non si sa se a causa del protossido di azoto. Il 20 aprile sono morti in due: Vincenzo Tortorella, di 75 anni, e Antonio Naselli, di 76; il 24 aprile Leonardo Grieco, di 85 anni; il 25 aprile: Angelo Carmignano, di 67 anni, e Pasquale Caragnano, di 84; il 30 aprile Michelina Santoro, 80 anni.

E sempre domani, ha rivelato ancora il procuratore, "i carabinieri dovrebbero consegnarci l'elenco delle persone potenzialmente destinatarie di un informazione di garanzia". "L'elenco - ha aggiunto - comprenderà diverse persone, perchè dobbiamo dare a tutti il diritto di esporre le loro ragioni".

America's Cup

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Mascalzone Latino

MISS ITALIA NEL MONDO: VINCE LA SVIZZERA

MISS ITALIA NEL MONDO: VINCE LA SVIZZERA

Miss Nicaragua - 2° classificata

Miss Nicaragua - 2° classificata

19-21 APRILE - VERONA: GREENBUILDING E SOLAREXPO

- Verona: per tre giorni la citta' veneta diventera' la capitale delle energie rinnovabili e del risparmio energetico con due appuntamenti, Greenbuilding e Solarexpo (Fiera di Verona)

Uffizi: restaurata Adorazione Lippi

- FIRENZE - Dopo 8 mesi di restauro torna nuovamente visibile L'Adorazione del Bambino di Filippo Lippi, databile 1463. L'intervento sull'opera degli Uffizi, nota come Pala di Camaldoli, e' costato circa 34 mila euro, stanziati dalla neonata Friends of Uffizi Gallery Inc. La filiazione statunitense degli Amici degli Uffizi potrebbe finanziare anche i lavori sulla 'Pala di Annalena' del Lippi, che sembra essere la prossima opera su cui si concentreranno i restauratori.

ANCHE CATE BLANCHETT IN 'INDIANA JONES 4'

ROMA - Cate Blanchett sarà nel cast di 'Indiana Jones IV' insieme ad Harrison Ford nel film prodotto dalla Lucasfilm e diretto da Steven Spielberg. Non è ancora stabilito quale sarà il ruolo dell'attrice premio Oscar per 'The Aviator'. Il film - si legge nel sito di Hollywood Reporter - si inizierà a girare a Los Angeles e in altre location ancora segrete intorno al mondo. La Paramount Pictures farà uscire nelle sale 'Indiana Jones 4' nel maggio 2008. Per quanto riguarda la Blanchett, sta attualmente girando 'The Curious Case of Benjamin Button' di David Fincher e poi presterà la sua voce in 'The Fantastic Mr. Fox' di Wes Anderson.

KYOTO: FIORONI, IMPIANTI FOTOVOLTAICI IN TUTTE LE SCUOLE

ROMA - Produttrici e venditrici di energia: le scuole potranno diventarlo se andra' in porto il progetto del ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, di installare impianti fotovoltaici in tutti i 42mila edifici scolastici della penisola, approfittando dell'obbligo dei lavori di messa a norma e in sicurezza. La proposta e' stata illustrata oggi da Fioroni in un'audizione davanti alle Commissioni riunite Cultura e Ambiente della Camera. ''Dobbiamo far diventare le scuole produttrici dell' energia che consumano - ha spiegato il ministro - dando loro anche la possibilita' di venderla cosi' come consente il decreto del ministero delle Attivita' Produttive del luglio 2005. Se in cinque anni - ha proseguito Fioroni - solo su un quarto degli edifici scolastici venisse realizzato un impianto di produzione di energia elettrica con un sistema fotovoltaico di piccole dimensioni, 50 kwh, la totalita' degli impianti produrrebbe l'energia di una grande centrale elettrica a gas o a carbone (500 mw circa) impedendo l'emissione di tre milioni di tonnellate di CO2 nell'atmosfera. E tutto cio' inciderebbe sul costo della bolletta elettrica di appena lo 0,8%''.

Con questo sistema, secondo Fioroni in una scuola del sud, dove l'insolazione e' maggiore, ogni scuola potrebbe avere un ricavo annuo di 41.250 euro mentre al nord si avrebbe comunque un consistente ricavo di 30.250 euro. Quanto alla fattibilita' del progetto, la struttura di molti edifici scolastici sembra essere ideale per l'installazione di pannelli fotovoltaici destinando a questo scopo ad esempio le terrazze che sovrastano gli edifici o i cortili. Poiche' gli edifici non sono di proprieta' delle scuole si puo' prevedere che con opportune collaborazioni con istituti di credito interessati, regioni, enti locali e anche attraverso sinergie con capitali privati, la scuola partecipera' solo al costo di ordinaria e straordinaria manutenzione dell'impianto utilizzando il corrispettivo dei ricavi dell'energia prodotta. I vantaggi sarebbero percio' indubbi: una parte dell'energia prodotta potrebbe essere utilizzata per i consumi stessi azzerando il costo della bolletta elettrica, la parte rimanente potra' essere ceduta al distributore locale (Enel, Acea, ecc.) che e' obbligato ad acquistarla al prezzo stabilito dall' Autorita' per l'energia elettrica e il gas (0,090 euro kwh prodotta).
Un altro risultato positivo secondo il ministro sarebbe quello di educare i ragazzi attraverso l'esperienza concreta: ''Modificando l'ambiente scolastico si apprende - ha detto - e si impara dalla realta'''. Per la realizzazione di questo progetto ci si sta muovendo in tre direzioni: un accordo quadro tra il ministro della Pubblica Istruzione e quello dell'Economia; un protocollo d'intesa tra il dicastero di viale Trastevere e l'Enea che ha offerto la propria disponibilita' a seguire la compatibilita' tecnico-scientifica dei progetti; la programmazione di corsi di formazione sull'efficienza energetica per il personale scolastico, prima in via sperimentale e poi su larga scala. ''Le istituzioni scolastiche - ha concluso Fioroni - si trasformeranno cosi' in veri e propri laboratori di risparmio ed efficienza energetica all'interno dei quali la comunita' scolastica sara' l'attore protagonista del progetto''.

SMOG: 15 CITTA' GIA' FUORILEGGE PER PM10; VERONA PRIMA

Peggiora inesorabilmente l'aria delle citta' italiane. A neanche due mesi dall'inizio del 2007, sono gia' 15 le citta' che hanno oltrepassato i 35 giorni all'anno di superamento del limite giornaliero di PM10 (50 microgrammi/m3) consentiti per legge e la situazione non e' migliore per altre 3 citta' (Como, Pavia e Sondrio) che sono gia' a 35 giorni di superamento e 12 che hanno superato il valore per 30 giorni o piu'. Con 47 giorni di superamento la capolista del Pm10 e' sempre Verona, seguita da Vicenza (46), Padova (45), Frosinone (42), Venezia (42), Torino (41), Mantova (40), Reggio Emilia (40), Milano (38), Bologna (38), Cesena (37) e Ferrara (37), Massa Carrara (36), Modena (36) e Treviso (36). Questo l'ultimo aggiornamento della mappa dello smog realizzata da Legambiente per il monitoraggio ''PM10 ti tengo d'occhio'', a tre giorni dal blocco delle auto di domenica in Pianura Padana. La mappa e' stata presentata oggi in occasione della partenza del Treno Verde 2007, la campagna sull' inquinamento urbano e di sensibilizzazione ambientale realizzata insieme alle Ferrovie dello Stato. ''La grande adesione dei comuni al blocco promosso dalle regioni del Nord Italia - ha detto Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente - dimostra che il problema dell' inquinamento atmosferico desta serie preoccupazioni e gli amministratori concordano sul fatto che l'imputato numero uno sia proprio il traffico privato. Sarebbe auspicabile pero' che a questa lodevole iniziativa aderissero anche altre regioni o perlomeno altre citta' come Roma o Palermo che non possono certo dirsi estranee al problema delle polveri sottili''. Sull'effettiva utilita' di un blocco del traffico straordinario per estensione, non mancano le perplessita' soprattutto per le innumerevoli deroghe concesse da molti comuni ai veicoli euro 4, con l'unica eccezione del Piemonte. Un diesel euro 4 per esempio ha le stesse emissioni di PM10 di un veicolo euro 0 a benzina, anche se minori emissioni di ossidi di azoto. Quindi la chiusura delle citta' alle automobili, come l' utilizzo delle targhe alterne, secondo Legambiente, sono provvedimenti utili per affrontare l'emergenza ma certamente non risolutivi. Per migliorare, non solo l'aria ma anche la qualita' della vita nei centri urbani e la salute dei cittadini, la vera sfida rimane sempre quella di ridurre il numero di veicoli in circolazione: l'Italia e' al primo posto tra i paesi dell'Europa occidentale per numero di auto pro-capite con 58 vetture ogni 100 abitanti. ''E' tempo di avviare soluzioni strutturali che riescano a risolvere il problema nel lungo periodo - aggiunge Della Seta - con un impegno piu' deciso del governo e delle amministrazioni locali nell'invertire i termini dell'attuale sistema di mobilita'''. Dieci le mosse anti-smog indicate da Legambiente per i sindaci coraggiosi: si va dall'obiettivo di trasformare in corsia preferenziale il 50% delle rete di trasporto pubblico cittadino alla diversificazione delle tariffe dei parcheggi a pagamento, aumentando i ticket nelle zone meglio servite dai mezzi pubblici. Legambiente consiglia pedaggi per l'ingresso nei centri storici (road pricing); incentivo dell'uso di taxi collettivi, car-sharing, bus a chiamata, car-pooling; promuovere la mobilita' ciclabile non solo per lo svago; istituire zone a traffico limitato che abbraccino integralmente i centri storici funzionale integrazione tra tutte le modalita' di trasporto.

IL PIU' CALDO DI SEMPRE NEW YORK

GENNAIO 2007 - Le temperature registrate nel mondo nel mese di gennaio sono state le più alte mai rilevate per questo periodo dell'anno. Lo hanno annunciato gli scienziati del centro di controllo americano degli oceani e dell'atmosfera.
"Le temperature nel mondo sia sulla terra ferma sia sui mari sono state le più elevate registrate per il mese di gennaio", si legge in un comunicato del centro. In media (sul mare e sulla terra) le temperature sono state di 0,85 gradi al di sopra della media del 20/o secolo per gennaio.
Il record precedente era del 2002, quando la media era stata sorpassata di 0,71 gradi. In particolare le temperature terrestri sono state d 1,89 gradi sopra la media mentre quelle oceaniche hanno superato sia pure di poco anche il record stabilito nel 1998, quando era al suo massimo il fenomeno del Nino, che peraltro si sta ora ripresentando.
"La presenza del Nino così come la generale tendenza al riscaldamento del pianeta", hanno contribuito a stabilire questi dati, si afferma nel comunicato. Le alte temperature hanno anche fatto sì che nel continente euroasiatico ci siano state bassissime precipitazioni nevose. Nel corso del 20/o secolo le temperature sono aumentate di circa 0,06 gradi ogni dieci anni ma dal 1976 l'aumento è triplicato passando a 0,18 gradi. Gli aumenti maggiori di temperatura si sono avuti vicino al polo nord.

Al via Treno verde: controlla smog


Saranno monitorate 7 citta', tra cui Milano, Roma e Napoli

ROMA - Al via il treno verde di Legambiente e Ferrovie, che attraversera' l'Italia per controllare livelli di smog e decibel. Saranno sette le citta' ad essere poste sotto la lente d'ingrandimento: Firenze, Bologna, Milano, Genova, Napoli, Bari e Roma. Secondo una media ponderata di viaggiatori che hanno scelto il treno piuttosto che l'auto privata, in poco piu' di un decennio un minor rilascio nell'atmosfera di 164 mila tonnellate di Co2.

Giulia Santerini intervista Carla Bruni, in Capital Tribune

Top model tra le più pagate al mondo, donna amata ed invidiata, sposa e mamma felice, da cinque anni anche cantautrice di successo.

Carla Bruni in Capital Tribune

Una risposta a tanti perché...Perché cominciare a fare musica dopo quasi 20 anni in passerella, perché mettersi con un filosofo trentenne dopo essere stata con Mick Jagger ed Eric Clapton...

Torinese di nascita, Carla Bruni si trasferisce a cinque anni a Parigi, dove cresce. Il padre è compositore e diventa direttore artistico del Teatro Regio di Torino. Alla fine degli anni Ottanta diventa una delle modelle più pagate al mondo, poi sposa il filosofo Raphael Enthoven da cui ha un figlio, Aurélien, nato nel 2001.

Nel 2002 pubblica il suo primo album da solista nel 2002, 'Quelqu'un m'a dit'. Il 15 gennaio 2007 esce il suo secondo lavoro No Promises, cantato in inglese.

E i perché proseguono...perché la poesia inglese è la più moderna, perché aveva ragione Einstein, tutto è relativo.

Domande e risposte di Carla Bruni da martedì 20 a sabato 24 febbraio alle 8.45 in Capital Tribune.

Uccide figlio a coltellate: autopsia, due i colpi mortali

Il marito le impediva di portare bimbo in Romania, si vendica
VERONA - Il piccolo Fabio e' morto per 2 colpi mortali. E' il risultato dell'autopsia sul corpo del bimbo ucciso martedi' a coltellate dalla madre. La donna, una rumena di 30 anni, avrebbe sferrato sul figlio di 13 mesi, 4 colpi, 2 dei quali letali, per vendicarsi del marito, che aveva ottenuto dal Tribunale dei Minori il divieto di espatrio per piccolo, impedendole di portarlo con se' in Romania. La donna, che dopo il terribile gesto ha tentato il suicidio, e' ora ricoverata in ospedale.

IN CROAZIA HITLER SU BUSTINE ZUCCHERO

Zagabria - Bustine di zucchero con l'immagine di Adolf Hitler e barzellette sull'Olocausto sono state trovate in alcuni bar della Croazia, provocando dure critiche da parte del Centro antinazismo Simon Wiesenthal, così come l'apertura di un'inchiesta. Lo ha annunciato l'ufficio della procura statale, precisando che è già stata aperta un'indagine sull'accaduto. Gli impiegati della fabbrica di zucchero della compagnia Pinki, di Pozega - scrive d'altra parte il quotidiano croato Novi List - hanno confermato che le bustine di zucchero sono state effettivamente fabbricate nel loro stabilimento. L'incidente ha messo in imbarazzo il governo, che è impegnato nell'intento di minimizzare gli antichi legami del paese con il nazismo. Durante la seconda guerra mondiale, il regime croata degli ustascia si è schierata con la Germania nazista, applicando le leggi razziali, per le quali migliaia di serbi, ebrei, gitani e antifascisti croati sono stati uccisi nei campi di concentramento del paese tra il 1941 ed il 1945. Il direttore del Centro Wisenthal, Efraim Zuroff, ha espresso la sua "repulsione e disgusto" per il fatto che tali articoli possano essere prodotti e distribuiti nei nostri giorni in un paese "in cui non solo ha avuto luogo l'Olocausto ma è stato commesso per la maggior parte da collaboratori locali del nazismo". "Se non altro, questa è una disgustosa espressione della nostalgia per il terzo Reich e per un periodo dove gli ebrei, i serbi ed i gitani sono stati uccisi in massa in Croazia", ha aggiunto. Zuroff ha esortato la Croazia ad ordinare il sequestro immediato delle bustine di zucchero, in base alla legge contro le discriminazioni razziali, etniche o religiose. Nel paese infatti non esiste una legge che punisce coloro che negano l'Olocausto. I simboli ustasci sono stati tollerati durante il mandato del presidente Franjo Tudjman, che ha governato il paese dall'indipendenza nel 1991 al 1999, inasprendo i rapporti con Israele. I parlamentari croati del governo successivo, che hanno avviato il paese ai negoziati per l'entrata nell'Unione Europea, hanno chiesto scusa per i crimini del regime ustascia

ECO-ENERGIA:PECORARO,CI SONO I SOLDI PER SVOLTA FOTOVOLTAICO

FOTOVOLTAICO - A Perugia Pecoraro Scanio ha annunciato il via libera a ''500 nuovi posti di lavoro con il solare''. Nel capoluogo umbro il ministro ha presentato un corso per installatori di pannelli solari, progetto che copre tutta Italia. ''Il corso - ha detto Pecoraro - coinvolge 19 Regioni e consentira' a 500 persone di essere assunte nel campo del solare. Il 30% dei 500 nuovi posti di lavoro e' inoltre dedicata alle categorie disagiate''. ''E' nel solare e nell'innovazione - ha concluso Pecoraro Scanio - che c'e' il futuro''.

Alfonso Pecoraro Scanio: le vecchie norme sulla vivisezione vanno superate

La vivisezione non è affidabile, perché la fisiologia degli animali è diversa da quella degli esseri umani

''La vivisezione, come ormai gran parte della comunita' scientifica afferma, non e' affidabile, perche' la fisiologia degli animali e' diversa da quella degli esseri umani. Queste vecchie norme vanno superate''. Cosi' il ministro dell'Ambiente e leader dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, ha commentato l'istituzione del premio Pietro Croce, consegnato oggi alla moglie dello scienziato, considerato il promotore della lotta contro la vivisezione. L'occasione e' stato il convegno organizzato a Roma da Equivita, Animalisti italiani e Movimento ecologico nazionale Una. ''Il premio - ha detto Pecoraro Scanio - e' sostenuto dai Verdi e riguardera' un'attenzione alle scelte scientifiche per una sperimentazione 'vera'. Nel programma di governo c'e' anche il superamento della vivisezione come metodo di valutazione scientifica, con l'obiettivo di andare verso sistemi alternativi validi, come quelli sulle colture cellulari. Credo si debba procedere in questa direzione - ha concluso il leader dei Verdi - e tutti gli atti del governo debbono essere coerenti ad andare in questo senso, e' un fatto di civilta'. Si tratta anche di sradicare interessi, oltre che vecchie convinzioni''. ''Croce e' stato il primo a dire 'no' alla sperimentazione sugli animali - spiega Ilaria Ferri, direttore dell'associazione animalisti italiani - un metodo che conosceva bene perche' l'ha praticato. Oggi esistono tecniche alternative come la tossicogenomica, che studia l'effetto delle sostanze nocive mettendole a contatto con cellule umane testate in vitro, in modo efficace e meno costoso''. Il presidente di Equivita, Gianni Tamino, ha poi sottolineato come il programma di governo, a favore di metodi alternativi, sottintenda in questo senso anche ''un impegno per la modifica della normativa comunitaria''.

Altilia: una moneta antica che vale un tesoro

ad Altilia una moneta egizia di Tolomeo V Epifane

Il rinnovato interesse per i tesori archeologici delle Serre di Altilia, dopo le ultime scoperte realizzate con l’ausilio delle immagini satellitari, consente in questi giorni di acquisire notizia e resoconti di ritrovamenti casuali avvenuti in passato e dei quali finora non era stato possibile occuparsi.

E’ il caso di una moneta (fig. 1) balzata fuori da un terreno agricolo nel lontano 1976 in località Porcile-Piano dei passeri, a poca distanza dall’attuale abitato di Altilia ed ai piedi della collina che ospita l’archeozona della Vigna Barracco (fig. 2).

un terreno agricolo nel lontano 1976 in località Porcile-Piano dei passeri, a poca distanza dall’attuale abitato di Altilia di Santa Severina - collina che ospita l’archeozona della Vigna Barracco

Descrizione della moneta

Un esame accurato del reperto, condotto in collaborazione con Vincenzo Clarà e Raffaele Iaquinta, spinge a ritenere come esso sia, con un buon margine di sicurezza, un esemplare di moneta ellenistica tolemaica.

Il dritto, anepigrafe, raffigura l’immagine della testa diademata della regina Cleopatra I, prospicente a destra, nelle vesti di Iside, divinità egizia venerata ad Alessandria ed in gran parte del Mediterraneo.

La dea-regina è rappresentata con la corona e lunghe trecce.

Il rovescio reca al centro un’aquila, collocata a 3/4 con le ali spiegate stante su fulmine. A sinistra è visibile la scritta in greco P…EMAIOY con le lettere TOL abrase, mentre a destra si legge, anche se a fatica, BASILEOS (in traduzione “di Tolomeo Re”). Parzialmente chiari sono i monogrammi interni, tranne L (lambda) a sinistra. La moneta, del peso di gr. 5.82 e diametro di 25 mm, osservata al microscopio risulta, per struttura molecolare, costituita da una lega di argento placato rame. La patina, ripulita dell’ossido, si distingue per l’elegante e raffinato color cioccolato.

Per quanto concerne la misura, tenendo conto del peso si tratta di una didrachma, anche se la legenda IIII visibile in verticale a destra sul rovescio indicherebbe un valore monetale pari ad un tetrachmon.

Un esemplare ben documentato

La moneta ritrovata ad Altilia dal punto di vista numismatico e figurale è ben documentata in repertori e cataloghi.

La tipologia più prossima al dritto (Cleopatra I come Iside) la possiamo osservare in un esemplare dell’American Numismatic Society, studiato da Paolo Visonà, A new Ptolemaic head of Isis, University of Michigan, Museum of Art and Archaeology, Bullettin vol. 8, 1986-88, pp. 4-14, e corrispondente al n. 1235 dell’opera di J. N. Svoronos, Ta nomismata tou kratous ton Ptolemaion, Atene 1904.

Entrambi i riferimenti sono cronologicamente inquadrati tra il 205 ed il 180 a. C. Per quanto concerne il rovescio (aquila su fulmine) notevoli analogie – anche per la patina color cioccolato – sono individuabili con l’esemplare della Edgar L. Owen Premier Gallery of Antiquities di cui al n. 7880 del catalogo di D. R. Sear, Greek coins and their values, voll. 2, Seaby, Avon 1979-1995.

L’anno di coniazione

Ulteriori precisazioni cronologiche risultano evidenti considerando le fonti storico-letterarie e papiracee dell’Egitto tolemaico. Cleopatra I, nata attorno al 219-10 a. C., era figlia di Antioco III re di Siria e della sua prima moglie Laodice.

Dopo tre anni di fidanzamento, nel 194-3 sposa a Raphia il sovrano d’Egitto Tolomeo V Epifane. Con il matrimonio Cleopatra I viene assunta nel novero delle divinità oggetto di culto, secondo la tradizione dinastica dell’epoca.

Il titolo di theía a giudizio di P. W. Pestman, Chronologie égyptienne d'après les textes démotiques, Leiden 1967, appare per la prima volta in un papiro relativo alle liste dei sacerdoti eponimi dell’anno dodicesimo, ovverosia proprio del 194-93.

Di contro W. Clarysse e G. Van der Veken, The Eponymous Priests of Ptolemaic Egypt, Leiden 1983, spostano la data al 1 aprile 192.

In tal senso, il terminus ante quem risulta sensato far risalire la raffigurazione della regina Cleopatra come Iside è costituito dagli anni 194-2. Il regno di Cleopatra I si protrae anche dopo la scomparsa del marito nel 187, come reggente per il figlioletto Tolomeo VI, fino alla morte, avvenuta tra il 10 settembre 178 ed il 14 ottobre 177.

Sulla base di codesta cronologia appare ragionevole ricondurre l’emissione della moneta ritrovata ad Altilia al periodo compreso tra il 194-2 ed il 178-7.

A tal riguardo, il monogramma L (lambda = 11) visibile sul rovescio nel settore di sinistra indicherebbe l’anno preciso di coniazione, l’undicesimo del regno – iniziato nel 205/4 – di Tolomeo V Epifane, ovverosia il 194-3, proprio l’anno in cui il sovrano egizio sposa Cleopatra.

La moneta, ordunque, sarebbe stata coniata in occasione delle nozze e dell’assunzione di Cleopatra I a dea-regina. D’altra parte, il volto raffigurato è giovanile e la dea Iside era la divinità egizia per eccellenza della fertilità e della maternità.

Il contesto storico

Sul piano storico-evenemenziale sono gli anni della Seconda guerra siriaca, condotta da Roma contro Antioco III il Grande (c. 242–187 a. C.), padre di Cleopatra I, e della compiuta affermazione romana nell’Egeo. I

ll sovrano seleucida, valendosi del consiglio di Annibale riparato in Asia Minore dopo la sconfitta subita a Zama nel 202, aveva intrapreso una politica di espansione dei territori del regno.

Così, dopo aver nel 202-198 conquistato la Siria e la Palestina tolemaiche, nel 196 Antioco invade l’Europa per recuperare la Tracia.

Il pericolo di un ulteriore ampliamento del potere dei Seleucidi – i quali col matrimonio di Cleopatra, data in sposa nel 194-3 a Tolomeo V Epifane, si erano tra l’altro assicurati l’appoggio egiziano – spinge il Senato di Roma ad intervenire.

Seguono lunghi scambi diplomatici tra il 196 ed il 193, con un insieme di equivoci, fin tanto che Antioco, persa la pazienza, nel 191 occupa con 10.000 uomini la Grecia.

La reazione romana è immediata e si concretizza in due vittorie memorabili, alle Termopili ed a Magnesia del Sipilo.

Quest’ultima in particolare, nota anche come vittoria di Corupedio, si svolge tra il 20 dicembre 190 ed il 10 gennaio 189: Antioco, obbligato alla fuga, è costretto a lasciare i magazzini degli accampamenti ai nemici.

Segue, l’anno successivo, la pace di Apamea (188). I generali romani Lucio Cornelio Scipione l’Africano ed il fratello Lucio Publio impongono ad Antioco condizioni durissime: una indennità di guerra di 15.000 talenti, la consegna di tutti gli elefanti, di quasi tutte le navi e di moltissimi prigionieri.

Il tesoro di Antioco passa nelle mani dei Romani. Gli Scipioni, al loro rientro in patria, nel 187-4 verranno processati per appropriazione indebita di denaro e peculato.

Sono gli anni dell’ellenizzazione della società romana e della reazione del partito conservatore, con in testa Catone il Censore.

Una scoperta eccezionale

Di fronte alla ricostruzione storica degli eventi sopra descritti appare scontato domandarsi come sia finita ad Altilia una moneta egizia di Tolomeo V Epifane.

Molte le ipotesi che a riguardo in generale si potrebbero formulare.

Al momento, tuttavia, di là dalla possibilità che in località Porcile-Piano dei passeri esistesse una stazione o un accampamento per l’esercito romano di ritorno dall’Oriente con le ricchezze di Antioco III dopo la pace di Apamea del 188 a. C. (una statio o un castrum su un terrazzo naturale a ridosso del fiume Neto tra il legname e la pece della Sila, utilizzati per le navi, e i porti della costa, in primis Crotone), non rimane che sottolineare – sul presupposto della frequentazione ellenistica delle Serre di Altilia, documentata dagli studi sin dal 1977 di Pasquale Attianese – come la moneta di Cleopatra I attesti irrefutabilmente l’esistenza di scambi commerciali ed economici tra l’Egitto e la Magna Grecia crotoniate, in linea col modello di quanto si registra, sempre entro i limiti del III-II sec. a. C., per la città di Siracusa in Sicilia.

Ad ogni modo, un dato emerge limpido e palese: la “Cleopatra di Altilia” costituisce una scoperta di eccezionale rilievo numismatico, una testimonianza per Crotone e la sua chora destinata ad entrare nei libri di storia.

[Francesco Lopez]

In salvo due milioni di uccelli

L'Unione Europea ha confermato in via definitiva lo stop all'importazione di uccelli selvatici in tutti gli stati membri, che da ora dovranno vietarne il commercio. Il divieto è divenuto permanente, dopo che solo pochi mesi fa era scaduto il blocco temporaneo introdotto nel 2005 per i casi di influenza aviaria.

Il provvedimento, ratificato a Bruxelles dal comitato europeo che riunisce i capi veterinari della Ue, dovrebbe salvare due milioni di volatili che, ogni anno, vengono catturati in natura e rivenduti come "animali da compagnia".

Grande soddisfazione soprattutto per la Lipu-BirdLife Italia che, insieme all'Inglese Rspb (Royal Society for the Protection of Birds), aveva chiesto con vigore il bando al commercio di uccelli, causa del declino di numerose specie, tra le quali il pappagallo cenerino africano, l'amazzone corona gialla e l'amazzone fronte bianca, oltre alla morte di oltre il 60 per cento degli uccelli catturati, che decedono ancor prima di arrivare a destinazione.

Si stima che più di 3mila delle circa 9.600 specie di uccelli selvatici siano state oggetto di commercio legale o illegale negli ultimi anni, e che numerose specie siano state portate sull'orlo dell'estinzione in natura. Circa 360mila pappagalli cenerini africani sarebbero stati legalmente venduti tra il 1994 e il 2003.La decisione, inoltre, ha molto valore alla luce del fatto che l'87 per cento del commercio mondiale degli uccelli selvatici è concentrato proprio nell'Unione Europea, da quando nel 1992 fu vietato negli Stati Uniti.

Oscar: Eastwood sorprende Morricone


L'attore e il musicista non si vedevano da oltre 40 anni
- Clint Eastwood ospite a sorpresa di una festa all'Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles per celebrare l'Oscar alla carriera a Morricone. Dopo un commosso abbraccio con l'attore protagonista di 'Per un pugno di dollari' di Sergio Leone, Morricone ha detto in italiano: abbiamo cominciato assieme le nostre carriere; non ci vedevamo da oltre 40 anni. L'attore ha allora simulato il gesto di un sigarillo portato alla bocca, gesto tipico del taciturno cavaliere protagonista dei film di Leone.

Oscar: Morricone ringrazia commosso


'Dedico questo premio a mia moglie Maria'
Dedico questo Oscar a mia moglie Maria che mi ama tanto e che io amo'. Queste le parole di un Morricone commosso per l'Oscar alla carriera. Dopo un filmato a lui dedicato e dopo aver ricevuto la prima standing ovation della serata, Morricone si e' inchinato alla platea e ringraziando l'Academy ha detto: 'devo ringraziare tutti quelli che hanno consentito di concedermelo e anche i registi che mi hanno dato la loro fiducia'.

ERUZIONE A STROMBOLI, SCATTA L'ALLARME MA SENZA PAURA

MESSINA - La sirena suona per le piccole vie disegnate sulla pietra nera di Stromboli: all'inizio i pochi abitanti presenti sull'isola pensano a una riedizione dell'esercitazione del 2005, della quale non erano stati informati. Ma questa volta l'allarme è reale. Pochi momenti di sorpresa e poi, con calma, la gente si sposta sulla collina, oltre le linee di "sicurezza" tracciate dalla Protezione civile, mentre nel cielo sono visibili le colonne di fumo dell'eruzione e quella di vapore sprigionata dal contatto tra la lava incandescente, che fuoriesce da una frattura a 600 metri, e l'acqua del mare.
A Stromboli c'è l'eruzione, ma la situazione resta "sotto controllo" anche se un po' di preoccupazione c'è. "Non è escluso che si stacchi una frana imponente, che potrebbe generare piccoli effetti tsunami - ammette il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso - ma si tratterebbe comunque di un fenomeno inferiore a quello del 2002". In quell'occasione, il giorno prima di capodanno, si staccarono 25 milioni di metri cubi di lava e roccia, questa volta al massimo potrebbero essere 10 milioni. Dunque, aggiunge, "non c'è alcun motivo di immaginare un'evacuazione dell'isola".
E d'altronde gli abitanti sono abituati a convivere con il vulcano, dalle 'bizze' particolari, e scrutano attenti il mare: il pericolo potrebbe appunto arrivare da un'onda anomala, come quella che la notte del 30 dicembre del 2002, generata dal crollo di un edificio lavico grande quanto un palazzo di trenta piani, flagellò la piccola isola. Ma l'acqua è mossa e nient'altro. Vista così Stromboli sembra vivere una giornata di 'letargo' in cui cade abitualmente in inverno, con meno di 500 persone che restano sull'isola. Che ci sia qualcosa di diverso si capisce dal movimento che all'improvviso si crea sull'isola, con l'atterraggio di diversi elicotteri e anche dal traghetto della Siremar che resta al largo, per precauzione.
"Siamo sereni" dice Gianluca Giuffré, uno degli abitanti della piccola frazione di Ginostra. Che spiega: "Nel 2002 eravamo impreparati, adesso ci sentiamo protetti dal sistema di monitoraggio realizzato dalla Protezione civile". "La sensazione di allarme c'è - aggiunge - è inutile negarlo, ma non di paura. Viviamo con una certa serenità quello che sta accadendo, sapendo di non correre pericoli personali". Opinione condivisa dal sindaco di Lipari, Mariano Bruno, Comune del quale Stromboli è una frazione. 'L' aumento dell' attività esplosiva del vulcano - spiega il sindaco - ha fatto scattare a Stromboli il piano di emergenza ed è per questo che la popolazione dell'isola è stata invitata ad allontanarsi dalla linea di costa, ma non c'è nulla di allarmante. Il piano di emergenza - sottolinea Bruno - ha funzionato bene e tutto sta avvenendo secondo le regole. Non c'è alcuna paura e le operazioni di emergenza si sono svolte con grande serenità" .
Intanto gli abitanti che hanno la casa in riva al mare si attrezzano a passare la notte ospiti di amici o parenti le cui abitazioni sono nella zona di 'sicurezza', sopra i dieci metri dalla costa. A Lipari la situazione si segue con maggiore 'distacco' vista la lontananza da Stromboli, mentre Panarea è stata 'invasa' da cenere lavica ma soprattutto il cielo è stato oscurato dalla nube di fumo emessa dal vulcano e di vapore acqueo. L'allarme, a scopo precauzionale, ha interessato anche la costa nord della Sicilia, con due petroliere che sono state fatte allontanare dal porto di Milazzo.
Sul posto arrivano anche le squadre dei vigili del fuoco con un elicottero da Catania: sono quelli della sezione speleo alpino fluviale che con gli esperti trascorreranno la notte sulla cima del vulcano per seguire lo Stromboli il più da vicino possibile. Domani sull'isola arriveranno il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, il direttore dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia Enzo Boschi e il presidente vicario della Commissione grandi rischi Franco Barberi per un sopralluogo e per capire quali decisioni operative prendere se l'attività dovesse proseguire nei prossimi giorni.

Cacao aiuta funzioni del cervello

-Grazie ai flavanoli migliora l'afflusso di sangue Studi recenti suggeriscono che un nuovo tipo di cacao potrebbe migliorare le funzioni cerebrali e ritardare l'invecchiamento. Alcuni scienziati, alla riunione dell'Associazione americana avanzamento scienza, hanno presentato i risultati di ricerche che esaminano gli effetti sul cervello dei flavanoli, ingredienti presenti in alcuni tipi di cacao. Gli studi fanno ipotizzare che i flavanoli aumentino l'afflusso di sangue al cervello e possano giovare in alcuni disturbi vascolari.

Allattare fa bene al cuore materno


Secondo studio aiuta a smaltire la massa grassa accumulata
L'allattamento al seno fa bene non solo al bebe' ma anche alla mamma, riducendo il suo rischio di attacchi cardiaci. E' quanto emerge dallo studio della Harvard Medical School. La coordinatrice della ricerca Alison Steube ritiene che gli effetti benefici dell'allattamento sul cuore della mamma sia dovuto al fatto che allattare aiuta la donna a consumare la massa grassa accumulata nel corso della gravidanza. Lo studio ha preso in esame 96.648 donne dal 1986 al 2002.

SANREMO, LO SPECIALE SUL 57/O FESTIVAL

Grande attesa per il debutto del Festival della canzone italiana: dal 27 febbraio al 3 marzo sul palco dell'Ariston saliranno 20 campioni e 14 giovani. Tanti gli ospiti internazionali: da Norah Jones ai Take That. Pippo Baudo, alla sua dodicesima edizione, e' accompagnato dalla brillante Michelle Hunziker. E per i nottambuli c'e' il Dopofestival di "Pierino" Chiambretti. Ecco i 20 big che parteciperanno al 57/mo Festival di Sanremo, annunciati da Pippo Baudo nel suo programma di 'Domenica in', 'Ieri, oggi e domani'. Al Bano 'Nel perdono' (di Yaris Carrisi e Zero) Leda Battisti 'Senza me ti pentirai' Gianni e Marcella Bella 'Forever' Fabio Concato 'Oltre il giardino' Simone Cristicchi 'Ti regalero' una rosa' Johnny Dorelli 'Meglio cosi' Francesco e Roby Facchinetti 'Vivere normale' Amalia Gre' 'Amami per sempre' Mango 'Chissa' se nevica' Piero Mazzocchetti 'Schiavo d'amore' Paolo Meneguzzi 'Musica' Milva 'The show must go on' (tit.provv.) (di Giorgio Faletti) Nada 'Luna in piena' Paolo Rossi 'In Italia si sta male' (testo inedito di Rino Gaetano) Antonella Ruggiero 'Canzone fra le guerre' Daniele Silvestri 'La paranza' Stadio 'Guardami' Tosca 'Il terzo fuochista' Velvet 'Tutto da rifare' Zero Assoluto 'Appena prima di partire' Le canzoni sono state scelte da una commissione formata dal musicista Paolo Bonvino, dal critico Dario Salvatori e dalla giornalista Patrizia Ricci.

CINA E SIRIA NUOVE FRONTIERE PER RIFIUTI PERICOLOSI

- VENEZIA - L'operazione ''Mesopotamia'' del Comando Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente ha consentito di portare alla luce un traffico transnazionale di rifiuti che ha visto come protagonisti principali cittadini di nazionalita' siriana e cinese e come sito finale di smaltimento il territorio dei loro Paesi d'origine. L'indagine del Noe di Udine, iniziata nell'ottobre 2005, ha permesso altresi' di constatare l'esistenza di un traffico illecito di rifiuti di plastica e carta da macero, provenienti da ditte friulane e da altre ditte di Liguria, Piemonte, Veneto e Lombardia che camuffati da ''materia prima seconda'', mediante il sistema della triangolazione e/o del girobolla, venivano fatti confluire in ingenti quantitativi (centinaia di tonnellate), presso un sito di stoccaggio non autorizzato, a Aiello del Friuli (Udine). Successivamente, senza aver subito alcun trattamento di recupero, i rifiuti venivano portati, tramite la ''Centro recupero carta Spa'' in Siria ed in Cina. Nell'operazione, il Noe ha sequestrato nei porti di Trieste e Marghera (Venezia) 18 container, contenenti rifiuti in plastica e carta. Ad Aiello, in Friuli, e' stata invece sequestrata un' area di 12 mila mq usata come sito di stoccaggio, con 5.000 tonnellate di rifiuti speciali (plastica, carta da macero, scarto di 'pulper'); poi 78 container carichi di 2.500 ton. di rifiuti speciali pericolosi (plastica, elettrodomestici di varia natura, terriccio proveniente da lavorazioni industriali). Il gip di Udine, pur concordando con le risultanze dell' attivita' investigativa (in cui risultano coinvolte altre 14 persone) condotta dai militari, ma tenuto conto degli effetti prodotti, nei confronti di alcuni degli indagati, dalla Legge sull'indulto, ha potuto emettere una sola misura di custodia cautelare nei confronti di Giorgio Manzardo, 63 anni, di Udine (arresti domiciliari) titolare della Centro recupero carta. Il volume d'affari, in un solo anno, e' stato di 1.500.000 euro.

ENERGIA: PECORARO, 60 MLN PER 12 BANDI SU SOLARE

Via libera al pacchetto sull'energia solare. Si tratta di 60 milioni di euro per 12 bandi. Lo ha annunciato il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, al termine del Consiglio dei Ministri e partecipando all' iniziativa dei Verdi per la distribuzione delle lampadine a basso impatto davanti a Montecitorio. ''Il nostro obiettivo e' arrivare a 3.000 MW di solare'', ha detto Pecoraro Scanio.

STASERA L'ECLISSE TOTALE DI LUNA

ROMA - Mancano poche ore ormai all'eclisse totale di luna, che inizierà in tarda serata, poco dopo le 21,00, per concludersi nelle prime ore di domenica mattina. Un'occasione così non si verificava dal 28 ottobre 2004, e anche allora le nubi lo avevano minacciato. Se il cielo sarà limpido, sarà possibile osservare il fenomeno della 'luna rossa': nel momento di picco del fenomeno il nostro satellite assumerà infatti questo colore. Nella fase culminante dell'eclissi, infatti, la Luna si colora letteralmente di rosso a causa dei raggi deviati dall'atmosfera terrestre all'interno del cono d'ombra della Terra. Illuminata dal Sole, la Terra proietta dietro di sé un cono d'ombra entro il quale passa la Luna. Un processo, questo, particolarmente evidente per i raggi di luce rossa, che vanno a colorare la Luna durante l'eclisse in modo più o meno intenso e spettacolare a seconda delle condizioni atmosferiche. Gli osservatori aperti per seguire l'eclisse saranno più di 50. Il sito dell'Unione Astrofili italiani (www.uai.it), oltre a darne l'elenco completo, metterà a disposizione di chi non vorrà a staccarsi dal divano la possibilità di godersi lo spettacolo dell'eclisse comodamente su internet. Per quanto riguarda gli orari del fenomeno, la luna comincerà a perdere luminosità alle 21 e 18, e sarà completamente oscurata alle 23 e 43, raggiungendo il massimo a mezzanotte e mezza. L'eclisse, che sarà visibile su tutto il territorio nazionale, finirà alle 2 e 11 del mattino di domenica. Oltre alle iniziative degli astrofili, saranno aperti alcuni osservatori dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), che mette a disposizione anche un sito, www.guardacheluna.com, con anche i consigli per fotografare la luna oscurata. Gli astronomi nel nostro Paese sono sempre stati particolarmente attenti allo studio della luna: parla italiano la misura precisa dell'età del nostro satellite, circa 4,6 miliardi di anni, e le prove più convincenti che la Luna si sia generata dalla Terra a seguito di un impatto sul nostro pianeta di un corpo celeste delle dimensioni di Marte.

Le eclissi di Luna dal 2007 al 2030.

Nell'annunciare l'eclisse totale di Luna che si verifica nella notte tra il 3 e 4 marzo del 2007, molti giornali e TV hanno presentato il fenomeno in maniera eclatante definendolo il migliore da qui al 2026 alcuni e 2029 altri. Molti astrofili, ritenendo l'informazione piuttosto strana, hanno scritto alla nostra redazione.

In questo articolo precisiamo alcuni aspetti del fenomeno per cercare di dare la corretta interpretazione di quelle informazioni.

L'eclisse di Luna avviene quando il nostro satellite entra nei coni di penombra e d'ombra che la Terra, illuminata dal Sole, proietta dietro di sé. Se vi entra parzialmente l'eclisse sarà parziale, se vi entra completamente l'eclisse sarà totale.
I tempi di un'eclisse totale di Luna sono definiti dai rispettivi contatti:

Entrata della Luna nella penombra (diminuzione di luminosità poco sensibile)
Entrata della Luna nell'ombra (o inizio della fase parziale)
Inizio della fase totale (Luna completamente nel cono d'ombra)
Massimo dell'eclisse (centralità dell'eclisse)
Fine della fase totale
Uscita dall'ombra
Uscita dalla penombra

La durata delle varie fasi non è costante per tutte le eclissi ma varia e dipende da più fattori. Mediamente un'eclisse ha una durata di cinque-sei ore (da entrata a uscita dalla penombra), di tre-quattro ore (da entrata a uscita dal cono d'ombra), mentre la fase totale dura da qualche minuto fino ad un massimo di 1 ora e 45 minuti.
L'Eclisse di Luna è un fenomeno che può essere osservato solo dagli abitanti della Terra che hanno, durante il fenomeno, la Luna sopra il loro orizzonte. Quindi le varie fasi possono essere osservate per intero, oppure parzialmente, secondo i tempi di levata o tramonto della Luna di ogni singolo sito osservativo.

L'eclisse del 3-4 marzo 2007 è osservabile, in Italia (ma anche da tutta l'Europa), in ognuna delle sue fasi dall'inizio alla fine (entrata in penombra, uscita dalla penombra). Ma lo sarà anche quella del 21.02.2008 (anche se non in tutta Italia, per il tramonto della Luna poco prima dell'uscita dalla penombra). Dopo di essa, la successiva eclisse ad avere queste caratteristiche sarà quella del 14 dicembre del 2029. Questa considerazione non può però portare alla conclusione giornalistica di cui alla premessa. Infatti le valutazioni per l'osservazione di un'eclisse sono anche altre. In particolare è importante poter osservare per intero (o anche solo in parte) la fase di totalità. Includendo l'eclisse odierna ed arrivando fino al 2030 sono ben undici le eclissi che avranno questa caratteristica, e in nove casi la fase totale sarà visibile dall'inizio alla fine.

Nella tabella, tratta dal Dizionario di Astronomia di Philippe de La Cotardière, nella nuova edizione curata da Giuseppe De Donà e Giancarlo Favero (Gremese Editore in collaborazione con l'Unione Astrofili Italiani), sono raggruppate tutte le eclissi totali di Luna che si verificheranno tra il 2007 ed il 2030, con indicata magnitudine, ora della centralità in Tempo Universale, e visibilità in Italia.

Visto che da varie parti e per vari motivi sono state segnalate le eclissi del 2026 (invisibile in Italia) e del 2029, si segnala quella del 31.12.2028 visibile subito dopo il tramonto. Non avrà niente di particolare, ma sarà un modo davvero originale per aspettare il capodanno.

Usa: 84enne condannata per stupro

Vittima un minorenne orfano che le era stato affidato
WASHINGTON - Una donna di 84 anni, che ha ammesso di aver avuto rapporti sessuali con un ragazzino di undici, verra' incarcerata sino al 2009. Georgie Audean Buoy, che vive a Portland (Oregon), ha ammesso di aver avuto piu' volte rapporti con il minorenne, un orfano che le era stato affidato. La donna, che in passato ha fatto attivita' di volontariato nelle carceri, rischiava fino a otto anni di prigione. Dopo avere scontato la sentenza, la donna dovra' iscriversi nella lista dei maniaci sessuali.

ECLISSE, LO SHOW DELLA LUNA ROSSA

ROMA - La luna rossa ha mantenuto le promesse e ha illuminato il cielo notturno, splendendo accanto a Saturno. E' stato uno spettacolo unico in Italia, perfettamente visibile da nord a sud. Soltanto sulle regioni centrali all'inizio della serata le nubi avevano fatto temere una delusione, ma poi per fortuna il cielo si è aperto. "E' uno spettacolo unico quello che avviene quanto la luna si tuffa nel cono d'ombra della terra", ha detto l'astrofisico Gianluca Masi, del Planetario di Roma. "E' un'eclisse di luminosità media - ha aggiunto - perché la luna non si trova esattamente al centro del cono d'ombra della terra". Tanto che nel disco colorato di rosso, sfumato fino al bianco nella zona superiore, era ancora ben visibile un bordo chiarissimo e brillante. Tanti gli appuntamenti con la luna rossa organizzati in tutta Italia da gruppi di astrofili e astronomi. E tantissime sono state le persone che hanno voluto godere lo spettacolo dal vivo, uscendo per strada o andando agli appuntamenti organizzati da planetari e osservatori. "Il prossimo appuntamento con la luna rossa è fra circa un anno", ha detto il presidente dell'Unione astrofili italiani (Uai), Emilio Sassone Corsi. Il 21 febbraio 2008 ci sarà infatti un'altra eclisse totale di luna ben visibile dall' Italia. Ma l'orario sarà meno comodo. Lo spettacolo, infatti, comincerà solo intorno alle quattro del mattino.

Premiato e accompagnato

Premiato e accompagnato

CELLULARI: COSTI DI RICARICA ADDIO

ROMA - Costi per le ricariche via da lunedi': scatta infatti la nuova norma del pacchetto liberalizzazioni di Bersani che consentirà di eliminare il balzello che grava sui prezzi delle ricariche dei telefonini che, secondo i calcoli delle associazioni dei consumatori, frutterebbe alle compagnie telefoniche circa 1,8 miliardi di euro l'anno. Ma proprio le organizzazione di difesa dei consumatori sono in allerta: temono che qualche gestore sia tentato di eludere od aggirare le prescrizioni della norma intervento su cavilli o piani tariffari. Il Codacons punta il dito soprattutto su Wind, che potrebbe in alcuni casi continuare a far pagare i costi di ricarica. "Da lunedi' qualsiasi costo di ricarica applicato agli utenti della telefonia mobile sarà considerato illegale e, come tale, denunciato dinanzi le competenti autorità"avverte il Codacons rivolto alle compagnie telefoniche che "in base alle prime indiscrezioni, vorrebbero continuare a far pagare ai vecchi clienti il balzello cancellato dal Ministro Bersani" e cita appunto Wind. Il Codacons, spiega il presidente Carlo Rienzi, chiede all'Autorità per le comunicazioni "di verificare i nuovi piani tariffari degli operatori telefonici per accertare se al loro interno si celino aumenti a discapito degli utenti. Le compagnie che decideranno di fare le 'furbe', scaricando sui consumatori i minori introiti derivanti dal taglio ai costi di ricarica, o quelle che continueranno a imporre tale balzello, dovranno essere pesantemente sanzionate". Ma da Wind replicano che le ricariche da 50 euro in su erano già gratuite e continueranno ad esserlo, mentre chi vuole ricaricare per importi minori deve passare ai nuovi piani tariffari che rispettano le indicazioni del decreto Bersani. '3' ha giocato d'anticipo e ha abolito i costi di ricarica già da ieri. Oggi è stata la volta di Vodafone, mentre Tim li eliminerà lunedi'. Le associazioni dei consumatori hanno da subito messo in guardia rispetto alla possibilità che tutte le compagnie telefoniche possano rifarsi dei mancati introiti da ricarica rialzando le tariffe attraverso i nuovi piani tariffari meno convenienti. Adusbef e Federconsumatori hanno insistito sul tema della trasparenza tariffaria ricordano che l'Agcom, l'Autorità di Garanzia per le comunicazioni, ha predisposto una delibera, con cui "obbliga gli operatori a mettere a disposizione dei clienti informazioni sul costo reale delle telefonate, dopo un minuto, 3 minuti e 15 minuti, in base all'offerta commerciale sottoscritta". L'utente, quindi, deve essere informato sul costo finale comprensivo di Iva, canone, scatto alla risposta, e anche relativo ai servizi di messaggistica (sms e mms), alla telefonia fissa e a internet.

ANIMALI: STOP PESCA PER SALVARE IL DELFINO DEL MEKONG

Da quando le reti che decimavano i cetacei del fiume Mekong sono state bandite, i rarissimi delfini d'acqua dolce della Cambogia, o ''Irawaddy'' - inseriti tra le specie minacciate in modo critico dall'IUCN - stanno lentamente ricolonizzando il fiume. Da quando le autorita' locali hanno bandito le reti nell'alto Mekong, la popolazione e' passata da 90 a 160 individui. Liberare le aree del fiume dalla minaccia delle reti ha permesso ai delfini di spostarsi verso la parte alta del fiume. ''Potremmo avere circa 20 nuovi nati ogni anno, se questo trend continuera''', dice Seang Tana della commissione per la Conservazione del delfino del Mekong. ''Ma entro 5 anni non ci sara' abbastanza pesce per i delfini, viste le esigenze umane''. La pesca e' stata messa al bando lo scorso anno, e le popolazioni locali sono state incoraggiate a riconvertire le attivita' di pesca verso il turismo. Gli esperti stimano una popolazione totale di circa 1.000 delfini tra India, Myanmar e Thailandia. Il Mekong e' il piu' grande fiume del Sud Est asiatico (circa 4.600 km.), nel suo bacino vivono dalle 1.200 alle 1.700 specie di pesci, la piu' ricca biodiversita' ittica dopo quella del Rio delle Amazzoni e del bacino del Congo. 62 specie sono endemiche tra cui il pesce gatto gigante del Mekong, il pesce d'acqua dolce piu' grande conosciuto. Prima era presente nell'intero corso del fiume, dal Vietnam al Sud della Cina. Negli ultimi vent'anni la popolazione di questo gigante e' diminuita del 90%. La causa principale della sua rarefazione e di quella di molte altre specie ormai minacciate e' la pesca eccessiva e illegale, praticata anche con la corrente elettrica. Il bacino del fiume Mekong e' infatti fondamentale per la sussistenza delle popolazioni. Dal pesce deriva l'80% delle proteine animali necessarie ad una popolazione di circa 55 milioni di abitanti. Secondo il Wwf, che lancera' il 20 marzo il dossier ''World's top 10 rivers at risk'', sui 10 fiumi piu' minacciati del Pianeta, le minacce per la ricchissima biodiversita' del fiume - comprese 160 specie di anfibi - sono anche le grandi infrastrutture: 58 dighe sono presenti lungo il corso del fiume e ben 149 sono in progetto.

UNA TEORIA ITALIANA METTE IN CRISI LA COSMOLOGIA

ROMA - La cosmologia classica è in pericolo, e a metterla in crisi è un gruppo di scienziati italiani. La prima mappatura della materia oscura, il 'riempimento' dell'universo, pubblicata da Nature, sembra infatti dare ragione a Luciano Pietronero, dell'Istituto di Sistemi Complessi dell'università La Sapienza di Roma, che ipotizza che la distribuzione della materia nelle galassie non sia continua ma segua la geometria frattale. Le teorie classiche della cosmologia, che discendono direttamente dalle equazioni di Einstein, sostengono che l'universo sia 'liscio', cioé che la distribuzione della materia sia uniforme. Per giustificare il fatto che le galassie si presentano sotto forma di aggregati discontinui gli astronomi hanno ipotizzato la presenza della 'materia oscura', una sostanza che riempirebbe il 95% dello spazio. "La materia oscura però è più che altro un rattoppo che giustifica le teorie - sostiene Pietronero - noi ci siamo limitati ad applicare le leggi della statistica, di cui siamo esperti, ai dati disponibili sulla distribuzione della materia nell'universo lontano. Non vogliamo rifare la cosmogonia, ma semplicemente sosteniamo che la geometria frattale spiega molto meglio questi fenomeni". Tra i principali 'avversari' di questa teoria c'é il gruppo di astronomi dell'Università di New York guidato da David Hogg. Secondo Hogg la teoria dei frattali "Crea più problemi di quanti non ne risolva", a cominciare dal fatto che andrebbero ripensate tutte le leggi fondamentali della cosmologia. "Io non sono d'accordo con questa impostazione - ribatte Pietronero, protagonista con Hogg di un lungo articolo su questo dibattito apparso sull'ultimo numero della rivista New Scientist - non si può dire che finché non proponiamo un modello alternativo le nostre teorie non sono valide. Noi proseguiamo con i nostri studi man mano che arrivano nuovi dati, e se c'é qualche legge che deve cadere che cada". Fra i nuovi dati a cui si riferisce il fisico italiano c'é anche la prima mappatura della materia oscura in una parte dell'universo, operata da Richard Massey del California Institute of Technology e pubblicata da Nature. Il risultato di Massey è stato che anche questa 'sostanza misteriosa' sembra essere distribuita con le stesse discontinuità di quella conosciuta. "Questo risultato sembrerebbe darmi ragione - sostiene Pietronero - ma io aspetterei prima di dare sentenze definitive. La mia posizione è semplicemente questa: l'analisi statistica dei dati è quella, e non è possibile confutarla, tant'é vero che anche chi ci avversa comincia a darci ragione. Sulle teorie poi si possono fare tutte le elucubrazioni che vogliamo". Altre prove in un senso o nell'altro verranno nei prossimi mesi, quando nuovi dati delle misurazioni di Massey verranno resi noti.

LA CELIACHIA AUMENTA LITIGI NELLA COPPIA

TORINO - Il 40 per cento dei partner di celiaci ammette che è difficile adattarsi ai vincoli alimentari imposti dalla dieta senza glutine e ne riconosce gli influssi negativi sul rapporto di coppia, con un aumento significativo dei litigi. E' uno dei dati che emergono dalla ricerca "Vivere la celiachia", condotta dalla sezione piemontese dell'Associazione italiana celiachia (Aic), che la presenta oggi a Torino nel corso del suo congresso regionale. Il progetto, che ha preso il via a ottobre 2005 e si è concluso un anno dopo, si è avvalso dell'opera di quattro psicologi e della collaborazione del Comune di Torino. Ha coinvolto oltre 2.500 nuclei familiari di malati del Piemonte (dove si contano 5.100 celiaci con un incremento del 35% negli ultimi due anni) e ha risposto il 52% del campione prescelto."Si tratta della prima ricerca di questo genere in Italia", afferma la coordinatrice del gruppo di lavoro, la psicologa clinica Irene Giulia Cimma. La celiachia viene vissuta da un malato su tre come un grande problema che condiziona la vita. Le famiglie con ragazzini celiaci si sentono diverse dalle altre, le mamme sviluppano sensi di colpa più dei padri e gli adolescenti con meno di 19 anni sono i più propensi a trasgredire la dieta. Il 20% dei malati denuncia difficoltà emotive verso il cibo, riconosce di avere un disagio a mangiare (non solo al ristorante, ma anche a casa),il 13% di avere comportamenti al limite della bulimia, il 32% di non accettare con serenità i possibili cambiamenti fisici (in genere aumenta la massa corporea), mentre quasi il 40% dichiara di avere la sensazione di una scarsa energia fisica. Infine l'uomo celiaco è più pragmatico, ma tende a nascondere la malattia, la donna accentua la sua sensazione di essere un peso per gli altri, ma è anche più disponibile ad accettare supporti psicologici.

ENERGIA: BERSANI, NEL PIANO EUROPEO TRACCIA LAVORO ITALIANO

- BOLOGNA - Il piano energetico europeo e' ''un grande risultato. Credo che in quel risultato si vede anche la traccia del lavoro italiano''. Il ministro per lo sviluppo economico Pierluigi Bersani ha commentato cosi' l'approvazione dell'accordo sull'energia. ''Noi - ha aggiunto Bersani - possiamo dire, in particolare, di essere partiti con un certo tempismo, perche' un mese fa abbiamo presentato un piano sull'efficienza energetica che riguarda la vita dei cittadini in molti aspetti e riguarda anche la spinta alle energie rinnovabili. Ci stiamo mettendo in sintonia con l'operazione europea, abbiamo dei ritardi da rimontare perche' abbiamo perso del tempo in questi anni. Ma - ha concluso Bersani - ci stiamo dando dentro''.

IL PRIMO CONCERTO DI MORRICONE DOPO L'OSCAR

Le parole di Giovanni Paolo II diventano musica cantata dal Nuovo coro lirico sinfonico romano diretto dal Maestro Ennio Morricone. Si e' svolto, ieri sera, all'Auditorium della Conciliazione di Roma il primo concerto del Maestro appena insignito dall'Oscar alla carriera. Di ritorno da Hollywood, dove domenica 25 febbraio Morricone ha ricevuto il riconoscimento, il Maestro ha scelto la Capitale per offrire al pubblico italiano le note che lo hanno reso famoso non solo tra gli appassionati di musica ma anche di cinema. Ospite d'onore della serata il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che, accompagnato dalla moglie Clio ha salutato Morricone nel suo camerino prima dell'inizio del concerto. Dopo un saluto e una stretta di mano il presidente della Repubblica ha chiesto al Maestro Morricone che tipo di emozione sia ricevere un Oscar alla carriera, lui stesso, ha spiegato, si e' emozionato guardando la cerimonia in tv. Napolitano ha ringraziato il presidente della Repubblica Gasbarra per la meravigliosa serata e per ''per aver dato a Roma e al Paese la possibilita' di ringraziare il grande Maestro''. Dopo l'inno di Mameli l'orchestra Roma Sinfonietta ha eseguito il ''Canto del Dio nascosto'' aggiungendo la musica a parole e poesie composte da Giovanni Paolo II. Nella seconda parte del concerto il Maestro Morricone ha riproposto alcune delle sue opere che lo hanno reso famoso non solo tra gli amanti della musica ma anche tra gli estimatori del grande cinema. Le colonne sonore di film come 'Mission', 'C'era una volta in America' e 'Gli Intoccabili' hanno emozionato il pubblico dell'Auditorium che non ha risparmiato al Maestro applausi e una standing ovation conclusiva. Nel parterre dell'Auditorium della Conciliazione personalita' del mondo della politica e personaggi dello spettacolo. In prima fila il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con la moglie Clio, il cardinale Tarcisio Bertone, il ministro dei Beni Culturali Francesco Rutelli, delle Comunicazioni Paolo Gentiloni il sindaco di Roma Walter Veltroni, i presidenti della Regione Lazio Piero Marrazzo e della Provincia di Roma Enrico Gasbarra e l'ex Sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri Gianni Letta. Molti i vip presenti in sala tra cui Carla Fracci, Amedeo Minghi, Angela Melillo, il principe Carlo Giovannelli, Tiziana Rocca, Max Tortora, Anna e Carla Fendi e Remo Girone.

A VERONA LO SCOOTER A IDROGENO

Non solo auto ma anche scooter. Stiamo parlando dell'idrogeno, il nuovo carburante pulito che sostituirà i derivati del petrolio nel corso di questo secolo. Da almeno dieci anni abbiamo assistito meravigliati ai prototipi su quattro ruote, motori discussi, ammirati ma sempre progressivamente migliorati. Pochi ormai negano l’evidenza dei motori idrogeno nel nostro prossimo futuro e le discussioni si sono spostate definitivamente su quando entreranno effettivamente in commercio. E le due ruote? A breve la tecnologia H sarà applicata anche sugli scooter, un prototipo realizzato dal Cnr sarà già presentato a Verona in occasione del prossimo convegno sulle fonti rinnovabili. Due o quattro ruote, l'era dell'idrogeno può dirsi giunta ai nastri di partenza e inizia a scaldare i motori... a idrogeno, ovviamente.

Rugby: Lo Cicero attacca i politici

"Non ci si puo' accorgere di noi solo per sfruttare l'onda"
- "Non ci si puo' accorgere di noi soltanto adesso". Andrea Lo Cicero attacca il mondo politico, accusato di aver trascurato il rugby. Secondo uno dei simboli della nazionale italiana, vittoriosa ieri a Edimburgo contro la Scozia, l'improvvisa attenzione per l'Italrugby sa un po' di beffa."Mi fa piacere che Prodi abbia speso delle parole sul rugby - afferma il catanese - pero' noi della nazionale esistiamo da tanto tempo, e non ci si puo' accorgere di noi solo adesso per sfruttare l'onda".

L'INTERVISTA: "ALL'OSCAR? NON CI PENSAVO PIU' "

ROMA - "Io non mi sono mai proposto nella vita: non ho mai chiamato un regista per lavorare con lui e non ho mai chiesto a qualcuno di farmi esibire in questo o in quel posto, tantomeno in America. La notizia dell'Oscar è stata una bella sorpresa. Non ci pensavo più...". Ennio Morricone è raggiante e orgoglioso per l'assegnazione del riconoscimento tanto sognato e già sfiorato cinque volte con altrettante candidature. Raggiunto telefonicamente nella sua casa romana, il celebre compositore, si divide tra complimenti e interviste e racconta che la notizia dell'Oscar gli è arrivata a casa ieri sera: "Quando ho risposto al telefono e mi sono sentito dire 'Buongiorno' con accento inglese, mentre stavo andando a dormire, ho subito capito", racconta. A comunicargli dell'Oscar alla Carriera è stato Sid Ganis, presidente della Academy. Adesso Morricone è frastornato, solo in mattinata "ho ricevuto più di cinquanta telefonate", dice. "Sono attonito ma felice perché l'Oscar arriva mentre sono in piena attività professionale". "Ma è solo un caso", spiega, che l'ambita statuetta gli sia stata assegnata proprio nel momento in cui si prepara a debuttare negli Stati Uniti con due concerti-evento, in programma proprio a febbraio 2007, circa tre settimane prima della Notte degli Oscar che si terrà a Los Angeles il 25 febbraio. Per Morricone c'é grande attesa in America, il Paese che lo ha tanto corteggiato ma in cui il Maestro curiosamente non ha mai fatto concerti. Come mai? "Perché non me lo hanno chiesto", risponde con semplicità, anche se si fa fatica a credere che nessuno ci abbia mai pensato. Un produttore si favoleggia gli offrì persino una villa sulle colline di Beverly Hills per invitarlo a trasferirsi in America, ma lui rifiutò. "Quella villa - dice oggi non l'ho mai vista. Ma io ho sempre preferito tornare a Roma". E oggi più che mai a farsi rapire dall'America non ci pensa proprio. "Sto bene nella mia città", dice. Morricone è stato invitato dall'Onu a tenere nella sede dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 2 febbraio un concerto di beneficenza per dare il benvenuto al nuovo segretario generale Ban Ki-Moon, in carica dal 1 gennaio 2007. Per l'occasione eseguirà, insieme al repertorio delle sue principali composizioni di musica da film, anche il pezzo sinfonico corale 'Voci dal silenzio' da lui scritto dopo l'attentato alle Torri Gemelle dell'11 settembre 2001 e definito tempo fa "la partitura non cinematografica più importante che abbia mai ideato". Oggi quella partitura assume un significato ancora più ampio spiega -"contro tutte le stragi del mondo". Per il concerto all'Onu il Maestro sarà accompagnato dall'Orchestra 'Roma Sinfonietta' e del Coro Polifonico 'Canticorum Virtuosi' di New York. "Sarà un concerto molto importante moralmente per me", aggiunge. Il giorno dopo, il 3 febbraio, Morricone terrà un altro concerto al Radio City Music Hall di New York. Qui dirigerà un'orchestra ed un coro composti da 200 elementi ed eseguirà i brani più significativi del suo repertorio tra cui alcune delle più note colonne sonore di film. "Mi sento onorato e fortunato di sostenere un evento così significativo in cui la grande musica di un Maestro come Ennio Morricone diventa linguaggio universale per un concerto di pace e solidarietà fra tutti i popoli della terra" spiega Gallotta ideatore ed organizzatore degli eventi in collaborazione con la Fondazione 'Give Them A Hand' di New York, la Missione Italiana alle Nazioni Unite, la Niaf (National Italian American Fondation) e l'Istituto Italiano di Cultura di New York, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Anche il Moma, Museum of Modern Art di New York, renderà omaggio a Morricone con una retrospettiva (in programma dal 1 al 5 febbraio) di alcuni tra i film più importanti per i quali il Maestro ha firmato le colonne sonore, tra cui 'C'era una volta in Americà, 'The Untouchables', 'La Battaglia di Algeri', 'C'era una volta il West', 'The Mission', 'Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto'. A febbraio uscirà anche un cd pubblicato in tutto il mondo dalla SonyBmg Italia, nel quale alcuni tra i più importanti artisti internazionali hanno reinterpretato le composizioni del Maestro, tra questi Bruce Springsteen, Metallica, Quincy Jones, Celine Dion, Yo-Yo Ma, Andrea Bocelli e Roger Waters.

ITALIA AL 7/O POSTO NELL'EOLICO MONDIALE

- Italia al settimo posto per la produzione eolica nella classifica mondiale (dati WWEA) con 2.123 MW e un incremento nel 2006 del 23%. La graduatoria vede nettamente al primo posto la Germania con 20.622 MW e un incremento dell'11,9%, seguita dalla Spagna con 11.615 MW e un incremento del 15,8%, dagli Stati Uniti con 11.603 MW e un incremento del 26,8%, dall'India con 6.270 MW e un incremento del 41,5%, dalla Danimarca con 3.136 MW e un incremento del 0,3% e dalla Cina con 2.405 MW e un incremento eccezionale del 90,9%. Settima quindi l'Italia, poi il Regno Unito con 1.963 MW e un incremento del 45,1%, il Portogallo con 1.650 MW e un incremento del 61,4% e la Francia con 1.567 MW e un incremento ancora piu' sorprendente del 106,9%. Nella classifica fino al 19/o posto troviamo tutti i maggiori Paesi industrializzati per arrivare al 20/o posto dove si affaccia prepotentemente il Brasile con 237 MW totali al 2006 ma con un incremento del 729,6% a dimostrazione dei forti investimenti che sta affrontando in questo settore.

CONTRACCETTIVI PER SCOIATTOLI A SANTA MONICA

NEW YORK - Gli scoiattoli sono piccoli mammiferi dall'aria simpatica che hanno però un vizio: tendono a essere un po' troppo prolifici. Per contenere il problema, a Santa Monica in California si è deciso di mettere in pratica il 'controllo delle nascite', attraverso un vaccino contraccettivo che, oltre a ridurre i rischi di diffusione di malattie, eviterà di dover ricorrere a soluzioni più drastiche. "Non vogliamo sopprimere gli scoiattoli, se possiamo evitarlo - ha detto al Los Angeles Times Joe McGrath, capo del servizio di supervisione dei parchi cittadini secondo cui questi animali, come i topi, "possono essere aggressivi e portatori di malattie". Tanto maggiore è la loro popolazione - ha aggiunto Gail Van Gordon, entomologo presso il Dipartimento sanitario di Los Angeles - tanto più alto è il rischio di diffusione di un'epidemia. Dal 1998, Santa Monica si è più volte guadagnata la palma di città con il maggior numero di scoiattoli, che solo a Palisades Park - uno dei parchi principali della città - sono più di mille, ognuno dei quali partorisce da tre a sei cuccioli circa due volte all'anno. Con questa soluzione, l'amministrazione comunale spera quindi di mettere a tacere le numerose associazioni animaliste che negli anni passati hanno duramente criticato le varie campagne di soppressione di massa operate ai danni dei piccoli roditori.

AMBIENTE: LEGAMBIENTE E TRENITALIA, ORA UN VIAGGIO E' GRATIS

- Partire in vacanza senza pagare il viaggio, lasciando l'automobile a casa e scegliendo di spostarsi in treno. L'idea e' di Legambiente, che trova un modo concreto per festeggiare il compleanno del protocollo di Kyoto dando cosi' un taglio alle emissioni del trasporto su gomma. Da oggi infatti, grazie ad un accordo siglato da Trenitalia e Legambiente Turismo, sara' possibile passare sei giorni con un trattamento di mezza pensione in una delle oltre 30 strutture aderenti all'iniziativa e sparse lungo lo stivale facendosi rimborsare il prezzo del biglietto del treno, andata e ritorno, dall'albergatore. Una volta sul posto il cliente non viene abbandonato, ma potra' spostarsi grazie a servizi navetta, biciclette, mezzi pubblici e car sharing. Gli italiani potranno sperimentare il servizio gia' dalle prossime vacanze di Pasqua, ma la prova del fuoco sara' sicuramente l'estate 2007. ''Le strutture aderenti, fra hotel, campeggi, agriturismi, ostelli, residence o Bed and Breakfast, fanno parte di un bacino di oltre 318 strutture ricettive per un totale di 50.000 posti letto, che adottano misure per ridurre il proprio impatto ambientale spiega Luigi Rambelli, presidente di Legambiente Turismo Nel 2006 queste strutture hanno risparmiato 355.000 metri cubi di acqua e 24.000 Mw/h di energia elettrica per scaldarla, oltre a due tonnellate e mezzo di plastica delle confezioni monouso, come quelle della marmellata per la colazione la mattina''. La rivoluzione per un turismo eco-sostenibile pero' passa anche dai trasporti, ed ecco allora la sperimentazione del rimborso del biglietto del treno e delle biciclette per spostarsi in loco, partita gia' a Riccione nel 2005 ed oggi estesa a livello nazionale. Otto le Regioni coinvolte: Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Umbria, Toscana, Campania e Calabria. Dalle classiche mete della Riviera romagnola, come Rimini, Riccione e Cervia, all'isola d'Elba o il Cilento, il turista potra' scegliere la sua meta per le vacanze, con il viaggio a costo zero. ''Il confronto e la collaborazione tra le Ferrovie dello Stato e Legambiente procedono ormai da anni, sostenute da un comune denominatore: la salvaguardia dell'ambiente ha detto Vincenzo Sacca', responsabile della vendita ed assistenza della Divisione passeggeri nazionale e internazionale di Trenitalia Questa e' un'operazione virtuosa: laddove ci saranno risposte positive, con numeri significativi, nulla impedisce che in futuro venga incentivata maggiormente questa iniziativa''. L'offerta, che promuove quindi una vera e propria 'cura del ferro', e' valida fino al 30 settembre 2007 e sara' pubblicizzata sul sito internet di trenitalia e su www.legambienteturismo.it. Il rimborso sara' relativo alla tariffa di seconda classe senza limitazioni riguardo al tipo di treno utilizzato (dall'Eurostar al Regionale), alla percorrenza chilometrica o al numero di camere/persone a cui puo' essere applicata.

AMBIENTE: RUBBIA; COS'E' IL SOLARE TERMODINAMICO

- Con il ritorno del nobel Carlo Rubbia, l'Italia lancia la sfida per le rinnovabili. Tra queste c'e' il solare termodinamico, noto anche come solare ''ad alta temperatura'' o ''a concentrazione''. La tecnologia utilizza degli specchi piani o concavi per concentrare i raggi del sole su di un tubo concentratore attraversato da un liquido o da un gas, la cui temperatura viene portata fino ad oltre 500 gradi, per poi produrre l'energia elettrica attraverso apposite turbine. E' questa la tecnologia su cui si e' concentrato il lavoro del premio nobel Rubbia negli ultimi anni. La novita' consiste in un sistema di accumulo del calore per rendere questa energia utilizzabile in maniera continuativa, anche di notte e in assenza di sole. In Spagna (come anche in altri Paesi, ad esempio negli Usa), questa tecnologia e' stata acquisita a livello industriale e l' obiettivo e' quello di arrivare ad almeno una ventina di grandi impianti per circa 1.200 Megawatt entro il 2010.

GRECIA: ANCHE IL TIPICO ASINELLO COMINCIA A SPARIRE

ATENE - Non è ancora stato classificato come specie in via di estinzione, ma anche il tipico asinello greco, quello immortalato su milioni di cartoline che hanno fatto per anni il giro del mondo, sta cominciando a sparire. A lanciare il grido d'allarme è stato oggi, dalle pagine del diffuso quotidiano 'Ethnos' (Nazione), Iorgos Arsenos, docente di veterinaria che da anni si occupa di questa specie, secondo il quale nel 1955 in Grecia c'era oltre mezzo milione di somarelli (per la precisione 508.000), ridottisi in 40 anni a poco più di 95.000 (censimento del 1995) ed l'anno scorso rimasti soltanto in 18.173. "Gli asini fanno parte della nostra tradizione culturale - ha detto Arsenos ad 'Ethnos' - però i trattori e gli altri mezzi agricoli li hanno sostituiti nei lavori dei campi e, di conseguenza, anche dal panorama greco". L'asino, secondo il professore, "non si addice più alla cultura del greco moderno ma questo è un grande sbaglio che porterà alla sua estinzione". Sempre stando al docente, i quadrupedi che non completano in Grecia il loro normale ciclo vitale vengono esportati in Italia e in Svizzera, dove la loro carne viene venduta a caro prezzo per la preparazione di paté e di salumi. Anche oggi c'é chi considera il filetto d'asino un pasto eccellente mentre, per gli antichi greci, i suoi organi genitali avevano poteri afrodisiaci. Nelle campagne è ancora diffusa l'opinione che il latte d'asina sia per i bambini un perfetto sostituto del latte materno, però il suo consumo continua a diminuire per motivi di sicurezza igienica. Usati come animali da soma soprattutto nelle campagne e sulle montagne della Grecia - dall'antichità sino alla fine degli Anni '40 durante il secondo conflitto mondiale e la guerra civile che insanguino' il Paese - in tempi più recenti gli asini sono stati spesso utilizzati come involontari contrabbandieri di stupefacenti. L'ultima volta che salirono alla ribalta delle cronache fu nel marzo 1998 quando una carovana di 11 asini, ognuno carico con circa 200 kg di hashish, venne intercettata da agenti di confine greci alla frontiera con l'Albania nella zona di Kastoria (Macedonia occidentale). I somarelli furono bloccati ma i mulattieri albanesi riuscirono a fuggire lasciando nelle mani delle autorità greche due tonnellate e 170 chili di droga, la più grande quantità sino ad allora sequestrata in Grecia. "L'asino - conclude Arsenos - è collegato in modo inscindibile alla tradizione greca e dobbiamo proteggerlo. Si potrebbe creare una banca di materiale genetico anche se far questo è molto difficile".

CLIMA: SICCITA'; FRANCESCATO, INTRODURRE TETTO A CONSUMI

Contro gli sprechi ''introdurre da subito un tetto ai consumi in tutti i settori: agricolo, industriale e potabile''. Lo ha detto la deputata Verde, Grazia Francescato, parlando in trasmissione a RaiUtile. Secondo Francescato ''sarebbe il caso anche di rivedere il prezzo dell'acqua. E' arrivato il momento - ha detto a RaiUtile - di internalizzare i costi ecologici e sociali. Un prezzo piu' alto per evitare gli sprechi ma anche incentivi per premiare comportamenti virtuosi sull'utilizzo delle risorse idriche''. E sulle cabine di regia: ''Nei casi di emergenza hanno funzionato bene. Ora si tratta di spalmarle su tutto l'anno. Abituiamoci all'idea dell'emergenza perpetua perche' da oggi sara' sempre cosi' e ci dobbiamo preparare''. ''La cabina di regia - ha aggiunto l'esponente dei Verdi - deve avere una funzione di coordinamento nazionale, attraverso l'indicazione di linee guida e di indirizzo. Ma anche il contributo delle autorita' di bacino e' fondamentale perche', conoscono bene come funziona il sistema fluviale''. Ospite della trasmissione di RaiUtile anche il direttore di Federutility, Renato Drusiani, che sul prezzo dell'acqua ha sottolineato: ''Oggi esiste una regola tariffaria che abbiamo sempre contestato, per cui se ci si impegna a ridurre i consumi degli utenti o chiudere i buchi delle condotte di acqua, in cambio si hanno maggiori costi e un calo nelle vendite. Il fattore economico e' importantissimo, perche' dove l'acqua costa di meno si riscontra un uso maggiore''.

IL PRINCIPE CARLO CONTRO I MCDONALD'S

LONDRA - Vietare McDonald's per la salute dei bambini: l'invito non proviene da un gruppo di attivisti anti-globalizzazione ma dal Principe Carlo che considera la grande catene di fast food una delle principali responsabili della pessima alimentazione dei più giovani. Il duro attacco dell'erede al trono - lanciato da Abu Dhabi e ripreso dalla stampa britannica - giunge in occasione dell'avvio di una campagna di sensibilizzazione (Diabetes Knowledge Action), sostenuta dallo stesso principe, per combattere il diabete negli Emirati Arabi, il secondo paese al mondo per numero di diabetici (20% di malati nella fascia d'età tra i 20 e 79 anni). Al cospetto di scienziati e ricercatori dell'Imperial College London Diabetes Centre ad Abu Dhabi, che gli presentavano le nuove iniziative volte a migliorare gli standard alimentari del paese, Carlo ha risposto suggerendo la messa al bando della McDonald's. "Avete provato a vietare McDonald's? Sarebbe fondamentale", ha spiegato alla nutrizionista Nadine Tayara. Da sempre sostenitore dei cibi biologici e strenuo oppositore degli Ong, il principe dal 1986 possiede un'azienda agricola nella sua tenuta di Highgrove Estate dove sono banditi pesticidi e fertilizzanti chimici. Le parole del principe - come prevedibile - non sono piaciute alla multinazionale statunitense che attraverso una portavoce ha fatto sapere di essere "estremamente dispiaciuta. Ci sembra un commento improvvisato, che non riflette la qualità del nostro menù né quello che facciamo come azienda". La portavoce ha aggiunto che il principe è "chiaramente non informato" di alcune scelte fatte dalla società, come le nuove e più complete etichette, la promozione dell'agricoltura sostenibile, e i cambiamenti nei valori nutritivi del menu, con più scelta e varietà. "Altri membri della famiglia reale hanno visitato un McDonald's più di recente e hanno un'immagine di noi più aggiornata", ha affermato. Clarence House, l'ufficio di Carlo a Londra, ha diffuso successivamente un comunicato in cui si sottolinea che "il principe di Galles da tempo promuove l'importanza di una dieta bilanciata, in particolare per i bambini. Nel visitare il centro contro il diabete, voleva enfatizzare la necessità che i bambini mangino una gran varietà di alimenti, nessuno dei quali in eccesso".

Disfunzione erettile: le potenziali cause

- Malattie
  • Diabete: Il diabete può essere responsabile di circa il 40% dei casi di impotenza. Dal 30 al 50% di uomini affetti da diabete lamenta forme di difficoltà sessuali.
  • Ipertensione arteriosa: Il 17% di uomini con ipertensione arteriosa lamentano disfunzione erettile. Gli stessi medicinali che si usano per curare l’ipertensione arteriosa possono causare impotenza come effetto collaterale sebbene questo disturbo sembra sparire alla sospensione del medicinale.
  • Sclerosi Multipla: circa il 78% di malati affetti da Sclerosi Multipla accusa impotenza.
  • Malattia di Parkinson: Un terzo di uomini affetti dalla Malattia di Parkinson ha sperimentato disfunzioni erettili.
Alterazione degli Ormoni Maschili
  • Testosterone: I livelli di testosterone diminuiscono gradualmente dopo i 40-50 anni d’età. A 70 anni il livello decresce di circa il 30%. A ogni modo solo il 5% di uomini che si rivolgono al medico per problemi di erezione mostra bassi livelli di testosterone.In generale bassi livelli di testosterone provocano diminuito interesse sessuale piuttosto che impotenza.
  • Ipogonadismo e altre alterazioni ormonali: l’ ipogonadismo è una funzione carente dei testicoli che può essere dovuta a insufficienze ormonali, fattori genetici traumi fisici, radiazioni, parotite epidemica, orchite. Livelli elevati di estrogeni, prolattina, ormoni tiroidei, ormoni surrenali sono cause minori di impotenza.
  • Interventi chirurgici sulla prostata: La perdita della funzione sessuale avviene nel 40%- 93% dei pazienti operati di 3|5974|prostatectomia radicale. In vari studi scientifici si è rilevato che la funzione sessuale si è ristabilita entro 18 mesi dall’intervento nel 86% - 91% degli uomini più giovani di 50 anni; 75% - 80% nei cinquantenni; 60% nei sessantenni, e 25% - 42% nei settantenni. Interventi di prostatectomia parziale per via transuretrale e i farmaci utilizzati nella cura dell’ipertrofia prostatica possono causare impotenza nel 4 – 10% dei pazienti.
Farmaci Circa un quarto dei casi di impotenza possono essere attribuiti ai farmaci. Fortunatamente la condizione è sempre risolta cambiando il farmaco. Fra i farmaci sono da segnalare quelli assunti per l'ipertensione arteriosa tipo betabloccanti e diuretici, farmaci anti-ulcera,
chemioterapici, antidepressivi, ansiolitici e antipsicotici. Altri farmaci in causa sono antifungini, antistaminici, anticolinergici e medicinali che bloccano gli ormoni maschili. Fattori psicologici L'ansia è la causa più frequente di impotenza psicologica agendo su due fronti: l'emozionale e il fisico. L'ansia della prestazione sessuale può provocare una intensa paura di fallire e autoinnescare il dubbio di impotenza. Talvolta può avviare un processo di impotenza cronica. L'ansia provoca il rilascio, da parte del cervello, di sostanze chimiche note come neurotrasmettitori che contraggono i muscoli lisci del pene e le sue arterie. Le stesse sostanze possono essere escrete in condizioni di stress. La depressione provoca una riduzione del desiderio sessuale mentre non è ancora chiaro se possa provocare disfunzione erettile mentre un problema di rapporti sessuali tra partners può provocare stati di tensione e collera che generano impotenza nell'uomo.

Da un antidepressivo il Viagra per lei

- Coraggio ragazze, un antidepressivo potrebbe diventare il nuovo Viagra rosa.
Con questo titolo, nei giorni scorsi, il quotidiano inglese The Sunday Times ha dato notizia dell’avvio dei primi test clinici su un nuovo farmaco, il flibanserim, che dovrebbe garantire un’impennata del desiderio femminile. Il medicinale, commercializzato da Boehringer Ingelheim, viene già indicato come la versione femminile del Viagra, sebbene presenti delle differenze notevoli con quest’ultimo. Mentre la pillola blu viene assunta subito prima di un rapporto sessuale e agisce a livello vascolare, la terapia a base di flibanserim dura settimane, e contrasta il calo del desiderio agendo sul piano psicologico e affettivo. La molecola miracolosa, infatti, nasce in realtà come antidepressivo. Durante i trial sperimentali per questa funzione, però, il flibanserim non ha dato l’effetto sperato sulla depressione, ma ha fatto registrare nelle pazienti un improvviso aumento del desiderio sessuale. Da qui, l’intuizione degli scienziati: 5000 donne con disfunzioni sessuali e calo della libido sono state reclutate in 220 centri per sottoporsi alla nuova sperimentazione del farmaco come miccia del desiderio. Durante i test, gli esperti sperano di riuscire a comprendere l’esatta azione della molecola, che colpisce direttamente le zone del cervello femminile associate al piacere e alle emozioni. I produttori della casa farmaceutica tedesca si dicono ottimisti: la loro speranza è di ottenere la regolatoria della Food and Drug Administration nel 2009. The Sunday Times

RIFIUTI: SCADE IL 30 APRILE IL TERMINE PER IL 740 ECOLOGICO

cade il 30 aprile il termine per la presentazione del Mud (Modello unico di dichiarazione ambientale). Valgono come modello di riferimento le schede adottate dai Dpcm 24 dicembre 2002 e 22 dicembre 2004 (ex legge 93/2001), non essendo stati emanati nel frattempo i provvedimenti attuativi di modifica dei formati. Il Dlgs 152/2006 ha peraltro introdotto alcune novita' assoggettando all'obbligo di dichiarazione le imprese che esercitano la raccolta e il trasporto dei propri rifiuti non pericolosi come attivita' ordinaria e regolare (e questo a prescindere dalle quantita') e le imprese che trasportano i propri rifiuti pericolosi in quantita' che non eccedono 30 kg./giorno o 30 litri/giorno. Il Mud (o 740 ecologico) e' il modello attraverso il quale devono essere denunciati i rifiuti pericolosi prodotti dalle attivita' economiche, i rifiuti raccolti dal Comune e quelli smaltiti, avviati al recupero o trasportati nell'anno precedente la dichiarazione. Dal 29/04/2006 il Mud non e' piu' obbligatorio per i dati relativi agli imballaggi prodotti, importati ed esportati. Sono sottoposte all'obbligo, invece, le imprese che hanno organizzato un sistema autonomo (diverso da quello gestito dal CONAI e dai consorzi di filiera dei diversi materiali di imballaggio) di ripresa, recupero o riutilizzo dei rifiuti di imballaggio. Gli obblighi sostituiti dalla presentazione di questo modello riguardano i settori dei rifiuti e comprendono la denuncia al catasto rifiuti sulla quantita' e qualita' dei rifiuti prodotti recuperati e smaltiti che, in precedenza, veniva presentata alla provincia; l'informazione annuale, da fornirsi all'autorita' che ha rilasciato l'autorizzazione a svolgere attivita' di smaltimento, sui tipi e sui quantitativi di rifiuti prodotti, trasportati, recuperati o smaltiti nel precedente anno solare; le informazioni inviate dai comuni alle regioni sulla produzione e sullo smaltimento dei rifiuti nei territori di competenza. Dal 2003, il MUD include anche una sezione dedicata alle emissioni in aria e in acqua provenienti da impianti sottoposti alla direttiva IPPC sulla prevenzione e il controllo integrati dell'inquinamento.

Problemi di erezione: Viagra, Cialis o Levitra?

In principio esisteva una sola parola nella cura delle disfunzioni erettili: Viagra. Ma adesso l'offerta è più varia è importante conoscere le differenze tra i farmaci.
- IL grande dominatore del mercato è il Viagra che detiane circa l'80% delle vendite dei farmaci per la cura delle disfunzioni sessuali di tipo erettile, ma la comparsa di Cialis, prodotto dalla Ely Lilly e Icos, e Levitra prodotto dalla Bayer insieme a GlaxoSmithKline stanno sicuramente movimentando un settore in grande espansione. Cerchiamo di capire insieme come funzionano e se ci sono differenze sia di tipo terapeutico sia a livello di effetti collaterali. Il modo in cui agiscono i tre farmaci è sostanzialmente lo stesso, essi bloccano un enzima chiamato PDE-5 facente parte della catena di messaggi chimici che determinano l’esaurimento dell’erezione. Siccome nel pene è presente una maggiore quantità di PDE-5 rispetto ad altre parti del corpo, i farmaci svolgono un’azione abbastanza mirata. Gli effetti collaterali scaturiscono dal fatto che altri enzimi vengono chiamati in causa. Il Viagra e il Levitra bloccano anche il PDE-6, che influisce sulla visione dei colori: alcuni uomini riferiscono un leggero alone bluastro che offusca la visione mentre altri diventano più sensibili alla luce. Il Cialis blocca il PDE-11, presente in molte parti del corpo inclusa la muscolatura liscia degli organi interni, il cuore, i muscoli scheletrici: l’effetto collaterale più fastidioso del Cialis è il mal di schiena. Ci sono poi altre differenze. Il Viagra e il Levitra cominciano ad agire dopo circa mezz’ora e il loro effetto dura circa quattro ore, sembra che il Cialis sia in grado di prolungare i suoi effetti molto più a lungo, ma questo è accaduto solo per un terzo di chi lo ha provato. «Il modo in cui essi agiscono è completamente soggettivo»,spiega Chad Ritenour dell’università di Atlanta, « pertanto non si può affermare che uno dei tre preparati funzioni meglio dell’altro; come tutti i farmaci, ognuno può essere efficace per alcuni pazienti e non per altri.»

Parco Urbano di Verona Sud

Concorso di progettazione con consegna entro 27/07/2007

Il Comune di Verona indice un concorso di progettazione che ha per oggetto la progettazione del Parco Urbano di Verona Sud, nuovo parco urbano attrezzato, con una superficie di circa 5 ha, collocato al centro del Piano Particolareggiato di Iniziativa Pubblica comparti "A1 ex Magazzini Generali" e "A2 ex Mercato Ortofrutticolo".

In particolare il progetto dovrà affrontare:

  • la composizione e la configurazione architettonica e paesaggistica d'insieme del sistema degli spazi collettivi costituenti il Parco urbano, determinandone le condizioni d'ambiente, di fruizione e riconoscibilità;
  • la definizione dei criteri di organizzazione ed uso del sistema degli spazi collettivi, in rapporto alle attività di progetto e di quelle presenti e previste nell'intorno, alle caratteristiche di assetto e sistemazione delle aree verdi, della messa a dimora delle specie arboree e arbustive, con definizione delle specie vegetali;
  • soluzioni specifiche per quanto concerne le sistemazioni al suolo, l'allestimento del verde, il bacino ed il sistema irriguo, i percorsi, le pavimentazioni, l'illuminazione e gli altri servizi tecnici.

È indetto un sopralluogo all'area di progetto, facoltativo ai fini della partecipazione al concorso, per il giorno 4 maggio 2007 in due appuntamenti alle ore 10.00 e alle ore 15.00. I concorrenti che desiderano parteciparvi devono presentarsi all'ora prescelta all'ingressa dell'ex Mercato Ortofrutticolo in viale del Lavoro, 37135 Verona

PREMI

  • euro 25.000,00 al progetto vincitore;
  • euro 12.000,00 al progetto 2° classificato;
  • euro 10.000,00 al progetto 3° classificato;
  • euro 7.000,00 al progetto 4° classificato;
  • euro 5.000,00 al progetto 5° classificato;

TORNA IL CALDO RECORD, MAI COSI' IN ULTIMI 200 ANNI

ROMA - Che il clima non sia quello giusto è ormai evidente. E non c'entrano le nostalgiche lamentazioni da anziani sulle 'stagioni di una volta'. L'inverno non si è visto e la primavera, arrivata già a febbraio per i cicli vegetativi, sta già procedendo a larghi passi. A dimostrarlo sono le temperature della prima domenica di marzo, tradizionalmente ancora da cappotto e quest'anno quasi da spiaggia. Un po' in tutta Italia il termometro ha segnato minime giornaliere che accomunano tutto lo stivale senza grandi differenze: 18 gradi a Bolzano come a Palermo, 20 gradi a Firenze come a Catania. Ormai anche gli scettici sembrano essere concordi sulle anomalie del clima. E a mettere definitivamente fine a ogni dubbio arrivano anche i dati ufficiali raccolti dall' Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima (Isac) del Consiglio nazionale delle ricerche: l'inverno 2007 è il più caldo degli ultimi duecento anni. Secondo le rilevazioni dell' Isac-Cnr, che conserva appunto una banca dei dati meteorologici degli ultimi due secoli, quest' anno è stato superato di 1,79 gradi il precedente valore massimo raggiunto nel 1990. Il record di caldo è d'altra parte ben visibile anche in natura dove i cicli riproduttivi sono sconvolti, tanto da aver portato a una maturazione contemporanea e anticipata di verdure e ortaggi che non si era mai avuta prima d'ora. "Per la prima volta nella storia delle campagne romane si raccolgono nei campi le fave, che arrivano normalmente solo in tarda primavera ad accompagnare le scampagnate - spiega la Coldiretti - e sui banchi dei mercati è già possibile trovare una varietà di offerta made in Italy come mai nel passato: dai piselli ai carciofi a tutte le insalate a pieno campo, dalle lattughe alle scarole fino ad asparagi e pomodori". Un' offerta ampia e variegata che non si era mai vista in questa stagione e che sta creando problemi anche al mercato per la sovrabbondanza di prodotti e il conseguente crollo dei prezzi all'origine. La situazione mostra dunque un autunno e un inverno eccessivamente caldi, con temperature oltre i 4-5 gradi in più rispetto a valori normali. Sono stati assai rari gli episodi climatici autenticamente invernali. D'altra parte, come spiegano gli esperti del Cnr, la circolazione delle masse d'aria dall' Atlantico ha invertito la rotta procedendo verso Nord e non viceversa, come accade normalmente in inverno con circolazione di aria fredda da Nord verso Sud proveniente dalla Siberia e dalla Scandinavia. Così anche la leggendaria tramontana ha dovuto arrendersi alle bizzarrie del clima, subendo in questo autunno-inverno una riduzione di oltre il 30%. In pratica non c'é mai stata circolazione di aria fredda Ma il vero problema potrebbe venire in estate per la mancanza di riserve idriche. Dalla fine dell' autunno fino ad oggi le precipitazioni hanno avuto una diminuzione di oltre il 25%, mentre i fiocchi di neve si sono fatti attendere invano nelle località sciistiche. In tutto questo, poi, la natura sembra essere impazzita. In Abruzzo gli orsi bruni hanno mantenuto intatta l'attività per l'intero periodo invernale, mentre in Val d'Aosta gli stambecchi sono già saliti oltre i 2.500 metri come in estate. E al posto della neve, un po' su tutte le montagne, sono comparse da gennaio le fioriture primaverili. Né conforta il fatto che il fenomeno dell' inverno caldo accomuna tutta l' Europa, compresa la Russia dove a gennaio si è arrivati a 10 gradi in più rispetto alla norma.

Al Filarmonico torna Anna Bolena

- VERONA - Dopo 160 anni torna a Verona 'Anna Bolena' di Gaetano Donizetti, che sabato prossimo chiudera' la stagione lirica del Teatro Filarmonico. 'Anna Bolena non e' una vittima, ma una donna moralmente consapevole di aver venduto l'anima e l'amore per diventare regina': questa la chiave interpretativa scelta da Graham Vick, regista spesso provocatorio. Protagonista sara' Mariella Devia. 'Da tempo volevo debuttare in questo ruolo - ha detto la soprano - e farlo con la regia di Vick e' una sicurezza'.

Presentato il Festival Arena Verona


L'evento si svolgera' dal 22 giugno al 1 settembre.
'Nabucco', 'Aida' e 'Il Barbiere di Siviglia' saranno i tre nuovi titoli in cartellone all'85mo Festival dell'Arena di Verona. L'evento si svolgera' dal 22 giugno al 1 settembre nello storico teatro romano del capoluogo veneto. Oltre alle tre nuove produzioni saranno ripresi anche gli allestimenti di 'La Boheme' e 'La Traviata' che hanno riscosso grande successo negli ultimi anni. Per l'apertura, il 22 giugno, sara' messo in scena 'Nabucco' con la regia di Denis Krief.

Un gel in pillola aiuta a dimagrire


Capsula con idrogelo promette di far sparire la fame
ROMA - Per combattere i chili di troppo e' in fase di sperimentazione una capsula contenente un idrogelo superassorbente da ingerire prima dei pasti. La pillola promette di far sparire il senso di fame. Lo sostengono i ricercatori che hanno messo a punto e sperimentato con successo il gel in grado di assorbire fino ad un litro di acqua per grammo di materiale secco. Ora si passa alla sperimentazioni che durera' circa un anno ed e' gia' in corso al policlinico Gemelli di Roma.

Spazzare via i brutti ricordi

Intervenendo su una specifica area del cervello sarebbe possibile inibire la parte di memoria foriera di ansie e dolore
Capita di sentir dire «se potessi spegnere la mente e smettere di ricordare», perché a volte è davvero difficile riuscire a liberarsi da certi pensieri, una volta che sono entrati negli archivi della memoria. Infatti, ansie e ricordi dolorosi spesso diventano un vero e proprio tormento, per chi ci deve convivere. Il pensiero di un evento traumatico o di un grande dispiacere può essere troppo pesante da sopportare e da gestire da parte di chi magari ha visto la propria vita sconvolta da questo genere di eventi. A meno che non si riesca davvero a disattivare quello specifico ricordo, rendendolo finalmente innocuo.
LA RICERCA - Proprio l’identificazione dell’interruttore della memoria, ovvero la comprensione del funzionamento dei processi che creano e alterano i ricordi nella nostra mente, era l’obiettivo di uno studio condotto da Joseph LeDoux, numero uno tra i neuroscienziati, docente al Center for Neural Science presso la New York University nonché autore di innumerevoli studi sulla memoria. L’analisi effettuata da LeDoux sui topi da laboratorio ha permesso di riconoscere una parte dell'area del cervello preposta all’archiviazione dei ricordi in cui si può agire in modo indipendente, senza influenzare l’intera area.
SPEGNERE UN RICORDO - Lo studio, pubblicato su Nature Neuroscience, ha così rivelato che il processo di attraverso cui il cervello trasferisce le informazioni dalla memoria a breve a quella a lungo termine può essere interrotto (tramite un farmaco) lasciando però inalterato l'intero meccanismo. In pratica, Le Doux potrebbe essere riuscito a cancellare un singolo ricordo dal cervello delle cavie, senza influenzare né intaccare minimamente il resto della memoria. «Si tratta del futuro della psichiatria» – ha dichiarato Greg Quirk, neurofisiologo della Ponce School of Medicine di Porto Rico – «la neuroscienza ci darà gli strumenti per rendere più efficace la terapia dei soggetti che soffrono di disordini da stress post-traumatico».

Rimane lunga la strada del recupero sociale

La Società italiana di psichiatria muove delle critiche alla canzone di Cristicchi, troppo rivolta al passato. Che cosa ne pensa Peppe dell'Acqua, erede di Franco Basaglia come direttore del Dipartimento di salute mentale di Trieste? «È singolare e bellissimo che un ragazzo di trent'anni scriva parole tanto sensibili sulla malattia mentale — commenta Peppe dell'Acqua —. L'unica sbavatura, secondo me, è quel finale che pare indicare il suicidio, mentre bisogna insistere sul fatto che la condizione del malato mentale, per quanto dolorosa, è cambiata e la cura e la reintegrazione sono possibili. Io preferisco interpretare diversamente quell'apprestarsi a volare di Antonio, protagonista della canzone. Era il 1975, a Trieste, e Franco Basaglia, accordandosi con alcuni piloti e steward dell'Alitalia, fece volare su Venezia, sull'Istria e su Bologna 120 matti del manicomio di San Giovanni». Ma oggi com'è realmente l'assistenza psichiatrica, secondo le associazioni che si occupano di salute mentale? «Le situazioni di reclusione e degrado dei malati mentali sono ormai fatti residuali, ma ci sono ancora — risponde Ernesto Muggia, presidente onorario dell'Unione nazionale delle associazioni per la salute mentale (Unasam), che raduna più di 150 associazioni di familiari —. Riguardano, per esempio, alcuni istituti psichiatrici privati e i sei ospedali psichiatrici giudiziari ancora attivi in Italia, che ospitano circa 1.500 persone, metà delle quali potrebbero uscire senza problemi da subito. In queste strutture, destinate alla chiusura, non c'è un vero percorso di riabilitazione». «I grandi manicomi — prosegue Muggia — sono però una realtà del passato: oggi il Paese è pieno di piccole strutture che ospitano non più di venti malati. Anche se va detto che in molte di queste strutture non si fa nulla per reinserire le persone nella società. Nei casi migliori si tratta di case-famiglia, ma non mancano ancora oggi i casi di isolamento e abbandono». Secondo un censimento della Società italiana di psichiatria, il problema dei seicento Centri di salute mentale italiani è soprattutto la grave carenza di personale: manca almeno il 30% di quello previsto dagli organici, con inevitabili ripercussioni sulla qualità delle cure. «Con queste ristrettezze, non ci si deve stupire se non si fanno visite domiciliari e se i malati restano nei centri senza speranza di riabilitazione — denuncia Muggia —. Inoltre, la mancata riabilitazione impedisce anche un turn-over: ogni anno in Italia circa 5.000 nuove persone manifestano disturbi mentali che richiedono cure psichiatriche, ma spesso non trovano posto in queste strutture». Proprio riferendosi a queste realtà, il ministro della salute Livia Turco, in un recente incontro promosso dall'Unasam, ha parlato del rischio di «tornare ai manicomi sotto mentite spoglie». «Il fatto è che nella gestione del disagio mentale ci sono regioni avanti di trent'anni rispetto ad altre — riprende Dell'Acqua — . La sfida è di arrivare in tutto il Paese a livelli decenti di cura e riabilitazione per questi cittadini, che come tutti gli altri oggi hanno diritto a un lavoro, a una casa».

Arriva il remix di 'Bollicine'

Il restyling del successo di Vasco sara' hit dell'estate
- ROMA - 'Bollicine' Saffa remix 07, disponibile da domani, si preannuncia uno dei protagonisti dell'estate. Il remix di uno dei piu' grandi successi di Vasco Rossi e' stato prodotto, arrangiato e mixato da Marco & Simone Di Crescenzio. I due producer hanno iniziato la loro attivita' nel 2005. Da allora hanno realizzato remix per artisti come JT Vannelli e Gus Gus, oltre a produrre Del Gado, percussionista apprezzato in tutto il mondo della scena Club

Alcool e tabacco? Peggio delle droghe

Gli scienziati vogliono riaprire la discussione sulla classificazione delle sostanze illegali sulla base di nuovi criteri LONDRA - Alcol e tabacco tra le dieci sostanze più nocive. Più nocive di cannabis, Lsd ed ecstasy. Almeno così conclude uno studio condotto dal professor David Nutt dell’Università di Bristol e pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica The Lancet. Il risultato, per alcuni versi sorprendente, che sconvolge le classifiche governative sulle sostanze più pericolose e proibite, è frutto di un nuovo sistema di classificazione che tiene conto oltre che della pericolosità della sostanza per l’individuo, anche della dipendenza che la sostanza genera e della pericolosità sociale di chi la assume. Si tratta in realtà più che di uno studio sulle sostanze in sé, di un’inchiesta tra intervistati qualificati: psichiatri specializzati in dipendenza da sostanze e ufficiali giudiziari o di polizia con comprovata preparazione scientifica.
ARBITRIO – «L’attuale concezione delle droghe è mal concepita e arbitraria» dichiara Nutt commentando le tabelle del governo britannico (non molto dissimile, per i criteri adottati e per la lista di sostanze considerate illegali, da quello italiano) «l’esclusione di alcol e tabacco è dal punto di vista scientifico arbitraria». Il tabacco è infatti causa del 40 per cento di tutti i ricoveri ospedalieri – ne è quantomeno una concausa – e all’alcol viene attribuita oltre la metà delle emergenze da pronto soccorso. Inoltre l’alcol ha un alto tasso di pericolosità sociale (2,2 in una scala da 0 a 3) ed è secondo in questa classifica solo all’eroina. Il tabacco invece dà una dipendenza inferiore solo a eroina e cocaina.
I PRIMI DIECI – Eroina e cocaina sono le sostanze più nocive in base anche a questa nuova classificazione. A seguire i barbiturici (inventati nel 1903 come sedativi e ipnotici), poi il metadone e quindi l’alcol. Il tabacco è la nona sostanza per pericolosità preceduta da ketamina (un anestetico per uso veterinario che ha conosciuto una discreta e dannosissima moda tra le nuove generazioni come droga «da sballo»), benzodiazepine (una evoluzione raffinata dei barbiturici) e anfetamina. Fuori dalla top ten cannabis (11°) Lsd (l’acido lisergico scoperto per caso da Albert Hoffman mentre cercava di creare un cardiotonico, che si piazza in quattordicesima posizione) e l’ecstasy, solo diciottesima.
CUM GRANO SALIS - I risultati dello studio di Nutt vanno letti con attenzione per evitare facili mistificazioni e pericolosi fraintendimenti. Si riferiscono infatti non alla sostanza in sé, ma al suo uso tipico. Assumere Lsd non è meno nocivo di fumare una sigaretta, soprattutto se se ne fumano venti al giorno. Tuttavia questi nuovi dati sono importanti e i ricercatori che li hanno aggregati sperano che contribuiscano a riaprire il dibattito sulle sostanze illegali. Anche chi non ha partecipato direttamente all'indagine concorda sull'importanza della tabella. Lesile Iversen, professore di farmacologia a Oxford, definisce quella pubblicata su Lancet «il primo passo per una classificazione delle droghe basata sulle prove» e non solo sul retaggio culturale – per cui in occidente l'alcol è ampiamente accettato a differenza di altre culture che lo considerano veleno – e sui pregiudizi. La pubblicazione dei risultati ha acceso un dibattito nella comunità scientifica, sebbene non ancora un dibattito governativo. Ignorare The Lancet non sarà facile per chiunque d'ora innanzi voglia occuparsi della pericolosità – e quindi della legalità – di droghe leggere e pesanti.

Che cos'è la depressione

La depressione riguarda oggi il 15-20 per cento della popolazione italiana, ovvero dai 9 ai 12 milioni di persone: si tratta in maggioranza di donne (colpite il doppio rispetto agli uomini), ma sono a rischio anche gli anziani (soffre di depressione il 20-25 per cento degli over-65) e i giovanissimi (il 15 per cento dei ragazzini fra i 10 e i 14 anni è colpito da depressione). Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2020 la depressione sarà la seconda causa più frequente di malattia nel mondo dopo le malattie cardiovascolari. Non esiste però un solo tipo di depressione: accanto alla depressione maggiore esistono infatti la depressione bipolare (con fasi depressive alternate a fasi caratterizzate da eccitazione), la depressione post-parto, la depressione stagionale (provocata da alterazioni del ritmo dell’orologio biologico).
Le cause. Non esiste una sola causa per la malattia, che è sempre provocata da numerose cause concomitanti: possono scatenare la depressione fattori ambientali, sociali e personali diversi per ogni caso (separazioni, lutti, modifiche sostanziali della propria vita, dipendenze di ogni tipo), che talvolta si sommano a una vulnerabilità genetica per la patologia; la malattia inoltre può essere “innescata” da malattie croniche o trattamenti farmacologici. La base neurobiologica comune è tuttavia un squilibrio dei livelli e del funzionamento di alcuni neurotrasmettitori cerebrali (in particolare la serotonina, ma anche noradrenalina e dopamina) che regolano il tono dell’umore.
I sintomi. Tipici l’umore depresso e la perdita di interesse per attività che procuravano piacere; vi si associano spesso sensazione di inutilità, pensieri di morte, difficoltà di concentrazione, modificazioni del sonno, perdita di energia e alterazioni dell’appetito. Non sono rari i casi in cui si presentano veri e propri sintomi fisici come stanchezza cronica, mal di testa e mal di stomaco
La cure. La terapia della depressione si fonda sull’impiego dei farmaci antidepressivi, che ripristinano il corretto equilibrio della trasmissione cerebrale fra neurotrasmettitori e recettori e a due, tre settimane dall’inizio della cura migliorano nettamente i sintomi dei pazienti: sono esempi di antidepressivi gli inibitori della ricaptazione della serotonina, gli inibitori delle monoaminoossidasi (entrambe categorie che aumentano la disponibilità cerebrale di serotonina) e gli inibitori della ricaptazione di serotonina e noradrenalina. Esistono poi cure specifiche in caso di depressioni particolari (come gli stabilizzatori dell’umore per la depressione bipolare o la fototerapia per la stagionale). Inoltre, alla terapia con i farmaci si affianca molto spesso un percorso di psicoterapia.

Che cos'è il diabete

Nel mondo i diabetici sono almeno 194 milioni, stando alle stime dell’International Diabetes Federation. E nel 2025, avverte l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il numero dei diabetici sarà superiore a quello dell’intera popolazione degli Stati Uniti: in pratica, oltre 300 milioni di persone. Queste le caratteristiche dei diversi tipi di diabete.
Diabete di tipo uno. Insorge di solito nei bimbi o nei giovani adulti ed è provocato da un deficit di insulina: l’ormone prodotto dal pancreas è scarso o addirittura assente, a causa di una reazione autoimmune che comporta la distruzione delle cellule del pancreas che producono insulina.
Diabete di tipo due. Il pancreas produce l’insulina, ma l’organismo è divenuto resistente e non riesce più a utilizzarla a dovere per trasformare il glucosio in energia. Si manifesta di solito negli adulti, soprattutto in coloro che tendono all’obesità, ma sono sempre più frequenti i casi in giovani e giovanissimi; sono fattori di rischio anche la sedentarietà, il fumo, l’ipertensione, le dislipidemie, avere familiari diabetici.
Le cure. Per il diabete di tipo 1 la terapia resta la somministrazione regolare di insulina, eventualmente attraverso microinfusori; sono oggi opzioni possibili anche i trapianti di isole o di cellule pancreatiche per rimpiazzare la produzione dell’ormone. Per curare il diabete di tipo 2 è importante innanzitutto adottare uno stile di vita sano, ma sono utili e spesso indispensabili anche farmaci ipoglicemizzanti e la stessa insulina. Fondamentale, secondo gli esperti, tenere sotto controllo la pressione arteriosa: nei diabetici i valori ottimali sono infatti al di sotto di 80/120, perché gli effetti di una pur ridottissima ipertensione vengono amplificati enormemente dalla malattia diabetica.
I rischi. Se il diabete non è tenuto sotto controllo l’endotelio (ovvero la superficie interna) dei vasi sanguigni si danneggia e con il tempo si possono manifestare complicanze molto serie: problemi cardiovascolari come infarto e ictus, più frequenti nei diabetici; la nefropatia, che costringe una quota considerevole di pazienti alla dialisi e al trapianto di rene; la retinopatia diabetica, spesso causa di cecità; il piede diabetico, che talvolta costringe all’amputazione.
Sindrome metabolica. È una condizione caratterizzata da sovrappeso, ipertensione, glicemia elevata, trigliceridi e colesterolo oltre la norma. Viene considerata l’anticamera del diabete perché i pazienti hanno una spiccata resistenza all’insulina e, senza modifiche dello stile di vita, sono destinati a diventare diabetici entro pochi anni. Oggi l’età media di insorgenza della sindrome si è vistosamente abbassata, tanto che secondo alcune stime ne soffrirebbe ormai il 15 per cento degli under 18.

Che cos'è il morbo di Parkinson

La malattia di Parkinson è un disturbo neurodegenerativo, ovvero una patologia in cui si ha la compromissione di un gruppo di neuroni. In questo caso degenerano le cellule in un’area deputata al controllo dei movimenti e diminuiscono molto i livelli del neurotrasmettitore impiegato dai neuroni coinvolti, la dopamina. Quando il deficit di neuroni arriva al 60-70% del totale, compaiono i primi sintomi visibili.
Si stima che in Italia siano circa 150.000 i soggetti affetti da Parkinson e altri 50.000 i pazienti con un parkinsonismo; nella maggior parte dei casi la malattia si manifesta attorno ai 60 anni, ma in un 10 per cento di malati i sintomi compaiono prima dei 40 anni.
I segnali più comuni con cui si manifesta la malattia di Parkinson sono numerosi, e da caso a caso possono variare in intensità e numero; segni tipici sono il tremore a riposo (scompare quando si esegue un movimento finalizzato), la rigidità e la lentezza nei movimenti.
I farmaci utilizzati per tenere sotto controllo i sintomi della malattia sono soprattutto la levodopa, gli agonisti della dopamina, gli inibitori della dopa decarbossilasi e gli inibitori delle COMT; levodopa è molto efficace, ma dopo un numero variabile di anni (in media otto-dieci) il suo effetto diventa mano a mano sempre più instabile e si deve spesso interrompere la cura.
Quando i farmaci non bastano più esiste la possibilità di intervenire chirurgicamente con la cosiddetta stimolazione cerebrale profonda, che consiste nell’inserire in specifiche aree del cervello elettrodi che le stimolino come un pace-maker. L’operazione è indicata però in un ristretto numero di pazienti, circa il 2-3 per cento dei casi.

Che cos'è l'ipertensione

Si calcola che soffra di ipertensione il 25-30 per cento della popolazione: fra chi ha più di 65 anni la quota di ipertesi sale all’80 per cento ma la malattia non risparmia neppure i più giovani, visto che il 5 per cento degli under 30 ha già la pressione alta. Purtroppo solo un paziente su due è consapevole di essere iperteso: anche per questo gli esperti invitano a misurare la pressione almeno una volta all’anno dal proprio medico, più spesso se si hanno fattori di rischio per le malattie cardiovascolari come il sovrappeso, il colesterolo elevato, il diabete o l’abitudine al fumo. Soltanto nel 15-20 per cento dei malati l’ipertensione è tenuta realmente sotto controllo: molti infatti non seguono le terapie con regolarità e tanti non si curano affatto, preferendo non “sentirsi malati” perché non hanno sintomi evidenti della patologia. Se l’ipertensione non viene trattata in maniera adeguata può comportare gravi danni al cuore, alla circolazione e ai reni, aumentando il rischio di insufficienza cardiaca, infarto e ictus. Pochi pazienti vengono monitorati con test semplici ma rivelatori come l’elettrocardiogramma o l’ecocardiogramma (per verificare le condizioni del cuore) o l’esame delle urine (che tramite la valutazione della microalbuminuria denuncia lo stato di salute dei reni).
Molti i farmaci disponibili per la cura della pressione alta: fanno ad esempio parte della categoria diuretici, beta-bloccanti, calcio-antagonisti, ACE-inibitori, da assumere spesso in associazione fra loro e da scegliere in base alle caratteristiche di ciascun paziente. Indispensabile anche aumentare l’attività fisica, controllare il peso corporeo e ridurre l’apporto di sale con la dieta. Stando alle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la pressione arteriosa normale è inferiore a 130 mmHg (la “massima” o pressione sistolica) e a 85 mmHg (la “minima” o pressione diastolica); i rischi per il sistema cardiovascolare aumentano al crescere dei valori pressori e gli esperti indicano 140/90 mmHg come soglia per l’intervento terapeutico, anche con i farmaci.

Cocaina e anfetamine aumentano

Lo indica uno studio Usa su oltre 8 mila casi in 3 anni. Garattini: «E' la conferma di ciò che sospettavamo»
DALLAS - L'uso di sostanze psicostimolanti, come cocaina o anfetamine può aumentare molto il rischio di ictus. Lo indica uno studio pubblicato sul numero di Aprile della rivista medica americana Archives of General Psychiatry. «I dati accumulati negli ultimi vent'anni danno sostegno al legame tra l'abuso di sostanze psicostimolanti e ictus nei giovani» scrivono gli autori dell'articolo. Cocaina, anfetamine e altri stimolanti possono aumentare il rischio i ictus incrementanto la pressione arteriosa e favorendo il restringimento del vasi sangugni per lo spasmo delle loro pareti.
LO STUDIO - Arthur N.Westover, dell'University of Texas Medical Center di Dallas e suoi collaboratori hanno esaminato un archivio di 3.148.165 schede di dimissione da ospedali texani tra il 2000 e il 2003 per verificare se fosse possiile stabilire effettivamente un'associazione tra abuso di droghe e ictus. Nel periodo considerato i ricercatori hanno riscontrato 8.369 ictus. Nello stesso arco di tempo l'abuso di cocaina è stato secondo solo a quello di alcol, con le anfetamine, al quinto posto di questa «classifica», che hanno fatto segnare un aumento significativo così come gli oppiodi e la cannabis
DIVERSI TIPI DI ICTUS - Per l'anno 2003 i codici di dimissione ospedaliera hanno consentito di distinguere i casi di ictus emorragico e ischemico (nel primo caso i vasi sanguigni del cervello si rompono e il sangue allaga il tessuto nervoso, nel secondo i vasi si occludono e il sangue non arriva più ad alcune parti del cervello). La distinzione ha permesso ai ricercatori di stabilire che l'abuso di anfetamine e cocaina ha aumentato di cinque volte il rischio di ictus emorragico e che l'abuso di cocaina ha raddoppiato il rischio di ictus sia ischemico che emorragico. SIGNIFICATO - «Le implicazioni di questo risultato a livello di salute pubblica e di politiche sociali sono molto importanti» hanno sottolineato gli autori della ricerca, «Soprattutto in ragione della sempre maggiore diffusione di droghe amfetaminosimili ». «Questo studio conferma per la prima volta in termini epidemiologici, e con numeri importanti, quello che sospettavamo in termini fisiopatologici» commenta il professor Silvio Garattini, direttore dell'Istituto Mario Negri, di Milano. « Sapevamo infatti che la cocaina causa problemi ai vasi e al cuore. Era noto il suo effetto in termini di tachicardia e ipertensione. Il riscontro di un aumentato rischio, in particolare di ictus emorragico, è assolutamente coerente con quanto già sapevamo, sia per la cocaina che per le anfetamine».
PREOCCUPAZIONE PER IL FUTURO - «Ma la preoccupazione maggiore riguarda il futuro. Infatti questi dati, anche se solo di pochi anni fa, si riferiscono a un periodo in cui la diffusione di queste droghe, ma soprattutto di cocaina, erano molto inferiore a quella di oggi. Il problema è che oggi la cocaina non è più la "droga dei ricchi", ma ha una diffusione capillare nella società, a tutti i ilvelli. Non solo: il consumo di cocaina è visto come qualcosa di giustificabile, dato "lo stress della vita moderna", quando non addirittura percepito come uno "status symbol" qualcosa che conferisce un certo senso di appartenenza culturale e sociale». «I dati di questo studio» conclude l'esperto, «putroppo corroborano la forte preoccupazione che la sempre maggiore diffusione dell'suo di questa droga, ma anche delle altre droghe anftetaminosimili, come l'ectasy, possa comportare problemi davvero notevoli in termini di patologie gravi nella popolazione . E' certamente l'ora che si avviino serie strategie a livello medico, scolastico e politico per arginare il problema».

Come capisco se mio figlio beve o si droga?

Risponde Piergiorgio Zuccaro, direttore dell'Osservatorio fumo, alcol e droga dell'Istituto superiore di sanità
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista «Alcoholism: Clinical & Experimental Research» i genitori di adolescenti che fanno uso di droghe, alcolici o sigarette si rendono conto di questi comportamenti solo nella metà dei casi.
Ci sono dei segnali che possono essere d'aiuto? Per capire il proprio figlio fuma spinelli o beve alcolici bisogna valutare con attenzione i suoi comportamenti. Questo perché di solito l'uso non occasionale di queste sostanze è espressione di una situazione di disagio. Disagio che può essere evidenziato anche da altri segnali: il ragazzo si comporta male a scuola, non ha un buon profitto, torna a casa tardi la sera, si relaziona male con la famiglia. Solo in questi casi deve scattare un campanello d'allarme.
Come devono comportarsi i genitori? Un dialogo aperto e una corretta informazione sui rischi associati all'uso di queste sostanze sono fondamentali. E se ci si rende conto che la situazione è più seria di quanto si pensasse bisogna mettersi in contatto con esperti di disagio giovanile. In diversi casi anche pochi colloqui riescono a rimuovere l'ostacolo.
Cosa è meglio non fare? Non bisogna frugare dappertutto alla ricerca del «corpo del reato» o raccogliere di nascosto campioni di urina o capelli da far analizzare per la ricerca di droghe. Il rischio è di aumentare le barriere e alimentare un conflitto controproducente.

Trovata balena fossile nel Pisano

Reperto lungo dieci metri, risale a 4 milioni di anni fa
- ORCIANO PISANO (PISA) - Lo scheletro di un cetaceo di 4 milioni di anni fa sta emergendo nella campagna intorno ad Orciano Pisano. Allo scavo stanno lavorando paleontologi del Museo di Storia Naturale di Firenze. Lo scheletro ha mantenuto la connessione anatomica ed e' circondato da una variegata fauna fossile. Il mammifero si sarebbe adagiato sui fondali presumibilmente ad un centinaio di metri di profondita' dell'antico mare pliocenico, che occupava buona parte della Toscana.

Mini-chirurgia per combattere l’asma

Alcuni ricercatori canadesi hanno dimostrato per la prima volta che la termoplastica bronchiale, migliora il controllo della malattia
L’idea di curare l’asma con un mini-intervento chirurgico può apparire stravagante, ma non è così. Alcuni ricercatori canadesi hanno dimostrato per la prima volta che un intervento non farmacologico, la termoplastica bronchiale, migliora il controllo della malattia e hanno appena pubblicato i risultati del loro lavoro sul New England Journal of Medicine, una delle riviste più quotate al mondo.
L’ATTACCO - L’idea del gruppo, guidato da Gerard Cox e John Miller alla McMaster University di Hamilton, Ontario, nasce dalla constatazione che l’attacco asmatico è provocato da una costrizione dei bronchi: per stimoli vari, come per esempio i pollini nelle caso di allergia, le vie aeree si restringono e provocano difficoltà di respiro. Alla base di questo restringimento del calibro sta la contrazione della muscolatura liscia che si trova nella parete dei bronchi. Se si riduce la quantità di muscolatura liscia – hanno allora ipotizzato gli studiosi canadesi – si può pensare di diminuire gli attacchi asmatici, di aumentare i periodi «liberi» da sintomi, di migliorare la qualità della vita e di ridurre l’uso di farmaci. Così è successo.
RISULTATI - Lo studio condotto su 112 pazienti fra i 18 e i 65 anni con asma moderato o severo, seguiti per un anno, ha dimostrato un migliore controllo della malattia in chi era stato trattato con termoplastica rispetto ai controlli non sottoposti alla procedura. «I risultati sono promettenti e la tecnica interessante – dice Lorenzo Corbetta , professore associato di malattie dell’apparato respiratorio all’azienda ospedaliera universitaria Careggi di Firenze – perché le terapie anti-asma sono efficaci fino a un certo punto e almeno un dieci per cento dei casi non è ben controllabile con i farmaci. La termoplastica è il primo trattamento non farmacologico che può aiutare questi pazienti. Nel campo della terapia farmacologia antiasmatica, del resto, sono almeno quindici anni che non escono nuove molecole, a parte un composto anti-IgE per l’asma allergico grave».
LA TECNICA - Per raggiungere i bronchi di piccolo e medio calibro e ridurre la quantità di muscolatura liscia si usa un broncoscopio flessibile, introdotto attraverso il naso o la bocca, che libera energia termica da radiofrequenza, direttamente sulle pareti: l’energia agisce come «desensibilizzante» sulla muscolatura che diventa così refrattaria agli stimoli broncocostrittori. In altri termini, i tessuti vengono riscaldati fino a circa 65 gradi: una temperatura sufficiente a ridurre la massa della muscolatura liscia, ma non a provocare la morte dei tessuti e conseguente cicatrizzazione. L’intero trattamento viene eseguito, dopo una leggera anestesia locale, nel corso di tre sedute che durano meno di un’ora, a distanza di almeno tre settimane l’una dall’altra. «Lo svantaggio della termoplastica – commenta Corbetta – è che si tratta di una procedura invasiva che comporta dei costi, ma ha il vantaggio di non presentare effetti collaterali. Può essere utile non soltanto a chi è refrattario alle terapie, ma anche a chi è costretto a trattamenti a lungo termine con farmaci che possono dare effetti indesiderati. La sua applicazione è in grado di ridurre la somministrazione di questi ultimi e può anche ovviare al problema della scarsa osservanza della terapia, soprattutto quando va continuata a lungo».